Si è insediato oggi a Cagliari il comitato di sorveglianza sul Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020.
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Si è insediato questa mattina a Cagliari il nuovo Comitato di Sorveglianza sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020. L’assemblea, composta da tutti gli attori del comparto agricolo, è stata presieduta dall’assessore dell’Agricoltura e Riforma agropastorale, Elisabetta Falchi, mentre i lavori sono stati coordinati dall’Autorità di Gestione rappresentata dal direttore generale dell’assessorato, Sebastiano Piredda. Il Comitato di Sorveglianza ha il compito di valutare l’attuazione del programma e i progressi compiuti nel conseguimento dei suoi obiettivi, senza compensi a carico della Regione. «Abbiamo allargato la rappresentanza a più soggetti – ha osservato l’assessore – per raccogliere al meglio tutte le esigenze che vengono dall’intero settore agroalimentare e dai diversi portatori di interesse».
La nuova programmazione agricola si pone il traguardo prioritario della sburocratizzazione delle procedure. Saranno sperimentati per la prima volta i bandi a sportello, per determinate misure, dove verranno cancellate le vecchie graduatorie che, con i tempi di istruttoria, rallentavano per mesi le approvazioni delle domande di finanziamento per pastori e agricoltori.
«L’obiettivo è dare risposte in tempi rapidi alle aziende che partecipano ai bandi – ha spiegato Elisabetta Falchi – che resteranno aperti per circa un anno in modo da consentire ai potenziali beneficiari di lavorare ai progetti con la massima attenzione». Una semplificazione tanto attesa dagli operatori agricoli che dovrebbe andare a incidere su una tra le maggiori criticità riscontrate in passato, quando le aziende erano ammesse ai finanziamenti a distanza di troppo tempo dalla presentazione delle domande. «Può capitare infatti che determinate esigenze cambino nel tempo – ha aggiunto l’assessore – e che migliorie importanti nell’immediato siano obsolete un anno dopo».
Uno snellimento nella gestione delle pratiche che va di pari passo con la flessibilità con cui è stato ideato e costruito il nuovo PSR. La vecchia programmazione 2007-2013, ingessata e di difficile modifica da parte della Regione, ha impedito infatti di rimodulare diverse risorse e rivedere al tempo stesso impianti pensati ben dieci anni fa, quando l’agricoltura sarda aveva priorità completamente diverse da quelle di oggi. Tale blindatura è stata di ostacolo nel completare la spesa che si chiuderà il prossimo 31 dicembre con un probabile disimpegno di risorse. «Con il nuovo PSR si cambia strada – ha precisato l’assessore dell’Agricoltura – avremo una programmazione modificabile in itinere, un work in progress che accompagnerà gli interventi economici nell’agricoltura regionale negli anni a venire. Il mondo si muove velocemente e noi dobbiamo stare al passo con i tempi, le nuove tecnologie e le diverse esigenze di produttori, trasformatori e consumatori».
Si è partiti questa mattina con la presentazione del PSR, per proseguire con le considerazioni dei rappresentanti della Commissione europea che hanno valutato nei mesi scorsi a Bruxelles la programmazione agricola sarda. I tecnici dell’Ue, come Leonardo Nicolia, hanno spiegato quindi i passaggi che hanno accompagnato l’approvazione finale del 19 agosto scorso, apprezzando le novità e le specificità del PSR. L’assemblea si è confrontata sul Regolamento interno al Comitato di Sorveglianza su cui sono state inserite, dopo una ricca discussione, delle modifiche presentate da alcuni rappresentanti delle organizzazioni di categoria agricole. Sono stati poi illustrati i criteri di selezione dei beneficiari delle Misure del PSR, i criteri di selezione dei GAL e delle strategie LEADER con un’ampia partecipazione al confronto di tutta l’assemblea. I lavori si sono chiusi con l’informativa sul piano di comunicazione, che racconterà il PSR su tutto il territorio regionale nei prossimi anni.
La nuova programmazione agricola si pone il traguardo prioritario della sburocratizzazione delle procedure. Saranno sperimentati per la prima volta i bandi a sportello, per determinate misure, dove verranno cancellate le vecchie graduatorie che, con i tempi di istruttoria, rallentavano per mesi le approvazioni delle domande di finanziamento per pastori e agricoltori.
«L’obiettivo è dare risposte in tempi rapidi alle aziende che partecipano ai bandi – ha spiegato Elisabetta Falchi – che resteranno aperti per circa un anno in modo da consentire ai potenziali beneficiari di lavorare ai progetti con la massima attenzione». Una semplificazione tanto attesa dagli operatori agricoli che dovrebbe andare a incidere su una tra le maggiori criticità riscontrate in passato, quando le aziende erano ammesse ai finanziamenti a distanza di troppo tempo dalla presentazione delle domande. «Può capitare infatti che determinate esigenze cambino nel tempo – ha aggiunto l’assessore – e che migliorie importanti nell’immediato siano obsolete un anno dopo».
Uno snellimento nella gestione delle pratiche che va di pari passo con la flessibilità con cui è stato ideato e costruito il nuovo PSR. La vecchia programmazione 2007-2013, ingessata e di difficile modifica da parte della Regione, ha impedito infatti di rimodulare diverse risorse e rivedere al tempo stesso impianti pensati ben dieci anni fa, quando l’agricoltura sarda aveva priorità completamente diverse da quelle di oggi. Tale blindatura è stata di ostacolo nel completare la spesa che si chiuderà il prossimo 31 dicembre con un probabile disimpegno di risorse. «Con il nuovo PSR si cambia strada – ha precisato l’assessore dell’Agricoltura – avremo una programmazione modificabile in itinere, un work in progress che accompagnerà gli interventi economici nell’agricoltura regionale negli anni a venire. Il mondo si muove velocemente e noi dobbiamo stare al passo con i tempi, le nuove tecnologie e le diverse esigenze di produttori, trasformatori e consumatori».
Si è partiti questa mattina con la presentazione del PSR, per proseguire con le considerazioni dei rappresentanti della Commissione europea che hanno valutato nei mesi scorsi a Bruxelles la programmazione agricola sarda. I tecnici dell’Ue, come Leonardo Nicolia, hanno spiegato quindi i passaggi che hanno accompagnato l’approvazione finale del 19 agosto scorso, apprezzando le novità e le specificità del PSR. L’assemblea si è confrontata sul Regolamento interno al Comitato di Sorveglianza su cui sono state inserite, dopo una ricca discussione, delle modifiche presentate da alcuni rappresentanti delle organizzazioni di categoria agricole. Sono stati poi illustrati i criteri di selezione dei beneficiari delle Misure del PSR, i criteri di selezione dei GAL e delle strategie LEADER con un’ampia partecipazione al confronto di tutta l’assemblea. I lavori si sono chiusi con l’informativa sul piano di comunicazione, che racconterà il PSR su tutto il territorio regionale nei prossimi anni.
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