22 November, 2024
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Associazione Le Rondini: «Si ripristini subito il vecchio sistema di assistenza ai pazienti ventilati».

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Nei precedenti comunicati stampa, l’Associazione Le Rondini ha sempre denunciato l’inadeguatezza e la pericolosità del nuovo sistema di assistenza ai pazienti ventilati promosso dal commissario della ASL 7, dr. Onnis, e avvallato dall’assessorato regionale, paventando i rischi cui si sarebbe andati incontro, non per ergersi al ruolo di profeta ma semplicemente considerando l’evidenza, cioè le logiche conseguenze, che soltanto l’ignoranza e l’incompetenza non possono vedere. Il 3 dicembre scorso abbiamo denunciato ciò che è accaduto a Elena che, grazie a quella follia che ha per nome “struttura semplice di cure palliative”, ha sancito, qualora fosse necessario, il fallimento del nuovo sistema. Oggi nostro malgrado ci ritroviamo a raccontarvi la fine di questa triste storia che si è conclusa il 14/01/2016, quando Elena dopo ben 42 giorni di rianimazione, ci ha lasciati. Le è stato tolto il diritto di vivere dignitosamente ma, soprattutto, il diritto di morire circondata dai suoi affetti. Nel frattempo anche Angelo e Giorgio, il quale versa in condizioni critiche, finiscono ricoverati in Rianimazione. Non ci serve un’assistenza domiciliare che poi viene erogata in ospedale, così come non serve a ripianare i conti della ASL che ad oggi vanta un totale provvisorio di “16” pazienti ricoverati. Nonostante le nostre denunce, le proteste, le manifestazioni, gli incontri, stiamo ancora assistendo ad un sistema fallito prima ancora di cominciare, inascoltate da una politica che gioca con la loro dignità e adesso anche con le loro vite. Da novembre assistiamo all’avvicendamento dei vari interlocutori politici che, togliendo l’Assessore dall’imbarazzo e dalla seccatura di avere a che fare con noi, cercano di prendere e perdere tempo con inutili riunioni, rimbalzandosi la responsabilità di una scelta. Il ritorno al vecchio sistema non viene preso in considerazione in quanto ritenuto “illegale” ma che, stranamente, è ancora attivo nelle ASL di Cagliari e Nuoro. Noi non abbiamo più tempo, i nostri cari non hanno più tempo! Abbiamo urlato la loro preoccupazione, la loro rabbia. Abbiamo dimostrato che già solo la sperimentazione del nuovo sistema è fallimentare. Terapie palliative e Hospice non hanno niente a che vedere con i pazienti ventilati. Ma si continua a perdere tempo. Abbiamo denunciato che con l’istituzione della una nuova Unità operativa è venuta meno la sicurezza dei malati e sono aumentati vertiginosamente i costi. Ma si continua a perdere tempo. Riteniamo che la riorganizzazione del sistema regionale sanitario abbia bisogno di gente capace, intellettualmente onesta e autorevole mentre invece non possiamo che sposare il pensiero di , quando asseriva che i partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela” (la Repubblica, 28 luglio 1981) Ma noi non ci stiamo, non vogliamo arrenderci a questa verità e invitiamo i diretti responsabili della grave situazione creata, cioè l’Assessore Arru e il Commissario Onnis, a ripristinare immediatamente il vecchio sistema. Noi non siamo cavie da laboratorio; non siamo favorevoli all’innovazione distruttiva, ma auspichiamo una continuità costruttiva. Se a niente valgono le nostre parole a qualcosa servirà il prossimo imminente presidio sotto il palazzo della Regione, in Viale Trento, al quale sono invitati sia l’assessore Arru che il presidente Pigliaru e non meno il commissario Onnis.

Associazione di volontariato Le Rondini

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