24 November, 2024
HomeLavoroSindacatoIl segretario della CISL Fabio Enne replica al segretario della CGIL Roberto Puddu, le due sigle sindacali sempre più divise.

Il segretario della CISL Fabio Enne replica al segretario della CGIL Roberto Puddu, le due sigle sindacali sempre più divise.

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Fabio Enne 47

La lettura del comunicato stampa della CGIL dal contenuto confuso, pressapochista e arrogante ci lascia basiti.

La CGIL, ancora una volta, preferisce asservirsi al potere e appiattirsi secondo la linea indicata dal governo nazionale e regionale, così come ha sempre fatto ogni qual volta la guida risulta targata centro sinistra. La parola d’ordine è: Non disturbare il manovratore.

La CISL, viceversa, ha sempre agito nel solo interesse del lavoro ignorando il colore di chi governa.

Quella mostrata dalla CGIL è una visione antica del sindacato, opportunista e faziosa, fuori contesto, superata dai tempi, lenta e controllata. Senza dimenticare l’eclissi della necessaria correttezza verso le altre sigle.

La CISL, in questi mesi, ha numerosissime volte chiesto l’unità in relazione all’organizzazione della Mobilitazione Generale Popolare, non ultima quella inoltrata ieri insieme alla Fismic Consal e alla Cisal.

La CGIL si è persino sottratta all’invito rivolto dai sindaci del territorio.

Il Segretario della CGIL Puddu si sta assumendo la responsabilità di rompere l’unità sindacale.

La Cisl preferisce rispondere alla chiamata dei drammi sociali.

E’ inaccettabile che la crisi economica e sociale di questo territorio venga banalizzata.

Rimarchiamo ancora una volta come gli obiettivi della Mobilitazione Popolare devono essere condivisi da tutte le sigle sindacali e non solo.

Teniamo a sottolineare come la Mobilitazione in oggetto è nata da un Percorso Sociale, con le gambe ed il cuore lontano da tessere di sindacato o di partito. Nasce dalla rabbia della gente, bistrattata da una classe dirigente colpevole e in alcuni casi corrotta.

La CISL non poteva che accogliere l’invito e farsi promotrice di un’azione giusta e determinata.

Ricordiamo alla CGIL, evidentemente poco accorta e male informata, che la generalità dei sindaci ha aderito alla mobilitazione, anche attraverso la sottoscrizione di appelli alla Regione al Governo Nazionale.

Davanti alla fame e alla desolazione le bandiere vanno necessariamente ammainate e possibilmente chiuse in un baule, pur mantenendo il ruolo che ognuno di noi esercita all’interno della propria organizzazione sindacale.

Se l’economia del territorio si è ridotta in braghe di tela è perché le responsabilità sono trasversali e ciascuno di noi farebbe bene a farsi un esame di coscienza, mettere un punto e ricominciare da zero, offrendo il proprio bagaglio e contributo in maniera propositiva.

Ad un atteggiamento saccente, che tenta di risolvere tutto con una convocazione dell’Assemblea Generale Quadri e Delegati CGIL, CISL e UIL, a cui non potranno mai partecipare coloro i quali, non posseggono tessera sindacale e che al contrario hanno dato vita e gambe a questa mobilitazione, non possiamo che rispondere ancor più determinati di prima alla Mobilitazione Generale Popolare.

Sarebbe comunque opportuno ricondurre tutto ad una sana azione unitaria.

La mobilitazione è partita, gli obiettivi sono chiari, chi condivide si unisca.

Quando vedremo la CGIL al nostro fianco, saremo ben lieti di accoglierla.

Fabio Enne (Segretario Generale UST CISL Sulcis Iglesiente)

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