23 November, 2024
HomePoliticaGiovannino Deriu (PRC): «Sul fronte dell’occupazione in Sardegna, pochi interventi di politiche attive costosi e inefficaci».

Giovannino Deriu (PRC): «Sul fronte dell’occupazione in Sardegna, pochi interventi di politiche attive costosi e inefficaci».

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Rifondazione Comunista interviene sul dramma dell’occupazione in Sardegna, sottolineando che sono stati realizzati pochi interventi di politiche attive costosi e inefficaci e che è necessario ricondurre le scelte a principi di etica e sobrietà.

«A fine dicembre – spiega il segretario regionale del PRC Giovannino Deriu – il presidente Pigliaru dichiarava “Creare lavoro è la cosa più importante. Il 2015 è stato l’anno della svolta, una svolta decisamente positiva. Nel 2016 dovremo fare ancora meglio” riferendosi, col suo solito fare propagandistico slegato dalla realtà, a dati sintetici su scala nazionale pubblicati dal Centro Studi Impresa Lavoro. Ancora oggi una gran confusione sui dati generata dai pasticci statistici del ministero del Lavoro con l’annuncio di agosto che annunciava 600mila nuove assunzioni a tempo indeterminato, poi dimezzate per errore statistico. La proliferazione disorientativa dei tre soggetti istituzionali (Istat, Ministero del Lavoro e Inps) che pubblicano i dati sul mercato del lavoro, genera confusione persino fra gli addetti ai lavori, e solo con future ricerche economotriche si stabiliranno i meriti relativi del jobsact e del contributo fiscale. Nell’attendere fiduciosi i dati veri da parte del Governo Renzi, certo è che la Sardegna continua a vivere una situazione drammatica con un tasso di disoccupazione del 18,6% e quella giovanile di oltre il 44% (ultimi dati annuali Istat pubblicati).

Tali dati sono drammatici nonostante gli interventi messi in campo dal governo nazionale e regionale, quali il Programma Garanzia Giovani, (54 milioni) la misura Flexicurity (circa 15,6 milioni) (tirocini e bonus occupazionali) rivolta ai fuoriusciti dagli ammortizzatori sociali (circa 4.000), il progetto Ico (6 milioni e 800mila) e l’ultimo progetto annunciato denominato Programma CRIS – Contratto di ricollocazione (circa 6 milioni), contemplato nel jobsact di Renzi ed anticipato dalla Regione Sardegna, rivolto a 2.700 lavoratori in mobilità in deroga.

Alcuni esempi di progetti che ci dimostrano che i soldi ci sono, ma sono utilizzati per attuare la solita politica dei bonus, degli incentivi, dei tirocini, della privatizzazione dei servizi, della formazione professionale che riproduce se stessa e che non produce lavoro vero. Progetti che umiliano e mortificano i lavoratori in mobilità in deroga che non percepiscono l’indennità da maggio 2014, ma che vengono ripetutamente orientati, formati e “profilati” da più soggetti pubblici e privati, senza prospettive concrete. A fronte, infatti di consulenti ed enti privati lautamente remunerati, eserciti di disoccupati sono vittime di continui progetti sperimentali di dubbia ricaduta. Giovani costretti ad emigrare – conclude Giovannino Deriu – e ultracinquantenni umiliati nella loro dignità di lavoratori e in continuo tirocinio formativo.»

Giovannino Deriu

Due nuove delibere d
Lunedì 7 a Gergei s

giampaolo.cirronis@gmail.com

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