Sono proseguite oggi, in commissione Sanità, le audizioni dei commissari delle aziende sarde sulla proposta di riforma della rete ospedaliera.
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Sono proseguite oggi, nella commissione Sanità del Consiglio regionale, le audizioni dei commissari delle aziende sarde sulla proposta di riforma della rete ospedaliera.La commissione sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) ha proseguito le audizioni sulla riforma della rete ospedaliera regionale con gli interventi dei commissari delle Asl n.3 (Nuoro – Mario Palermo), 6 (Sanluri – Maddalena Giua), 5 (Oristano – Maria Giovanna Porcu) e 4 (Lanusei – Federico Argiolas).
I commissari hanno manifestato apprezzamento per i contenuti della riforma sollecitandone la piena attuazione in tempi brevi, in modo da garantire il raggiungimento di alcuni obiettivi qualificanti, come decongestionamento degli ospedali e riduzione della mobilità passiva, che possono portare nel sistema più qualità e più efficienza.
Rispetto al quadro generale, tuttavia, ciascun territorio presenta specificità differenti che devono trovare comunque, nella riforma, risposte adeguate. Sotto questo profilo, è emersa in diverse realtà l’esigenza di rimodulare i posti letto disponibili, lasciando invariati i numeri indicati nella proposta di riforma (e di conseguenza anche i costi) ed intervenendo solo sulla loro distribuzione sia all’interno delle strutture pubbliche che fra queste e l’ospedalità privata.
Il commissario della Asl di Nuoro Mario Palermo, in particolare, ha riferito alla commissione sullo stato di attuazione del contratto di project financing (1 miliardo e 200 milioni in 27 anni) che rappresenta una situazione a se nel panorama sanitario regionale. «Questo strumento contrattuale – ha affermato Palermo – consente di avere strutture sempre tecnologicamente aggiornate ma deve essere governato bene, altrimenti il rischio di impresa finisce per trasferirsi dal privato al pubblico, diventando una sorta di contratto di appalto e determinando problemi molto complessi, come è accaduto a Nuoro; crediamo di aver riequilibrato in modo significativo la situazione ma restano molti problemi aperti».
«Fra le parti – ha aggiunto il commissario – si è sviluppato nel tempo un contenzioso elevatissimo che ha visto l’intervento sia di una struttura di assistenza che opera presso la presidenza del Consiglio dei ministri che dell’Autorità nazionale anticorruzione; nel prossimo mese di maggio contiamo di arrivare ad una soluzione definitiva della vicenda, che ci auguriamo possa essere positiva non solo per la sanità nuorese ma per tutta la Regione.»
La commissione proseguirà le audizioni sulla riforma con le relazioni dei presidenti della Conferenze territoriali socio-sanitarie della Sardegna.
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