La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge che istituisce la Asl unica, l’Asur.
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La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge che istituisce la Asl unica, l’Asur. «La Asl unica è una operazione coraggiosa, basata sull’analisi dell’esistente e sull’idea che la sanità sarda non può continuare ad andare avanti come ha fatto in questi anni – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, aprendo nel pomeriggio la conferenza stampa di illustrazione del disegno di legge sull’Asur, l’azienda sanitaria unica regionale -. Abbiamo una struttura organizzativa inadeguata con costi insostenibili e sempre crescenti. Occorre agire come un unico sistema fortemente integrato, con una regia unica e forte. E’ il motivo per cui abbiamo proposto al Consiglio regionale una sola Asl e il motivo per cui l’Assemblea l’ha votata. Siamo tutti concordi sul fatto che la sanità ha bisogno di allocare bene le proprie risorse, eliminando gli sprechi e puntando sulla qualità dell’assistenza».
«Il modello attuale, con undici realtà, undici bilanci, undici sistemi di controllo di gestione diversi, ha portato a disomogeneità di procedure e spesso di assistenza – ha aggiunto l’assessore della Sanità, Luigi Arru -. Abbiamo ottime potenzialità e validi professionisti, dobbiamo imparare a lavorare insieme e questo richiede un modello diverso dall’attuale, un modello aggregato e semplificato.»
Il disegno di legge sull’Asur prevede l’istituzione della Asl unica dal 1 luglio e la conseguente soppressione di tutte le aziende sanitaria locali. Restano l’Azienda ospedaliera “G. Brotzu”, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, l’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna (Areus).
Secondo gli indirizzi della Giunta regionale, l’Asur ha compiti di programmazione aziendale e gestione complessiva dell’erogazione dei servizi sanitari e socio sanitari; omogeneizzazione e armonizzazione dei processi gestionali nel territorio regionale; accentramento dei processi di aggregazione della domanda di beni e servizi e di approvvigionamento; gestione accentrata delle procedure concorsuali e selettive, del trattamento economico del personale, dei magazzini e della relativa logistica, delle reti informatiche e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, delle tecnologie sanitarie e della valutazione del loro dell’impatto; gestione accentrata delle procedure di gara per la progettazione, realizzazione, manutenzione, alienazione, concessione e locazione degli immobili costituenti patrimonio delle aziende sanitarie; definizione degli accordi con le strutture pubbliche ed equiparate e stipula dei contratti con quelle private e con i professionisti accreditati.
La Giunta regionale lo nomina entro il 30 giugno 2016, attingendo dall’elenco degli idonei. 18 mesi dopo la nomina, la Giunta verifica i risultati aziendali e il raggiungimento degli obiettivi e, sentito il parere della Conferenza permanente Regione-Enti locali, procede o meno alla conferma entro i tre mesi successivi alla scadenza del termine: per gravi motivi, grave disavanzo nella gestione o violazione di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialità dell’amministrazione, la Giunta risolve il contratto dichiarando la decadenza del DG e lo sostituisce.
Il DG conclude entro fine 2016 la ricognizione della consistenza del patrimonio immobiliare e mobiliare, dei rapporti giuridici attivi e passivi e dei rapporti di lavoro in essere al 30 giugno 2016 delle Asl soppresse; adotta, per il primo anno di operatività dell’Asur, il bilancio pluriennale e il bilancio preventivo economico annuale entro il 30 settembre 2016.
Con l’Asur vengono istituite le Aree socio-sanitarie locali, articolazioni organizzative dell’Azienda sanitaria unica regionale. Gli ambiti sono individuati nell’atto aziendale dell’Azienda sanitaria unica regionale coerentemente con il Piano di riordino territoriale della Regione. Le Aree socio-sanitarie hanno autonomia gestionale secondo gli indirizzi strategici aziendali e sulla base degli obiettivi e delle risorse ad esse attribuiti, svolgono funzioni di coordinamento delle reti assistenziali e di governo unitario delle attività territoriali, ospedaliere e di integrazione socio sanitaria nel territorio di riferimento. Solo temporaneamente corrisponderanno territorialmente agli ambiti delle vecchie Asl, in attesa che venga adottato il Piano di riordino territoriale degli Enti locali.
I distretti sociosanitari, come previsti dal Ddl, costituiscono l’articolazione territoriale dell’Area socio-sanitaria locale e centri dell’integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale. Il direttore generale dell’Asur, d’intesa con la Conferenza Regione-Enti locali che acquisisce i pareri delle Conferenze territoriali socio-sanitarie, individua il numero dei distretti e le eventuali modifiche dei loro ambiti territoriali sulla base delle caratteristiche geomorfologiche del territorio e della densità della popolazione residente.
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