22 November, 2024
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Sciopero di 8 ore, domani 15 giugno, organizzato dalle segreterie dei metalmeccacinici Fsm, Fiom e UIl, con manifestazione e comizio a Cagliari.

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E’ in programma domani, 15 giugno, uno sciopero di 8 ore indetto dalle segreterie dei metalmeccanici Fsm, Fiom e Uilm della Sardegna, con una manifestazione che, a Cagliari, partirà da Piazza del Carmine alle ore 9.30 e si concluderà in Piazza Deffenu con un comizio che vedrà gli interventi dei delegati delle principali realtà industriali della Sardegna e la partecipazione del segretario nazionale della Fim-Cisl Marco Bentivogli.

«Lo sciopero – spiega Marco Bentivogli -, si è reso indispensabile per contrastare la posizione di totale chiusura di Federmeccanica che rifiuta qualsiasi ragionamento sulle nostre legittime rivendicazioni salariali. Auspichiamo una ripresa immediata delle trattative perché i lavoratori non possono aspettare oltre per un contratto scaduto ormai da un anno.»

La trattativa per il contratto aveva segnalato nei mesi scorsi diversi passi avanti per quanto riguarda i punti legati alla formazione dei lavoratori, della sanità integrativa e della previdenza complementare. Ma si era arenata sull’aumento salariale che per le organizzazioni sindacali dovrebbe attestarsi a non meno di 105 euro mentre per Federmeccanica, al contrario, sarebbe ingiustificato vista la condizione di deflazione in cui versa l’economia italiana.

«Addirittura l’associazione degli imprenditori – aggiunge il segretario nazionale Fim -, pretenderebbe che i lavoratori restituissero indietro una parte del salario conquistato con il precedente contratto adducendo motivazioni legati a un presunto mancato aumento del costo della vita (parametro sul quale erano collegati i meccanismi di calcolo degli aumenti ma che non trova pieno riscontro nella realtà). In realtà noi pensiamo sia ora di finirla di scaricare la crisi e le responsabilità per la mancata competitività e produttività delle aziende sulle spalle dei lavoratori che al contrario – conclude Marco Bentivogli – in questi anni difficili hanno mostrato grande responsabilità.»

«Da Alcoa, Keller, EurAllumina, Portovesme Srl, Saipem, alla Chimica Verde e a tutte le altre realtà produttive chiuse o in crisi della nostra isola – dice Rino Barca, segretario regionale della Fsm-Cisl -, lo sciopero sarà anche l’occasione per pretendere da parte delle istituzioni regionali e nazionali una maggiore attenzione ai problemi dell’industria in Sardegna: appare evidente la gravissima crisi dell’industria sarda. E’ indispensabile che i nostri governanti intervengano immediatamente per fare tutto il possibile affinché gli stabilimenti chiusi vengano riavviati e quelli in difficoltà siano sostenuti con massicci interventi infrastrutturali e strutturali in grado di renderli competitivi. L’industria – conclude Rino Barca – ha rappresentato per molti decenni un valore economico aggiunto importantissimo e irrinunciabile per la nostra isola del quale ancora oggi non possiamo fare a meno.»

Sciopero 3

Edoardo Tocco (FI) d
L'on. Luca Pizzuto (

giampaolo.cirronis@gmail.com

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