22 November, 2024
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La Giunta regionale ha stanziato un milione di euro per l’acquisto di riproduttori bovini maschi e fattrici femmine di qualità pregiata.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha stanziato un milione di euro per l’acquisto di riproduttori bovini maschi e fattrici femmine di qualità pregiata.
«Vogliamo rilanciare il nostro settore bovino da carne in un’ottica di filiera regionale che finalmente mantenga in Sardegna produzione e commercializzazione – ha detto Elisabetta Falchi -: in questa direzione vanno questi aiuti per il miglioramento della produzione zootecnica e il dialogo intrapreso con i rappresentanti del comparto perché vengano colte le opportunità che il Programma di sviluppo rurale offre per i Progetti integrati di filiera.»
La delibera prevede di destinare gli aiuti in regime de minimis a favore di allevatori singoli e associati per l’acquisto di animali riproduttori delle razze Charolais, Limousine, Piemontese, Chianina, Marchigiana, Romagnola, Podolica, Maremmana, Pezzata rossa (linea carne), Sarda, Sardo-Modicana, Sardo-Bruna. I riproduttori ammissibili devono essere iscritti nei Libri genealogici o nei Registri anagrafici di razza e avere massimo 5 anni di età. L’importo complessivo degli aiuti concessi ad ogni singola impresa non deve superare nel triennio euro 15.000. La soglia minima per accedere agli aiuti è pari a 5 UBA (Unità bovina adulta), calcolati sui capi bovini di qualunque categoria; non sarà applicata nessuna soglia per i giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in agricoltura. L’aiuto è pari al 40% della spesa ammissibile per l’acquisto dei riproduttori, con ulteriori agevolazioni per i giovani agricoltori e per i beneficiari i cui allevamenti sono localizzati nelle zone montane e svantaggiate. Sarà l’agenzia ARGEA a erogare gli aiuti con procedura a sportello.
Lo stanziamento approvato dall’esecutivo si aggiunge alla rimodulazione dell’articolo 52 relativo al sostegno accoppiato decisa due settimane fa dalla Commissione Politiche agricole, che ha messo a disposizione 8 milioni per le vacche nutrici, anche non iscritte ai registri anagrafici, e 8 per i vitelli da carne 8/24 mesi.
Queste misure, particolarmente positive per gli allevatori sardi, sono state anche al centro dell’incontro che l’assessore Falchi ha tenuto con i rappresentanti del comparto, pochi giorni fa a Cagliari: «Abbiamo voluto presentare al mondo zootecnico le importanti novità in arrivo da Roma e discutere con tutti gli interessati le opportunità aggiuntive per i Progetti integrati di filiera promossi dalle misure 4.1 e 4.2 del PSR – ha sottolineato Elisabetta Falchi -. Per troppo tempo questo nostro importante settore produttivo, un settore che ha grandi potenzialità, è stato costretto a rivendere fuori dalla Sardegna i propri animali a causa soprattutto dell’impossibilità di ingrassare gli animali secondo gli standard richiesti dal mercato. Come per gli altri comparti, però, stiamo lavorando in un’ottica di riorganizzazione, sinergie e sistema. L’obiettivo – ha concluso l’assessore regionale dell’Agricoltura – è quello favorire la chiusura del ciclo produttivo in Sardegna attraverso il rafforzamento dell’aggregazione tra produttori, per la costituzione di centri d’ingrasso e la nascita di patti di filiera tra allevatori ed agricoltori per la produzione in loco di foraggi e mangimi, così da permettere una crescita del valore aggiunto dei comparti agricolo e zootecnico».

Elisabetta Falchi 2

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