Ha preso il via, a Cagliari, il Progetto di consapevolezza delle competenze neuro-psicomotorie-Organizzazione setting di gruppo per pazienti con grave disabilità.
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Ha preso il via, dopo l’avvio della prima edizione che si è tenuta nel mese di marzo, il Progetto di consapevolezza delle competenze neuro-psicomotorie-Organizzazione setting di gruppo per pazienti con grave disabilità in carico alla Struttura Complessa Riabilitazione Sanitaria e Sociosanitaria Territoriale del Distretto Area Vasta di Cagliari. Il progetto prevede degli incontri per l’attività di riabilitazione fisioterapica di gruppo: è infatti attraverso l’incontro/confronto dei vari vissuti esistenziali che le persone potranno recuperare un senso di fiducia in se stesse, un conseguente sentimento di efficacia e migliorate aspettative nei confronti del proprio futuro. Si ritiene che l’esperienza della pluralità delle esistenze, l’apertura al confronto con gli altri e la condivisione del disagio, possano innescare una positiva spinta motivazionale ed emotiva nei confronti del quotidiano.
Dopo una prima fase sperimentale, infatti, il Progetto entrerà a far parte integrante delle attività svolte dal Centro di Riabilitazione Sanitaria per adulti e per anziani di via Ausonia a Cagliari. Il Progetto è propedeutico al fatto che, partendo da un’iniziativa di attività motoria di portata “individuale” comunque dedicata “ad personam”, con l’approccio integrato degli interventi psico-sociali, introduce potenzialità per un successivo, più accettato, avvio ad una attività motoria adattata in contesti sociali meno protetti.
L’idea da cui prende spunto la formulazione del Progetto è quella per cui, nella Riabilitazione delle menomazioni motorie, psicologiche e psicosociali, un training terapeutico riesce ad esprimersi con maggiore completezza ed efficacia quando condiviso all’interno di una comunità. Si è pensato, a completamento del percorso riabilitativo, di attivare un setting di gruppo, creando uno spazio di incontro/confronto, nel quale sperimentare diversi tipi di sollecitazione: neuromotoria, relazionale, sensoriale, creativa, guidate da diversi operatori dedicati.
Il trattamento realizzato in gruppo è efficace quanto la terapia individuale, col vantaggio che, creandosi empatia con i problemi e le sofferenze degli altri, si ha un maggiore impatto emotivo che induce la persona a partecipare attivamente e a ripetere poi a casa, con più facilità, gli esercizi appresi e ad autogestire la componente dolore: Teoria del Superamento della paura/evitamento “fear-avoidance”. L’interazione viene sollecitata in termini di “relazione self-help” in quanto è presupposto di questa attività la convinzione che la condivisione di un problema, che accomuna tutti i suoi membri, possa generare e facilitare processi di apprendimento e di cambiamento. In un contesto di isolamento e di gestione individuale della difficoltà, infatti, l’individuo non trova la giusta motivazione per reclutare le competenze che in potenza avrebbe da spendere.
Chi aderisce al Progetto riceve strumenti informativi personalizzati, realizzati in funzione di esigenze specifiche, puntando sulle sue risorse e capacità per sperimentare esperienze di successo e in cui la motivazione psicologica e le capacità relazionali sono utilizzate come leve per incrementare, nella vita reale, le performances. Infatti, nelle problematiche di complessità e cronicità, bisogna far acquisire, più che il concetto di guarigione il concetto del “riprendersi e del riaversi “ nel senso di riappropriarsi della propria esperienza di sé (recovery).
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