La Giunta Pigliaru ha stanziato 90 milioni di euro per arrivare all’autosufficienza energetica di Comuni ed edifici pubblici regionali.
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La Giunta regionale mette in campo 90 milioni di euro, di cui 12 già precedentemente programmati, per dare il via al processo che ha come obiettivo finale l’autosufficienza energetica di Comuni ed edifici pubblici regionali, ovvero la riduzione progressiva del consumo fino allo zero quando si riuscirà a produrre solo quello che si consuma. Inizia l’era degli edifici intelligenti che usano solo l’energia necessaria, non la sprecano anzi la autoproducono e, attraverso reti smart, trasferiscono la parte in eccesso alle strutture che ne hanno bisogno. Il che significa risparmio e migliore qualità della vita per i cittadini sardi, sia perché i soldi “salvati” potranno essere reinvestiti in opere pubbliche, sia per gli indiscutibili vantaggi ambientali.
«Sappiamo che il futuro è qui e investiamo risorse pubbliche importanti con il preciso obiettivo di spingere il mercato in questa direzione, orientarlo verso un settore che è destinato a generare lavoro e benessere – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. La logica, che è la stessa che sta alla base del nostro piano energetico, è quella che seguono l’Europa e il mondo: andare nella direzione in cui le energie rinnovabili sostituiranno quelle fossili. L’obiettivo non è avere moltissimi edifici di questo genere, bensì creare reti e connessioni tra loro, generando l’equilibrio che permette di raggiungere l’autosufficienza.»
Per la prima volta due assessorati – i Lavori pubblici guidati da Paolo Maninchedda e l’Industria da Maria Grazia Piras – fanno insieme un bando unendo le forze, anche economiche, in un’unica direzione: la delibera è stata approvata oggi e prevede la pubblicazione contestuale delle linee guida. Tempi rapidi dunque (bando a ottobre e graduatorie a maggio 2017) per mettere la Regione e dunque Comuni, Unioni di Comuni, Asl e Consorzi Industriali nelle condizioni di procedere con l’efficientamento energetico. Gli interventi prevedono prima di tutto l’efficientamento energetico degli edifici, poi la costruzione di reti intelligenti che colleghino più edifici e infine la sistemazione di pile che accumulano l’energia in surplus e la distribuiscono alle strutture che ne hanno bisogno grazie a un sistema di monitoraggio che controlla costantemente la situazione e regola la distribuzione di energia. Vere e proprie isole energetiche, insomma. Sono coinvolti anche investitori privati purché iscritti all’Albo Esco (Energy Service Company): all’aumentare del loro impegno finanziario è legato un meccanismo moltiplicatore delle risorse regionali. Incentivi sono previsti anche per l’installazione di pannelli solari per la produzione di energia pulita.
«Dopo le prime misure sulla mobilità elettrica e sull’audit energetico per le imprese, continuiamo a dare attuazione al Piano Energetico, appena approvato in via definitiva – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Questa delibera programma risorse importanti per rendere concreto il nuovo modello energetico che abbiamo proposto. Cercare l’integrazione fra efficientamento degli edifici pubblici e reti intelligenti di gestione dell’energia è una sfida tanto per la Regione quanto per gli Enti Locali. La delibera – ha aggiunto l’assessore Piras – stanzia altre risorse fondamentali per l’attuazione del Piano. In primo luogo i PAES, che saranno la declinazione del PEARS sui territori. Quindi la sperimentazione delle Smart Grid nei Comuni che hanno porzioni di rete proprietarie. Ancora, ci sono ulteriori risorse per la mobilità elettrica. I fondi previsti nel Patto andranno a incrementare la dotazione per queste linee di intervento. Ci auguriamo – ha concluso la titolare dell’Industria – che queste importanti dotazioni finanziarie pubbliche attivino un effetto moltiplicativo sui capitali privati, sempre più essenziali negli investimenti in campo energetico. La Regione, con questa delibera, sta mettendo gli Enti locali nelle condizioni di progettare. Ora ci attendiamo dai Comuni una programmazione rapida finalizzata a una veloce e sicura spendita delle risorse.»
Cinquanta milioni (30 dai Lavori pubblici e 20 dall’Industria) sono destinati a interventi di efficientamento energetico negli edifici pubblici e di realizzazione di micro reti nelle strutture pubbliche della Sardegna. Soggetti beneficiari del programma, attuato mediante avviso pubblico, potranno essere la Regione, i Comuni singoli o associati, le Province, le Università, le Asl e i Consorzi industriali. Undici milioni e 600mila euro andranno ad Area per l’efficientamento energetico degli alloggi di edilizia popolare, interventi che riguarderanno sia interventi sul patrimonio di edilizia residenziale di proprietà di Area sia sul patrimonio regionale, compresi gli edifici destinati a “Centri servizi per il lavoro”; 5 milioni e 800mila euro serviranno a realizzare la seconda fase dell’impianto pilota Solare termodinamico nell’area industriale di Ottana; 5 milioni vanno ad attività di monitoraggio, sperimentazione, valorizzazione delle attività Smart grid e implementazione del progetto Smart City in chiave COP21; 3 milioni sono destinati al programma Smart Community nei comuni che possono essere autonomi nella gestione delle reti elettriche; 1 milione ai Comuni per lo sviluppo di Smart Grid e 2 milioni (a completamento di precedenti 3 milioni) alla realizzazione del programma di integrazione della mobilità elettrica con le Smart City.
«La Regione considera le azioni di efficientamento e risparmio energetico nel comparto pubblico strategiche nell’interesse di tutti i sardi e le promuove con convinzione attraverso gli strumenti che ha a disposizione – sottolinea l’assessore Maninchedda -. E con questa delibera aggiungiamo un tassello in più, perché interveniamo anche negli edifici di edilizia residenziale pubblica attraverso Area, per migliorare la qualità della vita dei residenti. L’efficientamento energetico degli edifici sarà realizzato per esempio attraverso opere di isolamento termico dell’involucro degli edifici, impianti di climatizzazione ad alta efficienza, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici, ma fra gli obiettivi ci sono anche le scuole sostenibili. L’intervento della Regione in questo settore sarà utile anche ad attivare processi di filiera che – conclude Maninchedda –consentiranno di attrarre investitori pubblici e privati.»
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