In principio va detto con convinzione che noi Sardi siamo favorevoli al superamento del fossile e alla produzione di energie rinnovabili che il DPCM del governo Draghi ha dichiarato opere di interesse strategico nazionale. Il problema dell'attuale proposta di transizione energetica in Sardegna è che una tale mole di impianti va ben oltre la sola produzione di energia: imporrebbe alla Sardegna intera una vocazione da infrastruttura energetica di cui difficilmente ci potremmo liberare nei decenni a venire. Da subito la nostra isola è risultata confacente agli appetiti di tanti imprenditori, per buona parte del Nord Italia e d'Europa. Comprensibilmente. La Sardegna, terra periferica, molto estesa rispetto alla densità di popolazione, dotata per natura di vento e di sole, economicamente povera nonostante le sue notevoli