28 March, 2025

Lo scorso dicembre la regione Sardegna, unica regione italiana, si è dotata di una legge sulle aree idonee ad ospitare impianti industriali per la produzione di energia da fonte rinnovabile, regolamentando e tutelando in tal modo il territorio e limitando l’impatto negativo di questi impianti su paesaggio e aree rurali di pregio.
La legge regionale n. 20/2024 emanata in base alle disposizioni nazionali ed europee, ha come obiettivo quello di pianificare il territorio stabilendo quali aree possono essere interessate dall’installazione di questi impianti impattanti e quali invece devono essere tutelate e salvaguardate. Purtroppo, il governo italiano, oltre ad impugnare la legge davanti alla corte costituzionale, continua imperterrito ad approvare progetti in aree ritenute iniidonee dalla norma regionale. Autorizzazioni che giustamente la Regione sta impugnando davanti al giudice amministrativo.
Italia Nostra Sardegna, pur ritenendo che la legge contenga diverse criticità e molti punti deboli e che per questo andrebbe rivista e migliorata, la considera uno strumento estremamente utile per la salvaguardia del territorio in quanto rappresenta un argine alla speculazione energetica che stava trasformando l’isola in un vero e proprio hub energetico al servizio di interessate multinazionali occultate dietro insignificanti società a responsabilità limitata.
Per tale motivo i giorni scorsi l’Associazione, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale, ha presentato un parere ad opponendum con il quale chiede alla Consulta il non accoglimento delle eccezioni di incostituzionalità sollevate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri avverso la L.R. 20/2024.
La LR 20/2024, infatti, è stata emanata nel pieno rispetto della legge di delegazione europea n. 53/2021 che assegna alle Regioni il processo programmatorio di individuazione delle aree idonee.
La norma regionale infatti, oltre a privilegiare “… l’utilizzo di superfici di strutture edificate, quali capannoni industriali e parcheggi, e aree non utilizzabili per altri scopi, compatibilmente con le caratteristiche e le disponibilità delle risorse rinnovabili” ha inserito numerose fattispecie non previste dalla legge 53/2021, eccedendo, probabilmente, nella individuazione delle aree idonee.
È Inoltre abbastanza chiaro che la norma non trasgredisce le direttive europee in quanto rispetta i parametri di potenza installabile pur arbitrariamente assegnati alla Sardegna al 2030 ed è stata emanata in coerenza con le competenze statutarie riconosciute alla Regione Sardegna dall’art. 5 dello Statuto Speciale in quanto ha semplicemente adattato alle sue particolari esigenze le disposizioni della legge 53/2021 e delle successive norme attuative.
La stessa Consulta riconosce alle Regioni il potere di adottare, nei limiti nell’ambito delle competenze concorrenti, “una disciplina che sia maggiormente rigorosa … rispetto ai limiti fissati dal legislatore statale, proprio in quanto diretta ad assicurare un più elevato livello di garanzie per la popolazione ed il territorio interessati”.
Italia Nostra Sardegna ha nel contempo chiesto alla Corte la verifica di costituzionalità del D.lvo 199/2021 e del successivo decreto MASE del giugno 2024 in quanto norme emanate dal governo in palese contrasto tra norma delegata e norma delegante, in violazione indiretta dell’art. 76 della Costituzione per esorbitanza dell’oggetto della delega.
Con gli articoli 20 e 23 del D.lvo 199/2021 il governo italiano ha ecceduto nell’imporre limiti al potere legislativo e di controllo del territorio da parte delle Regioni. Infatti, la tardiva adozione del D.lvo e le successive norme di attuazione che avrebbero dovuto regolamentare l’installazione degli impianti FER e contestualmente tutelare il territorio, sono state adottate oltre tre anni dopo l’emanazione della legge delega e con ben 32 mesi di ritardo rispetto ai 6 mesi imposti dalla stessa legge. Questo ritardo, assieme al divieto di moratorie, ha impedito alle Regioni di adottare norme di tutela del territorio e di avviare con urgenza, considerata l’emergenza in atto, una seria pianificazione territoriale funzionale all’individuazione delle aree idonee ad ospitare gli impianti industriali per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.
Insomma l’azione del governo italiano è stata assolutamente negligente consentendo, per quattro lunghi anni, una deregulation dei territori agricoli sardi e italiani e imponendo l’insediamento di impianti industriali nelle aree agricole a tutto discapito delle attività agricole e dello straordinario patrimonio paesaggistico.

Italia Nostra Sardegna

Da lunedì prossimo, a Iglesias, sarà riattivato l’ascensore della Torre Guelfa. L’impianto sarà operativo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 13.30.
L’assessore del Patrimonio, Giorgiana Cherchi, sottolinea l’importanza di questa riapertura: «Abbiamo lavorato affinché questo servizio, molto apprezzato sia dai cittadini che dai turisti, tornasse disponibile nel più breve tempo possibile. La riattivazione dell’ascensore rappresenta un passo significativo per valorizzare ulteriormente il nostro patrimonio storico-culturale».
Il sindaco Mauro Usai commenta con soddisfazione la riapertura dell’impianto: «La riattivazione dell’ascensore consentirà ai cittadini e ai numerosi turisti presenti in città di visitare in modo più suggestivo e agevole le fortificazioni medievali, collegandole al centro storico in modo semplice e funzionale. Un’opportunità in più per apprezzare la storia e la bellezza della nostra Iglesias».

Il consigliere Antonio Zedde (capogruppo Nuova Iglesias) ha presentato un ordine del giorno al presidente del Consiglio comunale Matteo Demartis e al sindaco di Iglesias Mauro Usai, per l’apertura degli uffici AREA nel comune di Iglesias.

«Nel Sulcis Iglesiente I’Agenzia regionale per I’edilizia abitativa (Area) conta circa 4.300 unità abitative e circa 850 unità con altra destinazione d’uso e la stima degli immobili gestiti da Area nel nostro Comune e di circa 900scrive nell’ordine del giorno Antonio Zedde -. Molti utenti non riescono a contattare gli uffici, nonostante sia presente un ufficio relazioni con il pubblico e le segnalazioni pervenute riguardano sia criticità strutturali, ma anche funzionali e gestionali, come disservizi legati all’operato dell’Azienda Area che di fatto pregiudica la qualità della vita.»

«Nonostante le molteplici segnalazioni pervenute, non si è arrivati ad una seppur parziale o accettabile soluzione e i cittadini segnalano continuamente diverse criticità e disservizi, I’esecuzione di interventi urgenti e non più differibili di manutenzione straordinaria, legati all’operato dell’Azienda regionale per I’edilizia abitativa popolare (Area) tra cui: condizioni di forte abbandono del patrimonio abitativo popolareaggiunge Antonio Zedde -. Un numero considerevole degli abitanti in regime di equo canone quotidianamente segnala le condizioni di degrade in cui versano le unita abitative a loro assegnate e gestite da Area; attività manutentive di competenza dell’Azienda fortemente insufficienti; annosi ritardi nell’evasione delle pratiche amministrative riguardanti gli aventi diritto, con difficoltà per i cittadini di ottenere risposte tempestive e assistenza adeguata: in molti casi i ritardi e la mancanza dei doverosi riscontri, da parte degli uffici competent!, pregiudicano attività e diritti di vitale importanza per gli abitanti delle unita abitative popolari.»

«I suindicati disservizi e criticità sono stati ampiamente denunciati e trattati dalla stampa locale che ha evidenziato, a più riprese, le succitate problematiche legate alla mancata manutenzione, alla corretta gestione del patrimonio abitativo», sottolinea Antonio Zedde.

L’ordine del giorno, se verrà approvato, impegnerà il sindaco Mauro Usai alla sua trasmissione al presidente della Regione e all’assessore regionale dei Lavori pubblici per conoscere e chiedere: della gestione amministrativa dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa popolare (AREA); che nel comune di Iglesias venga garantita la disponibilità di un servizio tramite sportello dedicate ad accogliere le diverse esigenze del cittadino; e, infine, quali azioni ed interventi intendano intraprendere per verificare lo stato dell’arte dell’attività.

«Con questo ordine del giorno si vuole chiedere di avere l’opportunità che nel nostro Comune venga garantita la disponibilità di un servizio tramite sportello dedicato ad accogliere le diverse esigenze del cittadino, in modo da agevolare le persone anziane e le persone in situazioni di disabilità nel ricevere il giusto supporto senza essere costrette a recarsi nel comune di Carboniacommenta Antonio Zedde -. Uno sportello in aggiunta a quello territoriale con la possibilità di offrire anche altri tipi di servizi, ad esempio, informazioni su come ottenere il contributo per l’affitto e su come farsi prendere in carico dai servizi sociali per avere la possibilità di un cambio di alloggio in seguito a situazioni di disagi abitativi di carattere strutturale e sociale.»

Proseguono, a Carbonia, i lavori di riqualificazione delle strade cittadine, iniziati la settimana scorsa in via Trieste e viale Trento. Le attività sono articolate inizialmente nel ripristino e nel rafforzamento dei tratti con maggiori cedimenti e, successivamente, nella bitumazione a tutta sezione delle due strade. Via Trieste è stata completata nella giornata di ieri, mentre in viale Trento i lavori sono attualmente in corso di esecuzione.
«Un intervento molto atteso su due importanti arterie stradali cittadine ove non si interveniva da parecchi anni e che conferma l’impegno dell’Amministrazione comunale sul fronte del processo di riqualificazione del patrimonio pubblico stradale cittadino, avviato negli ultimi anni in tutto il territorio comunale», hanno detto il sindaco Pietro Morittu e l’assessore ai Lavori pubblici Manolo Mureddu.

Entrano nel vivo le attività del Corworking Serbariu, inaugurato ufficialmente il 13 marzo scorso all’interno dell’ex deposito biciclette della Grande Miniera di Serbariu, uno spazio simbolico trasformato in un luogo di lavoro moderno e dinamico.  Un nuovo hub per il lavoro condiviso, la creatività e l’innovazione, realizzato nell’alveo più ampio programma di riqualificazione urbana del Quartiere E. Montuori, finanziato dal Fondo di Sviluppo e Coesione, con l’obiettivo di favorire l’imprenditorialità, il networking e l’innovazione. Oltre alle postazioni attrezzate, il Coworking mette a disposizione sale riunioni, connessione Wi-Fi ultraveloce e un calendario di eventi formativi per favorire lo scambio di competenze.
Questa mattina, l’assessora regionale della Cultura e Pubblica istruzione Ilaria Portas e il sindaco Pietro Morittu, unitamente a decine di ragazzi, operatori del settore e stakeholders, hanno partecipato alla presentazione dell’Hub Sardegna di Dicolab. Cultura al digitale, il sistema formativo promosso dal ministero della Cultura – Digital Library nell’ambito del PNRR Cultura 4.0, realizzato dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali e finanziato dall’Unione Europea – Next GenerationEU.
L’Hub Sardegna, gestito da Evolvere, fa parte di una rete di 10 Hub in tutta Italia e offrirà 28 corsi gratuiti rivolti a ai professionisti e operatori del settore culturale con rilascio di open badge digitale. Una sede dell’Hub Sardegna è localizzata proprio a Carbonia, in via Roma 35 (nella sede di Evolvere).
Allegate le interviste all’assessora regionale della Cultura e Pubblica istruzione Ilaria Portas e al sindaco di Carbonia Pietro Morittu, e le foto della presentazione.
 

Terminati i lavori di ammodernamento, ha riaperto al pubblico oggi, giovedì 27 marzo, l’ufficio postale di Tratalias. Le opere di ristrutturazione sono state eseguite nell’ambito del progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa di Poste Italiane finalizzata a mantenere la capillarità della presenza aziendale sul territorio, rinnovando gli uffici postali e ampliando l’offerta dei servizi a sportello in tutti i 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti. Nella Sardegna Meridionale ad oggi sono 61 gli uffici postali interessati dal progetto, di cui 52 già operativi dopo i lavori di ristrutturazione.

I nuovi servizi a Tratalias. Il progetto “Polis” valorizza gli uffici postali non solo da un punto di vista infrastrutturale, ma anche in relazione all’offerta di nuovi servizi. In particolare, come in 112 uffici postali della Sardegna Meridionale, anche nell’ufficio postale di Tratalias sono già disponibili direttamente a sportello i “Certificati INPS” con la possibilità di richiedere il “Cedolino Pensione”, “Certificazione Unica” e il modello “Obis-M”, i servizi “Atti di Volontaria Giurisdizione” con la possibilità di presentare le istanze di “Nomina amministratore di sostegno” e “Rendicontazione Stato Patrimoniale Assistito” e 15 diversi certificati anagrafici resi disponibili da ANPR, l’anagrafe nazionale della popolazione residente, banca dati di cui è titolare il Ministero dell’Interno. Inoltre, anche a Tratalias è possibile presentare la richiesta di prima emissione o di rinnovo del passaporto.

Soluzioni inclusive. Nell’ambito degli interventi, tra gli altri, è stato realizzato uno sportello con altezze ribassate per agevolare tutti i segmenti di clientela e posato un percorso in rilievo sul pavimento per facilitare la mobilità delle persone con disabilità visive.

L’ufficio postale di Tratalias è a disposizione dei cittadini dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato fino alle 12.45. 

A Carbonia sono in fase di installazione 48 nuovi pannelli per i totem CIAM (Carbonia Itinerari di Architettura moderna), cui faranno seguito 30 nuove targhe da posizionare in edifici simbolici della nostra città. Il rinnovo dei totem CIAM mira a far sì che Carbonia possa essere a tutti gli effetti un museo urbano a cielo aperto al fine di incentivare la divulgazione, la conoscenza e la promozione del patrimonio architettonico cittadino attraverso l’organizzazione di una capillare rete informativa dislocata nelle nostre strade e piazze.
«L’iniziativa rientra nell’ambito della convezione stipulata nel 2024 da Comune di Carbonia e Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, con l’obiettivo di potenziare il progetto di valorizzazione della nostra Città vincitrice del Premio Europeo del Paesaggio attraverso azioni concrete e coordinate volte alla salvaguardia, conservazione, riqualificazione e rilancio dei tratti identificativi della storia e della cultura della città di Carbonia in una prospettiva di nuovo sviluppo economico, sociale, culturale e turistico-sostenibile», hanno commentato il sindaco Pietro Morittu, l’assessora della Cultura Giorgia Meli e l’assessore del Turismo Michele Stivaletta.
I 12 totem presenti in città sono ubicati nelle seguenti zone:
-     4 totem presso la Grande Miniera di Serbariu;
-     2 totem in piazza Roma;
-     1 totem rispettivamente in via Gramsci, piazza Matteotti, piazza Iglesias (don Alfredo Tocco), Centro Intermodale;
-     1 totem a Cortoghiana;
-     1 totem a Bacu Abis.

I tecnici del Distretto 2 del settore Distribuzione di Abbanoa hanno completato un importante intervento di efficientamento dell’acquedotto al servizio di Iglesias. Una delle fonti di approvvigionamento della città è la sorgente di Caput Acquas: nella condotta adduttrice nei giorni scorsi si è verificata una rottura all’altezza dell’attraversamento ferroviario al km 4 della linea Villamassargia-Carbonia.

È stato necessario approntare un intervento particolare che non richiedesse uno scavo sotto i binari che necessariamente avrebbe comportato il blocco del traffico ferroviario. La vecchia tubatura è stata “sfilata”, tramite due pozzetti esterni a monte e a valle della linea ferroviaria, e sostituita con una nuova condotta “infilata” tra i due pozzetti. Operazione complessa, considerata le dimensioni della tubatura: una condotta d’acciaio del diametro di 300 millimetri e lunga ben 28 metri. L’intervento è stato completato con successo senza disagi.

 

E’ stato ritrovato stamane, purtroppo, privo di vita, il parapendista disperso tra le località di Scivu e Capo Pecora. Le ricerche sono iniziate dalla tarda serata di ieri e sono proseguite senza sosta per tutta la notte. Questa mattina le ricerche sono proseguite con la squadra di terra del distaccamento di Sanluri coadiuvati dal personale specializzato SAF, Sommozzatori, SAPR, Cinofili e l’elicottero dei vigili del fuoco Drago 148. Presente sul posto anche il Funzionario di Guardia per il coordinamento del dispositivo di ricerca e soccorso.
L’elicottero Drago 148, intorno alle ore 11.00, ha individuato la presenza di un corpo sulla scogliera, in prossimità della spiaggia di Scivu. L’elicottero ha inoltre elitrasportato un medico del Soccorso Alpino per la constatazione del decesso.
Il corpo è stato recuperato e portato a terra dal Drago 148.

Dalla tarda serata di ieri mercoledì 26 marzo, sono in atto le operazioni di ricerca di un parapendista disperso tra le località di Scivu e Capo Pecora nel territorio di Arbus. I vigili del fuoco del comando di Cagliari hanno attivato un posto di comando avanzato con automezzo UCL (Unità di Comando Locale) con personale specializzato TAS (topografia applicata al soccorso) dove è presente anche il Funzionario di Guardia peril coordinamento del dispositivo di ricerca e soccorso.
Sono state attivate le squadre dei vigili del fuoco che stanno operando in una vasta zona e in aree impervie, con specialisti SAF (speleo alpino fluviali) della sede centrale del Comando dei vigili del fuoco di Cagliari, il nucleo sommozzatori che sta operando nelle acque della costa, in volo anche i droni del nucleo SAPR (sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) dei vigili del fuoco che stanno sorvolando la vasta area costiera, impegnata anche la squadra di pronto intervento del distaccamento di Sanluri.
Nelle operazioni di ricerca sono presenti la Guardia Costiera, un elicottero dell’Aeronautica Militare e personale del Soccorso Alpino Speleologico.