4 December, 2024

Un altro successo per l’evento “Ruote nella Storia, un viaggio attraverso il Parco Geominerario della Sardegna” organizzato dall’Automobile Club Cagliari con il patrocinio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Tanti i motivi di interesse che hanno contraddistinto la “tre giorni” dedicata all’importante format nato dalla sinergia tra ACI Storico e Automobile Club d’Italia, evento che ha lo scopo di portare sulle strade e tra i luoghi e panorami più belli d’Italia le affascinanti auto storiche e d’epoca.

Turismo, promozione del territorio e del patrimonio storico automobilistico con la valorizzazione delle auto storiche e un po’ di sano agonismo con il match race e le prove cronometrate, tutto unito in un viaggio dedicato alla scoperta della Sardegna.

«Estremamente soddisfatto dell’iniziativa svolta da ACIha commentato Fabrizio Atzori, direttore del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegnae del numero di partecipanti che hanno colto l’occasione per poter percorrere questi territori con le auto storiche. Un ringraziamento alle amministrazioni locali e a tutti coloro che si sono impegnati affinchè questa nuova organizzazione possa essere ripetuta in tutte le aree del Parco Geominerario. I territori afferenti le diverse aree del Parco devono essere collegati fra di loro con una diversità di azioni puntuali affinché si prenda sempre più coscienza della realtà che è presente in Sardegna, ovvero il Parco che svolge molteplici attività su ambiti minerari, storici e culturali.»

Il programma prevedeva lo start venerdì dal porto di Cagliari (Molo Calata Sant’Agostino) per il match race (prova cronometrata in notturna), sabato mattina l’incantevole Parco naturale regionale di Molentargius ha fatto da splendida cornice alle prove cronometrate, successivamente i partecipanti si sono diretti a Fluminimaggiore per la visita guidata alla Miniera Su Zurfuru, momento conviviale per il pranzo a Su Mannau, e ancora, tappa a Montevecchio per la visita guidata alla miniera e arrivo, sabato sera, ad Arbus.

«La manifestazione è stata un’occasione unica per valorizzare il nostro territorio, il suo patrimonio storico e naturalistico, e per creare nuove opportunità di sviluppo per la comunità di Arbus. Credo fermamente nel potenziale degli sport motoristici come strumento di promozione territoriale e sviluppo economico», ha detto Simone Murtas, Vicesindaco e assessore allo Sport e all’Ambiente del Comune di Arbus. Eventi come “Ruote nella Storia” non solo ci permettono di far conoscere il nostro splendido territorio a un pubblico sempre più vasto, ma costituiscono anche una risorsa importante per il settore ricettivo e turistico locale. Gli appassionati di auto d’epoca e i partecipanti al tour sono stati accolti dalle strutture ricettive del nostro territorio, contribuendo a far conoscere e apprezzare Arbus sotto nuove luci, facendo apprezzare la bellezza e l’unicità dei nostri paesaggi, delle nostre tradizioni e della nostra cultura. La manifestazione è stata l’occasione per valorizzare non solo il patrimonio automobilistico storico, ma anche il nostro Parco Geominerario, che da sempre è un simbolo della nostra storia e identità. Il coinvolgimento delle autovetture ACI Storico ha garantito un evento di altissimo livello, con vetture che appartengono alla lista di salvaguardia dell’ACI, tutte in perfette condizioni e con un fascino senza tempo. Un sentito ringraziamento va a tutti gli organizzatori, ai partecipanti e a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita di questa manifestazione. L’evento ha dimostrato quanto sia importante scommettere sugli sport motoristici come strumento di crescita e valorizzazione per Arbus e per l’intera Sardegna”.

Domenica mattina, dopo le prove cronometrate ad Arbus, i partecipanti hanno fatto tappa a Pau per la visita guidata al Museo dell’Ossidiana, dove sono stati accolti dalla sindaca Alessia Valente. «Il Museo dell’Ossidiana rappresenta un unicum all’interno del panorama europeoha detto la prima cittadina di Pauè l’unico museo di studio e ricerca dedicato in via esclusiva alla risorsa ossidiana e quasi unico al mondo, infatti ne esiste uno simile al nostro in Giappone. Questo ci permette sicuramente di valorizzare quella che è la risorsa simbolo del Monte Arci ovvero l’Ossidiana. Per questo evento, ringrazio l’Automobile Club Cagliari, ACI Storico e il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, infatti noi facciamo parte dell’area 1 del Parco, con il quale collaboriamo per la promozione del territorio».

Per la conclusione dell’evento, il momento conviviale del pranzo e la cerimonia di premiazione di “Ruote nella Storia, un viaggio attraverso il Parco Geominerario della Sardegna”, l’Ente presieduto da Antonello Fiori con la direzione di Attilio Iannuzzo, ha scelto una location di fronte al mare, il Lazzaretto di Cagliari, uno dei posti più suggestivi della città.

«Un bellissimo evento, curato al massimo nel dettaglioha commentato Attilio Iannuzzo, direttore AC Cagliariinfatti, dobbiamo ringraziare soprattutto le associazioni che hanno curato questi aspetti, ACI Historic Cagliari e ACI Cagliari per lo Sport, oltre ai nostri collezionisti che hanno partecipato sia con le loro macchine, ma anche con la loro presenza anche prima dell’evento. Importantissimo evento perché mette in risalto le bellezze della Sardegna, per questo ringraziamo il Parco Geominerario della Sardegna che ci ha messo a disposizione le location oltre che aver patrocinato l’iniziativa. Abbiamo riscoperto realtà, a volte, anche sconosciute, perchè la Sardegna non è solo mare, ma è anche storia e cultura delle aree interne con le miniere che abbiamo visitato e l’abbiamo fatto con un altro modello culturale, tutto italiano, che sono i motori storici che fanno bella la nostra Italia».

Gli ha fatto eco un entusiasta Antonello Fiori, presidente dell’Automobile Club Cagliari: «Una bellissima esperienza, una tre giorni veramente intensa, attraverso la passione per le auto storiche, l’inclusione, lo sport e la promozione del territorio: queste sono le caratteristiche della manifestazione che intendiamo portare avanti, promuovere, potenziare, proprio per creare un connubio con il turismo e la scoperta del nostro territorio. Il format Ruote nella Storia si prefigge proprio questo fine, insieme al mio direttivo, al mio direttore Attilio Iannuzzo, stiamo cercando di portare avanti proprio questa missione, sono stati tre giorni esclusivi, abbiamo percorso delle tappe veramente uniche, grazie all’organizzazione del nostro Ente, alla serietà che mette in atto nelle sue manifestazioni, abbiamo fatto dei percorsi veramente unici con delle cornici naturali e molto belle. Riproporremo la manifestazione nel 2025, intensificheremo l’organizzazione, la promozione e la visita nei luoghi. Ringraziamo il Parco Geominerario della Sardegna, promotore di questa manifestazione, il primo autore e collaboratore di questa iniziativa, la Regione Autonoma della Sardegna, l’Autorità Portuale di Cagliari, i sindaci dei Comuni di Cagliari, Fluminimaggiore, Guspini, Arbus, Pau, ACI Storico, ACI Historic Cagliari, ACI Cagliari per lo Sport che hanno collaborato e portato avanti tutte le iniziative».

Match Race e regolarità. Il match race in notturna disputatosi venerdì a Cagliari presso il Molo Calata Sant’Agostino ha incoronato vincitori Alessandro Virzì e Valentino Poddi su Lancia HF. Nella regolarità, con le prove cronometrate presso le Saline di Molentargius (sabato) e ad Arbus (domenica) il gradino più alto del podio è stato conquistato da Carlo Emanuele Volpe e Marinella Collarino su Ginetta G32I, seguiti da Valentino Poddi e Alessandro Virzì su Lancia HF e da Luigi Cozzoli e Donata Gallistru su MG TD. Quarta e quinta posizione rispettivamente per Marco Collu in coppia con Silvia Caddeo su Lancia Delta e Gianpaolo Berti e Maria Pia Mattana su Peugeot 104.

L’evento “Ruote nella Storia: un viaggio attraverso il Parco Geominerario della Sardegna” è stato organizzato dall’Automobile Club Cagliari, con il patrocinio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e la collaborazione di ACI Sport Delegazione Sardegna, ACI Historic Cagliari e ACI Cagliari per lo Sport.

 

Al via a Sant’Antioco Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei: giovedì (5 dicembre) si inaugura la ventesima edizione del festival cinematografico organizzato dal Circolo del Cinema “Immagini” (FICC) con la direzione artistica del regista bosniaco Ado Hasanovic e Dolores Calabrò: quarantacinque cortometraggi in visione (in lingua originale, con sottotitoli in italiano e in inglese) di produzione nazionale e internazionale e incontri con registi e altri ospiti in programma fino a domenica 8 nello spazio dell’Aula Consiliare del Comune (in piazzetta Piria).  
Dopo l’apertura ufficiale, alle 17.00, si comincia con i primi otto film della sezione cardine del festival, Intrecci mediterranei, che nell’arco di tre serate proporrà ventitré film brevi di una quindicina di paesi del bacino mediterraneo. In visione dalle 17.30 The meatseller, di Margherita Giusti (Italia, 2023, 17′; David di Donatello 2024 per il miglior cortometraggio di animazione), Bye Bye Turtle, di Selin Öksüzoğlu (Francia/Turchia, 2024, 24′), Grčke marelice (Greek Apricots), di Jan Krevatin (Slovenia/Croazia, 2024, 19′), Rrugës (On The Way), di Samir Karahoda (Kosovo, 2024, 15′), Phoebe, di Vaggelio Soumeli (Cipro/Grecia, 2024, 15′), Why did you leave the horse alone?, di Faouzi Bensaïdi (Francia/Marocco, 2024, 8′), Sparare alle Angurie, di Antonio Donato (Italia, 2023, 20′), e Canary in a coal mine, di Dwan Kaoukji (Libano, 2024, 20′). Presente alle proiezioni la regista turca Selin Öksüzoğlu, mentre interverranno in collegamento la libanese Dwan Kaoukji e l’italiano Antonio Donato.
In serata, alle 21.30 spazio all’immancabile sezione dedicata al Festival du court métrage de Clermont-Ferrand, la più grande rassegna internazionale del cinema breve, nonchè il secondo festival più prestigioso in Francia, dopo Cannes, che rinnova così la sua collaborazione con Passaggi d’Autore. In programma cinque tra i film premiati all’edizione 2024 della kermesse transalpina: Coal, di Saman Lotfian (Iran, 2023, 20′), Wild Summon, di Saul Freed e Karni Arieli (GB, 2023, 15′), Les mistérieuses aventures de Claude Conseil, di Paul Jousselin e Marie-Lola Terver (Francia, 2023, 24′), Hiver, di Jean-Benoît Ugeux (Francia/Belgio, 2023, 19′), e An orange from Jaffa (Francia/Palestina/Polonia, 2023, 27′; Grand Prix International Competition al Clermont-Ferrand International Short Film Festival), del regista palestinese Mohammed Almughanni, che sarà ospite della serata.

 

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Si è svolta oggi in modalità mista, presenza e videoconferenza, un’ulteriore riunione di aggiornamento sullo stato della Vertenza Eurallumina, riunione convocata dal MIMIT e svoltasi presso la sede del medesimo Ministero.
Alla riunione hanno presenziato tutti i soggetti coinvolti e sottoscrittori dell’Addendum al Protocollo d’Intesa siglato in data 12 febbraio 2024 nonché convocati all’ultima riunione svoltasi in data 11 novembre scorso.
Tra gli argomenti trattati, nonché già affrontati da noi preventivamente con il management dell’azienda Eurallumina nella mattinata di oggi, si è discusso principalmente dello stato dell’arte dello schema relativo il “Nuovo DPCM ENERGIA SARDEGNA” propedeutico alla futura metanizzazione dell’isola nonché alla situazione creatasi a seguito della sentenza che ha decretato di fatto lo “scongelamento dei fondi a favore della Società Eurallumina (sentenza TAR del Lazio 08/11/2024); con l’azienda si è avuto modo di esaminare i passaggi prossimi per la messa in sicurezza del salario delle lavoratrici e lavoratori Eurallumina.
Nel corso della riunione al MIMIT, tra gli elementi di novità, è stato reso noto che, sempre in data odierna, ha avuto luogo la prima riunione di un “Comitato Tecnico ad hoc” interministeriale con la presenza dello stesso MIMIT, del MASE, della R.A.S. ed altri Enti aventi ruolo attivo, per l’elaborazione dello schema di legge che dovrà tradursi nel Nuovo “DPCM ENERGIA SARDEGNA” in modo tale da superare il DPCM licenziato dall’allora Governo Draghi nel 2022; in tale riunione non sono emerse delle criticità a riguardo ed il Comitato tecnico ha già provveduto a calendarizzare una ulteriore sessione d’incontro in data 19 dicembre prossimo; tra i punti cardine del Nuovo DPCM la realizzazione di due unità FSRU da ubicare a Porto Torres ed Oristano, la realizzazione di una pipeline (gasdotto) per poter approvvigionare di gas metano, da Oristano in direzione Sud, principalmente il Polo industriale di Portovesme e di conseguenza la stessa raffineria dell’Eurallumina, oltre all’elaborazione della Virtual Pipeline (rete virtuale a garantire una tariffa del gas in Sardegna perequata al prezzo corrisposto dalle utenze ubicate nella penisola).
Tale Comitato Tecnico, sollecitato anche dalle parti sociali presenti al tavolo, è cosciente che tale partita debba essere portata a termine quanto prima, in modo tale che il MASE (Ministero competente e capofila) possa portare lo schema in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva; si auspica non troppo oltre l’inizio dell’anno venturo.
Al tavolo è stato altresì esposto dalla Società Eurallumina, con nostro rammarico, che nonostante il T.A.R. del Lazio abbia dato loro ragione con sentenza giusta in data 8 novembre scorso, ad oggi non è stato dato seguito a quanto decretato dal tribunale e l’azienda non è ancora tecnicamente “in pieno possesso della propria agibilità finanziaria dei rispettivi conti correnti dedicati”.
È stato quindi sollecitato anche il MIMIT a riguardo affinché quanto prima possibile l’Azienda possa definitivamente risolvere questa problematica dovuta alla mala burocrazia del nostro sistema paese.
Nel frattempo l’Azienda, per venire incontro alle giuste esigenze da parte delle lavoratrici e lavoratori, ha comunque, anche se formalmente non sia un atto dovuto, reiterato per l’ennesima volta una sorta di “ulteriore richiesta di scongelamento” al C.S.F. (Comitato per la Sicurezza finanziaria) affinché non vengano messe a rischio e quindi “autorizzate da quest’ultimo”, la liquidazione delle spettanze di fine anno (stipendi e 13ª mensilità), in tempo utile, a favore delle proprie maestranze nonché il saldo delle fatture a favore dei propri fornitori.
Un situazione incredibile ed indegna, in uno Stato di diritto qual è il nostro, frutto di una burocrazia farraginosa e cui esprimiamo totale condanna, le sentenze vanno sempre rispettate e rese esecutive, soprattutto, quando a rischiare di farne le spese sono le lavoratrici e i lavoratori nonché fornitori coinvolti.
Confidiamo a questo punto che non ci si debba imbattere in ulteriori ritardi e che, come di consueto avvenuto sinora, il C.S.F. risponda prontamente con esito positivo.
Con l’Azienda abbiamo è stato altresì affrontato stamane il tema della messa in sicurezza del salario delle lavoratrici e dei lavoratori per l’annualità prossima, 2025.
In data 22 novembre scorso è stata avviata ufficialmente la procedura per il rinnovo dell’ammortizzatore sociale CIGs Aree industriali in Crisi complessa per n°193 unità lavorative impiegate, a tutto l’anno 2025.
Si attende di conseguenza la convocazione nei prossimi giorni del tavolo a livello regionale per la sottoscrizione del pre-accordo (in Assessorato al lavoro della R.A.S.) che dovrà essere poi ratificato in sede ministeriale (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali).
È stato già elaborata, di comune accordo con l’Azienda e la Confindustria, un sistema per cercare di scongiurare l’attesa ad anno inoltrato del pagamento del primo assegno CIG INPS riferito all’annualità 2025 e che dovrà essere condiviso dalle Istituzioni di cui si è fatto accenno sopra.
A conclusione della riunione ministeriale odierna, su richiesta esplicita dell’Azienda e nostra, il MIMIT ha accolto di mettere in calendario già da oggi la prossima riunione di monitoraggio rispetto alle prossime evoluzioni sullo stato della vertenza Eurallumina, sempre in modalità mista presenza e videoconferenza presso lo stesso MIMIT, che si svolgerà in data 20 gennaio 2025.
Riteniamo importante il fatto che il lavoro sullo schema legislativo della futura metanizzazione della Sardegna, nonostante il pluriennale ritardo, stia andando avanti, ma nonostante ciò rivendichiamo che questa vertenza in particolare così come tutto il sistema industriale e produttivo sardo possano vedere finalmente compiuto ed in tempi celeri uno strumento normativo che possa dare gambe all’infrastruttura del gas metano che ci si attende ormai da troppo tempo.
Bisogna fare in fretta.

Segreterie Territoriali
Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL
Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai, Pierluigi Loi

R.S.A. EURALLUMINA
Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL
Enrico Pulisci, Simone Zucca, Davide Boi

Il Direttore Sanitario della Asl Sulcis Iglesiente, dottor Giuseppe Piras, oggi è stato dichiarato decaduto, con delibera n. 936 del 3 dicembre 2024 del direttore generale dottoressa Giuliana Campus, dall’incarico che gli era stato conferito con delibera n. 298 del 2 novembre 2022 dallo stesso Direttore Generale dottoressa Giuliana Campus, perché privo dei requisiti previsti dalla legge per svolgere l’incarico.

Il provvedimento è stato assunto «a seguito della richiesta di verifica da parte dell’Assessorato dell’Igiene e Sanità in merito al possesso dei requisiti dei Direttori Amministrativo e Sanitario, e a seguito di verifiche effettuate presso le Strutture Sanitarie nelle quali il Direttore Sanitario, Dott. Giuseppe Piras, ha operato – in ordine al suo possesso dei requisiti previsti dalla legge – si evince che il medesimo non abbia svolto per almeno cinque anni qualificata attività di direzione tecnico-sanitaria in enti o strutture sanitarie, pubbliche o private, di media o grande dimensione».

Al termine di tutte le verifiche previste, è stato ritenuto che, nel caso, «l’incarico debba considerarsi conferito in assenza dei requisiti di professionalità richiesti dalla normativa in vigore che sono presupposto indispensabile per la sussistenza e per la prosecuzione del rapporto fiduciario tra il Direttore Generale e l’attuale Direttore Sanitario» e ritenuto, pertanto, «a tutela della posizione dell’Azienda, di dover prendere atto della invalidità del rapporto di Direzione Sanitaria e conseguentemente dichiarare la decadenza del Dott. Giuseppe Piras dall’incarico di Direttore Sanitario della ASL n° 7 Sulcis Iglesiente, anche per revoca dell’incarico, in quanto il mancato possesso delle qualità professionali pregiudica la capacità di svolgere adeguatamente le funzioni», il Direttore Generale Giuliana Campus ha deliberato:

1) la presa d’atto dell’invalidità del contratto del 04/11/2022 e la decadenza del Dott. Giuseppe Piras dall’incarico di Direttore Sanitario della ASL n° 7 Sulcis Iglesiente;

2) comunque, la revoca dell’incarico di Direttore Sanitario della ASL n° 7 Sulcis Iglesiente conferito al Dott. Giuseppe Piras in data 04/11/2022 e/o la risoluzione del contratto, in quanto il mancato possesso dei requisiti di professionalità pregiudica irrimediabilmente la capacità di svolgere adeguatamente le funzioni e fa venir meno il rapporto fiduciario;

3) la decorrenza immediata degli effetti della presente deliberazione;

4) di trasmettere copia del presente atto alla S.C. Affari Generale e Legali per la pubblicazione all’Albo Pretorio on-line della ASL Sulcis Iglesiente e per la notifica all’interessato.

A Villamassargia, la casa di nonna Elvira diventa un alloggio per chi è in difficoltà. Il prossimo passaggio sarà la firma dell’atto notarile che darà piena ufficialità alla donazione dell’immobile al comune di Villamassargia, dopo il voto unanime del Consiglio comunale che vedrà la casa di nonna Elvira diventare un luogo di accoglienza per chi è in difficoltà.
«Ringraziamo la famiglia Martella per questo gesto altruistico a beneficio di tutta la comunità di Villamassargia e restiamo in attesa della firma del notaio, che è uno step dovuto e imprescindibile per poter procedere: stiamo già pensando, infatti, a come rendere la casa pienamente operativa», ha commentato la sindaca Debora Porrà la cui linea di mandato è sempre stata caratterizzata dall’attenzione alle categorie fragili.
La casa di nonna Elvira, scomparsa due anni fa a 102 anni, si trasformerà per volere dei suoi familiari in un alloggio temporaneo per famiglie o singole persone in condizione di disagio.
«Tuttaviaha spiegato la sindaca di Villamassargia -, in accordo con i Servizi sociali, è stato scelto di non far rientrare l’immobile nell’edilizia sociale, bensì di destinarlo a interventi urgenti di natura sociale, laddove sia necessario trovare repentinamente una collocazione.
Grazie alla sensibilità di un privatoha concluso Debora Porrà – il Comune si arricchisce di un servizio in più: dovendo come Amministrazione fronteggiare molteplici situazioni problematiche nel quotidiano, questa abitazione fornirà un supporto prezioso nelle politiche di aiuto alla popolazione.»

Tania Convertini a Villacidro e Iglesias con il suo libro L’ABC di Alberto Manzi maestro degli italiani” (Edizioni Anicia), per celebrare la figura del grande educatore, nel centenario della sua nascita.

Riflettere su un periodo in cui l’educazione veniva percepita come una missione sociale consente un confronto significativo con il presente. La RAI, dal 1960 al 1968, trasmise, per ben nove anni consecutivi, una trasmissione dedicata all’alfabetizzazione di chi non aveva avuto accesso alla scuola: Non è mai troppo tardi. Lo straordinario progetto portava la firma di Alberto Manzi (Roma, 3 novembre 1924 – Pitigliano, 4 dicembre 1997), un maestro che non si limitava a insegnare lettere e numeri, ma che incarnava una pedagogia inclusiva e visionaria e concepiva l’educazione come diritto universale.

Erano anni dove la didattica era ancora animata da figure straordinarie come don Lorenzo Milani, Mario Lodi e Gianni Rodari, accomunati da una visione dell’istruzione che non fosse solo la trasmissione di nozioni, ma un atto di giustizia sociale, un progetto per costruire una società più equa e solidale. Il maestro Alberto Manzi, di cui è da poco trascorso il centenario della nascita, con la sua trasmissione televisiva, operava in continuità con questi ideali.

Tania Convertini racconta tutto questo nel suo libro, “L’ABC di Alberto Manzi maestro degli italiani” (Edizioni Anicia), che presenterà a Villacidro, a Casa Dessì il 7 dicembre, dalle 9,30 alle 12.00. L’incontro sarà introdotto e guidato da Enrica Ena, coordinatrice e responsabile della progettazione del gruppo Il cambiamento nasce da dentro, uno spazio di dialogo e formazione itinerante. Interverrà anche Maria Arca, presidente UNLA (Unione Nazionale per la Lotta contro l’ Analfabetismo) di Santu Lussurgiu, con il contributo: “L’educazione per gli adulti: connessioni in Sardegna”.

Il giorno precedente, il 6 dicembre, alle 16.00, Tania Convertini sarà invece a Iglesias, al Liceo “C.Baudi di Vesme”. I due incontri saranno preceduti da un laboratorio con i bambini che si terrà il 6 dicembre alle 9.00, all’Istituto Comprensivo “Loru-Dessi” di Villacidro.

Il libro di Tania Convertini esplora la vita e l’opera di Alberto Manzi. Per presentare i valori e le idee fondamentali del Maestro utilizza un approccio alfabetico, che va dalla A di “accesso” alla Z di “zitti”. Ogni lettera rappresenta un concetto chiave del suo metodo pedagogico, come il gioco, la tensione cognitiva e l’importanza dell’alfabetizzazione come strumento di libertà e comunicazione.

   

I tavoli tecnici cui sono seguiti sopralluoghi congiunti sugli immobili scolastici che si sono svolti venerdì 29 novembre e lunedì 2 dicembre tra l’Amministrazione comunale, la dirigenza scolastica di Sant’Antioco, l’Ufficio Scolastico Regionale e il suo direttore, Francesco Feliziani, si sono chiusi mettendo tutti d’accordo, all’insegna del dialogo. Un confronto che ha sancito il rispetto delle esigenze di ciascuna istituzione, da quelle del mondo della scuola a quelle dell’Amministrazione comunale, chiamata a razionalizzare gli spazi, produrre economie dal loro utilizzo e, soprattutto, dare le giuste risposte alle istanze del mondo dell’associazionismo e della Scuola Civica di Musica Don Tore Armeni, un’istituzione musicale sempre più in crescita e desiderosa di nuove superfici.

«L’istituto Globale di Sant’Antioco si conferma eccellenza di questo territorio, la nostra istituzione musicale avrà gli spazi di cui necessita per realizzare la sua missione e il Comune potrà esercitare liberamente le funzioni politiche, sociali e culturali che gli competonospiega il sindaco Ignazio Locci -. Dopo un’attenta riflessione sulle esigenze generali, abbiamo raggiunto un equilibrio sull’utilizzo condiviso delle strutture, sia per quanto attiene la scuola Antioco Mannai di via Salvo D’Acquisto, sia per il padiglione B di via Virgilio, sia, infine, per la Enrico Fermi di via della Pineta: edifici scolastici che saranno utilizzati in maniera condivisa al fine di soddisfare le esigenze di tutti. E possiamo dire con assoluta certezza che il Liceo non subirà alcuno spostamento, esattamente come la Enrico Fermi, grazie al lavoro della Giunta comunale, della Dirigenza dell’Istituto Globale, del Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale e della Provincia del Sulcis Iglesiente. Un grande risultato che ci consente di guardare avanti: la nostra visione sul mondo della scuola è sempre stata assunta come esempio da seguire, così come è un esempio il modello organizzativo dell’Istituto Globale Sant’Antioco Calasetta, per il cui riconoscimento ho lottato anni fa. Ringrazio tutti coloro che ci hanno consentito di raggiungere questo importante traguardo, frutto del dialogo e dell’ascolto reciproco.»

«Nella discussione franca e ragionevole fatta al tavolo tecnico, con la presenza di tutte le istituzioni con potere decisionale sulla questionecommenta l’assessore della Pubblica istruzione Luca Mereusi è preso il “principio responsabilità” come stella polare e si è trovata una soluzione equilibrata che rispettasse tutti i legittimi interessi in campo: l’autonomia delle scuole di Sant’Antioco, il diritto allo studio degli studenti, un miglior uso delle risorse e degli spazi scolastici così da tutelare e dare piena rappresentanza a importanti corpi di intermediazione cittadini come la Scuola Civica di Musica e gli enti del terzo settore. Una nuova partenza, insomma, con rinnovata capacità di dialogo e collaborazione tra amministrazione comunale e dirigenza scolastica dell’Istituto Globale di Sant’Antioco, che fa ben sperare per il futuro.»

Da oggi, in tutti i 23 uffici postali dei comuni al di sotto dei 15.000 abitanti del Sulcis Iglesiente è possibile richiedere 15 diversi certificati anagrafici resi disponibili da ANPR, l’anagrafe nazionale della popolazione residente, banca dati di cui è titolare il Ministero dell’Interno.

Gli uffici postali abilitati al rilascio dei certificati sono quelli di Buggerru, Calasetta, Carloforte, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Siliqua, Tratalias, Vallermosa, Villamassargia e Villaperuccio.

L’iniziativa rientra tra quelle previste da “Polis”, il progetto di Poste Italiane che punta a trasformare gli uffici postali nella casa dei servizi digitali, uno sportello unico per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione in 7mila comuni al di sotto dei 15mila abitanti, a livello nazionale.

Le tipologie di certificati. Nelle 23 sedi si possono ottenere a sportello documenti quali il certificato anagrafico di nascita, anagrafico di matrimonio, di cittadinanza, di esistenza in vita, di residenza, di residenza AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) o di stato civile, solo per citarne alcuni.

Negli uffici di Narcao e Portoscuso, sono stati installati anche dei “totem” innovativi dai quali i cittadini, utilizzando la carta d’identità elettronica o lo spid, possono scaricare in tempo reale e automaticamente i certificati anagrafici di loro interesse in carta semplice.

Ai certificati anagrafici si aggiungono i tre documenti INPS relativi al cedolino della pensione, alla certificazione unica e al modello “OBIS M” e i servizi “Atti di Volontaria Giurisdizione”. Infine, presso le sedi di Narcao e Vallermosa è già possibile effettuare a sportello la richiesta di prima emissione o il rinnovo del passaporto elettronico.

Gli interventi previsti da Polis non sono solo funzionali ai nuovi servizi ma sono sostanzialmente ristrutturazioni complete delle sedi secondo una nuova concezione progettuale che coniuga vari aspetti come l’inclusività, la sicurezza e la sostenibilità ambientale. Tra le principali soluzioni adottate rientrano la funzionale ottimizzazione degli spazi, la nuova configurazione della sportelleria con altezze ribassate per agevolare tutti i segmenti di clientela, le postazioni di lavoro ergonomiche per favorire posture corrette, e la posa di un percorso in rilievo sul piano di calpestio per consentire alle persone con deficit visivi la piena autonomia negli spostamenti all’interno della sala al pubblico senza l’ausilio di assistenza.

Nel Sulcis Iglesiente gli uffici postali già ristrutturati e operativi secondo la tipologia “Polis” sono sette: Calasetta, Musei, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Vallermosa e Villaperuccio. Tre invece le sedi interessate attualmente dai lavori: Fluminimaggiore, Piscinas e San Giovanni Suergiu.

 

Si è conclusa all’Eur “Roma Arte in Nuvola”, quarta edizione della più importante Fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea del Centrosud. Come ormai consolidato, ad ospitare l’evento sono stati gli spazi espositivi del Centro congressi la Nuvola. Organizzata e realizzata da Creare Organizzare Realizzare (Cor) con la direzione artistica di Adriana Polveroni, la Fiera ha avuto il sostegno della Regione Lazio e Roma Capitale, il Ministero della Cultura, la Direzione Generale degli Archivi di Stato, la Fondazione MAXXI, il Museo delle Civiltà e l’Istituto Centrale per la Grafica. Main sponsor Banca Ifis, che nell’occasione ha allestito uno spazio espositivo con dodici busti di sua proprietà ritrovati e restaurati, realizzati da Antonio Canova.

Nei circa 26mila mq di superficie del Centro congressi progettato da Massimiliano Fuksas e di proprietà di Eur Spa, fino a domenica 24 novembre sono state esposte le opere messe in mostra dalle 140 gallerie d’arte nazionali e internazionali selezionate. Si tratta di centinaia di quadri, sculture, installazioni, collage e molto altro, prodotte in diverse forme e realizzate tecniche e materiali diversi, come le cassette in legno per la frutta usate nell’installazione “Casa senza titolo, di Sislej Xhafa, 1999”, proveniente dalla collezione del MAXXI e che vedi subito salendo Piano Forum, dov’è gran parte dell’esposizione. Tra la lunga teoria di stand si passa accanto una grande parete arricchita da una raccolta di oltre duecento tra disegni, bozzetti, schizzi e acquarelli che riportano ad altri tempi e hanno come tema dominante la storia naturale. A realizzarli è stato il duo artistico Maristella Scala e Simeone Crispino, in arte i Vedovamazzei.
Si è parlato di nuove forme d’arte, realizzate talvolta con plastiche polimeriche, sabbie, polvere di quarzo, marmo, vetro e metalli, ceramica e terracotta, colori acrilici, smalti, ad olio ed acquerello.

Tra gli artisti che hanno presentato le loro opere, Nicola Filia, con il progetto “CARBONE” – Una mostra che ripercorre le origini della città di Carbonia e la racconta in chiave contemporanea, allestita da Paola Mura. La presentazione è stata curata da Salvatore Cherchi.

«La storia di Carbonia – città fondata dal fascismo, nel 1938, per produrre carbone – è singolare innanzitutto sul piano sociale. Immaginate una moltitudine di decine di migliaia di persone che in poco tempo, nella seconda metà degli anni Trenta del secolo trascorso, converge in un lembo di terra di agricoltura e pastorizia: persone con storie, parlate, nomi e cognomi che ne indicavano i tanti luoghi di provenienza. Arrivarono con il carico di speranze, nostalgie e sofferenze che sempre accompagnano l’uomo che lascia per bisogno il luogo natio, la famiglia e le amicizie.

Molti sono andati incontro a un tragico destino perché impreparati a un lavoro pericoloso sempre, ma con rischi accentuati dagli obiettivi pressanti della produzione. Morirono sul lavoro diciotto minatori nel 1938; trentadue nell’anno seguente. Un censimento incompleto registra che, tra il 1938 e il 1963, nel complesso delle miniere carbonifere del Sulcis sono morti oltre trecento minatori.

La moltitudine di costruttori di città e miniere nel tempo si trasformerà in una peculiare Comunità della Sardegna, con identità marcata e forte senso di appartenenza. La metamorfosi si compie già nel primo dopoguerra, quando con la cessazione dell’economia autarchica e l’apertura dei mercati, l’industria mineraria carbonifera, che occupava circa 17mila minatori, entra in un declino inesorabile. La Città nuova, a pochi anni dalla fondazione, correva il serio rischio di divenire una città fantasma: la Comunità reagì e si radicò nel luogo quando corse il concreto rischio di esserne sradicata. Nella temperie resistenziale di quegli anni, si forgiò lo spirito identitario.

La trasformazione e il senso di appartenenza germinarono con le istituzioni democratiche, i partiti politici, il sindacato, la chiesa.

Nel 1946, Carbonia punì la complice e pavida monarchia con un voto massiccio per la Repubblica: un fatto eccezionale in Sardegna. La città si diede una rappresentanza democratica: fu eletto il primo Consiglio comunale. Per la classica nemesi della storia, divenne sindaco un cittadino perseguitato dal regime fascista, arrestato nel 1932 e condannato a 12 anni di reclusione dal Tribunale Speciale. Si chiamava Renato Mistroni, ferrarese, di professione operaio.»

Quando la cultura si unisce al volontariato diventa “Libro solidale”. L’associazione assistenza sofferenti psichici di Carbonia ha sposato l’idea di Giorgio Ariu di Gia editore e il 7 dicembre realizzerà la prima edizione di “Libro solidale”. Dalle 10 della mattina alle 20.00 la sera si alterneranno nella sede dell’Asp, conferenzieri, scrittori, poeti, musicisti e cantanti tutti uniti in nome della solidarietà. A fare da sfondo alla giornata una mostra del libro organizzata dagli editori afferenti all’associazione Editori Sardi Indipendenti e parte del ricavato sarà devoluto all’Asp.
«E’ una prima edizione a cui tutti hanno aderito immediatamente – dichiara Claudio Moica, direttore artistico dell’evento e presidente di ESI -. L’idea principale è quella di coinvolgere attivamente i disabili psichici e contemporaneamente promuovere la cultura e l’editoria. La commistione delle due cose sono certo sia una formula interessante e, soprattutto, unirà tutti coloro che sono vicino a queste tematiche.»
Alle 10.00 sarà inaugurata l’edizione 2024 di “Libro solidale” con la partecipazione di amministratori e autorità e l’apertura degli stand espositivi. Subito dopo inizierà il convegno sulla lingua sarda e minoritarie dal titolo “Situatzione a die de oe de su sardu, deretos linguìsticos e polìticas de amparu dae s’Europa a sa RAS” con Nicola Merche e Enrico Putzolu.
A seguire Margherita Crasto e Gabriella Olanda che parleranno della lingua di Carloforte e Calasetta con “La lingua Tabarchina ai giorni nostri”.

Alle 11,30, sarà la volta della presentazione del libro “S’intelligèntzia de Elias” (Janus editore), di Giuseppe Corongiu. Il tutto accompagnato dagli interventi musicali di Natascia Capurro e Matteo Leone. Alle 13,00, una pausa con un ricco buffet a cui potranno partecipare ospiti e pubblico.
Il pomeriggio sarà dedicato agli scrittori e ai laboratori. Alle 14,30, il laboratorio con la plastilina di Monica Tronci, tra le poche artiste italiane del settore.
Alle 15,30, ci sarà Sergio Onnis che parlerà di Santi e di Frati con i libri “Il colle dei Santi” e “Il servo di Dio. Fra Nazareno di Pula” (Pettirosso editore), mentre alle 16,30, Francesco Artuso presenterà il suo nuovo libro di poesie il libro “Un orizzonte nel mezzo della notte” (Pettirosso editore).
Subito dopo, alle 17,30, spazio alla musica con il concerto del DUO DORIAN, con i maestri Davide Mocci e Cristina Scalas.
Sarà poi Giorgio Ariu a parlare di Gigi Riva, come amico ed esperto, con i libri “Quando il Cagliari vinse lo scudetto e la Juve tentò di rapire Gigi Riva” e “La mia maglia numero 11” (Gia Editore).
Chiuderà la prima edizione della kermesse culturale, Monica Tronci con il suo libro “Il diario di Eleonora d’Arborea. L’infanzia di una Regina” (S’alvure editrice).
A patrocinare l’evento è stata la Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna e il comune di Carbonia, partner d’eccezione il CSS di Cagliari e l’associazione degli Editori Sardi Indipendenti.