27 July, 2025

Prosegue questa sera, sabato 26 luglio, la seconda edizione del Festival Letterario Carta Carbonia, un evento Promosso dal Comune di Carbonia con il finanziamento del PN “METRO Plus e città medie Sud” 2021-2027 e il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, in collaborazione con la Scuola di Scrittura Genius e la Libreria Cossu. Dopo due giornate di grande successo, sabato 26 luglio si apre un nuovo capitolo del programma, all’insegna del confronto letterario, dell’innovazione tecnologica e della musica dal vivo.

Ad aprire la serata sarà Giuseppe Corongiu, giornalista e scrittore sardo, con la presentazione di Gherras (Janus, 2025). In dialogo con Nicola Merche, Corongiu esplorerà le tematiche della lingua, dell’identità e delle radici culturali sarde. Il romanzo, uscito a fine giugno, racconta una Sardegna sospesa tra presente e passato, tradizione e trasformazione, in un intreccio narrativo che restituisce voce a storie dimenticate e tensioni ancora vive. Un’occasione per riflettere sul valore della lingua come strumento di resistenza e rinascita.

Seguirà Maria Francesca Chiappe, firma autorevole del giornalismo sardo e autrice del romanzo Uguale per tutti (Castelvecchi, 2025), che sarà intervistata da Lorella Costa. L’opera, a metà tra cronaca giudiziaria e narrativa sociale, affronta temi come l’immigrazione, la violenza minorile e le disuguaglianze nella giustizia italiana. Un intreccio avvincente e attuale, ambientato in Sardegna, che mette in discussione il principio dell’uguaglianza davanti alla legge.

Alle 21.00 salirà sul palco dell’Arena Mirastelle Massimo Cerofolini, giornalista e conduttore Rai (Eta Beta, Codice), con AmazSing!, un talk che unisce giornalismo, tecnologia e storytelling. Attraverso storie reali ed esempi concreti, Massimo Cerofolini guiderà il pubblico alla scoperta dell’Intelligenza Artificiale e del suo impatto sulla vita quotidiana, tra opportunità e dilemmi etici.

A chiudere la parte letteraria della serata sarà Mariangela Pira, una delle voci più autorevoli del giornalismo economico italiano. Con la moderazione di Laura Fois, presenterà Effetto domino (Chiarelettere), un saggio chiaro e accessibile che spiega come le dinamiche economiche globali influenzino direttamente le nostre vite. Dal costo della spesa alle guerre commerciali, dalla crisi climatica al lavoro che cambia: un viaggio tra eventi apparentemente lontani ma con ricadute concrete e quotidiane.

A chiudere la serata sarà il concerto live di Gabriele Loddo e Marco Morandini, due artisti capaci di fondere sonorità moderne, radici folk e contaminazioni contemporanee in un’esperienza musicale coinvolgente ed emozionante.

L’ultimo atto di Carta Carbonia 2025 è in programma, domani, domenica 27 luglio. La giornata finale sarà un mosaico di voci, condivisioni e suggestioni artistiche, a partire dalla presentazione pubblica degli elaborati della Scuola di Scrittura Genius a cura di Paolo Restuccia, scrittore, traduttore, docente universitario e storico regista de Il Ruggito del Coniglio su Rai Radio2.

A seguire, tre grandi protagonisti del panorama letterario e giornalistico italiano.

Gianni Caria, autore di Rosario va in pensione (Il Maestrale), dialogherà con Giovanni Follesa per raccontare con ironia e profondità una Sardegna insolita e sorprendente. Subito dopo sarà il turno di Daria Colombo, con Il cielo su via Padova (Sperling & Kupfer), che parlerà con Marco Corrias di periferie, memoria e impegno civile. Per ultimo Gad Lerner, salirà sul palco dell’Arena Mirastelle per presentare “Gaza. Odio e amore per Israele” (Feltrinelli), in un confronto intenso e attuale con Paolo Restuccia.

Il gran finale sarà invece affidato a “La storia siamo noi. Voci, suoni e appunti di Sardegna”, una coinvolgente performance poetico-musicale che vedrà protagonisti Flavio Soriga e Gianluca Pischedda, produzione InsulaeLab: un racconto in musica e parole che unisce memoria, identità e passione per la nostra terra.

Dopo il brillante esordio della prima giornata, la pioggia caduta improvvisamente per una manciata di minuti, non ha fermato”Carta Carbonia 2025″, il festival letterario che ha confermato il suo successo anche nella serata di ieri venerdì 25 luglio, con un altro appuntamento da sold out. L’Arena Mirastelle ha accolto circa 200 spettatori attenti e curiosi, pronti ad ascoltare alcuni tra i più importanti protagonisti del giornalismo e della scena artistica internazionale.

Ad aprire la serata è stata la giornalista Barbara Serra, volto noto dell’informazione internazionale insignita nel 2019 del titolo di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia. Nel suo libro più recente, “Fascismo in famiglia” (Garzanti, aprile 2025), Barbara Serra ripercorre le radici familiari della “città fondata dal regime”, Carbonia, ricostruendo la storia di suo nonno Vitale Piga, podestà durante il ventennio fascista. Usando documenti d’archivio, testimonianze familiari e riflessioni attuali, l’autrice solleva temi cruciali come la memoria collettiva, la trasmissione identitaria e la fragilità delle democrazie contemporanee.

Il dialogo tra Barbara Serra e Franca Rita Porcu ha approfondito la necessità di comprendere le relazioni tra passato e presente, offrendo uno sguardo crudo ma necessario sulla storia personale come chiave di lettura del presente.

A seguire, sul palco di “Carta Carbonia”, Marco Varvello, corrispondente Rai a Londra dal 1997 (con esperienze anche a Berlino e New York). Marco Varvello ha dialogato con Andrea Fulgheri presentando il suo nuovo libro “Londra, i luoghi del potere. Il ritorno del Regno Unito tra i protagonisti delle sfide globali” (Solferino, 2025). Nel testo, Marco Varvello traccia un racconto appassionante degli ultimi dieci anni del Regno Unito: dalla Brexit ai cambi di leadership politica, dalla morte della regina Elisabetta II all’ascesa di re Carlo III, fino al ritorno del partito laburista con Keir Starmer. Il dialogo tra Andrea Fulgheri e Marco Varvello è stato “disturbato” dalla pioggia e si è concluso all’interno del teatro.

Cessata la pioggia, uno dei momenti più attesi di Carta Carbonia 2025 all’Arena Mirastelle è andato in scena con lo spettacolo teatrale “E ti vengo a cercare” scritto e diretto da Andrea Scanzi e, accompagnato dalle musiche dal vivo del pianista Gianluca Di Febo.

Con il suo stile narrativo preciso e coinvolgente, Andrea Scanzi ha ricostruito le tappe fondamentali della carriera del cantautore siciliano Franco Battiato: dalle sperimentazioni di “Pollution” alle suggestioni mistiche di “Fisiognomica”, passando per successi intramontabili come “Centro di gravità permanente”, “La cura”, “Bandiera bianca” e “Come un cammello in una grondaia”. Il racconto, arricchito di riflessioni su religione, filosofia, arte e politica, ha offerto al pubblico un ritratto sincero e affettuoso di un autentico genio della musica, un artista capace di fondere l’alto e il popolare, il mistico e il quotidiano.

A chiudere la serata è stata lo spettacolo “Versus. Claudia Aru canta Sergio Atzeni”, che ha regalato al pubblico un finale intimo e vibrante. Claudia Aru, con la sua voce calda e penetrante, ha interpretato i testi dello scrittore cagliaritano Sergio Atzeni, accompagnata al pianoforte da Simone Sassu. Il risultato è stato un omaggio originale e suggestivo, in cui musica, letteratura e lingua sarda si sono fusi in un dialogo emozionale capace di evocare l’anima più profonda dell’Isola.

 

 

 

«La presidente Todde impedisce l’ampliamento dell’azienda Rwm a Domusnovas e l’avvio di alcuni nuovi reparti produttivi, mettendo a rischio non solo un centinaio di assunzioni, ma anche i 500 posti di lavoro attualmente occupati. Malgrado l’Azienda abbia adempiuto a tutte le richieste burocratiche e l’istruttoria amministrativa si sia conclusa da alcuni mesi con esito positivo, la Giunta regionale, nonostante il superamento dei termini previsti, non ha ancora adottato l’atto necessario per il rilascio definitivo della Valutazione d’impatto ambientale (Via). Ora sarà il Tar Sardegna, al quale l’Azienda si è rivolta, a decidere su questa vicenda amministrativa, verosimilmente con conseguenti danni economici per le casse regionali.»

Lo hanno denunciato Paolo Truzzu e Giganluigi Rubiu, capogruppo e consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«Un pregiudizio ideologico non può e non deve ostacolare la lecita attività di un’azienda che in un territorio come il Sulcis, già in grosse difficoltà economiche e sociali, rappresenta un’importante fonte di reddito per tante famiglie e potrebbe rappresentarla per tante altre», ha aggiunto Gianluigi Rubiu.

«Un altro illuminante episodio della saga che vede protagonisti gli attori del ‘Campo largo’. Da una parte i pentastellati, arroccati nelle stanze del potere a difesa della poltrona della presidente Todde, indebolita dall’incombente decadenza, dall’altra, a turno, Pd e Progressisti che cercano, inutilmente, di scalfire il potere presidenziale di fare il bello e il cattivo tempo, senza far toccare palla agli alleati. Tutto si svolge in un clima apparentemente disteso, almeno fino a quando non saranno definite le candidature nelle Regioni che andranno al voto in autunno. Poi, ‘liberi tutti’ e non mancheranno le sorprese», ha concluso Paolo Truzzu.

Sarà una notte all’insegna del groove più autentico e delle sonorità profonde di New Orleans quella che domani, sabato 26 luglio, chiuderà la trentacinquesima edizione del festival Narcao Blues. Dopo tre serate cariche di musica, la rassegna volgerà al termine con un doppio appuntamento nel segno dell’energia travolgente della Honey Island Swamp Band e della classe inconfondibile di Jon Cleary & The Absolute Monster Gentlemen. Un finale dal respiro internazionale, capace di coniugare raffinatezza musicale, ritmo contagioso e un tributo vibrante alla grande tradizione afroamericana.

Ad aprire l’ultima tappa in piazza Europa, alle 21.30 saranno i cinque musicisti della Honey Island Swamp Band, formazione nata a San Francisco ma profondamente radicata nello spirito musicale di New Orleans. Con Aaron Wilkinson alla voce e alla chitarra, Chris Spies all’organo Hammond e alle tastiere, Lee Yankie alla slide guitar e alla voce, Sam Price al basso elettrico e alla voce e Garland Paul alla batteria e voce, la band porterà a Narcao un’esplosione di suoni del delta, mescolando blues, southern rock, soul e funky in un impasto sonoro caldo e contagioso, capace di trasformare la piazza in un angolo del Bayou.

A raccogliere il testimone e chiudere festosamente il cerchio sarà Jon Cleary, raffinato pianista e cantante britannico di nascita ma ormai adottato da tempo dalla città di New Orleans, dove ha forgiato un linguaggio musicale personalissimo, fondendo la tradizione funk della Crescent City con una scrittura sofisticata e vibrante. Con la sua band, The Absolute Monster Gentlemen, composta da Cornell Williams al basso e ai cori, Thomas Glass alla batteria e Pedro Segundo alle percussioni, Jon Cleary offrirà al pubblico uno spettacolo che sarà molto più di un concerto: un’immersione nel ritmo e nella storia, tra groove sinuosi, voce magnetica e una presenza scenica capace di incantare.

Dopo lo spettacolo principale, il dopofestival – ancora in piazza Europa – vedrà tornare in scena il duo Don Leone di Donato Cherchi e Matteo Leone: un ultimo, intenso atto notturno che riaffermerà ancora una volta la forza essenziale del blues più autentico, quello che nasce da voce e chitarra e arriva dritto all’anima.

Si chiuderà così un’edizione di Narcao Blues destinata a entrare nella storia del festival, non solo per la qualità artistica del programma, ma anche per la nutrita partecipazione di pubblico: il botteghino, infatti, ha registrato il tutto esaurito degli abbonamenti e un record di biglietti venduti per il periodo post-pandemico, a conferma del rinnovato legame tra Narcao e il suo festival, segno evidente di una comunità che non ha mai smesso di credere nella forza aggregante della musica.

Jon Cleary & the Absolute Monster Gentlemen in the Bywater

 

Si è concluso con un successo di pubblico e organizzazione il Festival “Sant’Anna Arresi teatro 2025” una quattro giorni intensa e ricca di emozioni che ha riportato il teatro al centro della vita culturale del paese di Sant’Anna Arresi. Dal 22 al 25 luglio, la centrale Piazza Martiri e il Centro Sociale di via Giudice Mariano hanno ospitato spettacoli, laboratori, conferenze e momenti di incontro che hanno coinvolto cittadini, artisti e visitatori di tutte le età. L’evento, promosso dal comune di Sant’Anna Arresi e organizzato in collaborazione con l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo – Circuito Pubblico per lo Spettacolo, “Sant’Anna Arresi teatro 2025” ha riportato il grande teatro a Sant’Anna Arresi unendo generazioni, linguaggi e visioni, aprendo la strada a una nuova stagione culturale all’insegna della partecipazione, dell’inclusione e della bellezza.

«Sant’Anna Arresi Teatro 2025 dichiara l’assessore della Cultura del comune di Sant’Anna Arresi, Fabio Dianarappresenta per noi molto più di un evento culturale: è un segnale forte di ripartenza, un investimento concreto sulla crescita del nostro territorio, un’occasione per rinsaldare i legami della comunità attraverso l’arte. Il teatro ha il potere di farci riflettere, emozionare, incontrare. Questa edizione ha dimostrato quanto il desiderio di partecipazione culturale sia vivo e quanto sia importante continuare a coltivare questi spazi di bellezza e confronto. Il nostro impegno sarà quello di far crescere il Festival anno dopo anno, migliorando l’offerta, ampliando le collaborazioni, dando continuità al lavoro iniziato. Siamo convinti che il futuro di Sant’Anna Arresiconclude l’assessorepassi anche da qui: dalla capacità di aprire le porte al mondo attraverso il linguaggio universale del teatro, trasformando la cultura in volano di sviluppo, coesione e identità. E se questa è solo la prima tappa, possiamo dire con orgoglio che abbiamo già imboccato la strada giusta.»

«Questa edizione dichiara soddisfatta Camilla Vargiu, direttrice artistica di Sant’Anna Arresi Teatro è stata fortemente voluta dal gruppo di teatro di Sant’Anna Arresi. Abbiamo voluto creare uno spazio vivo e accogliente, dove per tre intense giornate si sono alternati artisti e compagnie locali, dando vita a un teatro che non è solo prosa, ma anche incontro, comunità, emozione. Abbiamo portato in scena contaminazioni tra teatro e antropologia, come nello spettacolo Posidos, accompagnato dal canto tradizionale sardo de Su Cuncordu Iscanesu; ma anche temi sensibili e profondi, come in Fragile di Susanna Mameli, e forme più leggere e popolari, come il teatro di strada del Gran Circo Disastro.»

L’inaugurazione, martedì 22 luglio, ha visto salire sul palco di Sant’Anna Arresi il cantautore cagliaritano Joe Perrino che con il suo toccante “Cantastorie di vita mala” ha catturato l’attenzione e entusiasmato il pubblico presente.

Tra i momenti più significativi del Festival, la conferenza “Sant’Anna Arresi Teatro dall’‘85 ad oggi”, che ha permesso di riscoprire le radici teatrali del paese, e lo spettacolo “Posidos” di Cada Die Teatro, reso ancora più emozionante dal canto tradizionale sardo de Su Cuncordu Iscanesu.

Il 24 luglio è stata la volta di “Fragile”, potente monologo di Susanna Mameli sull’identità e la vulnerabilità, preceduto dal coinvolgente workshop di burlesque curato da Sissy Gold, che ha riscosso una partecipazione trasversale, dimostrando quanto il teatro possa essere spazio di libertà e autoespressione.

Grande entusiasmo anche per la giornata conclusiva di venerdì 25 luglio, con l’animazione per bambini a cura di Musica Eventos e l’irresistibile comicità del Gran Circo Disastro.

 

È necessario che il Governo metta in calendario e convochi al più presto e a carattere d’urgenza una riunione per affrontare le tematiche relative alle vertenze metallurgiche ed energetiche della Sardegna e in particolare del Sulcis Iglesiente. Ad oggi sono da risolvere le questioni legate al futuro dell’Eurallumina e della Portovesme srl controllata  Glencore.»

Lo scrivono, in una nota, i segretari territoriali Filctem CGIL, Femca CISL, Uiltec UI,  Emanuele Madeddu , Nino D’Orso e Pierluigi Loi.

«Nel primo caso si è in attesa dell’approvazione del Dpcm Sardegna che dovrebbe portare il gas in Sardegna e spianare la strada al rilancio della raffineria di Bauxite, con un investimento di 400 milioni di euro e una prospettiva occupazionale di un migliaio di posti di lavoroaggiungono -. Peccato però che da tempo non si sappia nulla di quello che il Governo vuole fare in merito a questa vertenza soprattutto per quanto riguarda le tempistiche, considerato che da tempo è stato concertato il testo, prima tra Regione Sardegna attraverso l’Assessorato Industria, OO.SS e successivamente definito con gli stessi Ministeri. Non si capiscono le motivazioni di questi ulteriori allungamenti dei tempi e la mancata convocazione del tavolo che era stato pianificato per fine luglio. A questo va aggiunto il congelamento dei beni aziendali di Eurallumina operato dal Comitato di Sicurezza Finanziaria(CSF); tale situazione, rappresenta un ostacolo fondamentale alla ripartenza produttiva, anche in presenza di un DPCM approvato e della certezza dell’arrivo del gas metano. Da tempo si chiede al Mimit di farsi promotore di iniziative volte a mettere assieme i soggetti interessati al fine di trovare soluzioni giuridicamente sostenibili considerato che il CSF è di emanazione governativa. Soluzioni individuate e praticate su situazioni simili.»

«C’è poi la questione Glencore Portovesme srl e il progetto Litiosottolineano Emanuele Madeddu, Nino d’Orso e Pierluigi Loi -. Dall’ultima visita in fabbrica dello scorso 23 giugno non c’è stata poi alcuna interlocuzione, il sopralluogo, il secondo dopo quello del 27 dicembre dei Ministri e Regione Sardegna, appare più un viatico per testimoniare attenzione alla vertenza che reali passi avanti in merito.  Non si riesce ancora a capire quale sia l’interesse del Governo: se voglia sostenere il progetto litio (e come) oppure se stia cercando un nuovo investitore (per che cosa e con quali strumenti da utilizzare poi). Nella seconda ipotesi il Governo deve chiarire quale sia la società disposta ad investire nello stabilimento, sempre che questa esista, con quali risorse, con quali solidità economiche e con quali progetti industriali. Ma, soprattutto, con quale costo dell’energia; anello debole del sistema industriale che rende lo stabilimento sardo non competitivo rispetto ad altre nazioni europee come Spagna e Germania che operano nello stesso segmento manufatturiero.»

«Occorre anche guardare al “presente certo” e proiettarsi al futuro proseguendo con l’esistente ancora in produzione e definendo il percorso del litio, tema su cui le scriventi non sono pregiudizievolmente contrarie ma esprimeranno un giudizio di merito dopo aver visto il progetto che ovviamente deve essere ecosostenibile. Su temi come questi, a nostro avviso, vanno espressi giudizi appropriati e non preconcetti sulla base dei reali progetti concludono i segretari territoriali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL -. Per questo motivo chiediamo che ci sia un incontro urgente al fine di sciogliere questi nodi che diventano sempre più stretti, allungano i tempi per la risoluzione della vertenza e bloccano il rilancio di un territorio per cui ci sono potenziali investimenti che superano il mezzo miliardo di euro.»

Il Consorzio Natura Viva Sardegna presenta i primi risultati di un progetto scientifico ambizioso, che ha portato la Sardegna e il suo magnifico Sulcis Iglesiente fin qui, al 19° Congresso Internazionale di Speleologia a Belo Horizonte in Brasile. È la prima volta che la Grotta di San Giovanni ottiene una vetrina internazionale così significativa, dopo una presentazione preliminare in Francia, tre anni fa, che ha segnato l’inizio di questo percorso. Scopo di questo comunicato è di condividere gli entusiasmanti progressi del nostro studio multidisciplinare sulla Grotta di San Giovanni, un vero gioiello geologico e geomorfologico situato nella Sardegna sudoccidentale.

«La ricerca come base per la valorizzazione del territoriosi legge in una nota del Consorzio Natura Viva Sardegna -. Il 22 luglio, abbiamo avuto l’onore di presentare il nostro lavoro nella sessione poster, con un docufilm e un poster dedicati. Il nostro studio, inserito nella SESSIONE 7 – IDROGEOLOGIA CARSICA E SPELEOGENESI, è intitolato: A MULTIDISCIPLINARY STUDY TO UNDERSTAND THE SPELEOGENESIS AND EVOLUTION OF SAN GIOVANNI CAVE (DOMUSNOVAS, SW-SARDINIA) Un ringraziamento speciale al Team scientifico che ha reso tutto questo possibile: A. Naseddu, F. Casti, M. R. Cadoni, L. Pisani, A. Zarantonello, T. Santagata, C.-Y. Huang, H.-M. Hu, C.-C. Shen, R. Braucher & J. De Waele. Nuovi Orizzonti per la Ricerca: Una Geodiversità Inattesa Questo congresso rappresenta una vetrina cruciale per la ricerca e lo sviluppo della conoscenza legata alla Grotta di San Giovanni. Il nostro studio apre un nuovo filone di ricerca scientifica che mira a esplorare a fondo la GEODIVERSITÀ delle grotte presenti in un’area con un raggio di circa 3 km intorno alla Grotta di San Giovanni. Vogliamo comprendere quali eventi si sono susseguiti nel corso dei millenni e come abbiano caratterizzato le diversità geostrutturali di questo eccezionale compendio. Questo lavoro è un primo passo verso la possibilità di un dottorato di ricerca che possa svelare ulteriori tasselli della storia geologica e geomorfologica di questa straordinaria grotta e del suo territorio circostante. Gli scienziati hanno visitato diverse grotte attorno a San Giovanni, effettuando campionamenti e osservazioni geomorfologiche, con l’intento di trovare livelli di scorrimento ancora più alti e antichi. Con sorpresa, i ricercatori hanno incontrato una geodiversità inaspettata, unica nel panorama sardo e forse italiano. Nel territorio circostante sono presenti grotte create da acque termali, da processi di condensazione e corrosione, con mineralizzazioni eccezionali, ed una grotta contiene segni di intervento da acque sulfuree (acido solforico). Sembrano essere tutte grotte molto antiche, che fanno vedere varie fasi in cui acque a differente composizione hanno interagito, in periodi diversi, con le rocce carbonatiche cambriane. Questa geodiversità merita di essere studiata in modo approfondito, aumentando il fascino, già notevole, di questa zona della Sardegna sudoccidentale. Ci sono tutti i presupposti per attivare un dottorato di ricerca triennale. I materiali prodotti avranno una grande rilevanza scientifica e saranno utilizzati anche a fini divulgativi, affiancando il lavoro di promozione turistica intrapreso dal Consorzio Natura Viva Sardegna nella valorizzazione del compendio della Grotta di San Giovanni, unico esempio in Italia di grotta carrozzabile e uno dei tre casi in Europa. C’è un’enorme attenzione da parte di studiosi e ricercatori nei confronti del nostro lavoro. Il progetto di diffusione e valorizzazione del territorio sardo continua con grande slancio. Desideriamo esprimere la nostra profonda gratitudine a tutti i professionisti e collaboratori del progetto, agli scienziati e agli studiosi che hanno contribuito a questo successo. Il 25 luglio, il prof. Jo De Waele e il Team del Consorzio hanno presentato gli studi nella sessione orale, condividendo ulteriormente le nostre scoperte con la comunità internazionale. Un Ringraziamento Speciale Questo progetto non sarebbe stato possibile senza la preziosa collaborazione di tutte quelle persone che per passione e condivisione di progetto hanno partecipato e partecipano attivamente alla ricerca. Un ringraziamento speciale va al prof. Jo De Waele senza la sua guida non saremmo potuti arrivare a questo traguardo! Ringraziamo anche gli enti istituzionali, le singole Autorità e Amministratori Regionali per il supporto in particolare la Regione Autonoma della Sardegna, il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, la Società Speleologica Italiana, la Federazione Speleologica Sarda e il Comune di Domusnovas.»

Cresce l’attesa per la nona edizione della rassegna musicale “I tramonti di Porto Flavia”, anteprima estiva del Festival Internazionale di Musica da Camera (in programma ad autunno ad Iglesias) in programma dal 27 luglio al 17 agosto. La manifestazione, organizzata dall’associazione Anton Stadler ETS, sotto la direzione artistica di Fabio Furia, bandoneonista e compositore, avrà luogo nello spazio antistante l’ingresso dell’ex Area mineraria di Masua, dove i presenti saranno travolti, non solo dalla musica più raffinata, ma anche da un’incantevole ambientazione affacciata sul panorama costiero del Sulcis Iglesiente, davanti al maestoso Pan di Zucchero, lo scoglio più alto d’Europa.

Il sipario sulla rassegna si alzerà domenica 27 luglio, alle 20.30, in concomitanza col tramonto, con il Duo La Bohème, composto da Giuseppe Zinchiri alla chitarra e Annamaria Carroni al flauto traverso, che proporranno il concerto (che si appresta a raggiungere il sold out) “Danze dal mondo: da Bartók a Piazzolla”. Sarà un viaggio musicale tra le tradizioni popolari e le suggestioni del Novecento.

Il duo flauto e chitarra La Bohème nasce dall’incontro dei due musicisti, entrambi formatisi professionalmente e umanamente all’estero e attualmente docenti presso il Liceo Musicale e il Conservatorio di Sassari.

Il repertorio proposto rispecchia questa affinità al dialogo interculturale accostando le peculiarità formali del tardo classicismo italiano ai ritmi danzanti delle moderne composizioni centro e sudamericane e alle tecniche strumentali che imitano gli effetti delle musiche popolari slave. Si tratta a tutti gli effetti di un viaggio uditivo fra le musiche del mondo, originali o trascritte per flauto e chitarra, corredate di una guida all’ascolto.

Al termine di ogni spettacolo, il pubblico potrà partecipare ad una degustazione enogastronomica, inclusa nel costo del biglietto.

Il Corpo forestale sta intervenendo con il supporto di un elicottero proveniente dalla base operativa di Villasalto sull’ incendio in agro del comune di Villacidro, località Cabriolo, per le operazioni di bonifica e scongiurare eventuali ripartenze viste alcune riaccensioni.

Sul posto, coordina le operazioni di spegnimento il D.O.S. (Direttore delle operazioni di spegnimento) appartenente alla pattuglia del Corpo forestale di Sanluri.

L’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani e l’amministratore unico di Igea S.p.A. Salvatore Mattana hanno incontrato a Iglesias le organizzazioni sindacali per illustrare i risultati delle attività 2024 e del primo semestre 2025 della società preposta alla bonifica delle aree minerarie dismesse, e anticipare i contenuti del nuovo Piano Industriale 2025-2029.

Nel corso dell’incontro è stato evidenziato il profondo rinnovamento della governance societaria, con l’adozione di un modello di programmazione triennale orientato alla trasparenza, all’efficienza e alla sostenibilità.

«Un cambio di passo significativo, che ha consentito di riordinare i bilanci dal 2020 al 2023, approvare nei termini il bilancio 2024 e avviare un dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali», sottolineano l’assessore Emanuele Cani e l’amministratore unico Salvatore Mattana.

Nel 2024 Igea ha consolidato la propria posizione come operatore strategico per la gestione dei siti minerari, chiudendo il bilancio con un utile di quasi 600mila euro, avviando la valorizzazione del patrimonio immobiliare (3.878 beni censiti) e dell’Archivio Minerario, e realizzando lavori per oltre 16 milioni di euro, tra cui attività di messa in sicurezza, manutenzione e bonifiche a Furtei, Olmedo Assemini e Masua. È stata inoltre completata la stabilizzazione di 24 lavoratori del sito di Olmedo, portando il personale a 216 dipendenti a tempo indeterminato.

«Il nuovo Piano Industriale punta a un cambio di paradigma spiegano Emanuele Cani e Salvatore Mattanatrasformando IGEA da semplice gestore di bonifiche dei siti minerari a impresa innovativa in grado di promuovere progetti di economia circolare, come il recupero di metalli e il riuso di materiali delle discariche minerarie, rafforzare la pianta organica e il sistema di governance e attivare collaborazioni con università e istituti di ricerca, con i quali IGEA punta a diventare un motore di sviluppo per la Sardegna.»

Nel corso dell’incontro, il dirigente sindacale dell’Ugl Simone Testoni ha chiesto esplicite rassicurazioni sul futuro del sito minerario di Olmedo. «In risposta, è stato garantito un piano di rilancio basato sull’innovazione, che prevede nuove assunzioni e opportunità di crescita professionale per i lavoratori, supportati da percorsi di formazione miratascrive in una nota Simone Testoni -. Particolare soddisfazione è stata espressa per i progetti di riqualificazione dei siti, successivi agli interventi di messa in sicurezza programmati su un arco triennale. Tali progetti, in un’ottica di economia circolare, prevedono lo sfruttamento delle aree per la produzione di energia rinnovabile e per il riciclo di scarti industriali in nuovi materiali.»
«L’Uglconclude il sindacalista Simone Testoni -, continuerà a vigilare affinché gli impegni assunti vengano mantenuti e il percorso avviato si traduca in benefici concreti per i lavoratori e per i territori coinvolti.»