La Giunta regionale ha approvato la delibera per l’attivazione di cantieri occupazionali sperimentali in ambito sanitario. Riserva del 60% per gli idonei in graduatoria ARES
Sostenere l’occupazione attraverso l’inserimento lavorativo di disoccupati e disoccupate professionalmente qualificati nell’ambito del settore socio-sanitario e contemporaneamente contribuire ad affrontare le difficoltà inerenti l’erogazione di servizi socio-sanitari riconducibili alla carenza di personale. Con questo obiettivo la Giunta, su proposta dell’assessora del Lavoro Desirè Manca, d’intesa con l’assessore della Sanità, ha disposto l’autorizzazione della spesa di 9 milioni di euro per l’anno 2024, e di 4 milioni e mezzo di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, per il finanziamento di interventi finalizzati all’attivazione di cantieri occupazionali sperimentali per disoccupati e disoccupate professionalmente qualificati, Operatori Socio Sanitari e infermieri, da attivarsi presso le Aziende del Servizio Sanitario Regionale, relativamente a progetti di integrazione socio-sanitaria e di supporto ai servizi di assistenza e cura all’interno dei presidi ospedalieri.
«L’obiettivo di questa misura – spiega l’assessora del Lavoro – è quello di offrire un contratto a tempo determinato, della durata di otto mesi, ai disoccupati e alle disoccupate con qualifiche in ambito sanitario e al contempo di assicurare il potenziamento delle dotazioni organiche di tutte le Asl della Sardegna. D’intesa con il collega alla Sanità, Bartolazzi, alla luce del periodo emergenziale dovuto alla carenza di personale e in attesa di una più ampia riorganizzazione delle Asl attualmente in corso, abbiamo deciso di destinare parte delle risorse che giacevano inutilizzate nelle casse dell’Assessorato del Lavoro per assicurare un immediato sostegno alle aziende sanitarie dell’isola attraverso l’attivazione di contratti a tempo determinato da destinare agli operatori sanitari e agli infermieri disoccupati”.
«Si tratta di cantieri sperimentali – precisa l’assessora del Lavoro – in quanto l’ambito sanitario finora è sempre stato escluso da questo tipo di assunzioni. Ci tengo a sottolineare che tali contratti non invalideranno e non ostacoleranno in alcun modo lo scorrimento della graduatoria ARES vigente. A tale proposito abbiamo previsto una riserva del 60 per cento sul totale dei posti disponibili, per ogni singola Azienda sanitaria, in favore degli idonei facenti parte della graduatoria del concorso indetto da Ares per Operatori socio sanitari.»
«I cantieri attivati presso le Asl – conclude l’esponente della Giunta Todde – avranno, infatti, durata definita, di otto mesi, e seguiranno due linee di intervento: una dedicata all’implementazione di progetti nell’ambito dei servizi territoriali presso presso le Asl e l’altra dedicata a progetti di supporto ai servizi di assistenza e cura all’interno dei presidi ospedalieri. La stessa norma individua inoltre l’Aspal come soggetto attuatore dell’intervento, in collaborazione con le Asl territoriali.»
In prima attuazione la norma prevede l’attivazione di cantieri sperimentali in favore dei disoccupati e delle disoccupate professionalmente qualificati OSS iscritti nell’elenco di uno dei Centri per l’impiego della Sardegna, residenti e domiciliati nel territorio regionale, che saranno assunti con contratto CCLN Sanità Pubblica.