1 November, 2024

«In sei mesi abbiamo messo a correre oltre 150 milioni di euro. Fondi destinati all’avvio di diverse misure volte a migliorare i livelli occupazionali e la qualità di vita dei sardi. Al mio insediamento, con grande rammarico, ho appreso che nelle casse dell’Assessorato giacevano circa 100 milioni di euro non spesi. Noi abbiamo scelto di lavorare per far sì che ogni euro di cui disponiamo venga destinato ai cittadini sardi. Abbiamo studiato misure sperimentali dettate dal buon senso e siamo certi che i frutti arriveranno.»

L’assessora del Lavoro, Desirè Manca, presenta così i risultati del lavoro svolto da inizio legislatura ad oggi ed entra nel dettaglio dei provvedimenti adottati.

«Abbiamo destinato 40 milioni di euro ai Bonus assunzionali, una misura volta ad aiutare i disoccupati, in particolare gli over 50 e i lavoratori con redditi bassi, attraverso la quale si offrono incentivi per l’assunzione a tempo indeterminato e corsi di formazione continua, creando così opportunità reali per chi ne ha più bisogno. Nel caso di incentivo all’assunzione con contratto a tempo indeterminatoevidenzia l’assessora del Lavoro l’aiuto viene concesso per 24 mesi, nel caso di contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi avrà durata pari a tale periodo. Entro la prima settimana di ottobre verrà pubblicato l’Avviso.»

«Altri 40 milioni di euro riguardano “Filo Sardegna”, una misura innovativa chiamata così non a caso. Abbiamo pensato ad un filo conduttore tra l’impresa e l’ente formativo per riuscire così a colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro nelle filiere strategiche dell’economia regionale, come agrifood, turismo e cantieristica e tante altre, che intende rispondere all’esigenza delle imprese di reperire risorse adeguatamente formate per ampliare ed innovare la propria capacità produttiva e allo stesso tempo dare la possibilità ai disoccupati o ai soggetti espulsi dal mercato del lavoro di avere un futuro lavorativo e una vita dignitosi. Pubblicheremo l’Avviso entro il mese di dicembre 2024 e sarà preceduto da un’intensa attività di animazione territoriale», aggiunge l’assessora regionale del Lavoro.

«Ancora: con uno stanziamento iniziale di 5 milioni di euro, somma alla quale contiamo in poco tempo di aggiungere altri 6 milioni di euro, puntiamo a un rinnovato approccio alla disabilità che non si limiti a ribadire il principio dell’inclusività, ma che, a partire da questo, sostenga e sviluppi i concetti di equità e accessibilità, offrendo incentivi all’assunzione delle persone disabili in aggiunta a quelli previsti dalla norma nazionale. La volontà politicaprosegue Desirè Manca è quella di portare avanti un cambiamento culturale sul tema dell’inclusione per tentare di abbattere tutte le barriere, non solo quelle architettoniche, ma anche quelle spesso dettate dal pregiudizio. Sono previsti contributi regionali per l’attivazione di tirocini finalizzati all’assunzione; incentivi per “accomodamenti ragionevoli” (adeguamento posto di lavoro alla persona con disabilità); contributi per la formazione del personale interno dell’azienda (anche coinvolgendo associazioni specializzate su disabilità); contributi per l’attivazione di tutor aziendale (interno o esterno identificato dal Nucleo Inserimento Mirato dei CPI), Disability Manager, Consulente alla Pari (persona con disabilità che ha già effettuato percorso di inserimento lavorativo).»

«Infine, con l’obiettivo di dare un rinnovato impulso alle politiche attive a sostegno dell’incremento occupazionale della filiera turistica, abbiamo presentato l’avviso SO.LA.RE Sardegna, al quale abbiamo destinato oltre 37 milioni di euro. Questa misura introduce alcune importanti novità dettate da una precisa volontà politica, quella di tendere una mano alle imprese sarde più fragili, a tutte quelle imprese che negli scorsi anni non sono riuscite ad ottenere un sostegno economico. Ai disoccupati e le disoccupate della Sardegna abbiamo destinato una misura sperimentale, con uno stanziamento di 18 milioni di euro, per l’attivazione di cantieri occupazionali sperimentali per disoccupati e disoccupate professionalmente qualificati, OSS e infermieri, da attivarsi presso le Aziende del Servizio Sanitario regionale. Con il coinvolgimento dei sindacati stiamo definendo le modalità operative e intendiamo accorciare i tempi per dare un sostegno a chi non sta lavorando», conclude l’assessora regionale del Lavoro.

L’Unione Artigiani Italiani e delle PMI entra nel comitato amministratore della Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani, presso l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS).
La Confederazione è stata designata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali assieme aConfartigianato, CNA e Casartigiani sulla base di alcuni criteri di valutazione: la consistenza numerica (numero di iscritti e sedi) dei soggetti rappresentati dalle singole organizzazioni
sindacali; ampiezza e diffusione delle strutture organizzative; partecipazione alla formazione e stipulazione dei contratti collettivi di lavoro; partecipazione alla risoluzione di vertenze individuali, plurime e collettive di lavoro.
L’ingresso nel comitato INPS certifica, dunque, la crescita della UAI che, passo dopo passo, ha raccolto i frutti di un lavoro attento e puntuale su tutto il territorio italiano e oggi viene annoverata nell’elite delle organizzazioni sindacali di categoria.
A rappresentare l’Unione Artigiani Italiani in seno al Comitato sarà il presidente Gabriele Tullio che ha dichiarato: «Questo riconoscimento è il frutto del duro lavoro di tutti nessuno escluso. Ogni sede ha contribuito con il proprio lavoro a questo importante traguardo. Permettetemi di
ringraziare il dirigente generale Giuseppe Zannetti che ha voluto me a rappresentare l’organizzazione in seno alla Direzione Generale dell’INPS. Riteniamo che come organizzazione questo debba essere il punto di partenza. Le imprese che quotidianamente ci danno fiducia si aspettano molto da noi e non possiamo in alcun modo deluderle».

Era il 6 giugno del 2008 quando il tenente dell’Arma dei carabinieri Marco Pittoni si trovava casualmente in un ufficio postale di Pagani, cittadina della Campania, all’interno del quale improvvisamente fece irruzione una banda di rapinatori. Marco Pittoni, originario di Giba, al momento non era in servizio ma non esitò a contrastare l’azione delittuosa intimando ai tre malviventi di arrendersi. Riuscì persino a immobilizzarne e disarmarne uno, non utilizzò la pistola di ordinanza che portava con sé per evitare di colpire accidentalmente i cittadini presenti nell’ufficio e venne raggiunto da due proiettili che ne provocarono la morte poco dopo. Una storia di eroismo vero che gli è valsa la medaglia d’oro al valor militare e da oggi anche l’intitolazione della biblioteca del Liceo Scientifico Emilio Lussu di Sant’Antioco, dove Marco aveva condotto e concluso con successo il suo percorso di studi.

La cerimonia di intitolazione è stata promossa dall’associazione nazionale carabinieri di Sant’Antioco, che peraltro porta il nome del tenente sulcitano, ed è stata preceduta dallo scoprimento della targa posta all’ingresso dell’aula ad opera dei genitori del tenente, presenti alla cerimonia insieme al fratello e alla sorella, a ex docenti ed ex compagni di classe, nonché a una delegazione di studenti iscritti al liceo. Ancora, hanno partecipato le più alte cariche dei carabinieri territoriali e il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci, oltre a un’ampia presenza dei componenti delle associazioni nazionali dei carabinieri di Sant’Antioco e Calasetta. Tanti gli interventi, dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Carbonia a un compagno di corso di formazione dell’Arma, fino a ex docenti ed ex compagni di classe, che hanno tracciato il ricordo di un uomo, oggi eroe, che all’epoca degli studi sapeva eccellere senza mai mettersi in mostra.

«La scuola che l’ha formato come studente oggi lo ricorda e lo celebra come eroecommenta il sindaco Ignazio Locciun servitore dello Stato, un moderno Salvo D’Acquisto che, con il suo gesto eroico, sarà per sempre da esempio alle nuove generazioni. Ringrazio la famiglia per avere partecipato alla cerimonia e l’Associazione Nazionale Carabinieri di Sant’Antioco per avere proposto l’intitolazione della biblioteca, un luogo simbolo e ricco di significato in una scuola dove Marco – hanno raccontato stamane ex docenti ed ex compagni di classe – eccelleva per dedizione, preparazione e, soprattutto, per umiltà.»

 

Quest’anno il festival internazionale “Arpe nel mondo”, organizzato dall’Ente concerti Città di Iglesias, e ideato e diretto dall’arpista Raoul Moretti, celebra l’importante traguardo del decennale con un ricco programma che da giovedì 3 a domenica 6 ottobre (più due appendici nei mesi di novembre e dicembre) vedrà protagonisti artisti di formidabile talento, provenienti dall’area celtica.

I dettagli dell’edizione 2024 dell’iniziativa saranno illustrati nella conferenza stampa in programma domani, martedì 1 ottobre, alle 11.00, nella sede della Fondazione di Sardegna, a Cagliari in via San Salvatore da Horta.

All’incontro con i giornalisti interverranno lo stesso ideatore e direttore artistico Raoul Moretti e Carlo Erriu, presidente dell’Ente concerti Città di Iglesias.

 

Lorenzo Sartini, 19 anni, è una delle più belle sorprese del nuovo Carbonia di Diego Mingioni. Cresciuto nel vivaio biancoblù, ha fatto tutta la trafila delle giovanili, riuscendo a mettere anche la sua firma con goal nella finale della 58ª Coppa Santa Barbara vinta dal Carbonia 3 a 2 ai supplementari sulla Monteponi (vedi le tre foto allegate)

ed è arrivato alla prima squadra tre stagioni fa, sotto la guida di Diego Mingioni. Al termine del campionato 2022/2023, nel quale è riuscito anche ad andare in goal, la società lo ha ceduto in prestito al Cortoghiana, in Prima Categoria, per fare esperienza. E lui l’esperienza l’ha fatta, tanto bene che con un bottino di 12 goal s’è guadagnato il ritorno alla squadra-madre, il Carbonia. Una squadra profondamente rinnovata e, soprattutto, ringiovanita, nella quale in precampionato s’è subito messo in mostra, realizzando dei goal negli spezzoni di partita in cui Diego Mingioni l’ha impiegato, a Villacidro e Villamassargia, e meritandosi grande considerazione da parte del tecnico.

Sia in Coppa Italia sia nell’avvio di campionato, ha mostrato di essere cresciuto tanto, anche nella struttura fisica, ha trovato sempre maggior spazio e il suo rendimento ha registrato una crescita esponenziale. Corre, lotta senza paura anche contro avversari fisicamente più “robusti” e, soprattutto, esperti, sta diventando un “osso molto duro” per tutte le difese avversarie. Ora la sensazione è che, con l’arrivo di Federico Moreno, un attaccante dalle caratteristiche tecniche molto diverse e complementari alle sue, probabilmente oggi con maggiore lucidità e freddezza sotto porta, Diego Mingioni potrebbe aver trovato una coppia di attaccanti di grande spessore, fondamentale per una squadra che punta al ruolo di grande sorpresa in un campionato di Eccellenza di straordinaria qualità qual è quello appena iniziato, per centrare l’obiettivo salvezza quanto prima possibile.

Giampaolo Cirronis

 

Si è svolta sabato 28 settembre, a Carbonia, la prima edizione della “Camminata per le Demenze”, organizzata dal CDCD (Centro per i Diritti Cognitivi e la Demenza) del Distretto Sociosanitario di Carbonia, con sede presso l’ospedale Sirai di Carbonia.

L’evento si è svolto per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della prevenzione, del corretto stile di vita, della diagnosi precoce e del riconoscimento di alcuni fattori di rischio che accompagnano l’insorgenza delle demenze.

Complice la bella giornata, alla camminata hanno partecipato adulti e ragazzi dell’Istituto superiore Angioy di Carbonia, dottoresse, pazienti e familiari con capofila il primo cittadino di Carbonia Pietro Morittu, presente anche Paolo Moi, assessore delle Politiche sociali, Politiche di genere, Pari opportunità, Benessere animale.

Ed è proprio con il suo intervento che ha avuto il via, presso la sala consiliare del comune di Carbonia, la presentazione del Centro per i Diritti Cognitivi e la Demenza e la spiegazione di finalità ed obiettivi.

Dopo la camminata, una sala gremita ha accolto con fiducia e speranza le parole del sindaco che si è dichiarato contento della grande partecipazione ad un evento che mira ad aumentare le conoscenze sulla demenza, oggi conosciuta come Disturbo Neurocognitivo Maggiore, promuovere la prevenzione, combattere le discriminazioni, ridurre lo stigma per un miglioramento della qualità della vita, supportare le persone affette e i loro familiari fornendo loro informazioni corrette. Il suo impegno lo ha manifestato, oltre che con la sua presenza, con la volontà di accompagnare questo percorso assicurando la vicinanza istituzionale al CDCD, per una proficua collaborazione.

Dopo la sua apertura la parola è passata alla neurologa Patrizia Poddighe e alla psicologa dottoressa Anna Laura Cadeddu che hanno evidenziato subito il perché della scelta della camminata, che ha rappresentato un momento di condivisione tra le persone affette da demenza, che spesso esprimono il bisogno di camminare, talvolta anche senza una meta precisa o alla ricerca di un luogo dove poter stare bene. Camminare è, infatti, l’attività più semplice capace di ridurre ipertensione, sovrappeso, diabete e stress.

La demenza è una malattia cronica degenerativa caratterizzata da un declino progressivo delle funzioni cognitive quali la memoria, l’attenzione, le abilità visivo spaziali, le funzioni esecutive, possibili anche le alterazioni comportamentali, il tutto a discapito dell’autonomia. È una malattia che colpisce prevalentemente gli anziani, ma può manifestarsi anche nei più giovani. Curando la persona in modo adeguato, si possono recuperare le sue capacità cognitive e tornare al livello di funzionalità precedente.

Il Centro per i Diritti Cognitivi e la Demenza nasce con lo scopo di prendere in carico le persone da parte di un gruppo di professionisti che accompagnano paziente e familiari lungo il percorso.

Dapprima si ha l’inquadramento clinico per poter formulare una diagnosi, in seguito si prescrive la terapia farmacologica e non sia cognitiva che comportamentale, segue il monitoraggio, il supporto ai familiari e la loro formazione.

Affrontare la malattia non è semplice, occorre essere preparati, avere una giusta conoscenza e formazione per farsi carico dell’assistenza e poterla vivere con meno apprensione e maggiore serenità.

I Centri per i Diritti Cognitivi e la Demenza sono proprio i centri preposti alla scelta del percorso assistenziale per il paziente.

A seguito delle esposizioni delle dottoresse sono intervenuti alcuni figli ed un nipote di pazienti affetti da demenza, che con voce rotta dall’emozione e con una buona dose di coraggio, hanno parlato iniziando a ringraziare il team di professionisti che opera all’interno del Centro per i Diritti Cognitivi e la Demenza dell’ospedale Sirai di Carbonia. In un secondo momento, hanno esposto tutte le difficoltà che compaiono insieme all’insorgenza della malattia che porta ad un cambiamento importante nella vita quotidiana dell’intera famiglia.

L’auspicio è che a questa “camminata” ne possano seguire tante altre, non solo a livello fisico ma anche a livello metaforico perché “camminare insieme” è sinonimo di suddivisione di un problema comune a tanti, che in condivisone si sentono meno soli. Tutto questo a fronte di un lavoro di inclusione per un tessuto sociale che accoglie tutte le diversità e ne fa una ricchezza.

Nadia Pische

 

                

Ossese-Iglesias 0 a 1, come un anno fa. L’Iglesias si ripete al “Walter Frau” di Ossi, contro una delle capolista di questo primo scorcio di campionato, con un goal realizzato al 72′, quando si trovava in 10 contro 11 per l’espulsione di Francisco Alvarenga, arrivata al 1′ del secondo tempo per doppia ammonizione.
La squadra di Giampaolo Murru s’è presentata all’appuntamento con la ferma intenzione di riscattare l’immeritata sconfitta subita sette giorni prima in casa con il Monastir, e con tante novità in formazione. Recuperato il capitano Gianluigi Illario reduce da un attacco febbrile, in campo dal 1′ Artur Sagitov e Guillermo Rizzi, e due novità assolute, arrivate qualche giorno prima dal mercato: i difensori Stefano Crivellaro e Sasha Giorgetti (Lorenzo Mechetti è squalificato). Di fronte l’Ossese, a punteggio pieno dopo le due vittorie iniziali e il superamento degli ottavi di finale della Coppa Italia, il morale alle stelle.
L’avvio di partita ha visto un’Ossese intraprendente ed un’Iglesias attenta in difesa e a centrocampo. Al 29′ Giampaolo Murru ha perso Nicolas Capellino per un leggero affaticamento e lo ha sostituito con Antony Cancilieri. Le squadre sono andate al riposo sullo 0 a 0, al termine di un primo tempo privo di grandi emozioni.
In avvio di ripresa la doccia fredda per l’Iglesias. Al 1′ il direttore di gara ha espulso Francisco Alvarenga per doppia ammonizione, decisione che ha costretto l’Iglesias a giocare in 10 contro 11 l’intero secondo tempo. L’Ossese ha cercato di approfittare della superiorità numerica e al 63′ ha sfiorato il vantaggio su una conclusione terminata su un palo della porta difesa da Adam Idrissi. L’Iglesias non s’è accontentata di difendere il pareggio e non ha rinunciato a cercare il goal che ha realizzato al 72′, con uno splendido colpo di testa di Artur Sagitov che ha messo alle spalle di Werther Carboni un pallone servitogli dal calcio d’angolo battuto da capitan Gianluigi Illario.
Il goal subito ha scosso l’Ossese che ha cercato di forzare i tempi, ha colpito una traversa e in due occasioni è stato Adam Idrissi a dire di no agli attaccanti di casa. All’82’ l’Iglesias ha sfiorato il raddoppio, su un’azione fotocopia di quella da cui è scaturito il goal, sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto ancora da Gianluigi Illario, questa volta con un grande colpo di testa di Sebastian Lamacchia, neutralizzato da un grande intervento di Werther Carboni. L’Ossese all’83’ perde due calciatori, espulsi, Saba e Mascia, e termina la partita in 9 uomini.
L’Iglesias festeggia una vittoria “pesante” in questo avvio di stagione e con i 3 punti aggancia a quota 6 l’Ossese insieme al Calangianus che ha superato 2 a 1 in rimonta la Ferrini, al terzo posto in classifica, a 1 punto dal Budoni e a 3 dal Tempio, capolista solitaria a punteggio pieno.
Ossese: Carboni, Russu, Scipioni, Fancellu, Tuccio, Pinna (dal 73’ Virdis), Gueli (92’ Nurra), Porcheddu (65’ Vinci), Saba, Franchi (85’ Scanu), Mascia. Allenatore: Giacomo Demartis.
Iglesias: Idrissi, Brailly (77’ Pitzalis), Giorgetti, Lamacchia, Crivellaro, Piras, Rizzi (92’ Grasso), Alvarenga, Capellino (dal 29’ Cancilieri), Illario, Sagitov. Allenatore: Giampaolo Murru.
Arbitro: Riccardo Mattu di Oristano.
Assistenti di linea: Tiberio Deidda di Carbonia e Alexandra Baneu di Oristano.
Marcatori: 72’ Sagitov (I).
Ammoniti: Saba (O), Gueli (O, Nurra (O), Sagitov (I), Alvarenga (I), Crivellaro (I), Pitzalis (I), Rizzi (I), Murru (all. Iglesias).
Espulsi: Alvarenga (I) per doppia ammonizione; Saba (O) all’83’ per doppia ammonizione; Mascia (O) all’83’.
Nella foto di copertina, l’autore del goal partita, Artur Sagitov. Nelle foto sotto Francisco Alvarenga e l’allenatore Giampaolo Murru.

Il Carbonia c’è, supera il Villasimius con un goal del nuovo centravanti Federico Moreno e sale al 7° posto in classifica. Scesa in campo senza Diego Mingioni in panchina (squalificato) e ancora il 18enne Davide Doneddu tra i pali al posto dell’infortunato Mirko Atzeni, la squadra biancoblù ha presentato al centro dell’attacco il nuovo centravanti Federico Moreno (classe 2003) al fianco di Lorenzo Sartini, in un undici iniziale giovanissimo, dell’età media di 22,5 anni, e una panchina dall’età media di 18,8 anni.

L’avvio del Carbonia, con il forte vento di maestrale alle spalle, è stato molto determinato e sono stati sufficienti 5 minuti al nuovo arrivato Federico Moreno, per mettere la sua firma sul primo goal “italiano” e portare la sua nuova squadra in vantaggio: l’azione si è sviluppata sulla fascia sinistra, da una selva di gambe il pallone è finito sui piedi di Federico Moreno che non ha esitato e lo ha piazzato di precisione in fondo alla rete, alla sinistra di Alessandro Arrus.

Il Villasimius ha accusato il colpo del goal subito ed il Carbonia ha insistito alla ricerca del secondo goal. Al 10′ Lorenzo Sartini si è involato sulla fascia sinistra, appena entrato in area ha scagliato un tiro “velenoso” che ha toccato la parte esterna della traversa e ha terminato la sua corsa sul fondo. Ancora Carbonia in avanti al 15′, Federico Moreno si è liberato del diretto avversario, è entrato in area vicino alla riga di fondo e ha prova un eurogol, senza fortuna. Il Villasimius, contro vento, ha provato una reazione ma non è mai riuscito fino al riposo a creare problemai alla difesa del Carbonia, con Davide Doneddu praticamente inoperoso, a parte qualche appoggio dei compagni della difesa per l’avvio della costruzione dal basso.

Nel secondo tempo il Villasimius ha provato a sfruttare il vento alle spalle ma in una manciata di minuti ha subito tre micidiali ripartenze del Carbonia che solo la bravura di Alessandro Arrus e un pizzico di sfortuna, non sono sfociati in altri goal. Il portierone del Villasimius ha detto di no prima a Lorenzo Sartini, liberato da un assist di Wellinton Caverzan, poi a Federico Moreno non è riuscito a capitalizzare un’occasione d’oro a pochi passi dalla linea di porta, e dopo una bella parata di Davide Doneddu su una conclusione del Villasimius, è stato Nicola Mancini ad andare vicinissimo al goal del raddoppio.

Il risultato è rimasto in bilico, e al 73′ è stato ancora Lorenzo Sartini a liberarsi al tiro ma la conclusione è risultata imprecisa. Il Villasimius, dopo una serie di cambi da entrambe le parti, nel finale ci ha provato fino all’ultimo dei 6′ di recupero ma al di là della tensione provocata dai lanci lunghi e dagli angoli del Villasimius nell’area mineraria, non è accaduto più niente di rilevante.

Il Carbonia ha conquistato la prima vittoria in campionato e sale al 7° posto in classifica, alla vigilia della trasferta di Bari Sardo; il Villasimius resta fermo a quota 1 punto, nel gruppetto di  squadre all’ultimo posto, con Nuorese (che non ha giocato la partita con il Bari Sardo), il i Punti e il San Teodoro.

Carbonia: Doneddu, Broglia, Chidichimo, Garcia, Caverzan, Nicola Mancini (82′ Abbruzzi), Cristian Mancini, Isaia (92′ Tocco), Sartini (67′ Ricci), Moreno (67′ Mastropietro), Cocco (82′ Atzeni). A disposizione: Carrus, Carboni, Filippi, Lardieri. Allenatore: Federico Cocco (Diego Mingioni è squalificato).

Villasimius: Arrus, Andrea Mastino, Loi, Magnin, Arnaudo, Rinino (58′ Floris), Miranda, Sakho, Camba, Melis, Beugre. A disposizione: Gonzales, Fabio Mastino, Valentini, Vitale, Zedda, Marci, Ragucci, Rostand. Allenatore: Nicola Manunza.

Arbitro: Claudio Salvatore Marongiu di Sassari.

Assistenti di linea: Alessandro Cola di Ozieri e Simone Crobu di Oristano.

Reti: 5′ Federico Moreno (C).

Ammoniti: Federico Moreno (C), Nicolas Ricci (C), Andrea Mastino (V), Luca Melis (V), Federico Cocco (all. Carbonia).

             

E’ in corso di svolgimento, presso il sito geo-speleologico archeologico Sa Marchesa, a Nuxis, il primo corso di II (2) livello di speleologia in cavità artificiali, organizzato dalla Commissione Cavità artificiali della Federazione Speleologica Sarda, in collaborazione con il C.E.R. Sardegna (Comitato esecutivo regionale) e l’Associazione Speleo Club Nuxis. Nella giornata di ieri, sabato 28 settembre, sono trattati diversi argomenti, tra i quali la classificazione dei tipi di cavità artificiali, la normativa nazionale vigente per la tutela e salvaguardia delle cavità, la biospeleologia in cavità artificiali, la valorizzazione delle miniere a scopo turistico. Hanno partecipato all’evento 57 corsisti provenienti da tutta la Sardegna, accolti dallo Speleo Club Nuxis nella sede di Sa Marchesa.

Questa mattina i corsisti hanno visitato un tratto di una galleria mineraria, mentre questo pomeriggio è in programma la visita alla Grotta di Acquacadda.