10 May, 2025

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Dallo scorso fine settimana gli storici spalti dello stadio Bruno Nespoli di Olbia hanno visto comparire un nuovo striscione pubblicitario. Home’s ha scelto di legare il proprio marchio alle vicende sportive dell’Oblia Calcio andando ad arricchire gli spalti dello stadio di casa con due banner pubblicitari (uno posizionato strategicamente dietro le panchine del campo ed uno in curva, vicino al cuore del tifo olbiese).

«D’ora in poi chi sceglierà di guardare le partite dei ragazzi di mister Bernardo Mereu vedrà anche il nostro logo», racconta Davide Spano, CEO di Home’s.

L’occasione per il battesimo del fuoco non sarebbe potuta essere più importante. Home’s, infatti, ha fatto la sua prima apparizione nello stadio olbiese in occasione di una vera e propria partita di cartello, il derby Olbia, Arzachena, una sfida stellare dove due ottime formazioni si sono date battaglia per 90 minuti.

«Oggi il brand Olbia Calcio – aggiunge Davide Spano – viene riconosciuto in tutta Italia come sinonimo di professionalità e programmazione sportiva e manageriale. Veder giocare atleti come Ragatzu, Aresti, Dametto, Murgia, Biancu, Pisano, Silenzi è un piacere per gli occhi, parliamo di splendidi ragazzi oltre che di ottimi giocatori. Motivo per cui siamo fieri e orgogliosi di sostenere la squadra del presidente Alessandro Marino.»

La HOME’S srl nasce in Sardegna con l’obiettivo di migliorare il benessere abitativo dei contesti residenziali e produttivi. Come Home’s produciamo benessere per tutti i contesti sociali, dimostrando che il rispetto dell’ambiente, il design funzionale e l’utilizzo di impiantistica altamente avanzata non è una peculiarità di pochi ma un desiderio realizzabile per tutti. Il nostro obiettivo è quello di contribuire al miglioramento e alla crescita della nostra terra favorendo il raggiungimento degli obiettivi di ecosostenibilità fissati nell’accordo di Parigi 2030, divulgando consapevolezza sul risparmio e sull’efficientamento energetico, e dimostrando la concreta possibilità di migliorare il proprio standard abitativo rispettando l’ambiente.

La HOME’S srl propone ai suoi clienti soluzioni di intervento in tre diverse macroaree per aiutarli a raggiungere un comfort abitativo, residenziale o produttivo, a 360°. Ai nostri clienti forniamo le migliori soluzioni impiantistiche, di design e di efficientamento energetico sulla base di consulenze mirate a raccogliere gli elementi legati al comfort abitativo percepito, captando desideri e necessità dell’interlocutore.

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A un anno di distanza dall’approvazione in Giunta, la Commissione “Governo del territorio” del Consiglio regionale ha iniziato in mattinata l’esame della nuova legge urbanistica. Il testo, presentato dall’esecutivo il 21 marzo 2017, si compone di 113 articoli che disciplinano la tutela, l’uso ed il governo del territorio e individuano gli strumenti della pianificazione territoriale. All’attenzione del parlamentino guidato da Antonio Solinas (Pd) anche tre proposte di legge, due presentate dalla maggioranza e una dall’opposizione, primi firmatari i consiglieri Antonello Peru (Forza Italia), Eugenio Lai (Art. 1 – Mdp) e Salvatore Demontis (Pd).

«L’obiettivo è arrivare nel più breve tempo possibile alla definizione di un Testo Unico – ha detto il presidente della Commissione Antonio Solinas – contiamo di approvarlo entro il 20 aprile per poi sottoporlo alla valutazione dei diversi portatori di interessi (enti locali, associazioni di categoria, imprese, sindacati e associazioni ambientaliste).»

Sui tempi necessari all’approvazione del Testo Unico, Antonio Solinas è stato chiaro: «Non vogliamo mettere fretta a nessuno, i consiglieri avranno la possibilità di approfondire e valutare tutti gli aspetti della questione ma non saranno ammesse tattiche dilatorie e atteggiamenti ostruzionistici. La Sardegna ha bisogno di una nuova legge urbanistica adeguata ai tempi ed in grado di dare risposte ai cittadini. Mi auguro che la nuova disciplina sia espressione di tutto il Consiglio».

Soddisfatto l’assessore all’Urbanistica Cristiano Erriu che questa mattina ha partecipato ai lavori della Commissione assistito dall’ing. Aldo Vanini, consulente della Regione in materia urbanistica. «Dopo una lunghissima gestazione si arriva finalmente all’esame dell’articolato del disegno di legge e delle tre proposte presentate in Consiglio – ha detto Cristiano Erriu – l’auspicio è che si arrivi a una sintesi il più possibile unitaria. La Giunta è aperta a eventuali proposte di integrazioni che portino a un miglioramento del testo. Auspichiamo ulteriori suggerimenti anche dai vari portatori di interesse. Una volta approvato il Testo Unico, la Giunta promuoverà strumenti di dibattito nei territori e avvierà una consultazione telematica sul portale “Sardegna partecipa”».

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Domenica 25 marzo e domenica 8 aprile, sempre alle 17.30 al Teatro delle Saline di Cagliari, la compagnia Bocheteatro  propone lo spettacoloIl pianeta fai da te”. Lo spettacolo – dedicato ai bambini e alle famiglie – è in cartellone per la Rassegna “Famiglie a teatro”.

Il progetto “il pianeta fai da te” nasce per sensibilizzare i bambini sui rischi dell’inquinamento ed educarli alla raccolta differenziata, attraverso l’esempio ludico e gioioso del racconto e del personaggio teatrale, intende proporre ai ragazzi dei corretti modelli di comportamento ambientale soffermandosi su due modalità.

Riciclare: ovvero la possibilità di ridurre la produzione di rifiuti, sia attraverso l’attenzione all’uso sia attraverso la riutilizzazione di questi materiali in contesti simili o diversi da quello originale;

Differenziare: ovvero la capacità di riconoscere i rifiuti e saperli differenziare, familiarizzando sia con la presenza dei cassonetti (indifferenziato, cartone, vetro, umido) che con le varie tipologie del materiale (carta, vetro, alimentari, indumenti, alluminio e plastica) – anche attraverso l’uso di filastrocche e canzoncine.

Nello spettacolo trovano spazio: una parte informativa sui rischi della distruzione dell’ambiente;  una parte formativa sull’uso alternativo delle risorse;  una parte ludica e ricreativa giocata sull’invenzione e l’ironia.

Accanto alle tematiche strettamente ecologiche, lo spettacolo offre anche alcuni spunti complementari, sia di tipo psicologico che sociale, che possono dare maggiore spessore alla riflessione sul tema, quali:

– il rifiuto come negazione di una richiesta, come proibizione e rinuncia con cui occorre fare i conti;

– il rifiuto come elemento emarginato, sfruttato e rimosso, a cui dare una nuova funzione;

– il rifiuto come indizio di una storia da decifrare e ricostruire.

Sul palcoscenico un mucchio di rifiuti ed un astronave con due strani personaggi che aiuteranno a far capire ai bambini l’importanza di poter vivere in un mondo pulito.

Tutti gli oggetti presenti nello spettacolo sono stati realizzati a partire dalle invenzioni nate da un laboratorio guidato dall’attrice Monica Corimbi. Anche le scene, i costumi e gli oggetti presenti nello spettacolo sono frutto di un abile riciclaggio di materiali pre-esistenti.

“Il pianeta fai da te” di Monica Corimbi e Giovanni Carroni, regia Giovanni Carroni; in scena Monica Corimbi. Musiche originali Stefano Ferrari, pupazzi e animazione Monica Corimbi e Grazia Umana.

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“Dopo di noi: normativa, esperienza e prospettive” è il titolo del convegno che si terrà il sabato 24 marzo nella frazione oristanese di Donigala Fenughedu a partire dalle ore 9.30, presso l’auditorium del Centro di Spiritualità Nostra Signora del Rimedio. All’incontro, che sarà coordinato dal presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, interverranno l’arcivescovo di Oristano mons. Ignazio Sanna, l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, il responsabile della comunità Il Gabbiano di Oristano padre Giovanni Petrelli, ed il superiore della provincia italiana dei Figli dell’Immacolata Concezione padre Giuseppe Puxeddu. 

Il tema riguarda il sentito problema delle persone con disabilità destinate a rimanere senza assistenza dopo la scomparsa dei genitori o dei parenti più prossimi. La legge nazionale approvata nel 2016 va proprio in questa direzione, stabilendo come le persone con disabilità abbiano il diritto ad esempio di continuare a vivere nelle proprie case o in strutture gestite da associazioni, evitando così il ricorso all’assistenza sanitaria.

Ad Oristano esiste da qualche anno “La Casa di Ivan”, una struttura gestita dalla comunità Il Gabbiano e che consentirà a sei persone affette da disabilità di poter vivere in un ambiente sereno. «La comunità offre oggi i suoi servizi a 32 ospiti – spiega il responsabile padre Giovanni Petrelli – e già da prima che le legge entrasse in vigore eravamo consapevoli della sfida del ‘dopo di noi’ e avevamo progettato La Casa di Ivan, dedicata ad un nostro confratello croato morto a soli 33 anni». «Senza strutture dedicate – padre Padre Petrelli -, il rischio è che le persone con disabilità finiscano nelle residenze sanitarie assistite, strutture che non sono in grado di offrire una valida assistenza per chi ha invece esigenze speciali».

 

 

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Irriconoscibile! E’ questo lo stato in cui si trova oggi la prima spiaggia di Porto Pino (le fotografie allegate sono state scattate ieri pomeriggio), dopo la violentissima libecciata abbattutasi sul Basso Sulcis nella notte tra martedì 20 e mercoledì 21 marzo, primo giorno di Primavera. Le alghe hanno completamente ricoperto l’arenile, arrivando a ridosso del muraglione che divide la prima dalla seconda spiaggia, ad un’altezza di circa due metri.

Considerato il periodo dell’anno in cui il fenomeno si è verificato (non nuovo, purtroppo, negli ultimi anni per Porto Pino), c’è sicuramente di che preoccuparsi in vista dell’ormai imminente stagione estiva, anche perché sono noti i vincoli che regolamentano la movimentazione della posidonia. Non si esagera affermando che oggi è a rischio la stagione, con conseguenze sia per le decine di migliaia di frequentatori della splendida spiaggia, sia per l’economia che ruota intorno a Porto Pino dal mese di maggio al mese di settembre.

 

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E’ sardo il Birrificio che si aggiudica il premio come miglior birrificio dell’anno.

Con 4 medaglie d’oro e una medaglia di bronzo Il Birrificio di Cagliari (BdiC) conquista la Catalogna al Barcelona Beer Challenge 2018.

Alla terza edizione della competizione spagnola il Birrificio sardo domina sulla scena internazionale e strega tutti con le birre: Biddanoa, Tuvixeddu, Figu Morisca, Mutta Affumiada e Sant’Elia.

Marco Secchi, fondatore e birraio del BdiC, ed il suo team hanno festeggiato questo nuovo e prestigioso traguardo con una coppa consegnata direttamente dal birraio del birrificio americano Founders, vincitore dell’edizione 2017. E’ così che il birrificio della città di Cagliari celebra i suoi primi 10 anni di attività.

«Dalla prima produzione del 2008 alle pluripremiate del 2018 abbiamo fatto tanta strada e abbiamo visto scorrere tanta birra. Siamo soddisfatti di aver ricevuto importanti riconoscimenti per il lavoro svolto sino ad oggi, e questo ci darà la forza per continuare il nostro percorso.»

In tanti conoscono Il Birrificio di Cagliari per la birra al fico d’India (Figu Morisca) e così come per le altre birre caratterizzate da frutti e spezie tipici dell’isola.

«La nostra forza sta nel personalizzare le birre speciali, mantenendo un buon equilibrio tra la tradizione brassicola e profumi e sapori della nostra terra – aggiunge Marco Secchi – ma per i palati più semplici offriamo una linea classica: birre di facile beva e dal carattere deciso.»

Tutti i bevitori curiosi, ma anche i bevitori affezionati, possono trovare e gustare tutte le birre del BdiC al brewpub in via Newton 24 a Cagliari, e nei migliori pub specializzati, beershop e ristoranti di tutta Italia.

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Oggi 21 marzo la Fregata Europea Multi Missione (FREMM) Carlo Margottini della Marina Militare è arrivata nel porto di Dammam, Capitale della provincia di Al-Sharqiyya nel Regno d’Arabia Saudita, dove sosterà fino al 23 marzo.

Nave Margottini è la terza unità FREMM consegnata alla Marina Militare il 27 febbraio 2014 in versione “antisommergibile” ed è allestita con sistemi tecnologici di ultima generazione.

Partita da La Spezia il 20 febbraio e proveniente da Kuwait City (Kuwait), l’unità è approdata ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) prima di arrivare a Gjibuti nel mese di aprile per assumere il comando dell’Operazione Atalanta.

La dislocazione della FREMM italiana nel Medio Oriente, oltre a garantire la presenza e sorveglianza per la salvaguardia delle linee di traffico marittimo di interesse nazionale, rientra tra le attività che la Marina Militare conduce con nazioni alleate ed amiche nel settore della cooperazione multinazionale e del dialogo tra nazioni. Al contempo questa attività permette di garantire una qualificata presenza in diversi Paesi esteri, per consolidare o avviare relazioni con potenziali partner con cui l’Italia intrattiene importanti rapporti politico-diplomatici, economici, nell’alveo dei compiti istituzionali affidati alla Forza Armata.

L’Unità è frutto del cosiddetto “sistema Paese” dove la capacità operativa dell’equipaggio si integra efficacemente con i sistemi forniti dall’industria europea in generale e nazionale in particolare, come Fincantieri, Leonardo, MBDA ed Elettronica la cui collaborazione con la Marina Militare ha reso possibile questa campagna. Media partner dell’attività sono Rivista Italiana Difesa (RID) ed Agenzia Nova.

Giovedì 22 marzo alle 11.00 locali (13.00 in Italia) il comandante della nave, Capitano di Fregata Giuseppe Lai terrà una conferenza stampa a bordo nel corso della quale presenterà la campagna navale in corso illustrando la nave, gioiello della cantieristica navale italiana.

I giornalisti che desiderino partecipare alla conferenza stampa potranno accreditarsi inviando una mail all’indirizzo e-mail riyadh.coad@smd.difesa.it entro quest’oggi, corredati dei dati di passaporto e CNIC number, modo comunicare la lista dei giornalisti accreditati alle autorità saudite per le relative procedure di sicurezza.

La fregata Carlo Margottini fa parte del programma italo-francese FREMM (Fregata Europea Multi Missione). È stata varata il 29 giugno 2013 nel cantiere di Riva Trigoso (GE), consegnata alla Marina Militare il 27 febbraio 2014 e ha ricevuto la bandiera di Combattimento il 22 aprile 2016 a Reggio Calabria.

Contraddistinta dal distintivo ottico F 592, secondo la classificazione NATO, è una fregata di nuova generazione caratterizzata dalla possibilità di impiego in vari contesti operativi. È la terza nata della stessa classe di unità e la seconda in versione antisommergibile (ASW). Con un equipaggio di 168 uomini e donne,  ha un dislocamento di 6700 tonnellate e raggiunge circa 27 nodi di velocità.

Nave Margottini ha preso parte:

  • nel 2014, all’Operazione Mare Nostrum;
  • nel febbraio del 2015 all’esercitazione antisommergibile Smart Hunt, con la Marina tedesca;
  • nel giugno del 2016 all’attività con la Marina degli Stati Uniti per la promozione della Green Fleet;
  • nel maggio 2017 all’esercitazione Mare Aperto 2017.

 La nave, infine, ha partecipato a quattro missioni nell’ambito dell’Operazione Mare Sicuro, svolgendo compiti di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima. Sarà impegnata nel Golfo di Aden ed Oceano Indiano fino al prossimo agosto 2018.

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Un confronto nella commissione Bilancio tra le organizzazione delle imprese e gli assessori della Programmazione, dell’Industria, del Turismo, il direttore del centro regionale della programmazione e i vertici della Sfirs, per fare il punto sui ritardi nelle istruttorie e nella gestione del complesso sistema dei bandi di agevolazione per le imprese, in vista di una risoluzione della Terza commissione per migliorare meccanismi di spesa e procedure relativamente ai bandi T1, T2, T3 e T4.

È questa la decisione annunciata dal presidente della commissione, Franco Sabatini, a conclusione della due giorni di audizioni dedicata al tema degli interventi a sostegno alle imprese, compresa la legge n. 949\52, finanziata con stanziamento regionale al fine di agevolare le operazioni di credito in favore delle imprese artigiane.

In precedenza gli assessori della Programmazione, Raffaele Paci; dell’Industria, Maria Grazia Piras; il capo gabinetto del Turismo, Ninni Chessa; il direttore del Crp, Gianluca Cadeddu, ed il presidente della Sfirs, Paolo Sestu, nei loro rispettivi interventi, avevano riconosciuto come fondata la lamentazione delle organizzazione delle imprese sui ritardi nelle istruttorie delle domande di ammissione ai bandi.

Ma – come hanno avuto modo di spiegare – gli assessori, i vertici della Sfirs e il direttore del Crp – l’implementazione dei nuovi sistemi gestionali, il soccorso istruttorio e alcune norme più stringenti imposte dall’Unione europea (ad esempio, nella certificazione antimafia anche per importi inferiori ai 150mila euro) hanno allungato tempi e iter burocratici ma nel complesso, dopo una prima fase di rodaggio, il sistema sembra pronto a rispondere con maggiore tempestività ed efficacia.

L’assessore Paci ha quindi ricordato la condivisione, a suo tempo registrata, per il superamento delle ripartizioni tra i diversi assessorati attraverso la predisposizione dei bandi nell’ottica della programmazione unitaria, con il conseguente accorpamento della direzione politica nella cabina unica di regia. Il responsabile della Programmazione regionale ha inoltre confermato la scelta in favore dei cosiddetti bandi a sportello e ha evidenziato in positivo la decisione di affidare la gestione procedurale della domande alla Sfirs. «Vogliamo agevolare con ogni azione possibile il credito alle imprese – ha dichiarato l’assessore – come dimostra l’entità degli stanziamenti nel biennio 2017-2018 che ammonta a 250 milioni di euro». In conclusione del suo intervento, Raffaele Paci, si è detto ottimista sui grandi investimenti (da 5 milioni a 20 milioni) del bando T4 ed ha informato la commissione di aver deliberato in Giunta il cofinanziamento all’investimento delle Antiche fornaci a Bolotana (50 milioni di investimento, 70 nuovi occupati, 25 milioni finanziamento Mise e 5 milioni cofinanziamento regionale).

L’assessore dell’Industria ha invece riepilogato i dati delle pratiche di competenza: 104 domande sul bando T1 (concluso il 20.12.2016) delle quali 69 rigettate e 35 accolte; 109 domande sul bando T2 (18.09.2017) delle quali 3 rigettate mentre le altre sono ancora in fase di istruttoria.

Il capo gabinetto dell’assessorato del Commercio, Artigianato e Turismo ha illustrato i dati del bando T1- Commercio (93 domande, 14 accolte, 74 rigettate e 5 in corso di definizione) bando T1-Turismo (95 domande, 13 accolte, 57 rigettate e 25 da definire) bando T1-Artigianato (185 domande, 72 accolte, 97 rigettate e 10 da definire) ed ha dichiarato che sono da definire invece tutte le domande pervenute sul bando T2.

Il rappresentante dell’assessorato (in sostituzione dell’assessore Barbara Argiolas) ha inoltre affermato che, per quanto riguarda la legge 949, si è in attesa del rinnovo del contratto con l’Artigiancassa ma che in tempi brevi l’iter dovrebbe concludersi così da consentire l’approvazione in Giunta delle direttive per i contributi alle imprese.

Il presidente della Sfirs, Paolo Sestu, ha illustrato le attività e gli impegni della finanziaria regionale che gestisce 28 differenti fondi a valere su risorse comunitarie, statali e regionali. Sestu ha rassicurato sulla organizzazione e sull’efficienza della struttura ma ha ribadito la necessità di rafforzare le professionalità presenti in Sfirs con il reclutamento di almeno altri dieci analisti finanziari.

Gianluca Cadeddu, direttore del centro regionale di programmazione, non ha nascosto difficoltà e fisiologici ritardi ma ha evidenziato anche i positivi risultati raggiunti con l’implementazione della piattaforma unica e con la profonda riorganizzazione del sistema nel verso della semplificazione, della trasparenza e dell’efficienza.

«Resta da abbattere un ritardo di otto, dieci mesi – ha dichiarato Cadeddu – e lavoriamo per migliorare  i tempi di risposta ma abbiamo già istruito 1.628 domande, delle quali 664 con esito positivo ed abbiamo già erogato 30 milioni di euro mentre altri 30 sono i fase di erogazione, a fronte di 180 milioni di euro di contributi richiesti.»

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Il Gruppo Storico Teatro, diretto da Monica Zuncheddu, è al suo esordio.

Dodici giovani attori, provenienti in gran parte dalla Compagnia di Ragazzini di Cagliari, si cimenteranno con “La tragedia di Guevara” di Muin Bsiso (Gaza, 1927 – Londra 1984). Lo spettacolo sarà accompagnato, con musiche originali, dalla fisarmonica di Luigi Lai.

In scena domani 22 marzo, alle ore 20.00, presso il Piccolo Auditorium in piazzetta Dettori a Cagliari, lo spettacolo rientra nella programmazione della quindicesima edizione di “Al Ard” Doc Film Festival organizzato dall’Associazione Sardegna Palestina.

Si tratta di una sintesi dell’opera teatrale in versi “Ma’ sàt Guevara” (La tragedia di Guevara) del 1969 di cui la versione italiana è tratta da Antologia di letteratura palestinese, a cura di Wasim Dahmash, Roma, Università Sapienza, 2005.

Subito dopo la morte di Muin Bsiso, riconosciuto tra i più grandi scrittori arabi di tutti i tempi, un compositore egiziano cantava: “Muin, voce delle vittime / riempi la mia con la tua voce”. È stato sepolto al Cairo poiché non poté mai tornare nella città dove era nato e nella cui storia la famiglia affonda le sue radici.

Muin Bsiso fa paura anche da morto. Fin da giovanissimo milita nel Partito Comunista Palestinese. Conosce la prigione, la guerra, l’occupazione, gli assedi e i massacri, ma continua instancabile la sua lirica combattiva e insieme delicata. Per Bsiso la poesia è impegno sociale e politico al fianco delle vittime.

Quando nel 1982 le truppe israeliane assediano Beirut, un gruppo di scrittori pubblica un foglio letterario “al-Ma‘raka” (La battaglia) – che tra l’altro fu il titolo della prima opera di Bsiso (Il Cairo, 1952) – e sceglie due suoi versi come motto della nuova pubblicazione: “Aqbalu fa-la musàwama / al-majd lil-muqàwama” (Sono venuti, che nessuno contratti / gloria alla resistenza).

Comincia a pubblicare poesie nel 1946 sul giornale Hurriyya (Libertà) di Giaffa. Tra il 1952 e il 1983 ha pubblicato 29 volumi di poesia e di teatro in versi. Sue opere sono tradotte in molte lingue tra le quali: inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, russo, turco, azeri, uzbeco, persiano, urdu, hindi, giapponese, coreano.

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Abbanoa si è presentata questa mattina agli operatori economici, alle banche e agli amministratori, per fare il punto su quanto realizzato rispetto al Piano degli investimenti 2017, con un focus sulla programmazione dei prossimi mesi. Un meeting di rilevanza strategica che ha visto, tra gli altri, la partecipazione del Direttore del Dipartimento Nars del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, Dipe, Gabriele Pasquini e dell’esperto di Project Financing del Dipe, Pasquale Marasco. A introdurre i lavori il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas, in rappresentanza del sindaco di Cagliari l’assessore Francesca Ghirra, a rappresentare l’importanza di Abbanoa per il sistema idrico della Sardegna l’Assessore ai Lavori Pubblici Edoardo Balzarini.

«Questa occasione annuale di incontro ci serve per fare un bilancio di quanto realizzato e per presentare la programmazione di quanto ancora è da fare – spiega il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas -. Rappresenta una assunzione di impegni di fronte a cittadini, operatori, investitori e stakeholders. La Sardegna è seconda in Italia sul fronte degli investimenti con 62 euro ad abitante nel 2017. Davanti solo la Toscana, dove la tariffa è superiore di due volte quella sarda. Nelle altre regioni si registrano 42 euro pro capite al Centro Italia, 39 euro pro capite al Nord, 11 euro pro-capite al Sud. La sfida di questi anni è quella della innovazione di processo e dello sviluppo tecnologico a supporto del servizio al Cittadino.»

Definendo la metodologia GAR, Gestione attiva delle reti – in fase di estensione a 230 comuni sardi – Abbanoa ha sviluppato una considerevole esperienza nell’ambito della gestione delle reti e lotta alle perdite idriche. Esperienza misurabile attraverso un dato: nel 2014 il Gestore potabilizzava e immetteva in rete 242 milioni di metri cubi d’acqua, nel 2017 ne ha potabilizzati 230: dodici milioni di metri cubi di acqua, l’equivalente di ben 8 miliardi di bottiglie da un litro e mezzo, in meno immessi in rete, pur in presenza di consumi in aumento, e avendo soddisfatto una richiesta che, soprattutto d’estate, cresce al ritmo del 20% all’anno. E’, infatti, proprio il calo dei quantitativi di risorsa, come ha sottolineato il direttore Murtas nel corso della sua presentazione, a confermare l’impegno di Abbanoa nell’attività costante di monitoraggio e riduzione delle perdite idriche, vera emergenza che scaturisce dalle condizioni delle reti sarde, consegnate ad Abbanoa (insieme agli impianti di potabilizzazione e depurazione) in condizioni critiche, bucate e corrose, con oltre mezzo secolo di attività alle spalle.

INTERVENTI GIA’ APPALTATI SULLE RETI

Ammontano a quasi 180 milioni di euro (178,9 per la precisione) le risorse già appaltati che Abbanoa investirà nei prossimi tre anni negli interventi di efficientamento delle infrastrutture del servizio idrico integrato tra manutenzioni ordinarie (pronto intervento) e straordinarie (sostituzioni di interi tratti di rete): due maxi appalti divisi in 11 lotti che saranno operativi dal 15 aprile.

Oliena Abbanoa ha sperimentato un nuovo programma di ingegnerizzazione della rete che ha consentito di intervenire in maniera decisa sulla riduzione delle perdite e sulle loro cause. Verifica della rete, analisi dei flussi d’acqua, installazione di valvole regolatrici di pressione nei punti strategici, riparazioni e sostituzione di interi tratti di condotte: ora l’intera rete idrica è coperta da un sistema innovativo di misura e gestione del servizio che garantisce una notevole efficienza e risparmio di preziosa risorsa idrica. Il “Progetto Oliena” sarà esteso in 230 Comuni, Abbanoa sta aggiudicando le procedure di gara per i primi 30 previsti per il 2018. I servizi tecnici – che si collegano agli interventi di efficientamento previsti nei due maxi appalti da 180 milioni di euro – saranno avviati da maggio (11,5 milioni).

Nel primo semestre dell’anno Abbanoa avvierà gare per 8,5 milioni in relazione a servizi di ingegneria e architettura, compresi sempre nel progetto di ingegnerizzazione delle reti. 

Già nel 2017 Abbanoa si è confermata il primo investitore in Sardegna per i servizi di ingegneria e architettura legati alla realizzazione di nuove opere. E’ quanto emerso dal “Monitoraggio dei bandi per la regione Sardegna” effettuato dal Centro studi Sardegna dell’Ordine degli ingegneri di Cagliari. Abbanoa è al primo posto per 42 bandi pubblicati (13,1% sul totale dei bandi pubblicati in tutta l’Isola nel 2017), seguita a grande distanza dai Comuni di Sassari e Oristano con 10 bandi ciascuno (pari al 3,1%). “Determinanti per la crescita”, viene riportato nel dossier, “sono state le gare d’appalto bandite da Abbanoa”.

Abbanoa sta rivoluzionando anche tutto il sistema di gestione dei serbatoi al servizio dei centri abitati. In 460 impianti sono stati installati degli innovativi misuratori che consentono una gestione informatizzata delle riserve idriche. In precedenza le rilevazioni venivano eseguite del tutto manualmente dagli operatori.

Abbanoa è sempre più impegnata a indirizzare i propri investimenti verso soluzioni tecnologiche che assicurino il minor consumo di acqua, energia e reagenti attraverso progetti di automazione e telecontrollo degli impianti in grado di ottimizzare i loro cicli di lavoro. Con una grande responsabilità: quella della tutela dell’ambiente.