Giovedì 12 dicembre, dalle ore 17.30, presso la Biblioteca Comunale di Carbonia, sita in viale Arsia s.n.c., nell’ambito della rassegna Carbonia Scrive, si terrà la presentazione del libro di Angela, Luciano, Maria Luisa, Gianfranco Trebini “Giovanni e Luigina” .
Presenterà gli autori Giampaolo Cirronis Giornalista ed editore autore della pubblicazione del libro.
Gli autori
Angela (nata a Villaputzu) e Luciano, Luisa e Gianfranco Trebini (questi ultimi tutti nati a Carbonia) sono gli eredi ancora in vita degli otto figli nati dai due protagonisti di questo racconto.
Luciano, incaricato dalla famiglia di stenderne le pagine, ha già dato alle stampe due volumi di poesie: “È arrivata la dea?” e “Aragonite azzurra”, oltre a una novella, “Salima”. In questo caso era indispensabile la collaborazione dei fratelli in quanto si trattava di comporre un mosaico le cui tessere giacevano ben custodite nelle teche della memoria di ciascuno di loro, intrecciandosi perfettamente.
Con quest’opera essi hanno voluto rendere omaggio alla memoria di due guerrieri che durante tutto il tortuosissimo iter della loro esistenza hanno fieramente combattuto e quasi sempre vinto, contro tutte le insidie che il tempo ha saputo apparecchiare per rendere loro la vita davvero difficile.
Il libro
Giovanni e Luigina è il racconto, pregno di disavventure, di avversità e di lutti, ma anche di fede nella propria forza d’animo e nel diritto di sopravvivenza, che narra le vicende che hanno contrassegnato l’esistenza di due piccoli esseri dal grande cuore e dallo straordinario coraggio, vicende che si dipanano principalmente sotto i cieli meridionali della Sardegna, tra le lande agropastorali del Sarrabus e le viscere della terra nella città nuova chiamata Carbonia. Le loro traversie hanno inizio nel periodo più buio e odioso della storia italiana del secolo passato,quando i concetti di serenità, libertà e diritto non erano ancora approdati sulle coste dell’isola di Sardegna. Una lunga, esecrabile stagione attraversata da un avvenimento enorme, gigantesco, catastrofico più di un terremoto o di un uragano: la spaventosa seconda guerra mondiale, che dalla regione germanica arrivò ad oscurare il sole fin sulle fertili lande alla foce del Flumendosa. La storia di Giovanni e Luigina è, come detto, costellata di enormi difficoltà di diversa natura e di numerosi eventi luttuosi che hanno reso faticosa fino allo spasimo la realizzazione onesta di quel desiderio minimale, senza pretese, che è il sogno semplice di due esseri umani, quello di poter vivere insieme una vita dignitosa. Due esseri le cui sole risorse sono l’amore, tesoro inesauribile che li ha tenuti insieme fino all’ultimo respiro, e la caparbietà, lo spirito vitale che ha consentito loro di non cedere mai, nemmeno di fronte alla più terribile delle contingenze e di procedere insieme lungo la tortuosissima strada della vita. Un anelito legittimo come può esserlo quello di milioni di persone emarginate da una società che vive “altrove, in un altro pianeta” e scende sulla Terra solo quando le servono bestie da lavoro o carne da macello. Giovanni e Luigina è il racconto delle gesta di due piccoli giganti, rappresentanti indomiti di un popolo sempre sconfitto ma mai vinto, è il racconto di una vittoria finale dopo mille battaglie perse contro l’arroganza e l’avidità dei padroni, contro l’ignoranza e il dolore.
Hanno ceduto soltanto, ma con un sorriso impercettibile di soddisfazione, solo di fronte all’ostacolo più alto, quello insormontabile che a nessuno è dato di poter scavalcare.