2 November, 2024

Una serata all’insegna della bellezza, della moda e del fascino, giovedì 29 agosto, a Carbonia, con l’ultima tappa di Miss Italia Sardegna. Giunta alla sua 85ª edizione, la kermesse si è svolta nella piazza Roma della città mineraria con l’elezione di Miss Sardegna. L’iniziativa organizzata da Sardegna Eventi, esclusivista nella Regione Sardegna, in collaborazione con la Pro Loco di Carbonia ed il comune di Carbonia, ha regalato momenti di spettacolo, con il virtuoso sassofonista Juri Deidda, i ballerini Andrea Garau & Silvia Scintu, la singer Tony Marongiu, la talentuosa acustic band “Le 3 di notte” reduce dell’esibizione al Red Valley di Olbia, Jony Jay Dj vocalist e speaker radiofonico e il Dream Circus Show. Special guest Alex Belli, modello di punta per Gianfranco Ferrè e Giorgio Armani, nonché attore protagonista di CentoVetrine e dei film “Dagli occhi dell’amore” e “Un insolita vendemmia”. La sua tanto attesa uscita ha premiato l’artista con numerosi applausi che hanno coronato la sua esibizione canora alla chitarra con due icone della musica italiana: “Il tempo di morire” di Lucio Battisti e “Piccola stella senza cielo” di Luciano Ligabue.

Le quindici bellissime ragazze hanno sfilato sulla passerella con eleganza e charme, ma hanno anche mostrato la loro preparazione culturale, rispondendo alle domande del bravissimo conduttore Matteo Bruni, che tra una battuta ed un’altra, ha messo a loro agio tutte le emozionatissime concorrenti.

Le giovani stelle si sono anche esibite con due coreografie sulle note di Madonna ed hanno sfilato mettendo in luce i vari sponsor della serata. Una giuria variegata ha potuto analizzare e votare le loro qualità, arrivando ad una decisione ponderata che ha visto indossare la fascia di Miss Sardegna a Rebecca Cossu, 20 anni, di Cabras.

«Sin da bambina mi prendeva le scarpe col taccoracconta nonna Chiara e le indossava per sfilare e farsi ammirare dalla famiglia.»

Una famiglia che l’ha accompagnata: la mamma, il papà, lo zio e la nonna tutti affettuosissimi intorno alla loro reginetta.

Un sorriso dolcissimo, a volte malizioso, semplice e spontanea, sportiva e studiosa, tutte caratteristiche che le hanno fatto guadagnare l’ambitissima fascia.

Non resta che vincere e magari diventare la prossima Miss Italia.

Buona fortuna Rebecca.

Nadia Pische

       

Dopo il grande successo dei primi concerti e la Tournée dell’Orchestra tipica di Tango, cala il sipario sulla ricca programmazione della quindicesima edizione di ARTango&Jazz Festival, rassegna concertistica organizzata dall’associazione Anton Stadler, sotto la direzione artistica di Fabio Furia, bandoneonista e compositore.

Dal 1 agosto, nelle location più suggestive del Sud Sardegna, musicisti di caratura internazionale si sono alternati sul palco dando vita a dei concerti strepitosi, dove i presenti hanno potuto immergersi nel mondo del tango esplorando nuove emozioni musicali.

Domenica 1 settembre si terrà l’ultimo appuntamento di quest’edizione di ARTango&Jazz Festival, che ha fatto registrare numeri da record nelle settimane precedenti.

Ad Iglesias, presso il panoramico e storico scenario della Miniera di San Giovanni (Piazzale d’ingresso grotta Santa Barbara), alle ore 21.00, andrà in scena lo straordinario concerto “La notte dei romantici virtuosi”, con i solisti di fama internazionale Boris Bizjak al flauto e Lana Trotovsek al violino accompagnati dall’Orchestra Anton Stadler che aprirà e chiuderà il concerto in un’ideale simmetria musicale.

L’ensemble darà vita ad un crocevia tanguero spaziando tra le musiche di Dvořák, Bach e Vivaldi. Sarà un elegante e coinvolgente viaggio nel repertorio dedicato alla grande musica d’autore per una serata di alto intrattenimento colto con solisti d’eccezione.

 

Incendi oggi a Portoscuso e Carbonia.

A Portoscuso, in località Sa Foxi, lo spegnimento è stato coordinato dal personale della stazione del Corpo forestale di Carbonia, coadiuvato dal personale CFVA della stazione di Sant’Antioco e dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di Pula. Sono intervenute due squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Carbonia e Sant’Antioco, i vigili del fuoco di Carbonia, i volontari di Gonnesa A.D.A.V.D. e di Sant’Antioco – Assosulcis. Le operazioni di spegnimento del mezzo aereo si sono concluse alle 12.30.

A Carbonia, in località Su Cuccu Mannu, lo spegnimento è stato coordinato dal personale della stazione del Corpo forestale di Carbonia, coadiuvato dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di Bosa Pula. Sono intervenute due squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Carbonia e Iglesias e i volontari di Carbonia e Iglesias. Le operazioni di spegnimento del mezzo aereo si sono concluse alle 17.30.

 

Grande serata mercoledì 28 agosto a Carbonia, in piazza Roma, con il concerto degli “Equipe 84 La storia in tour”, evento organizzato dall’agenzia Capricorn Concerti, con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia, in collaborazione con l’associazione turistica Pro Loco. L’Equipe 84 è un gruppo musicale nato nel 1964 a Modena che ebbe subito notevole successo che portò ad una collaborazione con artisti di grande calibro come Mogol, Lucio Battisti e Lucio Dalla. Nel 1971 il terzo posto al festival di Sanremo con il brano ”4 marzo 1943” di Lucio Dalla. Sino alla metà degli anni ’70 il gruppo è formato dal duo Ceccarelli-Sogliami, in quanto Maurizio Vandelli decide poi di continuare la carriera come solista. Ad oggi la band è formata da Tony Mione voce e chitarra, Giuliano De Leonardis al basso, Roberto De Vincentis alla batteria e Marco di Marco tastiera e voce.

Una serata all’insegna della nostalgia, una pioggia di successi che il pubblico canta con loro…

“Bang Bang”, una canzone sull’amore che passa e non torna più, che ferisce il cuore come un colpo sparato da una pistola. “Nel ristorante di Alice”, “4 marzo 1943”, “Ragazzo di Strada”, la storia di un ragazzo che respinge una ragazza perché appartiene ad un’altra classe sociale. Tanti i pezzi tratti da album di icone della musica italiana, tra tanti “Io vagabondo” un grande successo dei Nomadi, la storia di un ragazzo solo in giro per il mondo, i buoni propositi che aveva quando era ragazzino ma che vede andare in fumo e decide di andare in giro per il mondo come un vagabondo. “L’isola di Wight” dei Dik Dik, un brano melodico che narra di un’isola a sud dell’Inghilterra, famosa perché ospita un festival musicale molto ambito. “Tutta mia la città” dedicata alla città di Carbonia…

Un concerto, il loro, che ha fatto rivivere un periodo importantissimo del panorama musicale italiano, nel quale oltre alle canzoni ha deliziato il pubblico con il brano “Apache”, dedicato all’omonima tribù nativa dell’America Settentrionale.

Un sussulto di emozioni che ha riportato indietro nel tempo chi ballava e cantava i brani della propria gioventù. Un repertorio che merita e che live assume un carattere ancora più rilevante…che “pesca” nello scrigno dei ricordi e, per un attimo, fa dimenticare il tempo passato.

Nadia Pische

 

Il battito vitale, l’ascolto, il ritmo nella tana: a inaugurare la XII edizione del Festival Bimbi a Bordo sono – come sempre – tantissime attività laboratoriali, incontri, presentazioni di libri e narrazioni sonore, molte delle quali dedicate alla primissima infanzia: dalla gravidanza, alla fascia 0-6 anni che, quest’anno, è stata volutamente potenziata  per dare maggiore spazio alle attività delle famiglie con bimbe e bimbi piccini.  I suoni del bosco durante le camminate, l’orecchio teso a cogliere il ritmo della natura e la sinfonia dei suoni circostanti, la tana come dimensione circoscritta e accogliente come il grembo materno: gli spazi della Miniera di Montevecchio e della suo paesaggio circostante sono perfetti per l’esplorazione del tema scelto per questa edizione. Il Ritmo – durante la giornata odierna – sarà declinato in ben 80 incontri.

Questa mattina – per la formazione adulti – hanno aperto la giornata inaugurale i professori e direttori scientifici del Festival BAB Martino Negri e Francesco Cappa, che hanno spiegato la scelta del tema e dell’esplorazione di questo anno durante una lectio magistralis: «Ritmo, il cuore del narratore, il battito del lettore».

I due docenti della Bicocca hanno spiegato al pubblico presente alla lezione come il Ritmo sia la chiave e il cuore segreto di ogni narrazione. Il mondo di oggi – nel quale siamo immersi anche senza averne totalmente contezza – è costruito da una potentissima narrazione fatta di immagini che hanno anche una forza deformante della realtà ma soprattutto condizionante e vincolante.
La stessa forza che ritroviamo, per esempio, negli albi illustrati.

«Il ritmohanno spiegato Martino Negri e Francesco Cappa può essere percepito con svariati sensi, quindi per esempio con gli occhi e non solo con le orecchie. La stessa storia può essere narrata con differenti stili, e dunque diversi ritmi. Il ritmo comunque organizza il progetto della storia che si vuole raccontare e ci costringe ad ascoltare una voce o seguire il movimento di un segno, invitandoci a una sosta, a una riflessione. Ma, soprattutto, il ritmo ci conduce verso il senso di ciò che stiamo leggendo o ascoltando o guardando. Esiste, infatti, una relazione strettissima tra ritmo, immagine e narrazione, con il succedersi ordinato di parole, forme, luci, ombre, pieni e vuoti, suoni e silenzi, azioni e pause.»

In data 3.06.2024, preoccupati per alcuni segnali rilevati, abbiamo inviato al Sindaco del comune di Masainas una richiesta di informazioni circa la mancata proroga pluriennale del contratto di comodato d’uso della sede attualmente in uso al Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari. Tale sede in comodato è il locale delle ex scuole medie di Masainas e in questi anni è stato occupato fruttuosamente dall’Ente, scongiurando effetti di abbandono e disuso, e diventando punto strategico di erogazione di servizi. In particolare, la nota verteva sulla richiesta di chiarimenti circa la proroga del comodato solo fino al 31.12.2024, in luogo alla consueta proroga legata ai tempi della programmazione comunitaria, di cui il Gal gestisce fondi sia per le politiche di sviluppo rurale e sia per la pesca e gli affari marittimi (attraverso il Flag). L’ente, sottolineavamo nella richiesta, ricopre una importanza strategica non solo perché gestisce fondi Fesr, Feamp e Fse ed eroga servizi e finanziamenti, ma anche perché ha ottenuto l’importante accreditamento quale sede di ente di formazione regionale, quindi nelle sue aule è possibile svolgere corsi professionali regionali in sede.

Alla nostra nota, l’Amministrazione comunale di Masainas non ha dato seguito, neppure in maniera interlocutoria, pertanto, in occasione della convocazione del Consiglio comunale del 30 luglio (dopo due mesi dalla nostra nota) abbiamo richiesto il formale inserimento del punto all’ordine del giorno del Consiglio. Tale richiesta, non solo non è stata riscontrata, ma la nostra successiva richiesta, effettuata durante il Consiglio comunale ai sensi del regolamento, è stata respinta col voto contrario dei consiglieri di maggioranza, con deboli giustificazioni del Sindaco che alludevano a un necessario approfondimento del tema e a un differimento della trattazione specifica.

Riteniamo che, a 4 mesi dalla scadenza del contratto di comodato, il Gal Sulcis possa legittimamente pensare di cercare urgentemente una nuova sede, stante il silenzio della Amministrazione.

Accogliamo invece con favore e con speranza di positiva risoluzione del caso le parole utilizzate dal sindaco di Masainas durante la trasmissione televisiva “Obiettivo territori” della rete TCS andata in onda a metà agosto in cui si parlava del Gal Sulcis quale motore per “alimentare speranze di sviluppo per il nostro territorio”.

Lungi da noi fare polemiche, ma si rifletta sul ruolo strategico che un ente di tali dimensioni rappresenta per un piccolo paese come Masainas. Altri usi dei locali possono certamente essere meritevoli, soprattutto se come parrebbe, la sede volesse essere usata dalle associazioni del paese, ma non sicuramente paragonabili alla centralità e all’importanza di un ente finanziatore, erogatore, formatore e pagatore, veicolo di fondi comunitari, sportello per l’utenza ed ente accreditato per la formazione.

In data 3 settembre 2024 si terrà il Consiglio comunale in cui nell’ordine del giorno si legge “Discussione utilizzo locali comunali dell’ex scuola media” e immaginiamo che il tema venga trattato finalmente in quella sede. Vogliamo scongiurare il pericolo che questo ritardo nelle risposte, porti al risultato dell’abbandono della sede di Masainas da parte del Gal: chiediamo che l’Amministrazione, in sede di Consiglio comunale, renda note con urgenza le proprie intenzioni e motivazioni, chiedendo di avere una visione più ampia rispetto alle valutazioni locali. Il Gal, lo ripetiamo, è un ente strategico, come strategica è la possibilità di conservarne la sede per un piccolo Comune.

Il gruppo consiliare di minoranza “Masainas Insieme”

Il 28 giugno scorso il consiglio comunale di Carbonia aveva votato una mozione che impegnava il sindaco e la giunta a sospendere, o annullare, gli avvisi di pagamento relativi al tributo sui cosiddetti “passi carrabili”. Ieri, durante il consiglio comunale, è stata discussa una nostra interpellanza per chiedere se la giunta intendesse attuare il dispositivo approvato lo scorso 28 giugno, visto che, fino a questo momento, nessun provvedimento è stato assunto. Il sindaco ha risposto alla nostra interpellanza dicendo che non vi è intenzione, da parte dell’amministrazione, di dare seguito all’impegno votato in Consiglio comunale e ha aggiunto – e ciò costituisce una novità – che i provvedimenti adottati in materia di occupazione del suolo pubblico erano funzionali a far entrare soldi nelle casse comunali. Insomma, a fare cassa in maniera indiscriminata. Noi, ancora una volta, intendiamo opporci all’interpretazione che è stata data dei nostri regolamenti, nel totale silenzio – assenso dell’amministrazione comunale. Riteniamo davvero grave che il sindaco e la giunta non vogliano essere conseguenti ad un impegno votato in consiglio.

I gruppi consiliari Sinistra Futura – Movimento 5 stelle

Matteo Sestu, Gian Luca Lai, Francesca Pili, Sandro Mereu

Il 4 settembre 1904, al culmine di una giornata di tensioni legate allo sciopero sull’orario di lavoro che coinvolgeva circa duemila lavoratori della miniera di Buggerru, i soldati del Regio esercito chiamati dalla direzione della Société anonyme des mines de Malfidano aprirono il fuoco sui manifestanti. Lasciarono a terra tre minatori e una decina di feriti (uno dei quali morirà pochi giorni dopo). Fu il tragico punto di svolta di un lungo periodo di conflitti sociali legati alle lotte dei lavoratori per maggiori diritti tra la fine del XIX secolo e l’inizio del Novecento: pochi giorni dopo, su iniziativa della Camera del lavoro di Milano e contestualmente con altre proteste represse nel sangue in altre regioni, venne proclamato il primo sciopero generale nazionale della storia d’Italia.

A 120 anni di distanza, dal 1° al 10 settembre Buggerru e la sua comunità commemorano l’Eccidio, episodio cruciale della storia sarda e italiana con un ricco programma di incontri, presentazioni, iniziative e spettacoli teatrali e musicali, organizzato dal comune di Buggerru con il contributo dell’assessorato della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione, della Fondazione di Sardegna e della Fondazione Cammino di santa Barbara.

Per la sindaca di Buggerru Laura Cappelli, il tragico epilogo dello sciopero dei minatori ha ancora un significato di grande attualità: «Sono trascorsi 120 anni da quel 4 settembre del 1904dice Laura Cappelli -, quando la nostra comunità salì alla ribalta delle cronache nazionali per quello che oggi ricordiamo come l’Eccidio di Buggerru. Dopo più di un secolo, il mondo del lavoro è cambiato, ma nel 2024 vediamo come la dignità, la qualità e la sicurezza sia del lavoro che del posto dove si lavora non vengono garantite a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori. Per questo, commemorare l’Eccidio non è solo un dovere nei confronti di chi ha dato la vita e combattuto per i diritti più elementari dei lavoratori affinché il loro sacrificio non venga dimenticato, ma soprattutto deve essere l’occasione per mantenere viva l’attenzione in modo serio e costruttivo sull’essere lavoratore oggi e sul valore del tempo e del luogo di lavoro».

Queste le iniziative in programma.

Si inizia domenica 1° settembre, in piazza Santarelli alle ore 22.00, con il monologo “Eva e Petra” della compagnia teatrale “I Girasogni”: scritto da Gianni Loy, ex docente di Diritto del lavoro all’Università di Cagliari, vede in scena Fabrizio Passerotti e la regia di Giulia D’Agostini. Lo spettacolo affronta la vicenda del primo sciopero generale nazionale da un punto di vista inedito, è rivolto ad adulti e bambini e incrocia spunti più diretti come la lotta di classe e quella per i diritti dei lavoratori a grandi temi come l’amicizia e il perdono.

Due gli appuntamenti in programma per lunedì 2 settembre. Alle ore 10.00, nell’aula consiliare del Comune in via Roma 40, si farà il punto sulla Candidatura del patrimonio minerario del territorio del Sulcis-Iglesiente e Guspinese all’inserimento nelle liste del patrimonio mondiale dell’UNESCO, in qualità di paesaggio culturale, che vede il comune di Buggerru capofila dell’iniziativa. Interverranno sul tema, la coordinatrice del progetto di candidatura Irma Visalli, i rappresentanti dei Comuni del territorio, degli enti e delle istituzioni partner.

Alle 21.30, invece, in piazza Santarelli, verrà proiettato il documentario “Uomini in marcia”, una riflessione sul diritto al lavoro che prende spunto dalle lotte che, tra il1992 e il 1993, coinvolsero lavoratori, rappresentanti istituzionali e cittadini di ventisette comuni del Sulcis Iglesiente. Alla serata parteciperanno il regista Peter Marcias e la voce narrante del documentario Gianni Loy, ex docente di Diritto del lavoro all’Università di Cagliari.

Martedì 3 settembre, con inizio alle ore 10.00, ancora nell’aula consiliare di via Roma 40, si terrà il convegno “L’Eccidio di Buggerru del 4 settembre 1904. L’importanza e l’incidenza dell’evento nell’ambito storico, sociale e giuridico”. I lavori, introdotti e coordinati dal giornalista Anthony Muroni, vedranno la partecipazione di Gianni Loy, Duilio Caocci (professore di Letteratura italiana dell’Università di Cagliari), Iride Peis Concas, (scrittrice), Riccardo Massole, figlio del “professore minatore” Manlio Massole). Sono previste anche le testimonianze di alcuni minatori e, in chiusura, l’attore Luigi Pusceddu reciterà un monologo sull’Eccidio.

Alle ore 21.00, in piazza Santarelli, toccherà alla musica dello spettacolo #sessantaminutidi…: presentato dall’associazione culturale Opus Music & Art, sul palco saliranno Juri Deidda (sassofono tenore ed elettronica), Paolo De Liso (batteria preparata e percussioni), Paolo Assiero Brà (contrabbasso, basso elettrico ed elettronica) e Mauro Pes (tastiere ed elettronica).

Il giorno dell’Eccidio, mercoledì 4 settembre, momento centrale delle commemorazioni, verrà aperto alle ore 9.00 dalla Santa Messa di Commemorazione, in piazza Eccidio. Alla funzione seguiranno la deposizione della corona di fiori e gli interventi delle autorità. Dopo i saluti della sindaca di Buggerru Laura Cappelli, interverranno il segretario confederale nazionale della Cisl Ignazio Ganga, il segretario organizzativo nazionale della Uil Emanuele Ronzoni, la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi, il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini. Concluderà la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.

Chiuderà la giornata, in piazza Santarelli, alle ore 21.00, il concerto di Enzo Favata acoustic trio, con Enzo Favata ai sassofoni, Marcello Peghin alla chitarra acustica e Salvatore Maltana al contrabbasso.

Il calendario degli appuntamenti di quest’anno prevede due ulteriori iniziative.

Sabato 7 settembre, alle ore 21.00, al Museo del Minatore in via Marina, lo scrittore Raffaele Murru presenta il suo libro “Malfidano”, dedicato alla libertà negata alle donne e agli uomini nelle miniere Malfidano e alla loro ribellione che ha posto le basi per la costruzione di un mondo del lavoro diverso.

Martedì 10 settembre, alle ore 21.00, nello spazio dei Forni di calcificazione, passaggio di testimone tra le celebrazioni del 1904 e l’inizio del Santa Barbara international music festival: i pianisti Junhee kim e Honggi Kim proporranno una loro originale rilettura delle musiche di Bach, Busoni e Chopin intitolata “Blowin’ in the Bach”.

Il programma completo degli eventi è disponibile in formato PDF qui: https://shorturl.at/d107v

All’Università degli Studi di Cagliari parte il nuovo corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia in lingua inglese (Medicine and Surgery), tra le novità dell’offerta formativa per l’anno accademico 2024/2025.

Da lunedì 2 settembre fino al 12 settembre sarà possibile iscriversi alla prova selettiva, in calendario il 17 settembre.

Il corso presenta una struttura identica al Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia in lingua italiana: dura 6 anni ed è abilitante all’esercizio della professione di medico chirurgo e all’iscrizione alle scuole di specializzazione. La sola differenza è che tutte le attività, sia quelle teoriche che quelle pratiche, sono erogate interamente in lingua inglese.

I posti disponibili sono 100, di cui 80 riservati a cittadini italiani e comunitari e 20 riservati a cittadini non comunitari residenti all’estero.

«L’attivazione di Medicine and Surgery si inserisce organicamente in un preciso disegno di sviluppo dell’Ateneo, per il quale la ricerca più avanzata e una forte apertura internazionale alimentano un’offerta di ben 95 corsi di studio, 9 dei quali attivati per la prima volta” – sottolinea il professor Ignazio Efisio Putzu, prorettore delegato per la didattica, welfare allo studente e Università diffusa – in particolare, il nuovo corso di Medicine and Surgery darà alle nostre studentesse e ai nostri studenti ulteriori possibilità di guardare con competenza e sicurezza a un mondo della medicina sempre più integrato e in rapida evoluzione, dove nuove scoperte scientifiche e nuove sfide sanitarie si susseguono incessantemente.»

L’attivazione del corso di laurea in Medicine and Surgery punta inoltre a preparare gli studenti e le studentesse al confronto con i contesti scientifici internazionali e risponde anche alle esigenze del territorio regionale.

«Con il corso di laurea in Medicine and Surgery – spiega il professor Alberto Cauli, coordinatore del corso di laurea – l’Università degli Studi di Cagliari ha voluto integrare la propria offerta formativa in linea con i maggiori atenei italiani che sostengono l’importanza crescente della formazione medica internazionale e della preparazione di medici che siano pronti ad affrontare le sfide di una professione sempre più globale e interconnessa. Inoltre l’apertura del corso lingua inglese è un’opportunità per la Regione Sardegna di avere medici che siano in grado di interagire anche con un’utenza straniera come quella turistica, fondamentale per l’economia sarda.»

La procedura di iscrizione online alla prova di accesso in lingua inglese sul portale Universitaly (www.universitaly.it) sarà attiva a partire dal 2 settembre sino alle ore 15 del 12 settembre.

I dettagli del corso e il bando di selezione sono pubblicati sul sito istituzionale dell’Università degli Studi di Cagliari www.unica.it .

 

Il primo aprile è per tutti da sempre un giorno in cui si fanno e si ricevono scherzi. Da qui la scelta di una bellissima coppia Daniela Spada e Cesare Bocci di scrivere un libro “Pesce d’aprile… Lo scherzo del destino che ci ha reso più forti” perché proprio il primo aprile 2000 la vita li ha messi alla prova con un “terribile scherzo”.

E’ da pochi giorni nata la loro bimba “Mia”, quando Daniela sta per allattare la figlioletta ha un forte mal di testa e viene colpita da un ictus. Si risveglierà dopo 20 giorni per scoprire quali conseguenze aveva lasciato in lei.

La tremenda affermazione del medico alle dimissioni “Sua moglie non camminerà più!”, “Certo che lo farà!”, risponde il serio compagno Cesare Bocci, noto volto televisivo.

Da quel giorno inizia una sfida contro il tempo e, senza fine, lottano contro il dolore, lo sconforto contro un sistema sanitario non sempre soddisfacente e puntuale, contro le nostalgie di come era prima la vita… Daniela guidava la moto, suonava il sax, faceva sci d’acqua e ballava.

La sua vita cambiò radicalmente, dovette imparare a fare tutto da capo, anche la più semplice azione. Adesso a distanza di tempo ha ripreso a guidare, passeggia con il suo cane ed ha intrapreso una nuova professione. Col suo blog “cucinaamoremio.com” ritrova la voglia di mettersi in gioco… il suo nuovo mondo si articola tra pentole e padelle, semola e farine… E fa del suo passatempo il suo lavoro che dà il via a tante iniziative.

La vita però è davvero difficile e complicata, se si viene colpiti da una grave disabilità non sempre c’è la giusta preparazione psicologica per paziente e parenti, la preparazione che potrebbe rendere le cose un pochino più semplici ed evitare errori di ogni sorta. Purtroppo, in tutto questo marasma di problemi, la piccola “Mia” risente e non poco della situazione… sua mamma ha bisogno di tante cure attenzioni e tempo… tanto tempo. Molte sono le cose da gestire, tante le preoccupazioni, i problemi, ma con la forza del loro amore riusciranno a vincere questa sfida. I miglioramenti in Daniela sono tangibili, così come è concreta l’importanza di raccontare questa storia toccante, affinché si possono trarre spunti di riflessione e forza.

Martedì 27 agosto il loro libro è stato presentato nella sede delle associazioni Bacu Abis, con la presentazione di Paolo Serra, direttore regionale del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria.

Sentire questo racconto è stato toccante per il numeroso pubblico intervenuto, certi passaggi hanno anche fatto ridere ma il peso della storia si sentiva nella voce emozionata e tremante di Daniela, nascosto ora da una lacrima, ora da un sorriso.

Una storia di resilienza gestita con caparbietà, con tanta voglia di vincere, di ritrovare la serenità beandosi delle cose belle che si hanno e non stando in continuazione a pensare con rammarico a ciò che si è perso. L’aiuto che ha ricevuto Daniela da amici e parenti, prima di tutto dal suo compagno ora suo marito Cesare, è stato tanto, ma il lavoro che ha fatto lei su sé stessa è qualcosa di veramente grande, un monito per chi si ritrova a vivere una situazione simile.

Tanti auguri Daniela…

Nadia Pische