2 November, 2024

Dopo il grande successo dei primi due concerti, cala il sipario sull’ottava edizione della rassegna musicale “I tramonti di Porto Flavia”, anteprima estiva del Festival Internazionale di Musica da Camera (in programma ad autunno ad Iglesias). La manifestazione, organizzata dall’associazione Anton Stadler, sotto la direzione artistica di Fabio Furia, bandoneonista e compositore, avrà luogo nello spazio antistante l’ingresso dell’ex Area mineraria di Masua, dove i presenti godranno non solo della musica più raffinata, ma anche di un’incantevole ambientazione affacciata sul panorama costiero del Sulcis Iglesiente, davanti al maestoso Pan di Zucchero, lo scoglio più alto d’Europa.

Il sipario sui Tramonti di Porto Flavia calerà domenica 18 agosto, alle 20.30, in concomitanza col tramonto, con l’Effetto Ensemble formato da Dora Rodrigues (soprano) e Rui Gama (chitarra) che terrà il concerto finale dal titolo “Caprichos”. Sarà un viaggio nel repertorio di influenza portoghese e ispanica, dove l’alleanza tra musica e poesia assume un significato particolarmente simbolico nel repertorio per voce e corde pizzicate, traducendo in modo altamente sensibile e viscerale la diversità di emozioni e stati d’animo che poeti, compositori ed esecutori cercano di ritrarre, fusi in musica.

Nell’ottica della valorizzazione non solo del territorio, ma anche dell’eccellenze locali, la rassegna concertistica dei Tramonti di Porto Flavia chiuderà i battenti dell’ottava edizione, al termine del concerto all’interno del promontorio che domina Masua e sotto i colori di un delizioso tramonto, con una degustazione enogastronomica, compresa nel prezzo del biglietto, in collaborazione con il punto di ristoro da “Zio Lello”.

 

Continuano gli atti di incuria e inciviltà da parte di frequentatori di spiagge ma anche di cittadini che non hanno ancora preso coscienza dell’importanza delle proprie singole azioni, spesso derubricate a piccoli atti poco significativi. Ma c’è bisogno di coinvolgere proprio coloro che ad oggi sono fuori dal tema della cura dell’ambiente e non rivolgersi solo alla minoranza di persone già attive. Si tratta di una banale questione di numeri che vede incivili e, soprattutto, disinteressati in misura soverchiante. Ma come fare? Secondo AiCS, è necessario uscire dagli schemi con attività divertenti e coinvolgenti, soprattutto, per i più piccoli.

«Se proviamo ad immaginare un futuro migliore riguardo la gestione dei rifiuti, noi non lo immaginiamo con un numero sempre maggiore di persone che raccolgono i rifiuti dispersi dagli incivili ma piuttosto un numero inferiore di persone che sporcano», spiega Andrea Nesi, responsabile Ambiente di AiCS.

«Sia ben chiaro, non che raccogliere i rifiuti sia un’attività inutile ma è sicuramente secondaria, per non dire marginale, se messa in relazione con la costante immissione di rifiuti in naturaaggiunge Andrea Nesi -. Noi crediamo molto nei piccoli gruppi che nelle città di ogni dimensione, decidono di prendersi cura di una via, un’aiuola e/o altro, un atto concreto di civismo ed esempio costante sul proprio territorio. Ne conosciamo diversi verso i quali nutriamo un’ammirazione sconfinata poiché la loro è un’attività costante e di presidio. E, infatti, ne sentiamo parlare poco: piccoli gruppi agguerritissimi, che amano i propri luoghi e li curano in silenzio. Come nel caso dei nostri amici Veronica Baghino e Giuseppe Napoli a Carloforte – oggi referenti di AiCS Ambiente per la provincia – o Alessandro Congiu a Calasetta sull’isola di Sant’Antioco.»
«Ma la battaglia in favore dell’ambiente, quella di avanguardia, si combatte sulla sensibilizzazione – sottolinea Andrea Nesi -. E per noi la vera trincea è rappresentata dalla scuola primaria di primo e secondo grado laddove studenti e studentesse hanno la mente aperta, l’entusiasmo, la curiosità e la capacità di farsi sentire a casa propria. Gli anglosassoni lo chiamano empowerment, termine che sintetizza il tema dell’accrescimento della coscienza critica. Per noi l’empowerment è la stella polare e per questo incontriamo migliaia di bambini/e nel corso dell’anno facendoli giocare alla RIfiuthlon, una gara di raccolta rifiuti a premi che però non è un’attività di pulizia in senso stretto! Raccogliere rifiuti con le pinze solo in luoghi affollati, un rifiuto alla volta, senza sacchetti, non con lo scopo di pulire appunto ma trasformando i piccoli in educatori attraverso l’esempio. Speriamo che le energie saranno sempre più spese in questa direzione da parte di tutti coloro che a vario titolo si occupano di ambiente -. conclude Andrea Nesi -. Nel contempo oggi nel centro di Carloforte e domani sulla Spiaggia Grande di Calasetta, si svolgono 2 Rifiuthlon isolane: vi aspettiamo con i vostri bambini.»
 

Il comune di Portoscuso, in collaborazione con il Comitato “No speculazione energetica Carloforte”, ha organizzato l’incontro pubblico “Pale a mare: come salvare l’Isola”, che si terrà lunedì 19 agosto, dalle 19.30, negli spazi dell’antica Tonnara Su Pranu, a Portoscuso.

Interverranno: don Antonio Mura, parroco delle chiese di Portoscuso e Paringianu e direttore della Pastorale per il Sociale e il Lavoro della diocesi di Iglesias; Ignazio Atzori, sindaco del comune di Portoscuso; Stefano Rombi, sindaco del comune di Carloforte; Salvatore Obino, presidente del comitato “No speculazione energetica Carloforte”; Rolando Marroccu, portavoce del comitato tecnico Sardegna sostenibile.

Modererà i lavori la giornalista Susanna Lavazza.

Sono 23 le richieste di allaccio per impianti eolici offshore davanti alle coste della Sardegna, anche a sole 12 miglia dalle spiagge, come nel caso dell’isola Sant’Antioco (Toro1). Tre sono in dirittura d’arrivo, seguendo l’iter sul sito del ministero per l’Ambiente e la Sicurezza energetica.

Sono ben 16  i progetti per impianti offshore nel Sud Sardegna, 8 attorno all’isola di San Pietro. La più alta concentrazione in Italia.

Il più a rischio di essere approvato è l’Ichnusa Wind Power, per il quale la richiesta è stata fatta nel 2020 e sono già iniziati i lavori di trivellazione dei fondali davanti a Carloforte e Portoscuso, benché non ci sia ancora il semaforo verde dopo le integrazioni alle osservazioni per la procedura di VIA (valutazione impatto ambientale) che avevano come termine il 19 luglio.

Le osservazioni delle associazioni ambientaliste sul territorio, dei sindaci, dei comitati, di zoologi e biologi marini hanno rilevato che i 42 aerogeneratori IWP – altri tre volte e mezzo quelli attualmente a Portovesme, da installare sulle rotte dei tonni e dei falchi della Regina – causeranno danni all’habitat, alla pesca, al turismo, al paesaggio, alla navigazione, alla sicurezza marittima.

In particolare, sono a rischio le due tonnare storiche di Portoscuso e Carloforte.

I sindaci del Sulcis Iglesiente hanno già espresso “contrarietà” nei Consigli comunali. 

Dopo i saluti del sindaco di Portoscuso, Ignazio Atzori, verrà data la parola a don Antonio Mura, che porterà la voce della Chiesa diocesana, che corrisponde al territorio del Sulcis Iglesiente: «Esprimerò anche idee e prospettive abbondantemente confrontate con il cardinale Arrigo Miglio».

«Agiremo a livello legalesottolinea il presidente del comitato No speculazione energetica Carloforte, l’avvocato Salvatore Obino -. Abbiamo constatato che, in violazione delle regole di correttezza e buona fede, la Ichnusa Wind Power ha oscurato, rendendola illeggibile, parte della documentazione riguardante l’impatto ambientale del mega impianto offshore di 42 pale eoliche flottanti  da collocarsi in area marina a Nord-Ovest dell’Isola di San Pietro, ritenendo di impedire di proporre osservazioni in opposizione al progetto da parte dei portatori di interessi. Noi stigmatizziamo questo comportamento che denota arroganza e non affidabilità della società proponente, anzi riteniamo che sia passibile di annullamento della procedura di VIA.»

«Approfondiremo le attuali procedure ministeriali per gli impianti offshore e l’urgenza di una moratoria nazionale su tutte le richieste sia a mare sia a terradice Rolando Marroccu, componente del Comitato Tecnico Sardegna Sostenibile -. Verrà illustrata la proposta su come governare l’assalto speculativo ai mari sardi con l’istituzione di un piano di gestione delle spazio marittimo e di un limite di distanza dalle coste di 36 miglia nautiche, circa 70 km.»

Il sindaco di Carloforte, Stefano Rombi, si è espresso anche in un recente post su Facebook: «Cosa bisogna fare, oltre a firmare la legge e a continuare a lavorare sul decreto aree idonee?

Molte cose le ha già scritte l’associazione dei sindaci sardi (ANCI Sardegna) pochi giorni fa. Ne dico alcune, senza pretesa di essere esaustivo.

1. Sapere che il Governo non solo ha prevedibilmente impugnato la moratoria – tutti lo sapevano, anche gli estensori – ma ha anche predisposto un provvedimento (credo non ancora definitivamente approvato) che fa prevalere l’interessa ambientale su quello paesaggistico. Cioè uno schema che dice: del paesaggio (italiano, non solo sardo) poco ci interessa, conta solo l’ambiente. Ora, è chiaro a tutti che l’ambiente conta tantissimo, peccato che l’articolo 9 della Costituzione metta paesaggio e ambiente sullo stesso piano. Quindi: se questa cosa sarà confermata, la regione – anzi le regioni – farebbero bene a fare ricorso alla Corte Costituzionale per bloccarla.  

2. Trovare ulteriori meccanismi normativi – anche impugnabili… – per recuperare il tempo necessario – ottenuto anche grazie alla moratoria – per rendere efficace la legge regionale sulle aree idonee, legge complessissima su cui tutti gli uffici regionali stanno lavorando su indicazione della Giunta.

3. Come chiesto da ANCI, bisogna aprire “un grande cantiere di elaborazione e condivisione che attraversi tutti i territori dell’isola seguendo un cronoprogramma preciso, che sia definito da una cabina di regia tecnica/politica che veda al suo interno anche rappresentanti degli Enti Locali e dei Comitati. Un percorso che veda tutti impegnati in diverse fasi”. 

4. Fare il nuovo Piano Energetico e Ambientale della Sardegna, con il quale possiamo avere maggiori opportunità (forse) di mettere in discussione l’obiettivo minimo dei 6,2 Gw di produzione. 

5. Costituire l’Agenzia Regionale Sarda per l’Energia.

Andiamo avanti uniti e compatti. Con un unico obiettivo: la tutela di Carloforte e della Sardegna tutta. Lavorando per una transizione giusta, democratica, condivisa e rispettosa del paesaggio», conclude Stefano Rombi.

La sera del 13 agosto, a Gonnesa, in Piazza del Minatore, un vastissimo pubblico ha accolto sul palco, con grande calore, la Bandabardò & Cisco Bellotti con Ultimo Tango Tour, per la Produzione di Capricon Concerti, col patrocinio del comune di Gonnesa e della Regione Sardegna.

La serata è stata aperta dai Panky Alma, una band che combina il folk con la World Music, un quintetto di musicisti dai suoni vibranti e ballate strumentali, arricchite dalla bellissima voce della cantautrice e percussionista Pamela Strazzera, che a suo tempo fondò il gruppo di Alma Mediterranea. E se con loro l’atmosfera si è scaldata, con l’arrivo sul palco della Bandabardò & Cisco Bellotti, si è letteralmente infiammata. Il pubblico ha iniziato a ballare e a saltare al ritmo incalzante dei loro brani, cantando con un coinvolgimento dilagante.

Il gruppo nasce a Firenze nel 1993, fin dall’inizio promuove la sua musica in Italia e in Francia, poi col tempo in Spagna, in Svizzera e in altri Paesi europei. Nel 2021 perde il cantante, Enrico Greppi, stroncato da un male incurabile. Un anno dopo, inizia la collaborazione con Cisco Bellotti, cantautore italiano di musica folk rock che, appassionato di musica sin da bambino, segue e fa sua la musica di molti cantautori italiani, idoli senza tempo, come…Francesco Guccini, Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè, Roberto Vecchioni, Enzo Jannacci e tanti altri. Una carriera incredibile la sua, in giro per il mondo, con collaborazioni con gruppi come i Modena City Ramblers e vari successi come solista.

Martedì 13 agosto, a Gonnesa, hanno suonato e cantato tanti loro successi tra i quali “Riportando tutto a casa”, che nasce nel 1994 per rivendicare la loro identità meticcia, fatta di ritmi e suoni irlandesi ed emiliani, di racconti e di lotte degli anni ’70. “Gita sul Po” che immagina una famiglia di lavoratori che fa una gita sul grande fiume. “Domenica” che, con amara ironia, racconta di un’Italia che tira a campare allegramente nonostante le difficoltà economica e sociale. “Baci e abbracci “è un brano di buon auspicio che nasce per reazione all’atmosfera di distanziamento sociale dovuta alla pandemia da Covid, che ha seriamente condizionato la nostra vita, lasciando in molte persone dei segni indelebili.

Canzoni impegnate, veicolo di messaggi importanti che diventano parte di una festa dove il pubblico si mostra infaticabile come gli stessi artisti. Presentano un cocktail di brani della band e brani di Cisco che si intrecciano tra loro in vere e proprie turbìne di energia vitale…la giusta energia vitale che fa stare bene.

Nadia Pische

 

Nella mattinata di Ferragosto, il generale di Brigata Stefano Iasson Comandante della Legione Carabinieri Sardegna, accompagnato dal Comandante Provinciale di Cagliari Generale di Brigata Luigi Grasso, hanno voluto incontrare personalmente una rappresentanza dei carabinieri impegnati nei servizi di controllo del territorio per garantire ai cittadini della provincia, un “Ferragosto” all’insegna della sicurezza.
Il generale Stefano Iasson, sottolineando quanto sia importante l’attività di prossimità dei carabinieri anche nei più piccoli centri della Sardegna, ha espresso i suoi sentimenti di gratitudine ai militari presenti e, loro tramite, anche a quelli impegnati in servizio lontani dal capoluogo per l’operato finora svolta e per il contributo che forniranno alle comunità di riferimento in questo periodo festivo.

Dopo il grande successo dei primi due concerti, prosegue in alcune delle location più suggestive del Sud Sardegna, la quindicesima edizione di ARTango&Jazz Festival, rassegna concertistica organizzata dall’associazione Anton Stadler, sotto la direzione artistica di Fabio Furia, bandoneonista e compositore.

A partire dal 17 agosto, la programmazione sarà arricchita dalla tournée dello spettacolo “Lo que vendrà”, dell’Orchestra tipica di tango del Conservatorio di Musica di Cagliari, con la partecipazione del bandoneonista e direttore artistico del festival Fabio Furia. L’orchestra si esibirà nei comuni di Gonnesa, Sarroch, Narcao, Portoscuso, Iglesias (Porto Flavia) e Pimentel.

Il primo atteso appuntamento da non perdere è il 17 agosto, alle 21.30, a Gonnesa presso S’Olivariu, caloroso parco urbano al centro del paese. La tournée proseguirà, sempre alle 21.30, il 19 agosto a Sarroch, nell’eclatante e suggestiva Villa Siotto, mentre il giorno dopo sarà di scena a Narcao nell’accogliente Piazza Europa. Il 21 agosto, invece, l’Orchestra Tipica si esibirà a Portoscuso, presso la scenografica Tonnara Su Pranu, con inizio del concerto a partire dalle ore 22.00. Dopo alcuni giorni di pausa, l’esibizione verrà replicata a Porto Flavia, sabato 24 agosto, alle 20.30, nello spazio antistante l’ingresso dell’ex Area mineraria di Masua. La tournée si concluderà il 21 settembre a Pimentel, con un evento di beneficenza, nell’emozionante Giardino di Lu, con inizio alle ore 19.00.

Il programma della serata prevede l’esecuzione di capolavori del Tango firmati da autori del calibro di Plaza, Ruggiero, Piazzolla, Di Sarli, Venturam, Melo, Mores, Rovira e Balcarce. Sarà un viaggio nel mondo sofisticato e passionale di quel «pensiero triste che si balla» che è il tango.

 

 

Domenica 11 agosto un volo speciale è decollato dall’anfiteatro di piazza Marmilla, a Carbonia, sull’aereo della “Elledance Airlines” un equipaggio pronto per fare il giro del mondo… guidato dai suoi bravissimi comandanti Emanuele Ledda e Silvia Loi.

Prima tappa il Brasile, con i colori e le danze tipiche di un popolo caloroso e travolgente. Dal caldo del Basile alla fresca Irlanda, con finti boccali di birra da offrire figuratamente a tutto il pubblico. E poi la particolarità del paese a stelle e strisce, gli Stati Uniti, con gruppi di ballo scatenati e delle fogge più diverse fra loro. Non poteva mancare lo scalo in Spagna, con un pittoresco flamenco ballato dai maestri Silvia ed Emanuele. E come non fermarsi in Francia, ad assistere ad uno spettacolo al Moulin Rouge e non potersene andare senza godere della visita a Disneyland Paris, dove in coppia Minny e Topolino si sono romanticamente esibiti…

A seguire la dolcezza delle principesse e il ballo tra Bella e la Bestia, per poi passare ad un divertentissimo can can. E, una volta lasciata la Francia, ancora uno scalo, stavolta in Messico, dove grandi sombreri indossati da piccoli ballerini hanno animato il palco. Un bellissimo omaggio alla grande Frida Kallo, un’icona femminista, una coraggiosa pittrice messicana che con le sue opere ha rivoluzionato l’arte popolare del Messico.

Poi di nuovo sull’aereo per un’altra tappa: la California e qui bellissime cowgirl hanno ballato divertendosi e facendo divertire il pubblico. Ancora una tappa a Cuba con gruppi di Hip Hop con i tipici balli di strada dai ritmi travolgenti.

Un viaggio fantastico tra musiche, danze e costumi di tantissimi paesi del mondo, per poi tornare nella nostra amata Italia, i suoi colori e le musiche tipiche… una samba sulle note di Città di Pulcinella, Vieni a ballare in Puglia a ritmo di jave, Piazza Grande con una dolcissima rumba… E, in conclusione, non poteva non esserci la tappa più importante del viaggio, la nostra Sardegna, con Nanneddu Meu e le bandierine dei Quattro Mori. Così l’intero corpo di ballo dell’Elledance Airlines ha salutato il pubblico che calorosamente l’ha sostenuto per l’intera serata.

Un ringraziamento finale anche da parte dell’assessora Giorgia Meli che ha ricordato l’importanza della danza in un processo di socializzazione per divertirsi e completare sé stessi.

Nadia Pische

           

I vigili del fuoco di Cagliari sono intervenuti stamane, intorno alle ore 11.00, a Capoterra, in località La Maddalena Spiaggia, per un incidente stradale che, per cause ancora da accertare, ha coinvolto due autoarticolati per il trasporto di benzina, ed un pulmino da 9 posti in cui viaggiavano due bambini ed una adulta.
Sul posto si sono subito portare due squadre dei vigili del fuoco, una dalla base estiva del distaccamento di Pula ed una dal distaccamento portuale di Cagliari, con il supporto di un’autogru e di una autobotte dalla sede centrale di Cagliari. Giunte sul posto, le squadre hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area ed all’estricazione delle persone dai diversi mezzi per affidarle alle cure del personale medico del 118, intervenuto con tre ambulanze e un elicottero. Per tre adulti i sanitari hanno disposto il trasporto in ospedale in codice rosso,mentre per i due minori sono stati assegnati codici giallo e verde.
Successivamente i vigili del fuoco si sono occupati di districare il pullmino dalle autocisterne, fortunatamente vuote, mediante l’utilizzo dell’autogru, per il ripristino della sede stradale e della viabilità.
Sul posto, oltre ai vigili del fuoco ed al personale sanitario, sono intervenute anche le forze dell’ordine per quanto di loro competenza.

Mercoledì 21 agosto il generale Roberto Vannacci, parlamentare europeo, presenterà a Portoscuso, nella Sala Corpus dell’ex Tonnara Su Pranu, il su libro “Il Mondo al Contrario”. Nel corso dell’evento saranno affrontati diversi temi trattati nel libro e le connessioni di questi con le politiche dell’Unione europea. Presenterà e modererà l’incontro Roberto Marino Marceddu, amministratore del comune di Gairo. Roberto Vannacci dialogherà con Sandro Angioni. Seguirà il dibattito.

A Sant’Antioco sarà una settimana di Ferragosto ricca di concerti, dai grandi della musica noti al pubblico internazionale sul palco dell’Arena Fenicia, alle band  locali e non solo per “Ferragosto in Laguna”, manifestazione che da alcuni anni accompagna l’estate antiochense e si svolge nelle aree verdi del Lungomare cittadino, in prossimità della laguna. Un evento imperdibile con ingresso sempre gratuito che mette insieme lo street food, le mascotte per i più piccoli, gli hobbisti, il dj set e un gruppo musicale diverso ogni sera, dal 14 al 18 agosto con apertura degli stand alle 17.00.

E così, se la notte di Ferragosto sarà il momento principale della rassegna “FestArtes, Sulky jazz e narrazioni” e l’Arena Fenicia aprirà le porte al celebre musicista e compositore bosniaco di Sarajevo Goran Bregović – “The wedding & Funeral band”, la Laguna ospiterà invece il bravissimo Luca Martelli, “batterista rock”, già componente dei Litfiba. “Ferragosto in Laguna” proseguirà giovedì 15 nel lungomare con il concerto dei Sardos, cui seguirà il dj set di Albo; venerdì 16 sarà il turno dei celebri Golaseca e successivamente ancora Albo dj; mentre sabato 17 ci sarà spazio per uno spettacolo differente: “Summer dance party” di Angel eventi. Chiuderà la rassegna di Ferragosto fronte laguna l’esibizione del gruppo storico locale Wa’in Bon’Ora, in programma domenica 18.

Menzione speciale per sabato 17 agosto, quando Sant’Antioco passerà alla storia del rock: il palco della nostra Arena Fenicia verrà solcato dalla band australiana “Wolfmother”, considerata una delle più grandi rock band del mondo con 6 album all’attivo, un prestigioso Grammy Awards e capace di fare sold out nei suoi molteplici tour mondiali. In Italia le tappe dei rocker australiani saranno due, una delle quali nel prato verde di Sant’Antioco. L’evento rientra nella prima edizione del “Sulki Rock”, festival musicale che ha l’ambizione di essere un punto di riferimento nazionale importante perché capace di attrarre i nomi più blasonati del panorama rock internazionale. Oltre ai Wolfmother, anche diversi gruppi spalla, a partire dalle 19.00: Matteo Leone; i Lastbreath; i Loose Sutures. Biglietti in vendita presso BoxofficeSardegna.it e presso l’edicola di Sant’Antioco Giornaland in via Nazionale.