Copagri Sardegna ha invitato il Consiglio regionale a dare un’accelerata al disegno di legge sulla “blue tongue”.
La blue tongue dà nuovi segni di recrudescenza su tutto il territorio sardo, causando la morte di migliaia di capi ovini e compromettendo la gestione di molte aziende zootecniche. Per questo Copagri Sardegna, che sulla questione non ha ancora preso posizione al contrario delle altre associazioni agricole, ha chiesto al Consiglio regionale di dare un’accelerata alla concessione degli indennizzi ai produttori.
Dopo la volontà della Giunta regionale di incrementare le risorse necessarie a coprire gli indennizzi per la perdita dei capi e dei conseguenti redditi, volontà manifestata con un disegno di legge dello scorso 8 agosto (deliberazione n. 33/62), Copagri ha inviato una nota alla presidente del Consiglio regionale, ai presidenti dei gruppi consiliari e delle Commissioni agricoltura e sanità affinché garantiscano una corsia preferenziale alla discussione e rapida approvazione del provvedimento.
«Contestualmente – ha dichiarato Ignazio Cirronis, presidente di Copagri Sardegna – abbiamo chiesto ai presidenti delle due commissioni competenti, di sentire le organizzazioni professionali agricole nel corso dell’esame del disegno di legge.» Per Ignazio Cirronis è necessario «prevedere, oltre che le misure contenute nel ddl, un rafforzamento dell’azione di prevenzione indirizzata a combattere, in primo luogo, il culicoide responsabile della trasmissione della malattia».
Copagri, infine, chiede «un aggiornamento del Piano regionale sul benessere e protezione animali da reddito che non si limiti alle sole azioni di controllo. Il precedente piano risale al 2010».