Catherine Dunne chiude domenica sera a Portoscuso la 7ª edizione del festival letterario “Parole sotto la torre”.
Sarà Catherine Dunne a mettere il sigillo di chiusura sulla settima edizione del festival letterario Parole sotto la torre, organizzato dall’associazione Noteapiedipagina in collaborazione con il Comune di Portoscuso (direzione artistica di Gianni Biondillo, coordinamento di Saverio Gaeta). Domani, domenica 11 agosto, alle 22.00, quella che è considerata oggi la più importante scrittrice irlandese sarà ospite della Tonnara Su Pranu, con l’incontro “Le Storie e le Isole”: dall’Irlanda alla Sardegna, in tema con il filo conduttore della rassegna, Arcipelaghi.
Nata nel 1954 a Dublino, dove vive, Catherine Dunne con il suo romanzo d’esordio, “La metà di niente” (Guanda, 1998) ha ottenuto un successo clamoroso in tutto il mondo: il diario lucido e drammatico di una donna, Rose, che, di punto in bianco, si trova sola, senza soldi e con una famiglia da mantenere. Con una scrittura semplice l’autrice irlandese racconta la realtà quotidiana come se fosse speciale ed è apprezzata per lo stile con cui avvolge il lettore portandolo nel cuore dei suoi personaggi. Solo in Italia ha venduto oltre un milione di copie. Con Guanda ha pubblicato anche La moglie che dorme, Il viaggio verso casa, Una vita diversa, L’amore o quasi, Se stasera siamo qui, Donna alla finestra, Tutto per amore e Quel che ora sappiamo. E’ la vincitrice dell’ultima edizione del Premio internazionale Boccaccio per la letteratura straniera. L’ultimo suo libro è il romanzo breve “La grande amica” (Guanda, 2013). A dialogare con lei sarà Annarita Briganti, giornalista che collabora con le pagine culturali di Repubblica, Repubblica Milano, Repubblica Sera.
La grande amica. Due amiche. Un’estate. Un inganno. Quando Miriam parte per la sua prima esperienza via da casa, un lavoro estivo in un albergo sul mare, crede di allontanarsi solo di pochi chilometri. Ma Marie-Thérèse, con cui condividerà una stanza, il lavoro e le sue prime avventure “da adulta”, la condurrà molto più lontano dalla sua vecchia vita, e da se stessa. Di qualche anno più grande, bella, disinvolta, infinitamente più esperta, diventa la sua guida, la sua alleata, in poche parole la sua prima, vera migliore amica. Da un’inattesa serata al pub a un’indimenticabile vacanza in Cinquecento, Miriam spiega finalmente le ali. Ma volare significa anche poter cadere… Con uno sguardo delicato e profondo, Catherine Dunne trasfigura la storia di due ragazze in un ritratto dell’adolescenza e dei sentimenti che la nutrono. Un racconto senza tempo sull’amicizia e sul cambiamento, sull’abbandono e sul ricordo.