31 October, 2024

Attilio Stera 85

Attilio Stera, 38 anni, già capogruppo Udc nel Consiglio provinciale Carbonia Iglesias, è il nuovo assessore all’Ambiente, turismo e industria del comune di Domusnovas. Subentra a Luigi Bacchis.

La Giunta, guidata dal sindaco Angelo Deidda, è ora così composta: vicesindaco Giampaolo Garau; assessori Marco Cuccu, Alessio Stera, Massimiliano Ventura, Matteo Moi, Attilio Stera.

I diversi volti del lavoro freelance, atipico, parasubordinato e precario (non contrattualizzato) saranno i temi portanti della prima Assemblea Generale del Lavoro Autonomo indetta dall’ Assostampa Sarda in collaborazione con l’Ordine regionale dei giornalisti in programma a Sedilo il prossimo 6 Luglio.

Al centro dell’incontro, la realtà e le prospettive del lavoro autonomo e precario in un contesto editoriale sempre più destrutturato, meno garantito e in profonda crisi.

Quali scenari si potrebbero aprire per i giornalisti autonomi in vista del nuovo contratto, dell’approvazione della legge sull’equo compenso e della riforma dell’ordine, quali le proposte e le tutele? Come garantire un nuovo welfare e una formazione multimediale adeguata all’evoluzione della professione?

L’assemblea sarda, sulla base di una proposta elaborata dalla commissione nazionale del lavoro autonomo Fnsi (che inoltriamo in allegato), discuterà e voterà un documento relativo al tema dell’equo compenso che verrà portato all’attenzione degli Stati Generali nazionali fissati a Roma l’11 e 12 Luglio.

Nell’auspicio della più ampia partecipazione dei colleghi, comunichiamo che già da oggi sarà possibile inviare spunti e riflessioni all’indirizzo assemblealavoroaut@stampasarda.org al fine di rendere la proposta sarda più articolata ed efficace in vista del confronto al tavolo ministeriale.

L’appuntamento è per sabato 6 luglio a Sedilo nella sala della Consulta Giovanile in Piazza San Giovanni Battista, dalle ore 10.00 alle 13.30 circa. Seguirà una colazione di lavoro.

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Il Contratto d’Area sottoscritto il 22 giugno 1999 ai sensi della L. 662/96 art. 2 comma 203 lett.c) e della delibera CIPE del 21 marzo 1997 punto 3, venne salutato con grande fiducia e speranza per il rilancio economico di un territorio in crisi qual’era alla fine del secolo scorso il Sulcis Iglesiente. L’obiettivo era la realizzazione di 14 nuove iniziative imprenditoriali in grado di creare 370 nuovi posti di lavoro a regime, mediante investimenti per 116 miliardi di lire (poco meno di 60 milioni di euro), dei quali 67 da erogare mediante contributi pubblici (60 di fondi CIPE). Il 7 giugno del 2001 venne sottoscritto il Primo Protocollo aggiuntivo, il quale a sua volta è stato oggetto di completamento nel 2005.

Il Contratto d’Area comprende complessivamente 27 iniziative imprenditoriali. Con il primo Protocollo aggiuntivo, infatti, è stata prevista la realizzazione di ulteriori 11 nuove iniziative imprenditoriali, con investimenti per 71,74 milioni di euro, di cui 44,05 milioni di euro di contributi pubblici, e una occupazione a regime di 440 unità.

Il completamento al primo Protocollo aggiuntivo, sottoscritto nel 2005, riguarda 2 iniziative produttive per 14,67 milioni di euro di investimento, di cui 9,60 milioni di euro di contributi pubblici e con l’obiettivo di creare 64 nuovi posti di lavoro.

Complessivamente sono quindi state stanziate risorse pubbliche per euro 84.607.802 (a fronte di investimenti per complessivi euro 137.273.727) al fine di conseguire un incremento occupazionale a regime di  781 unità.

Il presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi, qualche giorno fa ha convocato una conferenza stampa, per illustrare lo stato di attuazione del Contratto d’Area in fase di chiusura.

A fronte degli investimenti, sono state oggetto di revoca (per problemi  di varia natura verificatisi in sede di attuazione dell’iniziativa) 8 interventi e 2 sono stati oggetto di rinuncia.
Complessivamente non sono andati a buon fine contributi pubblici per euro 66.337.306,79 con una perdita occupazionale potenziale di 499 unità.

Oggi le imprese in attività sono sei, per un numero complessivo di 255 occupati.

Su 84.607.802 milioni di euro di contributi pubblici concessi, ne sono stati erogati effettivamente 47.848.392. Complessivamente soltanto 15.857.375 di euro di contributi pubblici sono stati utilizzati per iniziative ancora operative a distanza di dieci anni.

Tore Cherchi ha spiegato che questi dati, anche alla luce del medesimo andamento constatato negli altri contratti d’area, dimostrano una scarsa funzionalità del sistema di finanziamento.
Nel caso specifico le principali criticità sono derivate dalle carenze infrastrutturali delle aree individuate per la realizzazione delle iniziative e dai tempi, assolutamente inadeguati, necessari per il rilascio delle autorizzazioni amministrative preliminari alla realizzazione degli insediamenti. In particolare le problematiche connesse alla caratterizzazione ed alla bonifica delle aree si sono rivelate determinanti per il fallimento di molti investimenti. Questa criticità è peraltro presente a fronte di qualunque iniziativa che si debba insediare nelle zone del territorio del Sulcis Iglesiente per le quali è prevista la caratterizzazione ed eventuale bonifica del sito prescelto. Si tratta di un costo aggiuntivo, spesso elevatissimo, del quale le aziende non sempre sono a conoscenza.
La circostanza che il piano di caratterizzazione debba essere approvato dal Ministero dell’Ambiente, pregiudica ulteriormente il rapido insediamento delle iniziative, compromettendo, a volte definitivamente, il business plan delle aziende.

La concessione di finanziamenti in ragione del numero di occupati (piuttosto che in funzione della fattibilità e sostenibilità economica degli interventi) – ha sottolineato ancora Tore Cherchi – ha portato molti imprenditori a ipotizzare una occupazione difficilmente conseguibile e mantenibile nel medio periodo, con conseguente chiusura dell’attività nel quinquennio dal completamento dell’investimento. Ha inoltre pesato negativamente l’isolamento dell’area individuata rispetto al restante tessuto produttivo nazionale e internazionale, che non ha permesso il decollo di molti investimenti.
Numerosi sono stati anche i fenomeni patologici legati ad un non corretto utilizzo dei fondi pubblici con conseguenti interventi delle autorità di recupero delle somme erogate.

Il presidente della Provincia, infine, ha messo in evidenza come i risultati pesantemente negativi registrati dal Contratto d’Area, meritino una profonda riflessione anche sulle cose da fare a breve e medio termine con i progetti di attuazione del Piano Sulcis.

Alessandra Pintus
Nonostante siano diminuiti i contributi regionali ed aumentati gli alunni con disabilità certificata, frequentanti gli istituti superiori di secondo grado del Sulcis Iglesiente, la Provincia di Carbonia Iglesias ha confermato il servizio di assistenza educativa specialistica per l’anno scolastico 2013-2014.
La competenza provinciale in merito al supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio, è alla base del progetto di assistenza, ai sensi della Legge 104 del 1992.
«Abbiamo ritenuto opportuno procedere ad esternalizzare il servizio alle cooperative sociali di tipo A, consorzi già esistenti, raggruppamento temporaneo di imprese e consorzi ancora da costituirsi – spiega l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Alessandra Pintus – partendo da uno stanziamento a destinazione vincolata che verrà trasferito dalla Regione pari a 159 mila euro. Tuttavia, tali risorse risultano comunque insufficienti a coprire l’intero fabbisogno, rilevato con le istanze pervenute: pertanto, per garantire almeno un servizio minimo essenziale efficiente e dignitoso – sottolinea Alessandra Pintus -, è necessario integrare il sostegno regionale, reperendo nuove risorse.»
Il progetto di assistenza educativa specialistica durerà circa 36 settimane a decorrere dal mese di settembre 2013 e fino a giugno 2014, per un fabbisogno complessivo di oltre 200 mila euro.
«Al fine di non intaccare la qualità del servizio sempre garantito al territorio, a tutela del formale e sostanziale diritto all’istruzione per tutti – conclude l’assessore provinciale -, abbiamo quindi ravvisato la necessità di incrementare lo stanziamento che verrà trasferito dalla RAS, mediante l’utilizzo di fondi del bilancio di previsione 2013 per circa 42 mila euro.»

 

La Provincia n° 259 pagina 01

Il 22 dicembre 1995 nasceva “La Provincia del Sulcis Iglesiente”, un nuovo periodico nel panorama editoriale regionale.
Perché un nuovo giornale, titolava l’editoriale del numero 0. «Un territorio investito da una così grave crisi economica, ha bisogno di forze e strumenti nuovi, capaci di trasmettere quotidianamente la voglia di reagire e di andare avanti, di non arrendersi con una facile quanto drammatica fuga dal campo di battaglia. La Provincia del Sulcis Iglesiente nasce con questo spirito, con la volontà di dare un contributo al rilancio ed alla crescita del territorio in un campo sempre più importante qual’è quello della comunicazione».

Sono passati 18 anni e i problemi del territorio sono sempre gli stessi, forse ancora più gravi ed oggi più di ieri si avverte la necessità di “resistere” e di lavorare tutti insieme per costruire il futuro.

Quando nasceva il giornale, la nuova Provincia era ancora di là da venire. E’ arrivata, ha vissuto otto anni, e per volontà popolare ha concluso anzitempo il suo percorso, insieme alle province di Olbia Tempio, del Medio Campidano e dell’Ogliastra, con il commissariamento deliberato dal Consiglio regionale venerdì 28 giugno 2013.

Il giornale continua la sua storia e raddoppia il suo impegno con l’ingresso nello straordinario mondo di internet, con la versione on line.

«Entusiasmo, coraggio ed un pizzico d’incoscienza». L’editoriale del numero 0 de “La Provincia del Sulcis Iglesiente” esordiva con queste parole, e quelle che erano le principali componenti della nuova iniziativa editoriale, sono valide ancora oggi al debutto della versione on line.

“Resistere” in questi 18 anni non è stato facile, la crisi economica si è riflessa inevitabilmente sul mercato pubblicitario, il giornale alcuni anni fa da quindicinale è diventato mensile, ma ha migliorato la sua veste grafica, con il colore nella prima e nell’ultima di copertina e in alcune pagine interne, ed ha confermato la caratteristica della distribuzione gratuita su tutto il territorio che nel 1995 era una novità pressoché assoluta non solo a livello regionale, si è rivelata una scelta vincente ed è stata poi adottata da analoghe iniziative sia nell’Isola sia in altre regioni italiane.

Quello che nasce oggi è un progetto ambizioso che, grazie alla “Rete”, è destinato ad un pubblico più vasto, ben oltre i confini territoriali e regionali. L’impegno è gravoso ma l’entusiasmo, il coraggio ed il pizzico d’incoscienza sono gli stessi che animarono gli esordi della versione cartacea nell’ormai lontano 1995.

Il sito non è ancora completo ma abbiamo voluto “rompere il ghiaccio” oggi, 1 luglio 2013, e lavoreremo per farlo crescere rapidamente, con un’ampia documentazione fotografica (caratteristica anche della versione cartacea)  ed un occhio di particolare riguardo alla valorizzazione dello straordinario patrimonio ambientale del territorio.

Giampaolo Cirronis

L’assessorato regionale degli Enti locali, finanze e urbanistica ha liquidato 21 milioni e 110mila euro alle province e 146 milioni e 193 mila euro ai comuni, somme corrispondenti al 40 percento del Fondo unico per l’anno 2013, al netto delle somme già erogate in sede di esercizio provvisorio. Con questo provvedimento vengono liberati in favore degli Enti locali, nuovi fondi utili, da un lato, allo sviluppo territoriale nei comuni e nelle province isolani, dall’altro, ad attivare nuovi canali di investimento nei settori nevralgici dell’economia locale.

Nel dettaglio la ripartizione del 40% del Fondo unico per i comuni isolani prevede: oltre 40 milioni e 765mila euro per i comuni in provincia di Cagliari; più di 10 milioni e 600mila per quelli in provincia di Carbonia Iglesias; oltre 16 milioni e 480mila per i comuni in provincia di Nuoro; 6 milioni e 372mila per quelli della provincia dell’Ogliastra; 22 milioni e 344mila per i comuni in provincia di Oristano; 12 milioni e 146mila per quelli in provincia di Olbia Tempio; 27 milioni e 555mila euro per i comuni della provincia di Sassari e, infine, quasi 10 milioni per quelli in provincia di Villacidro e Sanluri.

Riguardo le province, i 21 milioni spettanti in base al 40% del totale sono divisi in: 5 milioni e 257mila euro alla provincia di Cagliari; 2 milioni a quella di Carbonia Iglesias; 1 milione e 820mila a quella del Medio Campidano; 2 milioni e 464mila per quella di Nuoro; 1 milione e 484mila per la Provincia dell’Ogliastra; 2 milioni per quella di Oristano; oltre 2 milioni per quella di Olbia Tempio e, infine, 3 milioni e 560mila per la provincia di Sassari.

Contestualmente la Regione ha ripartito anche 52 milioni 775 mila euro alle province e 371milioni 243mila euro ai comuni delle somme del fondo Unico per l’anno 2013, in base alle modifiche apportate con la legge Finanziaria del 23 maggio 2013.

Carbonia di notte

 

Inizia mercoledì 10 luglio la quarta edizione di “Nottinsieme”. L’Amministrazione comunale di Carbonia, sentite le diverse parti coinvolte nella programmazione dell’evento, ha preferito posticipare di una settimana l’inizio della manifestazione 2013 per consentire a tutti i partecipanti di perfezionare l’organizzazione per l’avvio dell’iniziativa.

Arrivata alla quarta edizione, la manifestazione estiva di svago, intrattenimento e shopping sotto le stelle, interesserà via Gramsci, piazza Matteotti, via Fosse Ardeatine, Piazza Roma, parte di via Nuoro e di Piazza Ciusa.

Tutti gli interessati possono richiedere ulteriori informazioni sulla manifestazione rivolgendosi all’assessorato allo Spettacolo, al terzo piano della Torre Civica. Telefono 0781.694412 o 348.4406131. E-mail agai@comune.carbonia.ca.it e fdesogus@comune.carbonia.ca.it.

Per coloro che volessero partecipare all’evento, mettendo in vendita i propri prodotti e creazioni o oggetti di seconda mano è possibile rivolgersi alla Pro Loco, in via Marconi 12 a Carbonia, dalle ore 17.30 alle 20.00. Telefono 0781.876216.

Portoscuso 2

Prosegue l’attività di caratterizzazione e messa in sicurezza del territorio comunale. Sono coinvolti nel progetto il comune di Portoscuso, l’Igea, l’Assessorato regionale alla Difesa dell’ambiente, l’Arpas Dipartimento di Portoscuso, l’Asl 7 di Carbonia, l’ISPRA, l’Istituto Superiore della Sanità e l’Istituto Zooprofilattico della Sardegna.

Dal loro coordinamento è stato definito il Piano Operativo di Lavoro.

In particolare sono previste le seguenti attività:
1. monitoraggio acque di falda dell’intero territorio comunale;
2. caratterizzazione suoli per l’integrazione analisi di rischio;
3. monitoraggio sanitario delle matrici vegetali – zootecniche – ittiche;
4. integrazione caratterizzazione degli arenili di Punta S’Aliga e di Portovesme;
5. interventi di M.I.S.E.: rimozione rifiuti in aree comunali.

Riveste particolare interesse il monitoraggio sanitario delle matrici vegetali-zootecniche-ittiche finalizzato ad un approfondimento della valutazione del rischio sanitario al quale la popolazione è esposta per il consumo di alimenti di origine vegetale ed animale prodotti a Portoscuso. E’ stato concordato di eseguire il campionamento ed analisi delle seguenti matrici:

  • latte e foraggio;
  • ovini e caprini. Da ciascun capo verranno prelevati cervello, muscolo, fegato, rene e tessuto osseo;
  • specie ittiche presenti nella laguna del Boi Cerbus;
  • prodotti vegetali quali a titolo indicativo uve, vini, patate, carote, olive, olio, pomodori, cipolle ed altri ortaggi individuati tra quelli a foglie larghe.

Vista la rilevanza dell’argomento il comune di Portoscuso chiede la collaborazione della cittadinanza nel fornire l’autorizzazione alle attività di campionamento dei prodotti di origine vegetale ed animale purché provenienti dal territorio comunale di Portoscuso.

A tal fine, gli interessati possono segnalare la loro disponibilità indicando i propri dati ed un recapito telefonico, nei seguenti modi:

  • via e-mail all’indirizzo ambiente.ecologia@comune.portoscuso.ci.it
  • rivolgendosi direttamente o al telefono a:

Sig.ra Brunella Fois – ufficio ambiente – 07815111407

Geom. Giorgio Musu – ufficio ambiente – 07815111425.

Giba

Il sindaco di Giba, Learco Fois, ha rivolto un accorato appello ai cittadini per sollecitarli ad una maggiore collaborazione sulla raccolta differenziata dei rifiuti.

«Sai risultati dell’ultimo trimestre 2013 sulla raccolta differenziata – scrive Fois in un comunicato indirizzato a tutti i cittadini – è emerso, purtroppo, che il nostro paese risulta tra quelli meno virtuosi con una percentuale al di sotto di quella prevista dalla legge. Questo significa che, non raggiungendo la percentuale minima prevista per legge, siamo costretti a pagare delle penalità che, inevitabilmente, incideranno pesantemente sulle tasche dei cittadini, in quanto avranno come conseguenza quella di aumentare la tassa sui rifiuti.»

«La mancata corretta selezione della differenziata da parte di non poche persone – aggiunge il sindaco di Giba – vanifica il lavoro e l’impegno della stragrande maggioranza delle famiglie che invece con pazienza e spirito civico si applicano nel differenziare correttamente i rifiuti. In conseguenza di quanto premesso, per evitare di aumentare la tassa sulla raccolta dei rifiuti, non ci rimane altro da fare che effettuare delle verifiche e dei controlli sulle buste dei rifiuti indifferenziati (buste nere) depositate di fronte alla propria abitazione, per verificare se all’interno di esse vi siano dei rifiuti che non sono stati correttamente differenziati (umido, plastica, vetro, cartone, lattine) che invece si rinvengono nelle buste nere della indifferenziata.»

«Pertanto – sottolinea ancora Learco Fois – nel caso si rinvengano all’interno delle buste nere dell’indifferenziata, rifiuti da differenziare, verrà elevata al cittadino trasgressore una pesante sanzione amministrativa, Si invitano, pertanto, tutti i cittadini a prestare la massima attenzione nel differenziare in modo corretto i rifiuti, in primo luogo per evitare di pagare la multa, ma anche, io direi soprattutto, per scongiurare un aumento certo della tassa sulla raccolta dei rifiuti (nuova Tares)»

«Gli incaricati dei controlli che inizieranno immediatamente – conclue il sindaco di Giba – saranno i vigili urbani che agiranno in collaborazione con la ditta incaricata del ritiro dei rifiuti.»