Strepitosa Dinamo Banco di Sardegna, vince 102 a 98 sull’imbattuto parquet del PalaBigi della capolista Grissin Bon Reggio Emilia.
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La Grissin Bon Reggio Emilia è la prima finalista della Supercoppa Italiana 2015. Nella semifinale che ha aperto la stagione 2015/2016, la squadra di Maurizio Menarini ha battuto la Dinamo Banco di Sardegna Sassari per un solo punto, 79 a 78, al termine di un match estremamente equilibrato (26 a 21 per Reggio Emilia al primo quarto, 41 a 37 a metà gara, 63 a 64 al terzo quarto).
Per la squadra di Meo Sacchetti non mancano le recriminazioni, perché nelle battute decisive, con la squadra emiliana avanti di un punto, una discutibile decisione arbitrale su un’azione assai confusa, dopo un errore dei cronometristi, ha avuto un peso determinante, in quanto dalla palla in possesso della Dinamo a 16″ dalla sirena finale, si è passati alla palla assegnata alla Grissin Bon per una rimessa laterale con 6″ a disposizione. E sull’errore in attacco della Brissin Bon, la Dinamo non è riuscita, purtroppo, a sfruttare con il pur ottimo Marquez Haynes l’ultima azione che avrebbe potuto darle la vittoria, l’accesso alla finale e quindi la possibilità di difendere il trofeo vinto lo scorso anno al PalaSerradimigni di Sassari.
Dai numeri emerge che Reggio Emilia ha vinto la partita ai tiri liberi. Dalla lunetta, infatti, ha chiuso con un 22 su 26, contro l’11 su 16 della Dinamo. Logan e compagni, viceversa, hanno fatto meglio sia nei tiri da due punti, 20 su 36 contro il 18 su 44 degli emiliani, sia in quelli da tre punti, 9 su 23 contro 7 su 19.
I migliori realizzatori sono stati Stefano Gentile (15 punti, 2 su 5 da due, 3 su 4 da tre e 2 su 4 ai tiri liberi), Darius Lavrinovic (14) e Achille Polonara (12) per la Grissin Bon; Christian Eyenga (16 punti, 5/9 da due, 1/4 da tre e 3/6 ai tiri liberi), David Logan e Rok Stipcevic (13 punti a testa) per la Dinamo.
Nella seconda semifinale L’EA7 Milano ha superato l’Umana Reyer Venezia con il punteggio di 71 a 66 (primo tempo 28 a 37). L’avvio di gara è stato favorevole alla squadra veneta che ha controllato il gioco e il punteggio fino al 59 a 53. L’EA7 ha iniziato la sua rimonta a pochi minuti dalla fine con una serie di triple che hanno stordito Venezia, ancora avanti di un punto al 66 a 65 ma lo sprint decisivo è stato di Milano che ha chiuso sul 71 a 66. Alessandro Gentile, con 17 punti, il miglior realizzatore dell’incontro.
La finalissima Grissin Bon Reggio Emilia – EA7 Milano si gioca alle 18.30.
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Terminata la fase di preparazione con il 5° Trofeo “City of Cagliari” e il 1° trofeo “Città di Carbonia”, la Dinamo Banco di Sardegna Sassari affronta oggi e domani, a Torino, la Supercoppa italiana, primo impegno ufficiale della stagione 2015-2016. Questa sera, alle 18.15, al PalaRuffini,i campioni d’Italia affrontano, nella prima semifinale, la Pallacanestro Reggiana, la grande rivale della finale scudetto 2014/2015.
Alle 20.45, nell’altra semifinale, si affrontano Milano e Venezia, semifinaliste del campionato scorso.
La Dinamo Banco di Sardegna è la squadra detentrice della Supercoppa italiana, così come della Coppa Italia e dello Scudetto che un anno fa le hanno assegnato il prestigioso “Triplete”.
Questa sera Sassari e Reggio Emilia saranno due squadre diverse rispetto allo scorso giugno, mentre sono rimaste invariate le panchine, affidate a Meo Sacchetti e Max Menetti.
Reggio Emilia è ripartita dal nucleo di italiani al quale si sono aggiunti Pietro Aradori, inserito al posto di Drake Diener, Stefano Gentile e De Nicolao, ai quali è stata affidata la cabina di regia. Rimangono le due stelle lituane Kaukenas e Lavrinovic, giocatori che hanno dimostrato di poter fare la differenza. Coach Menetti potrà contare anche quest’anno su Della Valle e Polonara, reduci dall’esperienza con la Nazionale. Sotto canestro è arrivato un giocatore di esperienza e fisicità come Vereemenko, visto l’anno scorso con la maglia del Banvit.
Arbitreranno l’incontro i signori Begnis, Sabetta e Biggi.
Nell’altra semifinale, Venezia è la squadra che ha cambiato pochissimo su un roster già molto competitivo al quale ha aggiunto tre pezzi da novanta come Mike Green, playmaker già visto a Varese, Owens, lungo di Trento e Bramos, che arriva da un infortunio, e la giovane guardia Tonut, reduce da una grande stagione in A2 con Trieste. Rimane la struttura di una squadra che ha atto benissimo lo scorso anno, sfiorando la finale scudetto, grazie al lavoro in sinergia di Peric, Ortner, Goss e Ress.
L’Olimpia Milano ha costruito una squadra competitiva su tutti i fronti, con un roster profondo dalla spiccata fisicità, in linea con le direttive di coach Repesa. Le chiavi della squadra potrebbero essere Alessandro Gentile, trascinatore degli scorsi playoff e giocatore in grande ascesa, come dimostrato a Eurobasket, e Simon, nazionale croato voluto da Repesa. In cabina di regia Cinciarini e Lafayette, grande difensore e ottimo tiratore, insieme a Jenkins. Hummel metterà al servizio della squadra le sue doti balistiche mentre nel settore dei lunghi le scarpette rosse hanno scelto la tipologia molto atletica e di peso partendo da McLean, Mvp del campionato tedesco, passando per Lawal, completando con l’esperienza e il peso di Macvan e Barac.
Arbitreranno l’incontro i signori Sabetta, Di Francesco e Aronne.
La Dinamo Banco di Sardegna batte la Grissin Bon 75 a 73 (primo tempo 32 a 26 per la Grissin Bon dopo il 21 a 4 del primo quarto) ed è campione d’Italia con il triplete: Supercoppa, Coppa Italia e campionato. La squadra di Meo Sacchetti e del presidente Stefano Sardara ha centrato così un traguardo storico, forse irripetibile e, comunque, non superabile, che ha scatenato un entusiasmo senza precedenti a Sassari e in tutta la Sardegna che le si è stretta intorno con un calore inimmaginabile non più tardi di un mese fa, alla vigilia di questi fantastici, indimenticabili play off.
Come gara 6, anche se questa volta non sono stati necessari tempi supplementari, anche gara 7 è stata una partita da infarto. La Grissin Bon di Max Menetti l’ha iniziata a mille, nonostante le condizioni fisiche precarie del rientrante Darjus Lavrinovic, rifilando un parziale di 21 a 4 alla Dinamo in 10 minuti. Vitalis Chikoho, Achille Polonara, Andrea Cinciarini e Rimantas Kaukenas hanno colpito la difesa della Dinamo con quasi irrisoria facilità, impedendo per contro conclusioni facili e dominando ai rimbalzi, con una difesa spietata sul temutissimo Shane Lawal.
Chi non conosce il basket e, soprattutto, la Dinamo, sarebbe stato portato a pensare a una partita già decisa, soprattutto pensando ai precedenti tra le due squadre al Palabigi, dove la Dinamo non aveva mai vinto ed aveva perso male gara 1 e gara 2. Ma la Dinamo non s’è mai arresa senza lottare e non avrebbe potuto farlo proprio questa volta, giunta a un passo dalla storia.
All’inizio del secondo quarto Logan e compagni sono entrati in campo con una cattiveria agonistica straordinaria. La situazione si è cap0volta! La Dinamo ha iniziato a difendere come forse solo lei sa fare, la mira dei tiratori ha iniziato ad aggiustarsi e con un parziale di 18 a 4 s’è riportata pienamente in partita, 25 a 22 al 18′, con un canestro da sotto di David Logan. Improvvisamente s’è accesa la luce del gioco della Dinamo e c’è spenta quella della Grissin Bon. Ma il Drake Diener di questa sera è molto più vicino a quello in versione sassarese di quello messo in difficoltà dai guai fisici nelle ultime uscite, dopo un infortunio, e una sua “bomba” da tre punti riporta la Grissin Bon a +8, 32 a 24, poco prima dell’intervallo lungo, al quale la Dinamo si porta a – 6 con due titi liberi di Shane Lawal (l’unica occasione in cui è riuscito a fare 2 su 2).
L’avvio di terzo quarto è equilibrato, il vantaggio emiliano oscilla tra i 4 punti (39 a 35 al 24′ con un canestro da sotto di Jeff Brooks) e gli 8 punti (43 a 35 con due tiri liberi di Amedeo Della Valle al 26′). Dinamo a -3 con una “bomba” di Edgar Sosa e una schiacciata di Shane Lawal, 43 a 40, e poi con due tiri liberi di Brian Sacchetti al 28′ (45 a 42) ma prima dell’ultimo intervallo breve, si verifica l’episodio extratecnico che segna la partita: Edgar Sosa commette un fallo dubbio su Achille Polonara impegnato in un tiro dai 6,75, un tifoso entra incredibilmente in campo senza trovare alcuna opposizione e gli mette le mani addosso deridendolo, lui reagisce e gli arbitri lo sanzionano, provocando il quarto tiro libero per Polonara (che fa 4 su 4) e dà il possesso di palla alla Grissin Bon che, in un colpo solo, con un canestro da due punti di Rimantas Kaukenas, vola a +10: 55 a 45! Finale decisa, scudetto con giallo alla Grissin Bon?
La Dinamo non ci sta, Rakim Sanders piazza la “bomba” da tre punti e porta la sua squadra all’ultimo intervallo breve sul -7: 55 a 48.
L’ultimo quarto è il solito ultimo quarto della Dinamo, con Lawal, Sanders, Logan e Dyson in cattedra! Una schiacciata di Lawal, due “bombe” di Logan e un’azione da tre punti, canestro e tiro libero di Dyson, riportano le due squadre in parità: 59 a 59. Polonara, Cervi e una “bomba” di Drake Diener rilanciano la Grissin Bon a +8 67 a 59 al 35′, ma il bello per la Dinamo deve ancora arrivare: canestro da sotto e tiro libero di Sanders, due tiri liberi e un’altra “bomba” di Logan e le due squadre sono nuovamente in parità al 37′: 67 a 67! Ora la Dinamo è inarrestabile e corona la rimonta con il sorpasso l’allungo ed il sorpasso con due canestri di Dyson, 67 a 71! La Grissin Bon sente che la partita le sta sfuggendo di mano, Kaukenas non s’arrende, 69 a 71 e Drake Diener impatta a 71 con due tiri liberi micidiali. Ma l’uomo dei finali da brivido lo ha la Dinamo, si chiama Jerome Dyson: canestro da sotto per il 73 a 71, Drake Diener lo imita e fa 73 a 73 ma Rimantas Kaukenas commette il quinto fallo su Jerome Dyson che, con una freddezza incredibile, firma il 75 a 73 a una manciata di secondi dalla sirena finale. C’è una rimessa laterale contestata, gli arbitri la assegnano prima alla Dinamo poi, dopo aver verificato l’azione alla moviola, vedono il tocco di Shane Lawal e la cambiano a poco più di tre secondi dalla fine ma non c’è più tempo, perché il tentativo di tiro da tre di Drake Diener è disperato ed inutile. Gara 7 è della Dinamo, campione d’Italia 2014/2015!
Dopo Supercoppa e Coppa Italia la squadra di Meo Sacchetti corona una stagione straordinaria, vincendo anche lo scudetto! Inizia la festa che continuerà per tutta la notte a Sassari e in tutta la Sardegna.
La Grissin Bon ha chiuso con 27 su 52 da due punti, 3 su 21 da tre punti, 10 su 16 ai tiri liberi, 44 rimbalzi, 15 palle perse, 13 recuperate e 16 assist. Alla fine la prova di Achille Polonara (17 punti con 6 su 9 da due punti, 0 su 6 da tre punti, 5 su 8 ai tiri liberi, 14 rimbalzi, 2 palle recuperate e 3 assist) non è stata sufficiente alla Grissin Bon per coronare il suo sogno, così come la ritrovata vena di Drake Diener (autore di 14 punti, 3 su 5 da due punti, 2 su 5 da tre punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 4 assist), le buone prove di Rimantas Kaukenas (13 punti, 5 su 10 da due punti, 1 su 3 da tre punti, 3 palle recuperate e 1 assist) e Andrea Cinciarini (12 punti, 6 su 11 da due punti, 0 su 1 da tre punti, 5 palle perse, 1 palla recuperata e 5 assist). In evidenza all’inizio Vitalis Chikoko (6 punti, 3 su 3 da due punti, 5 rimbalzi e 2 assist) e Riccardo Cervi (4 punti, 2 su 4 da due punti, 0 su 2 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 2 palle recuperate). Il grande assente della serata è stato Amedeo Della Valle, straordinario in gara 6 a Sassari, autore di soli 4 punti (1 su 4 da due punti, 0 su 3 da tre punti, 2 su 2 ai tiri liberi), forse il più abbattuto alla fine per la sconfitta, a lungo in lacrime.
La Dinamo ha chiuso con 17 su 29 da due punti, 8 su 27 da tre punti, 17 su 25 ai tiri liberi, 37 rimbalzi, 20 palle perse, 6 recuperate e 11 assist. La Dinamo ha dimostrato di essere squadra, riuscendo a sopperire al ridotto apporto che è riuscito a darle il suo uomo migliore e più atteso, Shane Lawal, autore di soli 8 punti (2 su 4 da due punti, 4 su 8 ai tiri liberi, 8 rimbalzi, 4 palle perse, 1 palla recuperata e 1 assist; non a caso la sua prestazione sotto tono ha portato la Dinamo a perdere il confronto ai rimbalzi, solitamente suo punto di forza, per 37 a 44), con uno straordinario Rakim Sanders, autore di 18 punti (5 su 10 da due punti, 2 su 5 da tre punti, 2 su 3 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 4 palle perse, 1 assist); un buon David Logan (13 punti, 1 su 1 da due punti, 3 su 10 da tre punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 1 palla persa e 1 recuperata e il solito Jerome Dyson, Mvp della serata (17 punti, 4 su 5 da due punti, 1 su 7 da tre punti, 6 su 7 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 3 palle perse, 2 recuperate e 6 assist). Buono anche l’apporto fornito da Jeff Brooks (8 punti, 2 su 4 da due punti, 1 su 2 da tre punti, 2 palle recuperate e 1 assist), Kenneth Kadji (4 punti, 2 su 2 da due punti) e Edgar Sosa (5 punti, 1 su 2 da due punti, 1 su 2 da tre punti, 2 assist.
Per Grissin Bon e Dinamo Banco di Sardegna, le straordinarie protagoniste della finale scudetto del basket, è arrivata la sfida decisiva: chi vince stasera è campione d’Italia!
Non sono bastate sei partite, com’era prevedibile, per assegnare il tricolore ad una delle due squadre, esordienti al tavolo della finale. La squadra di Max Menetti ha vinto le tre sfide giocate al Palabigi, le prime due di inizio serie nettamente, la terza, gara 5, di strettissima misura, soprattutto grazie alla “giornata no” della Dinamo nel tiro dai 6,75 (2 su 25 con 22 errori iniziali consecutivi), la specialità che ha caratterizzato maggiormente la splendida stagione della “ditta sassarese”; la squadra di Meo Sacchetti ha pareggiato i conti nelle tre sfide disputate al PalaSerradimigni, tutte sofferte, la terza, gara 6, addirittura soffertissima, al punto che sono stati necessari ben tre tempi supplementari per consentirle di impedire agli emiliani di festeggiare nell’Isola il loro primo scudetto, unitamente agli errori commessi dal capitano Andrea Cinciarini allo scadere del secondo tempo regolamentare e del primo tempo supplementare!
Stasera, dalle 20.45, al Palabigi (la Grissin Bon giocherà gara 7 in casa grazie al miglior piazzamento ottenuto al termine della “regular season”, terzo contro quinto), si ricomincia tutto da zero, non contano più niente né le trenta giornate della “regular season“, né le 18 partite disputate dalla Grissin Bon e le 17 dalla Dinamo nei play off (gli emiliani hanno eliminato prima l’Enel Brindisi in cinque partite, poi l’Umana Reyer Venezia in sette, superando l’handicap del fattore campo nella sfida decisiva; la Dinamo ha “fatto fuori” prima la Dolomiti Energia Trento in quattro partite, poi i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano in sette, superando in entrambi i casi l’handicap del fattore campo derivante dal peggior piazzamento ottenuto nella prima fase).
Dalle prime sei partite è emerso chiaramente che la Grissin Bon fa leva su un più efficace gioco di squadra, grazie al quale riesce anche a superare l’handicap di alcune assenze, mentre la Dinamo Banco di Sardegna può contare su una maggiore fisicità e su un maggior talento individuale dei suoi uomini migliori che le consentono “strappi” devastanti anche nei momenti in cui tutto sembra compromesso, come è accaduto più volte nelle fasi decisive di gara 6. La Grissin Bon, penalizzata prima dall’assenza, poi dalle precarie condizioni fisiche di Drake Diener, il grande ex mai dimenticato da Sassari, ha nel talento e nella freschezza dei tre italiani Andrea Cinciarini, Achille Polonara ed Amedeo Della Valle e nell’esperienza dei lituani Rimantas Kaukėnas e Darjuš Lavrinovič le sue armi più efficaci; la Dinamo ha nel 28enne nigeriano Shane Lawal il suo “asso”, dominatore ai rimbalzi, soprattutto in attacco (stasera potrebbe dare l’addio al campionato italiano, comunque vada a finire, perché è nel mirino del Barcellona), nel play-guardia David Logan (32 anni, statunitense naturalizzato polacco) e nell’altro play-guardia Jerome Dyson (28 anni, statunitense) gli uomini in grado di fare la differenza in qualsiasi momento, sostenuti dai muscoli e dall’esperienza del 25enne Rakim Sanders (ex Maccabi Tel Aviv).
Il Palabigi sarà un inferno, come lo è stato nelle prime tre sfide e come lo è stato anche il PalaSerradimigni in tutte le partite dei play off. Il fattore campo, comunque, questa volta potrebbe non essere decisivo, perché la Dinamo ha dimostrato sia Trento sia a Milano di saper vincere in condizioni ambientali contrarie ed è fermamente intenzionata a scrivere la storia, con la pagina di coda di una stagione straordinaria, nella quale ha già centrato due traguardi, Coppa Italia e Supercoppa, centrando così un “triplete” da guinness dei primati.
Il fischio d’inizio è fissato alle 21.15, arbitri Luigi Lamonica, Roberto Chiari e Dino Seghetti. Telecronaca diretta su Rai 3.
La Dinamo Banco di Sardegna non muore mai, batte la Grissin Bon 115 a 108 al terzo tempo supplementare ( 24-20, 43-43, 63-64, 78-78, 90-90, 98-98, 115-108) e venerdì sera si giocherà lo scudetto in gara 7 al Palabigi di Reggio Emilia. Quella di questa sera è stata una sfida incredibile, dalle mille emozioni, decisamente poco indicata per i deboli di cuore.
La partita è stata equilibrata fin dalle battute iniziali e la Dinamo ha tentato il primo allungo al 7′ con due canestri da sotto di uno straordinario Jerome Dyson e una schiacciata di uno Shane Lawal strepitoso sia ai rimbalzi sia nei tiri da due punti: 17 a 13. Andrea Cinciarini ha tenuto su la sua squadra ma la Dinamo ancora con Dyson e Lawal è salita a +6, 22 a 16, ed ha chiuso il primo quarto sul 24 a 20.
La Grissin Bon ha recuperato il ritardo con Della Valle e Cervi e poi con tre canestri da sotto di Giovanni Pini e due “bombe” del solito Della Valle, ha effettuato il sorpasso e raggiunto il massimo vantaggio, +6: 35 a 41. Shane Lawal, Rakim Sanders, Jerome Dyson e Jeff Brooks hanno riportato sotto la Dinamo e le due squadre sono andate all’intervallo lungo in perfetta parità: 43 a 43.
Al ritorno in campo, la Dinamo ha operato un nuovo allungo, 48 a 43, poi 51 a 45 con una “bomba” di Logan, ma Kaukenas (4 canestri da sotto in 2 minuti) e Cinciarini hanno riportato nuovamente sotto la Grissin Bon, avanti di 1 al 25′: 53 a 54. Da lì in avanti l’equilibrio non si è più spezzato: 58 a 56, 58 a 60, 61 a 60 con “bomba” di Edgar Sosa, 63 a 64 alla fine del terzo quarto.
All’inizio dell’ultimo quarto, Ojars Silins ha messo la “bomba” del 63 a 67, ha replicato David Logan, 66 a 67. Squadre punto a punto fino alla fine e partita al supplementare su un errore nel tiro dello scudetto del capitano emiliano Andrea Cinciarini: 78 a 78.
Ancora equilibrio per 4′, poi Polonara (da tre) e Kaukenas hanno scavato un solco di 5 punti tra le due squadre a 48 secondi dalla fine. Reggio Emilia ha sentito di avere lo scudetto in pugno ma non ha fatto i conti con cuore e classe degli uomini della Dinamo che hanno riaperto il match con un siluro immediato da tre punti di Logan e pareggiato con uno scatenato Dyson. Andrea Cinciarini ha avuto ancora nelle mani la palla del match e dello scudetto ma ha sbaglia ancora: 90 a 90 e nuovo supplementare!
E’ stata Sassari a scattare avanti sul +5 con Brooks, Sanders e una schiacciata del piccolo Logan, 95 a 90, ma sul 97 a 92 Meo Sacchetti ha perso Shane Lawal per il quinto fallo e per un attimo la squadra ha tremato senza il suo centro re dei rimbalzi e oggi strepitoso ancbe nei tiri da due punti. Reggio Emilia ha recuperato e con un parziale di 6 a 0 è tornata avanti di un punto con due tiri liberi di Della Valle: 97 a 98. Jerome Dyson ha segnato dalla lunetta, 1 su 2, e impattato a 98, Brooks ha catturato un rimbalzo difensivo che avrebbe potuto portare la squadra sassarese al successo ma Giacomo Devecchi ha sbagliato il tiro da fuori e le squadre sono andate al terzo tempo supplementare: 98 a 98!
A questo punto la Dinamo ha ritrovato la vena dei suoi “bombardieri” dalla lunghissima distanza e per la Grissin Bon si è fatta notte. Logan ha siglato il 101 a 98, Cervi ha schiacciato per il 101 a 100, e si è scatenato Jerome Dyson: “bomba” da tre, replica Diener da sotto, altra “bomba” di Dyson che si è ripetuto dalla media distanza e Reggio Emilia è scivolata a -7: 109 a 102 al 53′. Il tempo per recuperare ci sarebbe stato ancora ma la Grissin Bon è sembrata scossa e la Dinamo ha affondato i colpi con due liberi e un canestro da sotto di Logan: 113 a 104. E’ la resa di Reggio Emilia, Massimiliano Menetti ha pensato a gara 7 ed ha messo in campo i giovani: Adam Pechacek (2 punti), Andrea Rovatti (2 punti) e Gabriele Stefanini. La Dinamo ha chiuso sul 115 a 108 e come le due semifinali, anche la finale per l’assegnazione dello scudetto si deciderà in gara 7.
L’Mvp, con 38 di valutazione, è stato anche oggi Shane Lawal, autore di 25 punti (10 su 11 da due punti, 5 su 9 ai tiri liberi e 16 rimbalzi), ma l’uomo partita nel concitatissimo finale, quando Lawal era già fuori per raggiunto numero di falli, è stato Jerome Dyson, con 8 punti (frutto di due siluri da distanza siderale ed uno straordinario tiro dalla media distanza) in pochi secondi e alla fine il miglior realizzatore dell’incontro con 26 punti (6 su 10 da due punti, 2 su 5 da tre e 8 su 12 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 3 palle recuperate e 9 assist). Eccellente anche la prestazione di David Logan, soprattutto nei tempi supplementari, 23 punti, con 2 su 3 da due punti, 5 su 11 da 3 e 4 su 4 ai tiri liberi.; e quella di Rakim Sanders, 18 punti, 7 su 12 da due punti, 0 su 2 da tre e 4 su 7 ai tiri liberi, 8 rimbalzi. Le percentuali della squadra sono state 33 su 51 da due punti, 8 su 28 da tre punti e 25 su 37 ai tiri liberi, 46 rimbalzi, 8 stoppate fatte e 4 subite, 18 palle perse e 9 recuperate, 11 assist.
Nella Grissin Bon, assente Darius Lavrinovic, Massimiliano Menetti oggi più che mai si è affidato al gioco di squadra e la risposta sul campo è stata eccellente. Il giovane Amedeo Della Valle è stato il migliore, sia come realizzatore (25 punti, 1 su 4 da due punti, 6 su 9 da tre punti e 5 su 6 ai tiri liberi) che come valutazione, 21. Dietro di lui Rimantas Kaukenas, autore di 20 punti, 8 su 13 da tre punti, 0 su 1 da tre e 4 su 4 ai tiri liberi; e gli altri italiani Riccardo Cervi (12 punti), Andrea Cinciarini (12 punti) meno brillante del solito, e Achille Polonara (10). Ha incido poco il grande ex Drake Diener, autore di 6 punti, 2 su 3 da due punti, 0 su 3 da tre e 2 su 2 ai tiri liberi. Le percentuali di squadra: 30 su 61 da due punti, 11 su 27 da tre punti, 15 su 18 ai tiri liberi, 42 rimbalzi, 4 stoppate fatte e 8 subite, 19 palle perse e 5 recuperate, 23 assist.
Venerdì sera, al Palabigi di Reggio Emilia, squadre nuovamente in campo per gara 7, questa volta una sfida senza ritorno. Chi vince è campione d’Italia, per la prima volta, chi perde sarà costretta a recriminare per la grande occasione perduta ma con l’orgoglio di essere stata protagonista di una serie che segna una pagina di storia della pallacanestro italiana.
La Dinamo Banco di Sardegna è arrivata a un passo dall’impresa al Palabigi di Reggio Emilia, in gara 5 della finale scudetto, dove ha perso al fotofinish per 71 a 67, tradita da una disastrosa percentuale nei tiri dai 6,75, quella che abitualmente è la sua arma in più, due soli canestri realizzati su ben 25 tentativi effettuati.
La Dinamo inizia bene, con due schiacciate di Shane Lawal e Rakim Sanders, 4 a 2, ma poi subisce un parziale di 7 a 0 con schiacciata di Achille Polonara, “bomba” da tre punti di Andrea Cinciarini e canestro da sotto di Vitalis Chikoko. Nonostante abbia iniziato ad accumulare dalla lunga distanza, la Dinamo si rifa’ sotto ed impatta a 15 con canestri di Shane Lawal, Jerome Dyson e Kenneth Kadji, ma la Grissin Bon va al primo riposo breve avanti di tre punti con una “bomba” di Amedeo Della Valle: 18 a 15.
La Grissin Bon ha perso Darius Lavrinovic per un infortunio, sostituito da Riccardo Cervi.
In avvio di secondo quarto la Grissin Bon prende il largo con Silins, Della Valle e Cinciarini, grazie anche alla disastrosa serie di errori della Dinamo dai 6,75: 27 a 15 al 13′. La squadra di Meo Sacchetti riesce però a sopperire con una ritrovata vena nei tiri da due punti (l’esatto contrario di quanto è accaduto in gara 4) e una confermata netta supremazia ai rimbalzi con un Lawal immarcabile e, dopo essersi tenuta per diversi minuti a -10, riesce ad andare all’intervallo lungo a -7: 38 a 31!
Significative le percentuali delle due squadre. Grissin Bon: 10 su 15 da due punti, 6 su 15 da tre e 0 su 1 ai tiri liberi (la Dinamo ha commesso pochi falli); Banco di Sardegna: 14 su 22 da due punti, 0 su 12 da tre e 5 su 8 ai tiri liberi.
Al rientro sul parquet dopo il riposo, questa volta è la Dinamo ad avere una marcia in più e, nonostante altri due errori nei tiri dai 6,75 di Logan e Dyson, con un parziale di 8 a 0 in 3’35” opera il sorpasso 39 a 38, e con una schiacciata di Sanders sale a +3: 43 a 40. Ora la partita è equilibrata ma la Dinamo sente di poterla vincere. Va ancora giù di 7, 52 a 45, ma ritorna ancora sotto con due canestri da due punti di Sosa e due tiri liberi di Dyson, e va all’ultimo intervallo breve sotto di un solo punto: 52 a 51.
La Grissin Bon si innervosisce, probabilmente non si aspettava una partita tanto tirata e sbaglia molto, la Dinamo ne approfitta e con due canestri da sotto di un devastante Shane Lawal, ritorna a +3: 55 a 52. Il testa a testa continua, Achille Polonara e Riccardo Cervi riportano avanti Reggio Emilia, 57 a 55, e dopo un errore da sotto di Sanders, Cervi in contropiede schiaccia per il + 6: 63 a 57 al 37′!
Tutto deciso? Assolutamente no, perché al 23esimo tentativo della serata della Dinamo, Edgar Sosa infila la prima tripla, 63 a 60, e dopo una replica da due di Silins, Rakim Sanders infila la seconda tripla consecutiva per il -2 al 38′: 65 a 63. Ora entrambe le squadre sbagliano molto e nell’ultimo minuto una schiacciata di Sanders riporta la Dinamo a un solo punto: 66 a 65. Edgar Sosa commette fallo su Andrea Cinciarini che realizza i due tiri liberi, imitato da Jerome Dyson: 68 a 67.
La partita è agli sgoccioli ed inizia la fase del fallo sistematico con conseguenti tiri liberi che alla fine, anche grazie ad una palla persa da Jerome Dyson, premia di misura la Grissin Bon: 71 a 67.
La Grissin Bon ha chiuso con 16 su 31 da due punti, 8 su 27 da tre punti e 15 su 21 ai tiri liberi; 37 rimbalzi, 10 offensivi e 27 difensivi); 7 stoppate; 16 palle perse, 6 recuperate, 13 assist. Il Banco di Sardegna con 26 su 45 da due punti 2 su 25 da tre punti, 9 su 12 ai tiri liberi; 43 rimbalzi, 16 offensivi e 27 difensivi; 1 stoppata; 15 palle perse, 8 recuperare, 11 assist.
L’MVP dell’incontro è stato Shane Lawal con una valutazione di 40.
Il migliore in campo è stato Shane Lawal che ha conquistato ben 21 rimbalzi, 14 dei quali offensivi, e messo a segno 17 punti, buon percentuali eccellenti: 6 su 7 da due punti e 5 su 8 ai tiri liberi. Buona prova anche per Rakim Sanders, autore di 19 punti (8 su 14 da due punti e 1 su 6 da tre punti, 6 rimbalzi), mentre Jerome Dyson non ha ripetuto l’eccezionale prestazione fornita 48 ore prima, con 12 punti (4 su 9 da due punti, 0 su 5 da tre punti e 4 su 4 ai tiri liberi). Sottotono David Logan, 2 soli punti, meglio Edgar Sosa (9) e Jeff Brooks (6).
Nella Grissin Bon il migliore è stato Achille Polonara, autore di 13 punti (3 su 4 da due punti, 1 su 5 da tre e 4 su 4 ai tiri liberi, 10 rimbalzi, 7 dei quali offensivi). In evidenza anche Ojars Silins, 14 punti (2 su 3 da due punti, 3 su 7 da tre e 1 su 2 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, tutti offensivi); Amedeo Della Valle, 10 punti (2 su 2 da due punti, 1 su 4 da tre e 3 su 5 ai tiri liberi); Rimantas Kaukenas, 10 punti (3 su 4 da due punti, 1 su 4 da tre punti e 1 su 2 ai tiri liberi). In ombra il grande ex Drake Diener, ancora convalescente, in campo 12 minuti e autore di 3 punti con un tiro dai 6,75.
Nonostante la grande amarezza per l’occasione perduta, per la Dinamo non c’è tempo per recriminare, perché mercoledì sera c’è gara 6 al PalaSerradimigni, primo match ball per la Grissin Bon, da annullare per tornare al Palabigi e tentare l’impresa che oggi è stata sfiorata per 39′ e 52″.
Sì giocherà alle 20.45, arbitri Tolga Sahin, Dino Seghetti e Roberto Begnis.
Grissin Bon e Dinamo Banco di Sardegna scenderanno nuovamente in campo, alle 20.45, al Palabigi di Reggio Emilia, per gara 5 della finale scudetto. Dopo le due nette vittorie casalinghe iniziali della squadra di Massimiliano Menetti e le due sofferte quanto meritate vittorie interne della squadra di Meo Sacchetti che hanno riportato la serie in parità, la sfida entra nella fase decisiva.
La Grissin Bon hail vantaggio del fattore campo, elemento tutt’altro che trascurabile visti i precedenti tra le due squadre (come nelle prime partite di finale, anche in campionato gli emiliani hanno avuto la meglio abbastanza nettamente sul loro campo), ma questa sera tutto può succedere, perché potrebbe avere un peso importante e forse anche decisivo l’approccio mentale con il quale le due squadre affronteranno la sfida e la condizione fisica, minacciata dai ritmi vertiginosi dei play off scudetto (una partita ogni due giorni nei quarti, in semifinale e in finale, con una pausa solo leggermente più lunga tra una serie e l’altra).
La Dinamo si presenta al gran completo, grazie al recupero lampo di Rakim Sanders, uscito dal campo malconcio in gara 4 al PalaSerradimigni. Meo Sacchetti spera in una conferma di Shane Lawal, MVP di gara 4 e di Jerome Dyson, miglior realizzatore di gara 4 con 28 punti ed MVP di gara 3. Ma l’uomo decisivo potrebbe essere David Logan, come è già avvenuto in gara 3, con 19 punti negli ultimi 10 minuti con una serie di 5 “bombe” dai 6,75.
La Grissin Bon ha meno individualità ma un più equilibrato gioco di squadra rispetto alla Dinamo Banco di Sardegna. Ma Massimiliano Menetti conta molto anche sulle prestazioni individuali di Andrea Cinciarini, Achille Polonara, Amedeo Della Valle, Darius Lavrinovic e Rimantas Kaukenas.
Fischio d’inizio alle 20.45, arbitri Paolo Taurino, Saverio Lanzarini ed Enrico Sabetta.
La Dinamo si ripete in gara 4 in una partita da infarto (94 a 90 dopo un tempo supplementare) e impatta la serie della finale scudetto con la Grissin Bon davanti a 5.000 spettatori entusiasti dopo 45 minuti caratterizzati da mille emozioni.
La Dinamo ha dominato la partita per 30 minuti giocando a ritmi vertiginosi con percentuali dai 6,75 soprattutto nei primi 20′, da NBA: 9 su 16. Nel primo tempo è stato il tiro da 3 punti a fare la differenza, con un Rakim Sanders stellare (11 punti con 1 su 2 da due punti, 3 su 3 da tre punti e 5 rimbalzi) e Sosa, Logan, Lawal e Kadji tutti a quota 7 punti. Nella Grissin Bon hanno retto il confronto Darius Lavrinovic e Achille Polonara, autori rispettivamente di 12 e 11 punti, in ombra gli altri. La Dinamo ha iniziato la sfida giocando a ritmi vertiginosi (12 a 5 al 4′ con “bombe” di Kenneth Kadji e Logan e schiacciate di Sanders e Lawal ma Polonara e Lavrinovic hanno riportato sotto la Grissin Bon (13 a 12) al 6′. Altre due “bombe” di Dyson e Sanders hanno riportato la Dinamo avanti, 19 a 12, ma una “bomba” di Lavrinovic e due canestri da sotto di Polonara e Della Valle hanno colmato il divario: 19 a 19.
La Dinamo tira meglio da 3 che da 2 punti e Sanders porta la Dinamo al primo riposo breve sul +4: 25 a 21.
In avvio di secondo quarto la Grissin Bon accorcia a – 2 con un canestro da sotto di Vitalis Chikoko, 25 a 23, ma poi la Dinamo continua a “bombardare” il canestro avversario con Giacomo Devecchi, Logan, Sosa e Sanders la buona vena di Lavrinovic e Polonara hanno consentito alla Grissin Bon di andare all’intervallo lungo con un ritardo di “soli” 12 punti: 48 a 36!
La partita sembra incanalata verso una vittoria sicura della Dinamo è questa sensazione cresce in avvio di terzo quarto, quando la Grissin Bon sbanda vistosamente e la Dinamo vola fino a + 22: 63 a 41 al 25′. Brillano Sanders (da 3), Dyson, Kadji e Logan. La partita sembra decisa ma dopo pochi minuti la luce della Dinamo improvvisamente si spegne e la squadra di Massimiliano Menetti inizia una clamorosa rimonta. Cresce Andrea Cinciarini, con lui Ojars Silins e in breve tempo il divario tra le due squadre si assottiglia: 68 a 56 all’ultimo intervallo breve.
Il margine di vantaggio per la Dinamo è ancora buono ma la partita sta cambiando e la squadra di Meo Sacchetti non riesce a frenare la rimonta emiliana. La Dinamo continua a sbagliare molto nei tiri da due punti, crollano anche le percentuali dai 6,75 e al 36′ la Grissin Bon è a -7: 76 a 69. Dyson riporta i suoi a +9 ma Reggio Emilia ci crede e, punto dopo punto, si riporta sotto fino al -3 al 38′: 78 a 75. Ora la Dinamo ha paura, Dyson mette dentro il canestro del +5, 80 a 75 , ma la Grissin Bon in un finale da infarto riaggancia la Dinamo con un canestro da sotto di Andrea Cinciarini e una “bomba” di Ojars Silins, portando gara 4 incredibilmente al primo tempo supplementare.
Sulle tribune del PalaSerradimigni scende il gelo e l’inerzia della sfida è ora dalla parte della squadra ospite che è stata capace di rimontare uno svantaggio di 22 punti con un parziale di 39 a 27 negli ultimi 15′.
Ma quando tutti si aspettano un allungo della Grissin Bon che vincendo porterebbe la serie sul 3 a 1, ad un passo da uno storico scudetto, dopo due tiri liberi di Amedeo Della Valle, Jerome Dyson piazza due “bombe”, un canestro da sotto e due tiri liberi che, uniti ad un canestro da sotto e due tiri liberi di Jeff Brooks, regalano alla Dinamo la vittoria che vale il 2 a 2 e riapre pienamente la serie della finale scudetto.
La Dinamo chiude con 18 su 40 da due punti, 14 su 33 da tre punti e 16 su 31 ai tiri liberi; 50 rimbalzi, 14 di Shane Lawal.
Per la Grissin Bon, 31 su 51 da due punti, 5 su 29 da tre e 13 su 17 ai tiri liberi; 40 rimbalzi.
Jerome Dyson è il miglior realizzatore per la Dinamo, con 28 punti in 38′ (5 su 10 sia da due sia da tre punti e 3 su 7 ai tiri liberi), seguito da Rakim Sanders con 18 punti in 26′ (3 su 6 da due punti, 4 su 5 da tre punti e 0 su 1 ai tiri liberi; David Logan oggi s’è fermato a 11 punti, Shane Lawal e Kenneth Kadji a 10.
Nella Grissin Bon, 20 punti per Darius Lavrinovic (7 su 11 da due punti, 1 su 6 da tre punti e 3 su 5 ai tiri liberi; 17 per Ojars Silins (5 su 6 da due punti 2 su 6 da tre punti e 1 su 1 ai tiri liberi; 16 per Andrea Polonara (4 su 5 da due punti, 2 su 6 da tre punti e 2 su 2 ai tiri liberi); 14 per Andrea Cinciarini (6 su 15 da due punti, 0 su 3 da tre punti e 2 su 3 ai tiri liberi); 10 per Amedeo Della Valle.
Nella Grissin Bon è tornato in campo per 4 minuti il grande ex Drake Diener che, reduce da un infortunio, non ha inciso sulla partita (un solo tiro da due sbagliato e una palla persa).
La Dinamo è riuscita a completare la rimonta dopo le due nette sconfitte iniziali subite a Reggio Emilia e la serie è nuovamente in parità: 2 a 2. Lunedì si torna al Palabigi, dove la Dinamo in gara 5 cercherà di centrare l’impresa che potrebbe valere una grossa fetta di scudetto. Sì giocherà alle 20,45, arbitri Paolo Taurano, Saverio Lazzarini ed Enrico Sabetta.
Finale scudetto atto 4°: al PalaSerradimigni di Sassari, la Dinamo Banco di Sardegna alle 20.45, sfida la Grissin Bon per riportare la serie in parità. Archiviata la straordinaria e, ad un certo punto, quasi insperata vittoria di gara 3, la squadra di Meo Sacchetti va all’assalto di quella di Massimiliano Menetti, con la convinzione di avere ritrovato le certezze che le avevano consentito di eliminare in semifinale i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano e quindi di potersi giocare tutte le chanches scudetto fino in fondo, magari a gara 7, già fissata per il 26 giugno al Palabigi di Reggio Emilia.
La Dinamo questa sera punterà sulla ritrovata precisione al tiro dalla lunga distanza di David Logan (in gara 3 25 punti, 19 negli ultimi 10′ con 5 “bombe” consecutive dai 6,75), sul riscatto di Jerome Dyson, MVP della serata dopo la serataccia di due giorni prima a Reggio Emilia, e di Rakim Sanders, e spera di poter ritrovare anche il miglior Shane Lawal, l’uomo in più della semifinale con l’Olimpia Milano e finora in ombra in finale, anche per l’assenza in una partita per squalifica.
La Grissin Bon, da parte sua, in gara 3 non ha avuto il miglior Andrea Cinciarini ed ha avuto il meglio da Amedeo Della Valle, implacabile al tiro dai 6,75 e sui soliti Achille Polonara, Rimantas Kaukenas e Darius Lavrinovic. per violare il PalaSerradimigmi, se la Dinamo sarà in serata sì, dovrà fare leva su tutti i suoi campioni disponibili, non potendo contare neppure oggi sul grande ex Drake Diener, infortunatosi in gara 5 di semifinale, contro l’Umana Reyer Venezia (a Reggio Emilia sperano di riuscire a recuperarlo in tempo per gara 5, in programma lunedì 22 giugno al Palabigi).
Gara 4, in un PalaSerradimigni pieno come un uovo, inizia alle 20.45, arbitri Luigi Lamonica, Alessandro Vicino e Michele Rossi.