24 November, 2024
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Vicinanza massima ai lavoratori della Portovesme e alle loro famiglie, i cui gesti estremi di protesta, non possono lasciare indifferenti nessuno. È quanto espresso questa mattina dagli assessori dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Anita Pili e Marco Porcu, in visita a Portovesme agli operai che da tre giorni si sono asserragliati sulla ciminiera dell’impianto Kss della Portovesme Srl a 100 metri di altezza.

«Portovesme rappresenta un polo di importanza strategica per l’economia del Sulcis e dell’intera Sardegnaha detto Anita Pilima evidentemente anche e soprattutto, un sito d’importanza strategica nazionale essendo l’unico produttore italiano di zinco e piombo da primario. Come Giunta regionale abbiamo garantito sin dal principio della crisi, sostegno concreto alla azienda e ai lavoratori, sia con l’attività volta all’approvazione dell’energy release, sia agevolando un confronto tra i soggetti in campo, con l’obiettivo di affrontare in modo stabile ed efficace il problema del costo dell’energia. Oggi la stessa azienda deve essere chiara sulla riconversione e sulle reali condizioni che impediscano l’ulteriore fermata delle linee produttive. Dal governo nazionaleha aggiunto l’assessore dell’Industriacontinuiamo a pretendere l’individuazione di strumenti di uguaglianza energetica che oggi non sono garantiti a nessuna delle aziende energivore in Sardegna, diversamente da quanto accade nel resto d’Italia. Non possiamo dimenticare infatti che le nostre aziende energivore non dispongono del gnl, non essendoci stato concesso, in assenza della traduzione in legge del patto per la Sardegna di Renzi e Gentiloni, il completamento della metanizzazione nell’isola, né di misure quali ad esempio l’interconnector. Non è più rinviabile, ormai, l’inserimento di misure ad hoc per garantire il mantenimento del presidio industriale e dei livelli di occupazione del Sulcis. È tempo di concretezza.»

«È necessarioha detto l’assessore Marco Porcu che la Società giochi a carte scoperte perché dobbiamo capire esattamente quale sia la situazione e valutare quali misure dobbiamo mettere in campo per tutelare i lavoratori. Abbiamo fornito al Ministero tre ipotesi percorribili e confidiamo che durante la prossima riunione ci sia un’indicazione ben precisa.»

«Vogliamo rassicurare gli operai, i sindacati e tutto il territorioha detto l’assessore del Lavoro, Ada Laiperché dopo aver messo in cassa integrazione tutti i lavoratori, compresi quelli degli appalti, e ove possibile tutti gli altri, metteremo in campo tutte le soluzioni tecniche possibili anche per i lavoratori rimasti fuori dagli ammortizzatori sociali, e per scongiurare i licenziamenti. Auspichiamo che l’area di Portovesme da area di crisi diventi un’area di sviluppo. La Regione c’è, non lasceremo solo nessuno

Domani mattina, alle ore 10.00, gli assessori interverranno in videoconferenza al tavolo convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sulla vertenza.

“A due mesi di attesa dalla richiesta formale della Regione Sardegna fatta ai Ministri D’Urso e Picchetto e dalle ulteriori sollecitazioni informali, registriamo positivamente che sia arrivata la convocazione da parte del Ministro D’Urso per il tavolo urgente sulla Portovesme Srl. Attendiamo ora che dal confronto emergano strumenti concreti di sostegno a un territorio e a una comunità che hanno già pagato il durissimo prezzo delle crisi industriali. Sappiamo e abbiamo più volte rappresentato al governo nazionale le difficoltà e disparità in cui operano le aziende energivore della Sardegna rispetto a quelle delle altre regioni d’Italia. L’auspicio è che si arrivi con misure concrete all’ eliminazione delle differenze che penalizzano fortemente le nostre aziende determinando crisi insanabili. Esprimiamo solidarietà e vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie, i cui gesti estremi di protesta, non possono lasciare indifferenti nessuno.”

Lo hanno detto stamane gli assessori dell’Industria, del Lavoro e della Difesa dell’Ambiente, Anita Pili, Ada Lai e Marco Porcu.

Un accordo di cassa integrazione straordinaria è stato siglato, stamane, tra l’assessorato regionale del Lavoro, le organizzazioni sindacali e le Rsu aziendali per i lavoratori della Reno Srl.

Gli ammortizzatori sociali valgono per i prossimi 12 mesi, decorrenti dal prossimo 20.02.2023 e interesseranno 109 lavoratori della Reno Srl, in forza presso l’unità produttiva di Portovesme. L’azienda si è detta disponibile ad anticipare il pagamento del trattamento di integrazione salariale e ad inoltrare al ministero del Lavoro l’istanza per la concessione della CIGS per crisi aziendale. Per ridurre l’impatto sociale la misura sarà a rotazione all’interno dell’organico aziendale coinvolto, con una sospensione massima di 30 lavoratori al giorno.

«Proseguiamo il percorso di messa in sicurezza dei lavoratori dell’area di Portovesme – ha affermato l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai -. In attesa dell’attuazione del piano di risanamento aziendale, tuteliamo i lavoratori e le loro famiglie garantendo un sostegno al reddito. Per salvaguardare le loro professionalità, l’assessorato del Lavoro è disponibile ad attivare politiche per il lavoro mirate all’orientamento e all’aggiornamento delle loro competenze, funzionali all’impiego nei nuovi e potenziali contesti produttivi.»

E’ stato sottoscritto il verbale d’accordo tra l’assessore del Lavoro, Ada Lai, la Portovesme Srl, le organizzazioni sindacali e le Rsu aziendali per un’ulteriore concessione degli ammortizzatori sociali, per una durata di 38 settimane, in favore di 550 lavoratori.

«Ancora una volta, sosteniamo i lavoratori della area industriale di Portovesmeafferma l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai garantendo, per un ulteriore periodo, l’integrazione salariale prevista dalla normativa vigente per far fronte a situazioni di particolare difficoltà economica. Si concretizza il percorso tracciato dal presidente Solinas, che ha portato avanti interlocuzioni importanti e produttive con il Governo e con i principali operatori dell’energia per creare garanzie per i lavoratori e per il mantenimento delle linee produttive.»

La sottoscrizione del verbale si è resa necessaria per proseguire gli interventi portati avanti in tutti i tavoli istituzionali, garantire la fruizione degli ammortizzatori sociali per tutto l’anno corrente e scongiurare la chiusura degli impianti, in attesa dell’auspicato calo del costo dell’energia.

«La Regioneha concluso l’assessore regionale del Lavoro ha mantenuto l’impegno, rimanendo a fianco delle Aziende e dei lavoratori, per consentire la ripresa a pieno regime delle linee produttive e la salvaguardia  dell’occupazione.»

 

«Ho avuto interlocuzioni importanti e produttive con il Governo e con i principali operatori dell’energia non solo per creare una garanzia, nell’immediato, per tutti i lavoratori e per il mantenimento delle linee produttive, ma anche per lo sviluppo futuro delle attività industriali che diano valore e lavoro a tutto il territorio.»

Il presidente della Regione Christian Solinas non nasconde la propria soddisfazione dopo la firma del verbale di accordo sottoscritto oggi dalla Regione, rappresentata, oltre che dal Presidente, dagli assessori dell’Industria Anita Pili, del Lavoro Ada Lai e dell’Ambiente Marco Porcu, dall’Azienda, da Confindustria e dalla sigle sindacali, che scongiura la fermata degli impianti e garantisce la sospensione di qualsiasi incremento della cassa integrazione per i lavoratori della Portovesme srl e, in caso di accordo sui costi dell’energia, della ripresa delle attività.

«Accordo per il qualespiega il presidente Christian Solinas -, la Regione ha portato efficacemente a termine il compito di avvicinare i soggetti in campo per favorire, nell’ambito di accordi commerciali tra privati, la soluzione migliore e più opportuna. Oggi l’Europa è totalmente dipendente dall’est asiatico per l’acquisto di accumulatori al litio, verso i quali si orientano i progetti di riconversione dell’azienda, e Portovesme potrebbe rappresentare il primo polo industriale che renderebbe autonomo il Continente. Abbiamo intanto, nell’immediato, creato le condizioni per salvaguardare il lavoro e restituire una prospettiva più serena ai lavoratori e alle loro famiglie.»

«Grazie, Presidente». Un coro unanime di apprezzamento per l’operato del presidente Christian Solinas è giunto da tutti coloro, nessuno escluso, che hanno partecipato all’assemblea di questa mattina nella Sala Anfiteatro di via Roma, a Cagliari.

«Abbiamo a cuoreha risposto il presidente della Regione -, le sofferenze di tanti lavoratori che hanno visto in questi anni sul loro percorso professionale e personale molti pericoli e ostacoli. Credoha concluso Christian Solinasche questo risultato oggi raggiunto possa davvero garantire al territorio una prospettiva di serenità ed una ripresa delle produzioni che contribuirà al benessere non solo del Sulcis, ma di tutta la Sardegna.»

Il futuro dei lavoratori ed il rilancio del Parco Geominerario, sono stati al centro della riunione che si è svolta questa mattina, in videoconferenza, tra l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, ed i rappresentanti di Aspal, in qualità di soggetto gestore delle attività da realizzare nelle aree del Parco, e degli Enti ricompresi nel Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna.

«La volontà della Regione è lo sviluppo del territorio e la riqualificazione del Parco ha affermato l’assessore del Lavoro, Ada Lai -. Il nostro obiettivo è la messa in sicurezza dei lavoratori. Gli interventi futuri saranno possibili solo con il coinvolgimento di tutti gli Enti ricompresi nel Parco. Stiamo operando per valutare un’eventuale stabilizzazione dei lavoratori all’interno delle amministrazioni coinvolte, tenendo conto che per i prossimi tre anni le risorse finanziarie sono sufficienti per salvaguardare l’occupazione.»

«I prossimi interventi sono finalizzati al mantenimento dei livelli occupazionali sottolinea la direttrice dell’Aspal, Maika Aversanoe potranno riguardare prestazioni connesse a quelle originarie e necessarie per ragioni sopravvenute. Gli uffici dell’Aspal procederanno in stretta collaborazione con gli Enti già coinvolti nel progetto.»

Unità d’intenti e impegno congiunto tra Regione, Azienda, parti sociali per il rilancio della Portovesme srl  e la definizione di un accordo bilaterale con il Governo per l’abbattimento dei costi energetici. E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi, questa mattina, nella Sala Anfiteatro della Regione, convocato dal presidente della Regione Christian Solinas, con gli assessori coinvolti per competenza, Industria, Lavoro e Ambiente, Anita Pili, Ada Lai e Marco Porcu, le rappresentanze della Portovesme srl, dei sindacati e di Confindustria.

«La Regione Sardegna ha un interesse diretto a mantenere nel Sulcis Iglesiente la filiera della metallurgia non ferrosaha detto il presidente della Regione, Christian Solinase siamo disponibili a fare qualsiasi intervento di nostra competenza per il mantenimento del sito. Prendendo atto della decisione dell’azienda di riqualificare la produzione con un ambizioso progetto di riconversione degli impianti, ribadiamo il nostro impegno ad  accompagnare l’azienda e i suoi lavoratori nella fase di transizione. A tal fine è necessario valutare insieme all’azienda la soglia di costo energetico che consentirebbe all’azienda un percorso che preveda una soluzione di continuità fino al momento della riconversione e porti alla definizione di un accordo bilaterale con il Governo per l’abbattimento dei costi energetici. Sulla base di questa indicazione -avvierò immediatamente una trattativa con il Governo.»

«Le interlocuzioni con il ministero dell’Ambiente per definire l’iter autorizzativo proseguono – ha affermato l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu -. Siamo convinti che la valutazione e autorizzazione ambientale spetti al Ministero, ma qualora sia di competenza regionale, l’assessorato dell’Ambiente farà tutto il possibile, nel perimetro delle regole, per facilitare la procedura.»

«Nessun lavoratore sarà lasciato soloha assicurato l’assessore del Lavoro, Ada Lai -. La Regione tutela i lavoratori e le loro famiglie, con uno sguardo allo sviluppo futuro del territorio. L’Assessorato del Lavoro metterà in campo tutti gli strumenti necessari per supportare le maestranze nella fase di riconversione industriale.»

«La vertenza ha due dimensioni, quella politica e quella relativa alle decisioni aziendaliha sottolineato l’assessore dell’Industria, Anita Pili -. Da parte della Regione c’è stata la disponibilità a proseguire le interlocuzioni con i Ministri competenti in materia, ora chiediamo maggiore chiarezza all’azienda sulle prospettive di crescita previste nel business plan. Vogliamo capire quanti lavoratori rimarranno in azienda e quali attività saranno portate avanti. Intanto, manteniamo la massima allerta sullo sviluppo delle trattative con il Governo e le aziende interessate affinché la tutela dei lavoratori abbia la massima priorità.»

In serata, alle 19.00, il presidente della Regione, Christian Solinas, vedrà i vertici aziendali per concordare una proposta tecnica da presentare ai Ministeri competenti nei prossimi giorni.

Prosegue il progetto di Flexicurity nell’Area di crisi industriale complessa di Portovesme per la riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori Alcoa e Indotto, ex-Ila, indotto Eurallumina. La legge regionale 22 (del 12 dicembre 2022) per il sostegno e il rilancio dell’economia, ha stanziato oltre un milione di euro per la prosecuzione dei cantieri occupazionali comunali che coinvolgeranno i 40 lavoratori dell’Area industriale di Portovesme. Le risorse saranno trasferite ai 12 Comuni già beneficiari della misura, che hanno sottoscritto l’accordo preliminare: Carbonia, Carloforte, Domusnovas, Fluminimaggiore, Gonnesa, Iglesias, Masainas, Portoscuso, Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu, Tratalias e Villamassargia.

«Un progetto di riqualificazione importante – ha detto l’assessore del Lavoro, Ada Lai -. Diamo continuità lavorativa, tuteliamo le professionalità dei lavoratori e non disperdiamo le loro competenze, garantendo un apporto lavorativo alle amministrazioni comunali.»

E’ stata siglata l’intesa per la Cassa integrazione guadagni straordinaria per riorganizzazione aziendale per l’Eurallumina. A fronte della richiesta dell’azienda di garantire la continuità aziendale e la salvaguardia dei livelli occupazionali mediante il ricorso agli ammortizzatori sociali per l’unità produttiva di Portovesme,  è stato sottoscritto oggi, presso l’assessorato del Lavoro, in modalità a distanza, il verbale d’accordo istituzionale per l’erogazione della CIGS per 210 lavoratori dell’Eurallumina, per un periodo di 52 settimane, a decorrere dal primo gennaio 2023 sino al 31 dicembre 2023, in continuità con lo strumento conservativo già in utilizzo. Hanno firmato l’accordo l’assessore regionale del lavoro, Ada Lai, la Società Eurallumina Spa, Confindustria Sardegna Meridionale, le Organizzazioni Sindacali regionali e territoriali, Filctem-CGIL, Femca-CISL, Uiltec-UIL Territoriali del Sulcis lglesiente, Conf.Safi e le RSU/RSA dello stabilimento Eurallumina di Portovesme.

«Un accordo importante per la tutela dei lavoratori e delle loro famigliesottolinea il presidente della Regione, Christian Solinas -, che permette di guardare con maggiore serenità al futuro e al rilancio dell’azienda. La continuità del ricorso agli ammortizzatori sociali consentirà alla Società di portare avanti il progetto di rilancio e riorganizzazione aziendale, volto all’ammodernamento degli impianti produttivi ed alla definizione dell’iter legislativo relativo al modello di approvvigionamento energetico da adottare.»

«La Regione conferma il suo impegnoha assicurato l’assessora al Lavoro Ada Laia salvaguardare l’occupazione e proseguire le interlocuzioni avviate nei tavoli istituzionali a livello nazionali e regionale.»

Durante l’incontro l’azienda ha ribadito la volontà di ripartire per portare avanti il progetto di rilancio produttivo, che negli ultimi tempi ha subito una serie di modifiche e rallentamenti dovuti a fattori esogeni, indipendenti dalla strategia aziendale, che hanno rallentato la produzione. Il progetto complessivo di ammodernamento degli impianti, infatti, è subordinato alla risoluzione di due macro-problematiche inerenti all’alto costo dell’energia termica ed elettrica, nonché alla scarsa qualità della bauxite necessaria alla produzione. La questione dell’approvvigionamento energetico è frenata dall’incertezza normativa, sia per quanto riguarda le fonti utilizzabili che le modalità di fornitura. Gli investimenti futuri da parte della Società, infatti, sono condizionati dal rilascio delle preliminari autorizzazioni amministrative.

«Una squadra di donne per la ripresa della Sardegna dopo il Covid-19.»

È questo il tema della conferenza stampa promossa da Azzurro Donna Sardegna. Ad annunciare l’iniziativa è la coordinatrice regionale di Azzurro Donna, Ada Lai. Il “battesimo” della nuova squadra vede la partecipazione della coordinatrice nazionale di Azzurro Donna, Catia Polidori, del coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci, dell’assessore regionale al Lavoro Alessandra Zedda e degli altri rappresentanti locali e regionali di Forza Italia.

«Azzurro Donna nasce dalla volontà del presidente Silvio Berlusconi di affidare alle donne del partito non solo la valorizzazione dei temi che concernono l’universo femminile, ma anche un moderno contatto col territorio, fatto di ascolto e di proposte, di impegno e di idee, per migliorare la nostra comunità – afferma Ada Lai -. >Valorizzeremo quindi il ruolo della donna, nell’ottica della parità di genere, e lotteremo contro ogni disparità, ingiustizia, violenza. Venti donne “guerriere”, affiancate da tutte le elette nelle istituzioni e da tutti gli uomini del partito, che hanno alle spalle storie professionali e politiche che spaziano in tutti i settori della società.»

Ada Lai prosegue annunciando “Sardegna Respira”, la proposta di Azzurro Donna Sardegna: «Il rilancio della Sardegna parte dai valori liberali e progressisti di Forza Italia, che concernono il Lavoro, la fiscalità, la burocrazia, l’efficienza dei servizi, la valorizzazione dell’Ambiente, la formazione la sicurezza, la Sanità e la Famiglia. In tale ottica la proposta innovativa che intendiamo portare avanti riguarda uno “shock fiscale”, che interessa chi voglia aprire qualsiasi nuova attività e dia la possibilità di creare lavoro senza l’incubo dell’oppressione statale. A tal fine – prosegue Ada Lai – prendendo esempio dalla lotta che Ugo Cappellacci ha condotto contro la fiscalità fino ad arrivare alla Zona Franca, e dall’impegno dell’assessore del Lavoro Alessandra Zedda nel tutelare l’occupazione in tutti i settori, proporremo l’esclusione totale da ogni tassa, imposta o balzello per i primi tre anni a ogni nuova attività produttiva, compresi i contributi dei nuovi lavoratori. Una norma innovativa – conclude Ada Lai -, che si affianchi ai doverosi aiuti a favore di tutte quelle attività già in essere e fortemente provate da questa crisi, che non necessita di ulteriori stanziamenti pubblici, e che consentirà alla Sardegna di respirare, tutelando soprattutto donne e giovani, gli anelli più deboli della catena lavorativa».