Gli assessori regionali Anita Pili e Marco Porcu hanno visitato i lavoratori asserragliati sulla ciminiera dell’impianto Kss della Portovesme srl
Vicinanza massima ai lavoratori della Portovesme e alle loro famiglie, i cui gesti estremi di protesta, non possono lasciare indifferenti nessuno. È quanto espresso questa mattina dagli assessori dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Anita Pili e Marco Porcu, in visita a Portovesme agli operai che da tre giorni si sono asserragliati sulla ciminiera dell’impianto Kss della Portovesme Srl a 100 metri di altezza.
«Portovesme rappresenta un polo di importanza strategica per l’economia del Sulcis e dell’intera Sardegna – ha detto Anita Pili – ma evidentemente anche e soprattutto, un sito d’importanza strategica nazionale essendo l’unico produttore italiano di zinco e piombo da primario. Come Giunta regionale abbiamo garantito sin dal principio della crisi, sostegno concreto alla azienda e ai lavoratori, sia con l’attività volta all’approvazione dell’energy release, sia agevolando un confronto tra i soggetti in campo, con l’obiettivo di affrontare in modo stabile ed efficace il problema del costo dell’energia. Oggi la stessa azienda deve essere chiara sulla riconversione e sulle reali condizioni che impediscano l’ulteriore fermata delle linee produttive. Dal governo nazionale – ha aggiunto l’assessore dell’Industria – continuiamo a pretendere l’individuazione di strumenti di uguaglianza energetica che oggi non sono garantiti a nessuna delle aziende energivore in Sardegna, diversamente da quanto accade nel resto d’Italia. Non possiamo dimenticare infatti che le nostre aziende energivore non dispongono del gnl, non essendoci stato concesso, in assenza della traduzione in legge del patto per la Sardegna di Renzi e Gentiloni, il completamento della metanizzazione nell’isola, né di misure quali ad esempio l’interconnector. Non è più rinviabile, ormai, l’inserimento di misure ad hoc per garantire il mantenimento del presidio industriale e dei livelli di occupazione del Sulcis. È tempo di concretezza.»
«È necessario – ha detto l’assessore Marco Porcu – che la Società giochi a carte scoperte perché dobbiamo capire esattamente quale sia la situazione e valutare quali misure dobbiamo mettere in campo per tutelare i lavoratori. Abbiamo fornito al Ministero tre ipotesi percorribili e confidiamo che durante la prossima riunione ci sia un’indicazione ben precisa.»
«Vogliamo rassicurare gli operai, i sindacati e tutto il territorio – ha detto l’assessore del Lavoro, Ada Lai – perché dopo aver messo in cassa integrazione tutti i lavoratori, compresi quelli degli appalti, e ove possibile tutti gli altri, metteremo in campo tutte le soluzioni tecniche possibili anche per i lavoratori rimasti fuori dagli ammortizzatori sociali, e per scongiurare i licenziamenti. Auspichiamo che l’area di Portovesme da area di crisi diventi un’area di sviluppo. La Regione c’è, non lasceremo solo nessuno.»
Domani mattina, alle ore 10.00, gli assessori interverranno in videoconferenza al tavolo convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sulla vertenza.