L’assessore regionale della Programmazione e Bilancio Raffaele Paci ha presentato oggi a Senorbì il progetto di sviluppo della Trexenta.
La Trexenta progetta il suo futuro, per creare lavoro, generare sviluppo, combattere lo spopolamento e integrare le fasce più deboli della popolazione. Lo fa all’interno della programmazione territoriale della Regione, avviando il tavolo istituzionale allargato al partenariato economico e sociale. Nove Comuni (Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala e Suelli) associati in un’unica Unione e poco più di 16mila abitanti per un unico progetto, presentato all’assessore Raffaele Paci ospite del sindaco Adalberto Sanna, a Casa Lonis, in piazza Municipio, a Senorbì. Il progetto punta ad innescare processi sinergici nei settori del patrimonio archeologico-naturalistico, agroalimentare e storico-culturale del territorio per generare processi virtuosi in campo economico e di conseguenza contrastare lo spopolamento e incentivare l’integrazione sociale delle fasce più deboli della cittadinanza.
«Stiamo investendo moltissimo sui territori – spiega l’assessore Raffaele Paci -. È fondamentale, per sostenere la crescita e lo sviluppo di tutta la Sardegna, partire dalle singole zone che puntano sui loro punti di forza, sulle loro specialità, sulle loro caratteristiche. Su un patrimonio unico al mondo e non replicabile in alcun modo, su prodotti che non si trovano da nessun altra parte e su un ambiente straordinario. Questo è alla base della nostra programmazione territoriale, progetti esclusivi perché nati da territori con caratteristiche esclusive, con l’impegno di tutte le istituzioni e l’irrinunciabile contributo delle imprese. E poi ci sono poche, ma chiare, regole d’ingaggio: la proposta può essere fatta almeno da un’Unione e non da un unico Comune, meglio ancora se più Unioni si alleano per coinvolgere una parte più ampia del territorio; devono essere necessariamente coinvolti i privati; i progetti devono arrivare dal basso e, una volta firmata la convenzione, essere realizzati entro 36 mesi. E devono essere progetti di ampio respiro con ricadute in una zona quanto più possibile ampia. Da parte nostra c’è la assoluta garanzia che i progetti, una volta approvati, saranno realmente finanziati. C’è grande entusiasmo in tutte le zone della Sardegna coinvolte nella programmazione territoriale, ormai quasi il 90% – conclude Raffaele Paci-. E sono sicuro che anche questo territorio riuscirà a realizzare un progetto utile a favorire lo sviluppo e creare le condizioni per offrire anche qui un futuro ai nostri giovani.»
Gli obiettivi e le azioni proposte nel progetto puntano a raggiungere 6 obiettivi principali: incentivare le produzioni legate alle vocazioni agro-pastorali di qualità; migliorare i servizi di comunità per favorire il contrasto allo spopolamento; valorizzare il patrimonio ambientale, integrandolo con le attività di sviluppo turistico del territorio e creando sinergie con il comparto culturale-archeologico e con quello delle produzioni agroalimentari; migliorare la viabilità, i trasporti e la connettività; sviluppare percorsi formativi adeguati alle vocazioni economiche del territorio; potenziare i servizi di welfare. Con la manifestazione d’interesse presentata oggi si avvia il percorso di condivisione con la Regione che, dopo tutti gli step tecnici, porterà all’approvazione finale e al finanziamento.
Dalla Giunta sono stati già stanziati per la Trexenta 71 milioni e mezzo di euro. In particolare, 46 milioni e 800mila euro del Patto per la Sardegna permetteranno di realizzare il bivio di Senorbì e il bivio di Monastir sulla Statale 128; 20 milioni sono destinati a controllo e sicurezza delle linee ferroviarie regionali; 4,3 milioni finanziano le politiche di Iscol@ e 230mila la manutenzione delle strade.