15 April, 2025
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L’Iglesias ha vinto l’ultimo derby della stagione con un goal di Nicolas Capellino, realizzato al 15′ del secondo tempo, e il Carbonia è così costretto a rinviare la chiusura del progetto salvezza all’ultima giornata, quando al Comunale “Carlo Zoboli” affronterà una diretta concorrente, la Ferrini.
Iglesias e Carbonia si sono presentate all’appuntamento con prospettive differenti: l’Iglesias, quinta in classifica, con la ferma volontà di blindare la posizione, purtroppo solo per il prestigio, perché il divario di 17 punti dalla seconda posizione è quasi doppio il limite massimo di 9 punti consentito dal regolamento per partecipare ai playoff promozione; il Carbonia per agganciare con un successo la promozione diretta, evitando di affrontare la Ferrini domenica prossima con l’obbligo di fare risultato per evitare di scivolare nel playout salvezza (lo scorso anno decise la salvezza nel doppio confronto con la Tharros).
L’Iglesias ha schierato la miglior formazione (Giampaolo Murru aveva tutti disponibili, come non accadeva da diverse settimane), il Carbonia è sceso in campo ancora privo di Nicolas Garcia.
L’Iglesias ha organizzato l’ingresso in campo con i giovanissimi del vivaio presi per mano dai 22 calciatori, prima del fischio d’inizio.
 
Bellissima la cornice di pubblico, con la tribuna centrale quasi al limite della capienza, così come la tribuna laterale dove si sono sistemati gli Ultras del Carbonia che hanno sostenuto la loro squadra dall’inizio alla fine.
L’avvio della partita è stato equilibrato. La prima occasione l’ha costruita l’Iglesias al 15′ con una spettacolare rovesciata di Fabrizio Alvarenga che ha chiamato Enrico Galasso ad una parata plastica per spedire il pallone oltre la traversa in calcio d’angolo.
Il clima in campo è apparso quello di calcio vero, in perfetto stile derby, anche se i due portieri hanno avuto poco da fare fino al 42′, quando Enrico Galasso si è opposto alla grande ad una conclusione di Antony Cancilieri, inseritosi in area dalla sinistra.
Le squadre sono andate al riposo sullo 0 a 0, con preoccupazione nel Carbonia per le condizioni di Nicolas Ricci, dolorante per una botta subita in uno scontro.
Al rientro dagli spogliatoi, Diego Mingioni ha tenuto in campo l’attaccante argentino, che dopo soli 5′ s’è arreso perché impossibilitato a continuare a dare un apporto alla squadra ed è stato sostituito da Juan Caffaro.
Al 15′ il goal che ha deciso il derby. L’azione dell’Iglesias s’è sviluppata sulla destra, Nicolas Capellino s’è involato sulla fascia approfittando di un errore della difesa biancoblù e da posizione molto angolata ha battuto Enrico Galasso con un diagonale chirurgico che s’è infilato nell’angolino basso della porta del Carbonia.
Il goal subito ha messo paura al Carbonia ma dopo qualche minuto di sbandamento, capitan Costantino Chidichimo ha suonato la carica (nella tribuna laterale gli Ultras non hanno mai smesso di sostenere i loro beniamini) e le occasioni per pareggiare sono arrivate: ci ha provato per primo Mateo Broglia, ma l’occasione successiva ha visto Tomas Pavone (sceso in campo generosamente in non perfette condizioni fisiche) presentarsi da solo davanti ad Adam Idrissi, ma la sua conclusione è stata bloccata dal portiere rossoblù uscitogli incontro.
Nel finale, il Carbonia si è sbilanciato alla ricerca del goal, l’Iglesias ha cercato di approfittarne con ripartenze ispirate da capitan Gianluigi Illario.
Ci ha provato Juan Caffaro senza fortuna.
Niente di fatto fino al 93′, terzo dei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara, quando Nicola Mancini con un gran tiro ha scavalcato Adam Idrissi proteso in tuffo, che ha spedito il pallone sulla traversa, sul pallone tornato in campo s’è inserito Federico Moreno ma la chiusura di Stefano Crivellaro che ne ha impedito una conclusione pulita e tutti i difensori si sono stretti intorno ad Adam Idrissi che alla fine ha bloccato il pallone a terra a centro area e insieme hanno festeggiato lo scampato pericolo.
Al triplice fischio finale è esplosa la gioia in casa rossoblù per la prima vittoria stagionale nel derby dopo una sconfitta in Coppa Italia e due pareggi in Coppa Italia e in campionato, e l’acquisizione definitiva del quinto posto, con 6 punti di vantaggio sul Calangianus, battuto in casa dall’Ossese, a 90′ dalla conclusione del campionato.
Delusione tra i biancoblù, calciatori, staff tecnico e ultras, che devono rimandare l’appuntamento con la salvezza diretta a domenica prossima, quando al Comunale “Carlo Zoboli” affronteranno la diretta concorrente Ferrini (battuta all’andata 2 a 0, a Cagliari). Per la salvezza potrebbe essere sufficiente anche un pareggio ma Diego Mingioni, a fine partita, ha detto che l’obiettivo sarà uno solo: la vittoria.
Iglesias: Idrissi, Brailly, Pitzalis, Giorgetti, Mechetti, Piras Alberto, Alvarenga, Illario, Capellino (89′ Capellino), Piras Edoardo (80′ Mastropietro), Cancilieri. A disposizione: Riccio, Chessa, Mancini, Fenu, Marcon, Restivo. Allenatore: Giampaolo Murru.
Carbonia: Galasso, Mastino, Broglia, Chidichimo, Atzeni, Abbruzzi (85′ Lamrboni), Moreno, Isaia, Pavone, Mancini, Ricci (50′ Caffaro). A disposizione: Doneddu Davide, Cocco Danilo, Carboni, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco. All. Diego Mingioni.
Arbitro: Vincenzo Melis di Ozieri.
Assistenti di linea: Mattia Capotosto di Oristano e Matteo Degortes di Olbia.
Marcatori: 60′ Capellino (I).
Spettatori: 340.
Giampaolo Cirronis

La Nuorese passa al Monteponi 3 a 0 e salendo a quota 36 punti taglia il traguardo della salvezza a tre giornate dalla conclusione del campionato di Eccellenza regionale. La squadra di Ivan Cirinà ha sbloccato il risultato al 15′ del primo tempo con un goal del giovane Simone Pitirra, e ha chiuso i conti nei minuti finali, con un calcio di rigore trasformato da capitan Fabio Cocco (espulso Santiago Brailly per fallo da ultimo uomo su Giuseppe Cocco) e un diagonale di Giuseppe Cocco.

Per l’Iglesias di Giampaolo Murru (non in panchina perché squalificato, sostituito dal secondo Maurizio Quaglieri), scesa in campo priva dello squalificato Sasha Giorgetti e di Nicolas Capellino, vittima di una ricaduta dopo essere tornato in campo da un lungo infortunio a Villasimius con una doppietta, si tratta della seconda sconfitta consecutiva.

A fare la differenza tra le due squadre sono state sicuramente le motivazioni. Forti quelle della Nuorese che inseguiva i punti della definitiva tranquillità; quasi inesistenti quelle mostrate dall’Iglesias, ormai fuorigioco per i playoff, nonostante il quinto posto, in virtù dell’eccessivo divario dal Monastir, secondo in classifica (18 punti).

Fin dalle battute iniziali la Nuorese ha cercato con maggiore insistenza il goal e lo ha trovato al 15′ con il giovane Simone Pitirra, pronto a sfruttare un pallone invitante sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da destra.

L’Iglesias ha replicato con scarsa convinzione e poca lucidità e fino al riposo solo una volta è andata alla conclusione con il capitano Gianluigi Illario, che ha trovato pronto il giovane portiere nuorese Stefano Mascia.

Nella ripresa, fin dai primi minuti, l’Iglesias è apparsa più concentrata e sono maturate numerose le occasioni da goal. Al 6′ Samuele Mastropietro, subentrato ad Alessandro Restivo, s’è liberato bene in area ma ha esitato al momento della conclusione davanti a Stefano Mascia. Ci hanno poi provato ancora Gianluigi Illario, Fabricio Alvarenga ed Antony Cancilieri, senza la precisione necessaria per impensierire il portiere della Nuorese.

A metà ripresa la Nuorese, fiutato il pericolo, s’è rifatta viva nell’area rossoblù dell’Iglesias e ha sfiorato il colpo del ko, prima con Massimiliano Manca (67′), poi con Giuseppe Cocco (69′), sul quale ha compiuto un miracolo Adam Idrissi, uscitogli coraggiosamente incontro in tuffo a pochi passi dalla linea di porta.

L’Iglesias ha sciupato ancora un paio di opportunità e nel finale è stata punita prima da un calcio di rigore di Fabio Cocco, concesso per un fallo di Santiago Brailly (espulso) su Giuseppe Cocco, poi da un diagonale da posizione defilata dello stesso Giuseppe Cocco, al 3′ dei 5′ di recupero concessi dal direttore di gara.

La Nuorese sale a quota 36 punti, ormai salva, mentre l’Iglesias viene raggiunta al 5° posto dal Villasimius, impostosi 2 a 0 a Li Punti, ma deve rimandare al prossimo anno le ambizioni di competere per il salto di categoria.

Iglesias: Idrissi, Mancini, Crivellaro (71′ Fenu), Mechetti, Brailly, A. Piras (53′ Marcon), Restivo (46′ Mastropietro), Illario, Cancilieri, E. Piras, Alvarenga. A disposozione: Riccio, Pitzalis, Capellino, Chessa. Allenatore Giampaolo Murru (squalificato), in panchina Maurizio Quaglieri.

Nuorese: Mascia, Filia, Dessolis, Steri, Dias Braga, Ramos, Tanda, Pitirra (20’ st Demurtas), Manca (77′ Catte), F. Cocco (93′ Puddu), Cossu (67 Giuseppe Cocco). A disposizione: Trini, Laconi, Aru, Sogos, Coaciu. Allenatore Ivan Cirinà.

Arbitro: Luca Sanna di Sassari.

Assistenti di linea: Luigi Antonio Urtis di Sassari e Samuel Fronteddu di Nuoro.

Marcatori: 15’ Pitirra (N), 87′ (r) Fabio Cocco (N), 93′ Giuseppe Cocco (N).

Ammoniti: Cossu (N), Manca (N), Crivellaro I).

Espulsioni: Brailly (I).

Giampaolo Cirronis

 

E’ un’Iglesias finalmente al completo quella che questo pomeriggio affronta in trasferta il Villasimius, per la 26ª giornata del campionato di Eccellenza regionale. Dirige Rosanna Barabino di Sassari, assistenti di linea Alessandro Anedda e Francesco Meloni di Cagliari.

Giampaolo Murru ha convocato 19 calciatori: Adam Idrissi, Vincenzo Riccio, Santiago Brailly, Mattia Pitzalis, Lorenzo Mechetti, Igor Marcon, Stefano Crivellaro, Alessandro Fenu, Sasha Giorgetti, Alessandro Restivo, Leonardo Chessa, Fabricio Alvarenga, Antony Cancilieri, Bryan Mancini, Gianluigi Illario, Edoardo Piras, Alberto Piras, Nicolas Capellino, Samuele Mastropietro.

L’Iglesias è una delle squadre più in forma del campionato. Nelle ultime 13 giornate ha perso una sola volta, collezionando 7 vittorie e 5 pareggi. In trasferta ha un bilancio di 5 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, con 12 goal realizzati e 10 subiti. Anche il Villasimius di Nicola Manunza è in salute. Nelle ultime 4 giornate ha collezionato due vittorie e due pareggi. In casa ha un bilancio di 5 vittorie, 6 pareggi e 1 sconfitta, con 16 goal realizzati e solo 8 subiti. In Coppa Italia è arrivata in finale, cedendo all’Ossese con il punteggio di 1 a 0.

L’Iglesias cerca punti questo pomeriggio sul campo del Taloro, a Gavoi (fischio d’inizio ore 15.00, dirige Vincenzo Melis di Ozieri, assistenti di linea Leonardo Tuligi di Tortolì e Sergio Fara di Olbia). Tornano a disposizione Gianluigi Illario, Lorenzo Mechetti e Samuele Mastropietro, che hanno scontato un turno di squalifica nell’incontro casalingo con la capolista Budoni, Vincenzo Riccio, e tra i convocati ci sono anche Nicolas Capellino e Santiago Brailly, i primi due tenuti inizialmente in panchina sei giorni fa, ma Giampaolo Murru non ha disposizione Stefano Crivellaro e Alessandro Restivo, squalificati rispettivamente per una e due giornate.

I 17 convocati: Fabricio Alvarenga, Santiago Brailly, Anthony Cancilieri, Nicolas Capellino, Leonardo Chessa, Alessandro Fenu, Sasha Giorgetti, Adam Idrissi, Gianluigi Illario, Bryan Mancini, Igor Marcon, Samuele Mastropietro, Lorenzo Mechetti, Alberto Piras, Edoardo Piras, Mattia Pitzalis, Vincenzo Riccio.

Il Comunale Maristiai di Gavoi è per tradizione un campo molto difficile, ma nel campionato in corso, fino ad oggi, la squadra barbaricina ha fatto meglio in trasferta, dove ha raccolto ben 18 dei 32 punti totali, con 5 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, a fronte delle 4 vittorie, 2 pareggi e ben 5 sconfitte registrate in casa.

L’Iglesias arriva a Gavoi fortemente motivata per la difesa del quinto posto che occupa con 1 punto di vantaggio sul Calangianus e 3 sullo stesso Taloro.

 

Un’Iglesias decimata da squalifiche e infortuni ha fatto tremare la capolista Budoni che ha strappato il pareggio al 97′ con un goal di Blas Dante Tupparello.

La squadra di Raffaele Cerbone è arrivata a Iglesias decisa a confermare l’ottimo periodo di. forma che le ha consentito di isolarsi in vetta alla classifica con largo vantaggio su Tempio e Monastir ma s’è trovata di fronte un’Iglesias che, pur decimata da squalifiche e infortuni (bloccati dal giudice sportivo Gianluigi Illario, Lorenzo Mechetti e Samuele Mastropietro, da uno fastidioso stiramento Nicolas Capellino, Vincenzo Riccio e Santiago Brailly inizialmente in panchina perché non in perfette condizioni fisiche) le ha reso la vita difficile e nel finale l’ha spaventata, costringendola ad un grande forcing per riacciuffare almeno il pareggio, maturato al 7′ di recupero.

Giampaolo Murru ha messo in campo gli undici calciatori “sani” a sua disposizione, riportando Adam idrissi tra i pali al posto di Vincenzo Riccio (se quest’ultimo fosse stato disponibile, Adam Idrissi quasi certamente avrebbe trovato posto in attacco, ruolo nel quale si disimpegna bene in allenamento e che ha ricoperto nel recente passato), Alessandro Restivo in difesa, Alberto Piras e Igor Marcon a centrocampo e Alessandro Fenu in attacco, al fianco di Antony Cancilieri.

Il Budoni ha cercato di fare la partita fin dall’inizio ma ha faticato a trovare gli spiragli giusti per impensierire Adam Idrissi, Al 18’ ci ha Stipe Tokic, la cui conclusione è terminata alta. L’Iglesias ha risposto al 23’ con Alessandro Fenu che, servito in area da Antony Cancilieri, ha concluso con un rasoterra terminato di poco fuori bersaglio. Seconda occasione per la squadra rossoblù al 27′ con una combinazione tra Antony Cancilieri e Fabricio Alvarenga, ma anche la sua conclusione non ha centrato lo specchio della porta.

I pericoli corsi hanno spinto il Budoni ad intensificare la sua pressione ma anche le sue conclusioni, due volte con Luca Belloni e una volta con l’ex Mauricio Bringas, non hanno impensierito la porta dell’Iglesias. Le squadre sono andate al riposo sullo 0 a 0.

Nella ripresa la fisionomia della partita non è cambiata, con il Budoni stabilmente in proiezione offensiva, ma senza lucidità e precisione nelle conclusioni.

La svolta della partita è arrivata a sorpresa a 10′ dal 90′, quando la pressione di Antony Cancilieri ha messo in confusione il portiere del Budoni Matteo Forzati che sbagliando l’intervento ha messo il pallone alle sue spalle, per il vantaggio dell’Iglesias.

Il Budoni s’è riversato stabilmente nella metà campo rossoblù ma l’Iglesias ha resistito per oltre un quarto d’ora, fino al 7′ di recupero, quando Blas Dante Tupparello ha trovato i tempi giusti per uno splendido colpo di testa che ha spedito il pallone alle spalle di Adam Idrissi. Subito dopo il triplice fischio finale che assegna un punto a testa, utile all’Iglesias per conservare il quinto posto solitario con un punto di vantaggio sul Calangianus che ha pareggiato 0 a 0 in casa con il Bari Sardo, mentre si sono avvicinati il Taloro Gavoi e il Villasimius, vittoriosi in trasferta rispettivamente a Li Punti (2 a 0) e a Cagliari con la Ferrini (4 a 1) ed ora a 3 e 4 punti dall’Iglesias. Il Budoni resta stabilmente al primo posto ma ha ceduto 2 punti a Tempio e Monastir, impostisi rispettivamente 2 a 1 ad Alghero e 8 a 0 in casa con il Carbonia.

Iglesias: Idrissi, Crivellaro, Pitzalis, Alberto Piras, Giorgetti, Restivo (80′ Brailly), Edoardo Piras, Marcon (90′ Mancini), Cancilieri, Alvarenga, Fenu. A disposizione: Riccio, Capellino, Chessa. Allenatore: Giampaolo Murru.

Budoni: Forzati, Ferrari, Raimo, Bringas (87′ La Rosa), Farris, Esposito, Belloni (82′ Stefanoni), Tokic (63′ Cappai), Tapparello, Teliz, Spano (72′ Veneroso). A disposizione: Moscaritolo, Mameli, Paciurea, Tupponi, Kaio Piassi. Allenatore Raffaele Cerbone.

Arbitro: Luca Paris di Bergamo.

Assistenti di linea: Alessandro Cola di Ozieri e Nicola Deriu di Oristano.

Marcatori: 80’ Forzati (aut.) (I), 97’ Tapparello (B).

Note: ammoniti Bringas (B), Belloni (B), Crivellaro (I), Cappai (B); espulso Restivo (I, rosso diretto dalla panchina).

Nella foto di copertina il tecnico dell’Iglesias Giampaolo Murru con l’attaccante brasiliano Antony Cancilieri.

 

Dopo la pausa di fine anno, riparte questo pomeriggio il campionato di Eccellenza con la prima giornata del girone di ritorno.

L’Iglesias di Giampaolo Murru, transitata al giro di boa al sesto posto insieme alla Nuorese, a quattro lunghezze dall’ultima posizione utile per l’accesso ai playoff, occupata dal Calangianus, ospita il San Teodoro Porto Rotondo, formazione in lotta per la salvezza. Dirige Federico Cosseddu di Nuoro, assistenti di linea Antonio Carbini di Olbia e Andrea Cubeddu di Sassari.

Giampaolo Murru ha convocato i seguenti 18 calciatori: Fabricio Alvarenga, Santiago Brailly, Antony Cancilieri, Nicola Capellino, Stefano Crivellaro, Alessandro Fenu, Sasha Giorgetti, Adam Idrissi, Gianluigi Illario, Bryan Mancini, Samuele Mastropietro, Lorenzo Mechetti, Alberto Piras, Edoardo Piras, Mattia Pitzalis, Vincenzo Riccio, Momo Sakho, Alessandro Restivo.

Il Carbonia, dopo aver festeggiato il Natale e Capodanno con il morale alto per la vittoria sulla Ferrini che ha chiuso il girone d’andata, “battezza” il girone di ritorno sul campo della capolista Budoni. Sulla carta è una partita quasi impossibile ma poterla affrontare serenamente costituisce una buona base sulla quale cercare di costruire un’impresa. Dirige Gabriele Dascola di Cagliari, assistenti di linea Samuel Fronteddu di Nuoro e Mario Canu di Olbia.

Diego Mingioni ha convocato i seguenti 20 calciatori: Enrico Galasso, Stefano Atzeni, Mateo Broglia, Costantin o Chidichimo, Nicolas Garcia, Wellinto Caverzan, Nicolas Ricci, Tomas Pavone, Lorenzo Isaia, Davide Doneddu, Giovanni Carboni, Leonardo Tocco, Gianluca Filippi, Gianluca Cocco, Lorenzo Sartini, Francesco Dioneddu, Federico Moreno, Mauro Abbruzzi, Nicola Mancini, Danilo Cocco.

Sugli altri campi, spiccano l’impegno della capolista Monastir a Gavoi con il Taloro, quello dell’Ossese sul campo della pericolante Ferrini e l’impegno casalingo del Tempio con la Nuorese. Completano il programma della prima giornata del girone di ritorno le partite Alghero-Calangianus, Li Punti-Bari Sardo e Villasimius-Ghilarza.

Nella foto di copertina l’Iglesias di Giampaolo Murru

Nella foto sotto il Carbonia di Diego Mingioni

 

Goal e spettacolo al “Carlo Zoboli”, tra Carbonia e Iglesias finisce 2 a 2 il primo derby di campionato, dopo i due disputati negli ottavi di finale della Coppa Italia. Le due squadre sono cambiate rispetto a tre mesi fa. Il maggior numero di volti nuovi lo presenta l’Iglesias, che ha inserito in organico prima Alvarenga, Giorgetti e Crivellaro, poi Alberto Piras, Mastropietro e Sakho e ha svincolato prima Di Santoro ed Elias Celli, poi Sagitov, Bringas, Carta, D’Angelo, Lamacchia e Grasso. Il Carbonia ha svincolato Samuele Mastropietro, passato proprio all’Iglesias, e Mirko Atzeni, e ha inserito prima Federico Moreno, poi Tomas Pavone, anche lui un ex, ed Enrico Galasso. Entrambe hanno bisogno di punti, l’Iglesias per riavvicinare la quota playoff, il Carbonia per allontanarsi dalle zone basse della classifica.
La cornice di pubblico è discreta con circa 200 spettatori con una delegazione del Centro anziani di via degli Artiglieri, ospiti del Carbonia Calcio.
L’avvio di partita è ancora una volta traumatico per il Carbonia che al 5′ va sotto di un goal: Antony Cancilieri ruba palla a Wellinton Caverzan sulla trequarti, avvia una rapida triangolazione che Edoardo Piras conclude con un diagonale chirurgico che non lascia scampo a Davide Doneddu: 0 a 1.
Il Carbonia accusa il colpo ma con il passare dei minuti si riorganizza e al 12′ arriva alla conclusione con Gianluca Filippi, uno dei tanti ex, che impegna Vincenzo Riccio (inserito a sorpresa per la prima volta da Giampaolo Murru al posto dell’ex Adam Idrissi) che per non rischiare spedisce il pallone in angolo oltre la traversa con una deviazione acrobatica.
Al 19′ a provarci è Federico Moreno con una deviazione di testa, troppo debole per impensierire Vincenzo Riccio.
Intorno alla mezz’ora inizia a piovere, la tribuna si svuota con gli spettatori in cerca di riparo e il terreno di gioco si appesantisce parecchio, creando problemi soprattutto al Carbonia che è chiamato a rimontare il goal subito in avvio di partita e sul cielo di Carbonia spunta uno spettacolare arcobaleno.
Prima del riposo solo in un’occasione, al 42′, il Carbonia arriva ad un tentativo di conclusione con Nicolas Ricci, fermato dai difensori rossoblù.
Al rientro in campo dagli spogliatoi, Diego Mingioni presenta Tomas Pavone al posto di Wellinton Caverzan. Non piove più e il Carbonia spinge subito molto forte sull’acceleratore, creando grandi problemi alla difesa dell’Iglesias.
Al 48′ Nicolas Ricci calcia un angolo molto invitante per Mateo Broglia che impatta bene sul pallone ma il pallone si perde di una manciata di centimetri sul fondo alla sinistra di Vincenzo Riccio.
Il Carbonia insiste, Gianluca Filippi si inserisce sulla destra su un pallone molto invitante, calcia con forza di destro, un difensore devia leggermente la traiettoria, sul pallone si avventa in scivolata Tomas Pavone ma arriva con una frazione di secondo di ritardo e il pallone finisce in calcio d’angolo vicinissimo al palo alla destra di Vincenzo Riccio.
    
Sulla battuta del calcio d’angolo, al 51′, Lorenzo Isaia, un altro ex, si inserisce con perfetto tempismo e spedisce il pallone alle spalle di Vincenzo Riccio: 1 a 1.
Il Carbonia non si ferma l’Iglesias è in evidente difficoltà. La squadra di Diego Mingioni spinge a pieno organico, al 56′ l’azione parte da Nicolas Garcia che scambia con Costantino Chidichimo, passaggio filtrante per Federico Moreno che con un diagonale da sinistra mette il pallone ancora alle spalle di Vincenzo Riccio.
La partita diventa nervosa, l’Iglesias non ci sta a perdere una partita che al riposo la vedeva in vantaggio e al 75′ trova il goal del pareggio: Edoardo Piras si inserisce centralmente, serve un pallone assai invitante per l’ex Samuele Mastropietro che supera Davide Doneddu uscitogli incontro, con un diagonale che spedisce il pallone all’angolino più lontano.
La gara diventa spigolosa e la gestione dei cartellini gialli non ci sembra equa.
La partita ritorna in parità non solo nel punteggio e appare evidente che nessuna delle due squadre si accontenta del punto. Il Carbonkia va vicino al terzo goal che gli darebbe la vittoria con lo stesso punteggio di 3 a 2 del ritorno di Coppa Italia, ma Vincenzo Riccio si conferma un ottimo portiere negando a Nicolas Ricci, servito da Leonardo Tocco, la gioia del goal.
Il Carbonia termina in dieci uomini per l’espulsione di Nicolas Garcia all’87’ ma il risultato non cambia più anche nei quattro minuti di recupero e il derby finisce 2 a 2.
Il Carbonia tornerà in campo mercoledì 18 dicembre, alle ore 15.00, al Signora Chiara di Calangianus, per concludere la partita sospesa la scorsa settimana per un infortunio all’arbitro: si riprenderà dal 30′ del primo tempo con il risultato di 1 a 0 per il Carbonia, goal di Leonardo Tocco al 5′.
Domenica 22 dicembre si concluderà il girone d’andata con l’Iglesias impegnata in casa con il Ghilarza e il Carbonia a Cagliari sul campo della Ferrini, nel primo scontro salvezza della stagione.
Giampaolo Cirronis

Carbonia e Iglesias si ritrovano di fronte questo pomeriggio allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” per il terzo derby stagionale, dopo i due disputati negli ottavi di finale della Coppa Italia che la scorsa estate hanno registrato la qualificazione del Carbonia (1 a 1 il 1° settembre a Carbonia con i goal su rigore di  Caverzan e Di Santoro, 3 a 2 l’8 settembre in rimonta dallo 0 a 2 a Iglesias, con goal di Edoardo Piras e Rizzi su rigore per l’Iglesias, Garcia, Mastropietro e Caverzan su rigore per il Carbonia).

Rispetto ai derby di Coppa Italia le due squadre sono cambiate, soprattutto l’Iglesias, per i numerosi svincoli e nuovi tesseramenti. Oggi nel Carbonia fanno il loro esordio il portiere Enrico Galasso e l’attaccante Tomas Pavone (lo scorso anno all’Iglesias, uno dei tanti ex in entrambe le squadre); nell’Iglesias l’attaccante Lamine Mouhamadou Sakho, proveniente dal Villasimius, alla seconda partita l’ex Alberto Piras cresciuto nel Carbonia e l’attaccante Samuele Mastropietro, in goal nel derby di ritorno di Coppa Italia con la maglia del Carbonia, convocato ma non impiegato sei giorni fa con il Bari Sardo).

Il Carbonia arriva al derby reduce dalla partita sospesa dopo 28 minuti a Calangianus, quando si trovava in vantaggio per 1 a 0 grazie ad un goal realizzato al 5′ da Leonardo Tocco. La partita verrà completata mercoledì 18 dicembre al Signora Chiara, ripartendo dal momento della sospensione maturata per un infortunio al direttore di gara. La classifica è “povera”, 9 punti e penultimo posto in classifica davanti al solo Bari Sardo, sicuramente non rispondente alla qualità del gioco espresso dalla squadra di Diego Mingioni, sia in campionato sia in Coppa Italia, manifestazione nella quale è uscita di scena immeritatamente in semifinale, ai calci di rigore, al termine del doppio confronto con il Villasimius.

L’Iglesias con 18 punti occupa la settima posizione, un bilancio sicuramente inferiore alle attese, reduce da una vittoria per 3 a 1 sul Bari Sardo dopo tre sconfitte consecutive. Il ruolino di marci della squadra di Giampaolo Murru ha la particolarità di non aver ancora conosciuto pareggi, registrando 6 vittorie e 7 sconfitte. La società crede ancora nella qualificazione ai play off, nonostante il ritardo di quattro punti dalla quinta posizione occupata dal Calangianus che deve anche completare la partita con il Carbonia che al momento della sospensione la vedeva sotto di un goal e per questo è molto attiva sul mercato di riparazione (praticamente sempre aperto). La rosa al momento è ristretta (oggi Giampaolo Murru ha convocato solo 17 calciatori,  non può impiegare Lorenzo Mechetti per squalifica dopo l’ammonizione rimediata con il Bari Sardo) e potrebbe essere “irrobustita” nei prossimi giorni.

I convocati.

Carbonia: Enrico Galasso, Stefano Atzeni, Mateo Broglia, Costantino Chidichimo, Nicolas Garcia, Wellinton Caverzan, Nicolas Ricci, Christian Mancini, Lorenzo Isaia, Tomas Pavone, Davide Doneddu, Giovanni Carboni, Leonardo Tocco, Gianluca Filippi, Francesco Doneddu, Lorenzo Sartini, Federico Moreno, Mauro Abbruzzi, Nicola Mancini, Danilo Cocco.
Iglesias: Adam Idrissi, Vincenzo Riccio, Fabricio Alvarenga, Santiago Brailly, Antony Cancilieri, Nicolas Capellino, Stefano Crivellaro, Sasha Giorgetti, Gianluigi Illario, Bryan Mancini, Edoardo Piras, Mattia Pitzalis, Guillermo Rizzi Rosada, Alessandro Crobeddu, Alberto Piras, Samuele Mastropietro, Lamine Mouhamadou Sakho.

Le formazioni iniziali.

Carbonia: Doneddu, Broglia, Chidichimo, Garcia, Caverzan, Ricci, Christian Mancini, Isaia, Tocco, Filippi, Moreno.

Iglesias: Riccio, Giorgetti, Pitzalis, Alberto Piras, Brailly, Crivellaro, Alvarenga, Edoardo Piras, Capellino, Illario, Cancilieri.

Carbonia-Iglesias sarà diretta da Giorgio Previdi di Modena, assistenti di linea Nicola Deriu e Simone Crobu di Oristano.

Fischio d’inizio alle ore 15.00.

 

La seconda esperienza di Mirko Atzeni al Carbonia Calcio, si è conclusa con la risoluzione consensuale dell’accordo economico sportivo.

Mirko Atzeni, classe 2002, originario di Santadi, giunse la prima volta al Carbonia nell’estate 2001, nel campionato di serie D, con David Suazo in panchina.

Cresciuto nel Cagliari era reduce da un’esperienza in serie D con l’Atletico Terme Fiuggi (girone F). Quell’esperienza durò alcuni mesi e alla vigilia del Natale dello stesso anno passò all’Atletico Uri, nello stesso girone G del campionato di serie D, dove ha giocato fino alla scorsa estate, quando ha accettato le proposte dell’Iglesias, dove avrebbe avuto la concorrenza di Adam Idrissi, già suo compagno di squadra al Carbonia in serie D. Prima dell’inizio ufficiale della stagione ha preferito tornare al Carbonia, ma anche questa nuova esperienza non è stata fortunata e si è conclusa con la risoluzione consensuale, dopo l’arrivo di un nuovo portiere, Enrico Galasso, che dovrebbe fare il suo esordio domani, sabato 14 dicembre, nel derby casalingo con l’Iglesias.

La coppia di portieri del Carbonia è ora formata da Enrico Galasso e Davide Doneddu.

Giampaolo Cirronis

L’Iglesias è tornata al successo dopo tre sconfitte consecutive, 3 a 1 al Bari Sardo. Giampaolo Murru ha presentato una formazione molto rinnovata dopo la sconfitta subita il 1° dicembre scorso a Nuoro, che aveva fatto precipitare l’Iglesias al nono posto in classifica, a ben sette lunghezze dalla zona playoff, l’obiettivo stagionale fissato la scorsa estate. Svincolati Mauricio Bringas, Artur Sagitov ed Andrea Carta, con gli inserimenti del centrocampista Alberto Piras (subito in campo dal 1′) e Samuele Mastropietro, Sasha Giorgetti squalificato e Sebastian Lamacchia ancora infortunato, l’Iglesias aveva l’imperativo d’obbligo di vincere contro il fanalino di coda della classifica, per rilanciare la sua classifica e, soprattutto, riportare serenità nella squadra e in tutto l’ambiente, e la vittoria è arrivata puntuale ma attraverso un percorso tutt’altro che agevole. Il Bari Sardo, infatti, nonostante la classifica avara di punti, ha dimostrato di essere una squadra tutt’altro che arrendevole, e in un pomeriggio reso assai difficile anche dalle condizioni meteo che hanno reso il terreno di gioco molto pesante e complicato la vita ai calciatori con la pioggia caduta a sprazzi e un freddo e fastidiosissimo vento di maestrale, ha tenuto testa all’Iglesias per tutto il primo tempo, chiuso a reti inviolate e con poche emozioni, e s’è arresa solo nella ripresa agli attacchi dell’Iglesias.

Nei primi 45 minuti le due squadre si sono confrontate ad armi pari, l’Iglesias ha cercato di fare la partita ma non è mai riuscita ad impensierire il portiere del Bari Sardo Riccardo Pisu e ha cercato di creare qualche problema dalle parti di Adam Idrissi, senza riuscirvi. Le condizioni del terreno di gioco e la pioggia non hanno certamente facilitato il compito dei calciatori.

   

In avvio di ripresa l’Iglesias ha rotto subito l’equilibrio sull’asse argentino formato da Fabricio Alvarenga e Nicolas Capellino. 47′: calcio d’angolo del primo, che con il passare dei minuti è diventato l’uomo partita, zampata dell’attaccante, impiegato dal 1′ al centro dell’attacco dopo la partenza di Artur Sagitov, e pallone all spalle di Riccardo Pisu.

L’Iglesias ha cercato di stringere i tempi per chiudere la partita con un secondo goal e, dopo un primo tentativo al 54′ con un colpo di testa di Edoardo Piras, su assist di Fabricio Alvarenga, neutralizzato da Riccardo Pisu, il raddoppio è arrivato al 61′: calcio di punizione sulla fascia destra, alla battuta ancora Fabricio Alvarenga, con inserimento puntuale di Santiago Brailly a centro area e pallone spedito di testa con forza sotto la traversa con Riccardo Pisu impossibilitato ad intervenire: 2 a 0.

L’Iglesias, padrona del campo, è andata vicinissima al terzo goal al 65′, quando uno scatenato Fabricio Alvarenga dopo l’ennesima discesa sulla destra ha trovato solo Antony Cancilieri appena l’area di rigore, ma l’attaccante brasiliano anziché calciare di prima ha cercato di aggiustarsi il pallone ed è stato rimontato e fermato da un difensore che ha liberato con successo.

Due minuti dopo il Bari Sardo ha riaperto la partita. Pallone recuperato in mezzo al campo, discesa di Santiago Martin e assist per l’attaccante argentino Matias Vara che ha battuto Adam Idrissi con un bellissimo colpo di testa.

Il Bari Sardo per qualche minuto ha creduto di poter centrare l’insperato riaggancio ma le sue speranze sono tramontate all’83’, quando la direttrice di gara Rosanna Barabino ha concesso all’Iglesias un calcio di rigore per un fallo ai danni di Lorenzo Mechetti, inseritosi sulla destra dell’area di rigore avversaria. Sul dischetto s’è portato Fabricio Alvarenga che ha spiazzato Riccardo Pisu e messo la sua firma, da migliore in campo, sul risultato finale di 3 a 1.

A 5′ dal 90′ il Bari Sardo è rimasto in 10 uomini per l’espulsione di Santiago Martin, maturata per doppia ammonizione.

L’Iglesias riparte in classifica, riportandosi al settimo posto a quota 18 punti, a quattro lunghezze dalla zona playoff, con il Calangianus fermato dalla sospensione della partita con il Carbonia, maturata alla mezz’ora per un infortunio all’arbitro quando la squadra di Diego Mingioni era avanti per 1 a 0. Al di là del risultato, Giampaolo Murru può sorridere anche per la buona prestazione del nuovo arrivato Alberto Piras, un classe 2005 molto promettente, in attesa dell’esordio di Samuele Mastropietro e degli ulteriori arrivi che dovrebbero esserci nei prossimi giorni, a fronte, probabilmente, di qualche altra partenza. Il Bari Sardo resta ultimo in classifica, a quattro punti dai playoff e a cinque dalla salvezza diretta, ma ha dimostrato di essere una squadra viva e di avere tutte le intenzioni di giocarsi le sue chances salvezza fino all’ultima giornata.

    

Iglesias: Idrissi, Pitzalis, Cancilieri (81′ Rizzi), Brailly, Piras Alberto (86′ Grasso), Piras Edoardo, Alvarenga, Illario, Capellino, Crivellaro, Mechetti. A disposizione: Riccio, Mastropietro, Mancini, Crobeddu. Allenatore: Giampaolo Murru.

Bari Sardo: Pisu, Restivo, Adamo, Volo (57′ Dragan), Passalenti (57′ Mihali), Soilihi, Martin, Nunes, Vara, Mabo, Dimitrievic. A disposizione: Aquilon, Loi, Tosi, Murgia. Allenatore: Nicola Ruggeri.

Arbitro: Rosanna Barabino di Sassari,

Marcatori: 47′ Capellino (I), 61′ Brailly (I), 67′ Vara (B), 84′ Alvarenga (I) su calcio di rigore.

Spettatori: 50.

Ammoniti: Capellino (I), Mechetti (I), Illario (I), Passalenti (B), Martin (B), Vara (B), Dimitrijevic (B), Martin (B).

Espulsi: Santiago Martin (B) per doppia ammonizione.

Giampaolo Cirronis