18 July, 2024
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E’ una sconfitta amara, amarissima, per il Carbonia, quella maturata ieri pomeriggio sul campo in erba sintetica dello stadio Comunale Chicchito Chessa di Bonorva, contro il Bosa, diretta concorrente nella lotta per la salvezza.
La squadra di Diego Mingioni ha disputato una buona partita, ha tenuto un maggiore possesso di palla nei primi 45′, nel corso dei quali ha costruito alcune buone occasioni da rete ma ha anche rischiato di subire il goal del Bosa, molto pericoloso in due ripartenze, la seconda delle quali si è conclusa con il pallone sul palo a portiere battuto. Nel secondo tempo il Carbonia ha preso costantemente in mano il controllo del gioco, costruendo numerose occasioni per sbloccare il risultato, la più clamorosa all’84’, quando Tennyson Omoregie ha calciato addosso ad Adam Idrissi al centro dell’area di rigore un pallone che chiedeva solo di essere spedito in rete. Nel finale, al 1′ di recupero, come spesso accade nel calcio, è arrivata la beffa, il goal su punizione di Antonio Mattiello che ha deciso la partita e consentito al Bosa di effettuare il controsorpasso sul Carbonia in classifica, a quota 22 (contro i 21 della squadra mineraria), dopo essere stato scavalcato la scorsa settimana dopo la sconfitta di Li Punti e la concomitante vittoria del Carbonia sul campo del Sant’Elena.
La prima conclusione a rete è arrivata all’8′, quando Leonardo Lecca ha smarcato Ezequiel Cordoba che non ha centrato la porta del Bosa. La squadra di casa ha risposto al 17′ con un calcio di punizione di Roberto Carboni che ha dato l’illusione ottica del goal gonfiando l’esterno della rete alla sinistra di Valerio Bigotti.
Al 20′ Carbonia vicinissimo al goal, su una conclusione a botta sicura di Ezequiel Cordoba fermata involontariamente dal corpo di Tennyson Omoregie che si trovava sulla traiettoria. Al 27′ ci ha provato Jesus Prieto, il cui tiro è stato deviato in calcio d’angolo. Sulla battuta Costantino Chidichimo ha protestato a lungo reclamando un calcio di rigore.
Al 30′ Bosa a centimetri dal goal, Giovanni Pinna ha servito un assist perfetto a Luca Di Angelo che ha centrato il palo alla destra di Valerio Bigotti.
Squadre al riposo sullo 0 a 0, sostanzialmente giusto per quanto creato dalle due squadre.
Al ritorno in campo per la ripresa, il Carbonia s’è preso la scena esaltando le qualità dell’ex Adam Idrissi.
Al 1o’ miracolosa parata di Adam Idrissi su Ezequiel Cordoba, a un passo dal goal del vantaggio per il Carbonia al 10′ del secondo tempo.
3′ dopo altro miracolo di Adam Idrissi che si è disteso in volo, deviando in angolo un tiro a giro di Andrea Porcheddu. Ancora Carbonia vicino al goal con Ezequiel Cordoba, nuova deviazione di un difensore in calcio d’angolo.
Il goal del Carbonia sembrava ormai maturo e al 39′ la palla decisiva è arrivata sul piede di Tennyson Omoregie che liberato al tiro in perfetta solitudine al centro dell’area di rigore, ha calciato debolmente addosso ad Adam Idrissi, che quasi incredulo ha fatto suo il pallone.
Per una vecchia ma sempre attuale regola che si ripete nel calcio, a goal (tanti) mancati, è arrivato il goal subito, un’autentica beffa, al 90′. Il Bosa ha guadagnato un calcio di punizione all’altezza dei 22 metri. S’è portato sul pallone il capitano Antonio Mattiello, Valerio Bigotti ha sistemato la barriera con Andrea Porcheddu disteso a terra per evitare il passaggio del pallone sull’elevazione degli uomini della barriera. Antonio Mattiello ha calciato a giro sulla destra, evitando la barriera e spedendo il pallone prima sulla faccia interna del palo poi in rete per il goal partita.
Bosa: Idrissi, Grella (18’ Pischedda), Pes (68′ Ciriblan), Mattiello, Maquiesse, Mura (61′ Ferrari), Unali (57′ Manganuco), Di Angelo, Fortunato, Carboni Roberto (58′ Avellino), Pinna. A disposizione: Arseni, Carta. All. Salvatore Carboni.
Carbonia: Bigotti, Adamo, Chidichimo, De Vivo, Cordoba, Prieto, Omeregie, Porcheddu, Wojcik, Lecca (63′ Pitanza), Mancini. A disposizione: Saiu, Saia, Lambroni, Carboni, Salimbene, Basciu, Falletto, Cocco. All. Diego Mingioni.
Arbitro: Samuele Camia di Nichelino.
Assistenti di linea: Andrea Orrù e Andrea Cubeddu di Sassari.
Marcatori: al 90′ Mattiello (B).
Ammoniti: Unali (B), Maquiesse (B), Pischedda (B), Mancini (C), Wojcik (C).
Giampaolo Cirronis

Il Carbonia vince ancora in casa, 2 a 1 sul Bosa, e sale al settimo posto in classifica, nel campionato di Eccellenza regionale. Per la squadra di Maurizio Ollargiu è la quarta vittoria al Comunale “Carlo Zoboli”, su quattro partite giocate, un filotto che contrasta con quello negativo tenuto in trasferta, dove ha perso le partite giocate, pur non demeritando sui campi di Bari Sardo, Li Punti e Tempio.

Contro il Bosa di Salvatore Carboni il Carbonia, sceso in campo privo per la seconda partita consecutiva del capitano Gabriele Dore, ha sbloccato il risultato subito, al primo tentativo, con un grande goal di Alessio Romanazzo (al secondo centro stagionale), e ha raddoppiato in avvio di ripresa con un goal di Ezequiel Cordoba. Il Bosa ha reagito, impegnando in un paio di occasioni Mauro Alcaraz, ma il Carbonia è andato vicino al raddoppio già nel primo tempo, con Santiago Brailly e con capitan Andrea Porcheddu, la cui conclusione a portiere battuto s’è fermata su un palo.

Il Bosa è riuscito a dimezzare lo svantaggio nel secondo tempo con un goal del russo Artur Sagitov, ma il Carbonia è riuscito a respingere tutti i successivi tentativi di riequilirare il risultato, portando in porto una vittoria preziosissima, alla vigilia di altri due impegni importanti, la trasferta di mercoledì a Villasimius e la sfida con la capolista Ilvamaddalena in programma domenica 5 novembre al Comunale “Carlo Zoboli”.

Allegato un ricco album fotografico e le interviste realizzate da Nadia Pische con il tecnico del Bosa Salvatore Carboni, l’ex Adam Idrissi e i due calciatori del Carbonia andata a segno, Alessio Romanazzo ed Ezequiel Cordoba.

Il campionato di Eccellenza regionale anticipa a sabato 28 ottobre sei delle otto partite in programma per l’ottava giornata del girone d’andata. Carbonia e Iglesias giocano in casa, rispettivamente contro il Bosa e il San Teodoro Porto Rotondo. A Carbonia dirige Claudio Salvatore Marongiu di Sassari, assistenti di linea Mario Puggioni di Sassari e Michele Acciaro di Alghero; a Iglesias dirige Gabriele Dascola di Cagliari, assistenti di linea Diego Massa di Carbonia e Alberto Crinò di Oristano.

Il Carbonia arriva all’appuntamento reduce da una bella vittoria sul Sant’Elena, terza su tre partite giocate al “Carlo Zoboli”. La squadra di Maurizio Ollargiu punta al poker di vittorie interne ma non sarà facile centrarlo, contro un avversario in fiducia, reduce dalla vittoria interna sul Li Punti e dal superamento dei quarti di finale della Coppa Italia con due vittorie sulla Villacidrese. Nel Bosa gioca l’ex portiere del Carbonia Adam Idrissi.

L’Iglesias di Giampaolo Murru è in evidente crescita sul piano del gioco ma i risultati finora non l’hanno premiata, anche con una certa dose di sfortuna, come è accaduto sul campo dell’Ilvamaddalena, impostasi domenica scorsa con un goal realizzato al 94′ al termine di un incontro sostanzialmente equilibrato.

La Villacidrese di Graziano Mannu sta vivendo un avvio di campionato complicato. nel quale ha raccolto un solo punto a fronte di ben sei sconfitte. Insegue la prima vittoria contro un avversario, il Villasimius, che domenica scorsa è stato capace di battere il Tempio ed è poi stato eliminato nei quarti di finale della Coppa Italia dal Sant’Elena. Dirige Andrea Virgili di Olbia, assistenti di linea Giampaolo Scifo di Nuoro ed Alessandro Cola di Ozieri. Si gioca a Siliqua.

Sugli altri campi, sabato si giocano Li Punti-Ghilarza, Tharros-Ferrini e Tempio-Taloro. Completeranno il programma dell’ottava giornata, domenica pomeriggio, alle 15.00 (nella notte tra sabato e domenica tornerà in vigore l’ora solare), Sant’Elena-Ilvamaddalena e Bari Sardo-Ossese.

Riposa il Calangianus.

 

Il capitano del Carbonia Calcio Nicola Serra è un nuovo calciatore dell’Ilvamaddalena. La società maddalenina, fresca retrocessa dal campionato di serie D e in attesa di conoscere l’esito della domanda di ripescaggio, sta costruendo un organico di grande qualità e Nicola Serra, classe 1999 con una già lunga esperienza maturata tra serie D ed Eccellenza con il Carbonia e il Sassari Calcio Latte Dolce, costituisce una gemma dell’organico che sarà a disposizione del nuovo tecnico Carlo Cotroneo per l’inizio della preparazione precampionato.

Se l’Ilvamaddalena gioisce per l’arrivo di Nicola Serra, c’è grande tristezza a Carbonia per la deriva assunta dalla crisi societaria, con le partenze, alcune già ufficializzate (Nicola Muscas al Sassari Calcio Latte Dolce, James Cohen Kirby al Villasimius, Rafael Monteiro in Veneto, Mattia Pitzalis e Fabio Porru all’Iglesias, Nicola Serra all’Ilvamaddalena), altre ormai prossime all’ufficialità (Fabio Mastino, Lorenzo Isaia e Ayrton Hundt all’Iglesias; Andrea Mastino al Villasimius), altre ancora pressoché certe (Andrea Porcheddu, Adam Idrissi, Jesus Prieto, Gabriele Dore e Niccolò Agostinelli) di quasi tutto l’organico (restano al momento solo i giovanissimi del vivaio).

Il progetto tecnico che dopo la retrocessione aveva portato ad un brillante settimo posto in campionato e alla finale di Coppa Italia (sfumata al 122′ e poi al 16° calcio di rigore), non esiste più!

L’attuale gruppo dirigente ha iscritto la squadra al campionato di Eccellenza 2023/2024 e sta cercando di trovare qualcuno cui passare il testimone, costituito dal solo titolo sportivo e, soprattutto, da un’eredità economica sicuramente complicata.

E’ arrivato il momento di fare chiarezza, perché in gioco c’è la sopravvivenza del Carbonia Calcio ed il rispetto di una storia che pone il Carbonia al vertice del calcio sardo da oltre 80 anni, dietro il Cagliari ma al fianco di squadre di grandissimo blasone quali Torres e Olbia.

Il Carbonia Calcio ha vissuto altre crisi nel periodo più o meno recente, una delle quali a fine anni ’80 sfociò nel fallimento, dopo il glorioso ciclo iniziato con la promozione in serie C2, sviluppatosi in 6 stagioni tra i professionisti e 2 nel campionato Interregionale. La ripartenza dalla Terza Categoria fu dolorosa ma la risalita venne più rapida grazie alla fusione con la Sguotti, seconda società cittadina che militava in Promozione regionale. In altre occasioni un ruolo decisivo per il superamento delle crisi, lo ebbe l’Amministrazione comunale, che chiamò a raccolta gli imprenditori, la cui risposta fu molto generosa.

La situazione socio-economica del territorio è indubbiamente assai più complicata rispetto a quegli anni, ma in questo momento, comunque, sarebbe opportuno un intervento dell’Amministrazione comunale, per far sedere intorno allo stesso tavolo gli attuali dirigenti e tutti coloro che hanno a cuore le sorti della massima espressione calcistica della città e dell’intero territorio. Probabilmente, solo un confronto a carte scoperte, a 360°, potrà creare le condizioni per trovare una via d’uscita alla crisi. Diversamente, il destino sembra segnato. Dopo la partenza di tutti i calciatori della prima squadra, appare utopistico pensare di poter ricostruire un organico dignitoso in grado di conservare la categoria, in attesa di eventi successivi. E, in questa situazione, neppure una retrocessione in Promozione sarebbe una soluzione, perché i problemi che hanno portato allo smantellamento in atto, resterebbero nella loro interezza, a meno di quegli interventi forti che ad oggi non si è riusciti a trovare per sanare la situazione in Eccellenza e sarebbe ancora più complicato trovare nella categoria inferiore!

Giampaolo Cirronis

 

Il Carbonia espugna il campo del San Teodoro Porto Rotondo con i goal di Rafael Monteiro e Andrea Porcheddu e sale al 7° posto. La partita si è decisa nel quarto d’ora finale. Al 75′ è stato Rafael Monteiro a sbloccare il risultato, il raddoppio, arrivato al 92′, porta la firma di Andrea Porcheddu, autore del 12° goal in campionato, ai quali vanno aggiunti i tre messi a segno in Coppa Italia.

Diego Mingioni, indisponibili Mattia Pitzalis, Andrea Mastino e Niccolò Agostinelli, ha dato un turno di riposo ad Adam Idrissi, inserendo tra i pali James Cohen Kirby come uno dei due fuoriquota al fianco di Nicola Muscas.

L’undici iniziale: Kirby, Mastino Fabio, Serra, Isaia, Hundt, Monteiro, Prieto, Porcheddu, Dore, Porru, Muscas. A disposizione: Idrissi, Orrù. Porcu, Deluna, Fontana, Sartini, Mancini, Cocco, Lambroni. In panchina, escluso Adam Idrissi, tutti fuoriquota, 1 2004 (Mancini), 5 2005 (Orrù. Porcu, Deluna, Fontana, Sartini), 1 2006 (Cocco) e 1 2007 (Lambroni).

Con i 3 punti il Carbonia sale a quota 52, a 2 punti dalla Ferrini, 3 dal Taloro Gavoi e 4 dal San Teodoro Porto Rotondo. Sabato prossimo affronterà in casa il Sant’Elena e chiuderà la stagione domenica 16 aprile ad Oristano con la Tharros.

Una delle partite più attese della 16ª giornata di ritorno del campionato di Eccellenza regionale, era il derby del Sulcis Iglesiente tra Carbonia e Iglesias. Le squadre di Diego Mingioni e Andrea Marongiu l’hanno affrontato senza problemi di classifica, considerato che il Carbonia è salvo da tempo e l’Iglesias ha raggiunto la certezza matematica della salvezza nel turno precedente, ma con formazioni ampiamente rimaneggiate (nel Carbonia erano indisponibili Mattia Pitzalis, Nicola Serra, Andrea Porcheddu e Fabio Porru; nell’Iglesias Nicolas Capellino, Herman Yves Kouadio ed Edoardo Piras).

Il Carbonia ha avuto una partenza sprint, andando in goal dopo un minuto di gioco, con Nicola Muscas, pronto a ribadire in rete da pochi passi un assist di Gabriele Dore, a sua volta lanciato dall’ex Rafael Monteiro. L’Iglesias ha reagito ma non è mai riuscita ad impensierire seriamente Adam Idrissi, per mancanza di lucidità al momento delle conclusioni. Un errato disimpegno della difesa del Carbonia ha “regalato” una grande opportunità a Michele Suella che non ha avuto la lucidità per angolare la conclusione da favorevole posizione, spedendo il pallone tra le braccia di Adam Idrissi. Il Carbonia nel secondo tempo ha controllato senza mai rischiare e nel finale avrebbe potuto raddoppiare prima con Niccolò Agostinelli poi con Nicola Muscas.

Per Andrea Marongiu è stata una domenica particolare, la prima di ritorno a Carbonia dopo l’esaltante stagione vissuta alla guida della squadra biancoblù nel campionato di Eccellenza 2019/2020, vinto unitamente alla Coppa Italia. Il Comunale Carlo Zoboli ha registrato una buona affluenza di pubblico, circa 400 spettatori, come non si vedeva da tempo.

Carbonia: Idrissi, Mastino Fabio, Orrù (84′ Fidanza), Isaia, Mastino Andrea, Hundt, Monteiro, Prieto, Muscas, Mancini (62′ Agostinelli), Dore. A disposizione: Kirby, Dakik, Deluna, Lambroni, Sartini, Pintus, Billai.
Allenatore: Diego Mingioni.
Iglesias: Guddo, Atzeni (85′ Mura) Zedda, Bringas, Cassini, Raponi, Cruz (30′ Espada), Fadda (40′ Doneddu), Suella (89′ Sirigu), Illario, Sariang. A disposizione: Bigotti, Todde, Filippi, Bratzu, Cubadda.
Allenatore: Andrea Marongiu.

Arbitro: Stefano Zilani di Trieste.

Assistenti di linea: Annamaria Sabiu e Martino Fadda di Carbonia.

Reti: 1′ Muscas (C).

Note: spettatori 350, corner 5 a 2 Iglesias, rec. 3′ p.t. 6′ s.t.

Ammoniti: Hundt (C), Raponi (I), Mastino Fabio (C), Monteiro (C).

 

Il Sassari Calcio Latte Dolce supera in rimonta con il goal partita all’87’ un grande Carbonia che ha giocato in 10 dal 41′ e continua il testa a testa con il Budoni, impostosi con un largo 4 a 0 sul campo del Sant’Elena. La rivalità tra Carbonia e Sassari Calcio Latte Dolce regala goal e spettacolo da tre stagioni. Il Carbonia si è presentato senza timore e motivatissimo al cospetto della capolista, battuta con una grande prestazione nella partita del girone d’andata a Sassari, nonostante assenza molto importanti: Mattia Pitzalis, Andrea Mastino, Nicola Muscas e Niccolò Agostinelli. Diego Mingioni, in tribuna perché squalificato, ha inserito nell’undici iniziale un 16enne (classe 2007), Riccardo Lambroni, con ben 8 2005 su 9 in panchina.

Dopo soli 7 minuti il Carbonia ha sbloccato il risultato con un goal bellissimo: discesa prepotente di Fabio Mastino sulla fascia destra, cross al centro dell’area dove è arrivato puntuale Andrea Porcheddu che ha superato con un piatto perfetto Davide Congiunti. 1 a 0!

Il Sassari Calcio Latte Dolce ha accusato il colpo ma ha provato a reagire subito con un calcio di punizione del suo capitano Marco Cabeccia, sul quale si è opposto con successo Adam Idrissi.

Il Carbonia s’è difeso con ordine e senza correre rischi e al 20′ è andato vicinissimo al goal del raddoppio, con un’azione simile a quella del goal iniziale: discesa di Fabio Porru sulla fascia destra, traversone al centro dell’area dove Andrea Porcheddu è arrivato in scivolata mancando l’impatto decisivo per una questione di centimetri.

La partita è diventata nervosa, ammonizioni da una parte e dall’altra e al 26′ Mauro Giorico ha dovuto sostituire Kaio Florencio Piassi con Gian Marco Marcangeli. Il Carbonia ha continuato a ribattere colpo su colpo a tutti i tentativi del Sassari Calcio Latte Dolce ed ha sfiorato ancora il raddoppio al 30′ con Andrea Porcheddu che su un lancio da sinistra di Gabriele Dore ha tentato la deviazione in acrobazia a pochi passi da Davide Congiunti.

L’arbitro ammonisce due volte in una panciata di minuti Fabio Porru che al 41′ finisce negli spogliatoi e lascia il Carbonia in 10. Il Sassari Calcio Latte Dolce cerca di approfittarne subito con il calcio di punizione di Marco Cabeccia, respinto da Adam Idrissi, l’ex Marco Russu ha messo il pallone in rete ma il direttore di gara ha annullato per fuorigioco.

 

Le squadre sono andate negli spogliatoi con il Carbonia avanti 1 a 0.

Il Sassari Calcio Latte Dolce in avvio di ripresa ha cercato subito di accelerare i tempi, perché per tenere il passo del Budoni è obbligato a vincere e trova il goal del pareggio al 56′: calcio d’angolo da destra, il calcio di Giovanni Piga è perfetto per la testa di Alfredo Saba che ha impattato perfettamente spedendo imparabilmente alle spalle di Adam Idrissi.

Il Carbonia ha trovato un buon equilibrio ed ha rischiato poco fino all’87’, quando il nuovo entrato Luigi Piredda ha trovato il varco buono per il goal del sorpasso: 1 a 2.

Il Carbonia non si è arreso, si è riversato nell’area sassarese e per due volte ha reclamato per interventi in area su Ayrton Hundt e Rafael Monteiro (subentrato al 75′ a Gabriele Dore, ma l’arbitro ha lasciato proseguire le azioni ed il Sassari Calcio Latte Dolce ha portato in porto la vittoria, preziosissima, perché consente di affiancare ancora in testa il Budoni, con 75 punti. Al Carbonia resta l’amaro in bocca per aver perso una partita giocata molto bene e resta ottavo in classifica con 46 punti, alla vigilia del derby casalingo con l’Iglesias che oggi ha raggiunto la matematica salvezza superando 3 a 0 l’Arbus.

Carbonia: Idrissi, Mastino, Orrù, Serra Nicola (83′ Fontana), Isaia, Hundt, Prieto, Lambroni (50′ Mancini), Porcheddu, Dore (75′ Monteiro), Porru. A disposizione: Kirby, Porcu, Deluna, Fidanza, Sartini, Pusceddu. Allenatore: Matteo Crobeddu.

Sassari Calcio Latte Dolce: Congiunti; Cabeccia, Russu, Canu; Tuccio (51′ Celin), Pireddu, Saba (67′ Olivera), Piga; Scognamillo (87′ Serra Mario), Grassi (67′ Piredda), Kaio (26’ Marcangeli). A disposizione: Panai, Salaris, Dore, Sanna. Allenatore: Mauro Giorico.

Marcatori: 7’ Porcheddu (C), 56’ Saba (LD), 87’ Piredda (LD)

Ammonizioni: Porcheddu (C), Hundt (C), Isaia (C), Grassi (LD), Cabeccia (LD), Russu (LD), Porru (C) Saba (LD)

Espulsioni: Porru (C) doppia ammonizione; Crobeddu (allenatore Carbonia) per proteste.

Giampaolo Cirronis

Il Carbonia è tornato alla vittoria contro una delle squadre più forti del girone, il Taloro Gavoi, 2 a 0, con goal realizzati in avvio di ripresa, con Rafael Monteiro su calcio di rigore e un autogoal di Giovanni Luppu su conclusione di Fabio Mastino.

Entrambe le squadre, nel corso del girone d’andata, hanno coltivato il sogno di agganciare il treno dei play off ma la marcia spedita di Budoni e Sassari Calcio Latte Dolce, hanno fatto svanire questo sogno, ponendo tra la seconda e la terza un margine molto ampio, oggi 14 punti, doppio rispetto al massimo consentito dal regolamento per dare corso ai play off tra le squadre classificate dal secondo al quinto posto dietro la prima promossa direttamemte in serie D.

Il Carbonia ed il Taloro Gavoi, comunque, stanno dimostrando di avere ancora forti motivazioni. Diego Mingioni, ha dovuto fare a meno di capitan Nicola Serra, influenzato, e degli infortunati, Mattia Pitzalis, Andrea Mastino e Niccolò Agostinelli, i primi due usciti dal campo per infortunio nel turno infrasettimanale a Budoni, ma la squadra biancoblù è apparsa subito più propositiva. La prima mezz’ora è stata priva di pericoli per le due difese e le prime occasioni le ha costruite il Carbonia, al 31’ con una bella azione manovrata, conclusa con un tiro fuori misura da Gabriele Dore e subito è stato Nicola Muscas a trovarsi in buona posizione per battere a rete, ma non l’ha sfruttata.

Il Taloro Gavoi ha cercato di proporsi in avanti ma ha trovato pochi spazi tra le maglie dell’attenta difesa del Carbonia, che va ricordato, con 28 goal subiti è la meno battuta dopo quelle delle due capolista Sassari Calcio Latte Dolce (27) e Budoni (25). La quarta, il Ghilarza, ne ha subito ben 39. Le squadre sono andate al riposo sullo 0 a 0.

Al ritorno in campo dagli spogliatoi, il Carbonia ha pigiato subito forte il piede sull’acceleratore e in 10’ ha messo al sicuro il risultato. Al 50’ Nicola Muscas ha ricevuto il pallone in area, Giovanni Luppu nel tentativo di impedirgli di voltarsi e calciare a rete lo ha agganciato e l’arbitro, ben piazzato non ha avuto dubbi e ha fischiato subito il calcio di rigore, trasformato poi in maniera impeccabile da Rafael Monteiro.

Il Taloro Gavoi ha accusato il colpo, il Carbonia ha saputo approfittarne ed al 55’ ha raddoppiato: Gabriele Dore si è liberato sulla fascia destra, ha servito in profondità capitan Fabio Mastino che, una volta arrivato sul fondo, ha messo in mezzo all’area un pallone invitante sul quale si è lanciato Rafael Monteiro, e Simone Sau nel disperato tentativo di impedirgli di battere a rete da pochi passi, ha deviato maldestramente il pallone alle spalle del proprio portiere.

Mario Fadda ha effettuato subito tre cambi e la sua squadra ha cercato di imbastire una reazione una reazione ma la difesa del Carbonia non ha corso praticamente mai rischi concreti, alcune conclusioni sono terminate lontane dai pali della porta di Adam Idrissi che per il resto, sempre molto attento, ha svolto un lavoro di ordinaria amministrazione.

   

Mario Fadda ha effettuato gli ultimi due cambi a sua disposizione altri due, anche Diego Mingioni ha fatto cinque cambi nel finale, inserendo tanti giovani e ha concluso la partita con ben 6 fuoriquota del 2005. Nei minuti finali non è successo più niente oltre all’espulsione di Mauro Castro per doppia amonizione.

Carbonia: Idrissi, Mastino F., Orrù, Isaia (dal 44’ st Deluna), Hundt, Monteiro (42′ st Porcu), Prieto, Muscas (32′ st’ Fidanza), Porcheddu (48′ st Fontana), Dore (36’ st Sartini), Porru. A disposizione: Saiu, Lambronui, Frau, Mancini. All. Diego Mingioni.

Taloro Gavoi: Fadda Massimo, Soro (29′ st Dettori), Luppu (11’ st Porcu), Sechi, Sau, Castro, Pittalis (11’ st Lapia), Fois (30’ st Trogu), Pusceddu, Delussu (11’ st Fadda Antonio), Mele. A disp.; Mozzo, Sanna Paolo, Sanna Giovanni, Zucchelli. All. Mario Fadda.

Arbitro: Marco Spiga di Carbonia.

Assistenti di linea: Giuseppe Paolino di Alghero e Martino Fadda di Carbonia.

Reti: 50’ Monteiro (C) rig., 55’ Sau (TG) aut.

Ammoniti: Castro (TG), Delussu (TG), Dore (C), Fidanza (C).

Espulsi: Castro (TG) per doppia ammonizione.

Spettatori: 200.

Il Carbonia fa tremare la capolista Budoni con un goal di Ayrton Hundt al 20′ e viene raggiunto anche stavolta al 92′ da un goal di Giuseppe Meloni. E’ terminata 1 a 1 la terza sfida stagionale tra le due squadre, terzo pareggio raggiunto in rimonta nel finale, per la seconda volta nell’extra time dalla squadra di Raffaele Cerbone che una delle tre sfide l’ha fatta sua, la finale di Coppa Italia, ai calci di rigore.

Diego Mingioni, assenti per infortunio Nicola Mancini e Niccolò Agostinelli e lo squalificato Jesus Prieto (ed di turno insieme a Rafael Monteiro da una parte e a Giuseppe Meloni dall’altra), a sorpresa, ha presentato un undici iniziale con una coppia d’attacco extra baby, formata da Nicola Muscas (classe 2005) e l’esordiente Riccardo Lambroni (classe 2007). Dopo soli 10′ ha dovuto sostituire Mattia Pitzalis, bloccato da un infortunio muscolare, con Gabriele Dore.

La sfida odierna ha riproposto i principali temi della sfida di Abbasanta. Il Carbonia è scattato avanti dopo 19’20” con Ayrton Hundt, sfortunato protagonista della finale di Coppa Italia, quando fallì il match point dagli 11 metri, al decimo rigore della serie iniziale, con il Carbonia in vantaggio 4 a 3.

E’ sembrato un segno del destino, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da destra, in mischia, ha trovato il varco giusto e con un tocco angolato ha superato il portiere gallurese Antonio Faustico. Nell’azione precedente, il numero uno del Budoni aveva dovuto deviare non senza affanno oltre la traversa una conclusione dalla media distanza del capitano biancoblù Nicola Serra.

Il Budoni ha accusato il colpo e ci ha provato subito con Nicola Raimo, la cui conclusione forte ed angolata ha trovato Adam Idrissi pronto a deviare in calcio d’angolo. Il Carbonia avrebbe potuto concedere il bis al 26′ con Riccardo Lambroni, arrivato con una frazione di secondo di ritardo sul pallone quando era solo davanti ad Antonio Faustico, poco dopo con Andrea Porcheddu ed al 38′ con Nicola Serra con una gran botta dai 30 metri deviata in calcio d’angolo dal portiere gallurese.
Diego Mingioni al 10′ della ripresa ha dovuto sostituire per infortunio anche Andrea Mastino ed ha gettato nella mischia Rafael Monteiro ed il 2005 Alessio Orrù che ha rilevato il fuori quota Riccardo Lambroni, con spostamento di Fabio Porru al centro della difesa, al fianco di Ayrton Hundt.
Il Budoni nel finale ha spinto molto alla ricerca del goal del pareggio ma la difesa del Carbonia s’è disimpegnata bene fino al 92′.
E come per il goal di Ayrton Hundt, è sembrato un segno del destino anche quello maturato al 92′, quando con il Budoni alla ricerca disperata del goal del pareggio, Giuseppe Meloni, sempre lui, l’ex che aveva messo la firma sulla Coppa Italia con la doppietta che ha dato il 2 a 2 al 122′ alla sua squadra (lui che aveva deciso con la maglia del Carbonia la finale di Coppa Italia contro l’Atletico Uri l’8 febbraio del 2020 ed aveva contribuito con i suoi goal alla conquista della promozione in serie D), ha trovato il varco per battere a rete alle spalle di Adam Idrissi, da pochi passi, in un’azione molto confusa.

La vittoria, che avrebbe bissato quella conquistata meritatamente sul campo dell’altra grande del girone, il Sassari Calcio Latte Dolce, è sfumata al 92′, ma il Carbonia di Diego Mingioni ha dimostrato ancora una volta di poter competere contro qualsiasi avversario, in casa come in trasferta. Ed il Budoni di Raffaele Cerbone ha confermato di soffrire il Carbonia che per tre volte è andato vicinissimo alla vittoria e oggi le ha tolto due punti pesantissimi nella lotta per la promozione diretta in serie D, perché ora il Sassari Calcio Latte Dolce che ha strapazzato il Ghilarza, quarta forza del girone, superata 4 a 0, è distante solo due punti quando mancano sette partite al termine della stagione regolare.

Giampaolo Cirronis

Zero goal ma tanto gioco e tante occasioni tra Carbonia ed Ossese, due squadre che hanno confermato di avere grande qualità, nella partita disputata questo pomeriggio allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” per la settima giornata di ritorno del campionato di Eccellenza regionale.

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa dell’ex presidente della Figc Carlo Tavecchio ed al 21′ è stato osservato un altro minuto di sospensione del gioco per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Nonostante le assai precarie condizioni del terreno di gioco, reso quasi impraticabile dalle piogge delle ultime settimane, Carbonia ed Ossese si sono affrontate puntando su quella che è la loro caratteristica comune: il gioco.

Diego Mingioni per la prima volta dall’inizio della stagione ha avuto l’intera rosa a disposizione (il solo indisponibile è Emmanuele Pintus) con l’imbarazzo delle scelte e ha tenutop inizialmente in panchina il capitano Nicola Serra, l’esterno alto di sinistra Mattia Pitzalis e gli attaccanti Rafael Monteiro e Niccolò Agostinelli. La squadra, com’è nelle sue caratteristiche, ha costruito tanto ma non ha concretizzato (le principali iniziative le ha proposte al 14′ ed al 19′), confermando un limite ormai consolidato (11 squadre hanno fatto meglio); la difesa ha confermato la sua affidabilità, ad iniziare dal ritrovato Adam Idrissi tra i pali, autore di alcuni interventi determinanti (la difesa con 25 goal subiti è la terza del girone, dietro quelle di Budoni e Sassari Calcio Latte Dolce, entrambe con 22 goal subiti).

L’Ossese, da parte sua, ha costruito tanto, soprattutto nel primo tempo (l’occasione migliore al 23′, con una conclusione di Mattia Gueli, respinta da Adam Idrissi, con nuovo tentativo di Alessio Virdis, pallone che ha scheggiato un palo), riuscendo anche a realizzare un goal, al 40′, annullato per una posizione di fuorigioco.

Il Carbonia è andato vicino al goal al 41′ con Andrea Porcheddu, a conclusione di una manovra avviata da Fabio Porru e rifinita da Fabio Mastino, con provvidenziale deviazione in angolo del portiere ospite Davide Cherchi. Prima del riposo, al 43′, Adam Idrissi ha compiuto una delle sue prodezze, negando il goal che sembrava fatto a Giacomo Demartis;

ed al 44′ Davide Cherchi s’è ripetuto, negando il goal a Jesus Prieto, liberatosi al tiro dopo uno scambio con Andrea Porcheddu. Carbonia ancora pericoloso allo scadere del tempo.

   

Nella ripresa l’Ossese è andata vicinissima al goal del vantaggio al 54′ con Alessio Virdis, che ha sciupato da favorevolissima posizione, calciando alto, un assist di Giacomo Demartis che aveva approfittato di un errore della difesa del Carbonia nell’impostazione dal basso.

Risposta del Carbonia quattro minuti dopo, con assist di Fabio Porru per Gabriele Dore e conclusione parata a terra da Davide Cherchi.

Nel finale, girandola di cambi. Diego Mingioni ha inserito prima Niccolò Agostinelli per Gabriele Dore e Nicola Serra per Lorenzo Isaia, poi Rafael Monteiro per Jesus Prieto Prieto.

Nel finale, in un’azione nell’area dell’Ossese, si è sviluppata una mischia con uno scontro tra Ayrton Hundt e Giacomo Demartis, con cartellino rosso estratto dal direttore di gara per l’esperto centrocampista sassarese per un fallo di reazione.

 

A ridosso del 90′ il Carbonia ha avuto la grande occasione per far sua l’intera posta in palio, con Niccolò Agostinelli, smarcato a tu per tu con Davide Cherchi da Nicola Serra, ma l’attaccante classe 2001 non è riuscito a dare alla sua conclusione la giusta angolazione, trovando l’opposizione efficace del portiere.

Il Carbonia, in superiorità numerica, ci ha provato nei 5′ di recupero, ma la partita è rimasta inchiodata sullo 0 a 0, un risultato sostanzialmente giusto per quanto le squadre hanno espresso sul terreno di gioco.

L’Ossese è salita a quota 42, scavalcata al terzo posto dal San Teodoro Porto Rotondo, impostosi con. il punteggio di 2 a 0 sulla Kosmoto Monastir; il Carbonia è salito a quota 37 punti, sempre all’ottavo posto.

Carbonia: Idrissi, Mastino Fabio, Mastino Andrea, Hundt, Prieto (78′ Monteiro), Porcheddu, Dore (71′ Agostinelli), Mancini, Porru, Isaia (71′ Serra), Muscas. All. Diego Mingioni.

Ossese: Cherchi, Bilea, Ubertazzi (87’ Rodriguez), Patacchiola, Sechi, Demartis, Demurtas, Gueli, Zinellu (63’ Conrero), Virdis (78’ Foddai), Mari (51’ Pais). All.: Marco Sanna.

Arbitro: Pasquale Gatto di Lamezia Terme.

Assistenti di linea: Andrea Papalini di Nuoro e Nicolò Pili di Cagliari.

Note: ammoniti Mancini (C), Porcheddu (C), Bilea (O), Gueli (O), espulso all’86’ Demartis (O).

Giampaolo Cirronis

Allegate le interviste ai due tecnici, Diego Mingioni e Marco Sanna, e al centrocampista dell’Ossese Stefano Demurtas, protagonista tre anni fa della promozione in serie D e della conquista della Coppa Italia con il Carbonia.