23 December, 2024
HomePosts Tagged "Adina Persano"

[bing_translator]

L’associazione nazionale Guide Turistiche (ANGT) ha espresso grande soddisfazione per la sospensione del rilascio delle abilitazioni per l’esercizio della professione di guida turistica deliberata dalla Regione Sardegna.

«Con un articolo inserito nella legge di Bilancio 2018, il Consiglio regionale della Sardegna è intervenuto su una questione delicatissima ma importantissima relativa alle modalità di rilascio del titolo abilitativo per l’esercizio della professione di guida turistica nella Regione Sardegna – commenta la presidente di ANGT Adina Persano -. L’articolo dispone la sospensione delle disposizioni relative alla professione di guida turistica in attesa di una legge di riordino dello Stato che da anni l’associazione nazionale Guide Turistiche (ANGT) chiede con forza. Con questo atto legislativo si pone fine, anche in Sardegna, a quel “pendolarismo abilitativo” che da sempre ANGT denuncia – aggiunge Adina Persano -. Non sarà più possibile abilitarsi come guida turistica in una regione (con corsi di formazione privati e costosi o, addirittura, con poche ore di affiancamento ad associazioni culturali per un approfondimento sul patrimonio di quel territorio senza mai aver superato un esame), per poi svolgere la professione in un ambito diverso da quello per il quale si è stati abilitati, senza averne mai verificato le competenze e le conoscenze del patrimonio culturale.»

«Solo esami seri e rigorosi possono abilitare professionisti di qualità – sottolinea ancora Adina Persano -. Lo sosteniamo da sempre per il grande rispetto verso il nostro paese, l’Italia, che la ricchezza e la varietà dei beni culturali rendono unica al mondo. Lo ribadiamo perché siano convinti che le guide turistiche professioniste e legalmente abilitate, siano le uniche che possano offrire servizi al turista in maniera professionale e con competenza.»

«Confidiamo – conclude Adina Persano – che la Regione Sardegna non sia lasciata sola in questa battaglia e che altre regioni come la Toscana e la Puglia possano seguire il suo esempio, per porre fine a comportamenti ed atti che danneggiano tutti i professionisti che, con dedizione ed impegno, partecipano allo sviluppo turistico e culturale di una comunità.»