21 November, 2024
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Sostegno e solidarietà nei confronti di tutti i lavoratori coinvolti nella vertenza della Portovesme Srl e delle loro famiglie sono stati espressi questo pomeriggio dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais.
«Il Consiglio regionale vigilerà affinché vengano date risposte immediate e certe ai lavoratori diretti e indiretti dell’azienda.»
Per il presidente Michele Pais non c’è tempo da perdere: «Sappiamo che da parte del Governo nazionale c’è il massimo impegno per trovare soluzioni concrete per la Portovesme Srl e confidiamo sulla ripresa della produzione e sulla salvaguardia dei livelli occupativi. Attendiamo con fiducia l’incontro fissato, per venerdì 3 marzo a Roma, dal ministro del MIMIT Adolfo Urso. Un tavolo importante, che vedrà la partecipazione dei rappresentanti della Regione Sardegna, delle istituzioni locali, dell’Azienda e delle parti sociali, che potrebbe dare risposte positive a una vertenza che coinvolge l’economia dell’intera Sardegna».

Sulla vertenza della Portovesme srl, i capigruppo di maggioranza del Consiglio regionale hanno diffuso questa sera il seguente comunicato congiunto.

«Come Consiglio regionale abbiamo l’obbligo di chiedere l’impegno di tutte le istituzioni affinché si concretizzino risposte verso i lavoratori della Portovesme s.r.l. diretti e indiretti. Il Consiglio regionale sta facendo tutto quanto in suo potere affinché venga garantita la ripresa della produzione e siano salvaguardati tutti i posti di lavoro. Occorre l’impegno del governo, occorre un impegno serio da parte dell’azienda per la salvaguardia dei posti di lavoro di tutti i lavoratori diretti e indiretti e che venga chiesta la ripartenza immediata degli impianti e il reinserimento di tutti i lavoratori. Accogliamo con soddisfazione la convocazione del tavolo da parte del ministro del MIMIT, Adolfo Urso,  per venerdì 3 marzo; il tavolo vedrà la partecipazione dei rappresentanti della Regione Sardegna, delle istituzioni locali, dell’Azienda e delle parti sociali. Da parte nostra non mancherà mai l’impegno per la vertenza, il sostegno e la solidarietà verso tutti i lavoratori coinvolti e le loro famiglie.»

«Solidarietà a tutti i lavoratori diretti e indiretti della Portovesme s.r.l.. In Consiglio regionale ho più volte sollevato il tema sia specifico per Portovesme sia per quanto attiene il tema energetico della Sardegna e il gap che si trova a scontare rispetto alle altre regioni riscontrando la massima convergenza di tutte le forze politiche e il loro supporto. Ora serve chiarezza e concretezza.»

Lo ha detto Michele Ennas, capogruppo della Lega Sardegna in Consiglio regionale.

«E’ dovere di tutti dare risposte rapide e tangibili alle famiglie dei lavoratori della Portovesme s.r.l. e tutte le istituzioni coinvolte devono far sì che i risultati attesi si concretizzino. Auspico che l’incontro convocato per il 3 marzo dal ministro Adolfo Ursoha concluso Michele Ennas -, serva a mettere reali soluzioni sul campo a salvaguardia di una produzione strategica e dei tanti posti di lavoro che essa garantisce.»

Impegno comune tra Regione e Governo per Portovesme, con l’obiettivo di affrontare in modo stabile ed efficace il problema del costo dell’energia, per salvaguardare il lavoro e programmare il rilancio del polo industriale del Sulcis.

Questi i temi affrontati oggi a Roma nell’incontro, programmato nei giorni scorsi, tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ed il presidente della Regione Christian Solinas per una panoramica sui principali temi di interesse della Sardegna ed in particolare l’area industriale di Portovesme ed il complessivo sistema produttivo del Sulcis Iglesiente, nella prospettiva del mantenimento dei livelli occupazionali e dello sviluppo delle filiere strategiche.

«La Regione ha un interesse diretto a mantenere nel Sulcis Iglesiente la filiera della metallurgia non ferrosa conferma il presidente Christian Solinase siamo disponibili a fare qualsiasi intervento di nostra competenza per il mantenimento del sito. Prendiamo atto della decisione dell’azienda di riqualificare la produzione con un ambizioso progetto di riconversione degli impianti, e ribadiamo il nostro impegno ad accompagnare i lavoratori nella fase di transizione.»

«Nessun lavoratore sarà lasciato solodice ancora il presidente Christian Solinas -. La Regione metterà in campo tutti gli strumenti necessari per supportare le maestranze nella fase di riconversione industriale.»​

«La Regione conferma il suo impegno al fianco dei lavoratori e ha deciso di convocare una riunione con l’azienda per ottenere risposte adeguate sulle scelte future e richiamarla al rispetto degli impegni assunti.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, al termine dell’incontro sulla ‘vertenza Portovesme srl’ coi rappresentanti dei sindacati, annunciando la convocazione di un tavolo di confronto per lunedì 9 gennaio. L’assessore dell’Industria, a breve, invierà una nota anche ai ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, per chiedere l’attivazione del tavolo nazionale di crisi con la partecipazione di Regione, Ministeri, azienda e parti sindacali.

«Rispetto ai precedenti incontri, il quadro nazionale è certamente modificatoha aggiunto l’assessore Anita Pili -. Perciò, è necessario conoscere le intenzioni dell’azienda, fermo restando le nostre richieste di mantenimento dei presidi industriali e di salvaguardia dei livelli occupazionali.»

Prima dell’incontro su Portovesme, l’assessore Anita Pili, insieme all’assessore della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, ha partecipato (in videoconferenza) alla riunione della Commissione Sviluppo economico della Conferenza Stato-Regioni, durante la quale è intervenuto il ministro Adolfo Urso: «Abbiamo affrontato alcuni temi di estrema importanza anche per la nostra Isola, come la definizione di una strategia di politica industriale coerente con le previsioni comunitarie e di una politica energetica comune mediante la previsione di misure urgenti e a lungo termine», hanno evidenziato i due assessori della Giunta Solinas.

Ieri i segretari territoriali di Filctem Cgil Emanuele Madeddu, Femca Cisl Vincenzo Lai e Uiltec Uil Pierluigi Loi, hanno denunciato il silenzio assordante di Regione e Governo sulla vertenza della Portovesme srl, annunciando una nuova mobilitazione, oggi è arrivata la replica dell’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili.

«Nessun silenzio e nessuna trascuratezza da parte della Regione, ma la conferma di un impegno costante per assicurare la salvaguardia dei posti di lavoro e, nell’immediato, degli ammortizzatori sociali, e una serie di appuntamenti con il Governo già in agenda per la prossima settimana», ha detto Anita Pili, che il prossimo 15 dicembre incontrerà a Roma i ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per confrontarsi sulle tematiche energetiche e le vertenze industriali della Sardegna, ed in particolare quella di Portovesme srl.

Ai sindacati, giustamente preoccupati per il futuro della Portovesme Srl e dei 1.300 lavoratori che ancora non hanno certezze sul futuro dello stabilimento, l’assessora Anita Pili chiarisce che «l’impegno della Regione non è certo venuto meno. Continuiamo ad essere al fianco degli operai e delle loro famiglie, assicura. Porterò ai tavoli la richiesta di un intervento urgente, da parte del governo, per assicurare la salvaguardia dei posti di lavoro ma anche per ottenere certezze per un polo di importanza strategica per l’economia del Sulcis e dell’intera Sardegna».

Sottoscrizione dell’Addendum al Memorandum of Understanding, autorizzazione dei progetti di bonifica di competenza ministeriale e rinnovo della Cassa Integrazione Straordinaria per i lavoratori dell’Eurallumina Spa fino al 2025.

Sono le richieste che gli assessori dell’Industria, Anita Pili, della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, e del Lavoro, Alessandra Zedda, rivolgono ai neo ministri Adolfo Urso (MISE), Gilberto Pichetto Fratin (MITE) e Marina Elvira Calderone (Lavoro e Politiche Sociali) in una lettera in cui chiedono un incontro urgente relativo al futuro dell’Eurallumina SpA, a fronte della necessità, prospettata dall’azienda, della proroga della sospensione dell’attività temporanea fino al 30 giugno 2025, finalizzata al completamento degli interventi necessari al rilancio del polo produttivo dell’alluminio.

«La Regione Sardegnascrivono gli esponenti della Giunta Solinas – è impegnata a mettere in campo tutte quelle azioni tese al rilancio dei poli industriali, e in particolare di quelli che insistono nelle Aree di crisi complessa. Un processo lungo ed impegnativo che richiede uno sforzo unitario di tutte le parti in causa: Governo, Regione, Azienda e Organizzazioni Sindacali. In questo quadro strategico, il rilancio del polo industriale dell’alluminio di Portovesme, rappresenta una delle priorità.»

«I lavoratori dell’Eurallumina evidenziano gli assessori da diversi anni vivono una condizione di drammatico disagio sociale, aggravato in questi ultimi anni a causa della crisi economica connessa dapprima all’emergenza Covid-19 e, successivamente, dal conflitto in Ucraina, e necessitano di risposte tempestive che diano una nuova prospettiva almeno in termini economici.»

Dal 2009, anno in cui è stato firmato un protocollo di intesa che prevedeva, tra l’altro, la sospensione temporanea della produzione, sono state seguite tutte le attività propedeutiche volte alla realizzazione degli interventi necessari al rilancio dell’Eurallumina SpA, periodo nel quale i lavoratori hanno beneficiato della Cassa Integrazione. Nel 2021 il ministero del Lavoro ha concesso la Cassa Integrazione Straordinaria (CIGS) ai fini della riorganizzazione aziendale, fino al 31 dicembre 2022.

Ora, l’azienda ha reso nota la necessità di proseguire la sospensione dell’attività temporanea ai fini del completamento degli interventi, previsto per il 30 giugno del 2025.

«Pertanto – chiedono gli assessoriè necessario rinnovare la concessione della CIGS in favore dei lavoratori fino alla medesima data del 30 giugno 2025, e proseguire con le successive azioni necessarie al rilancio del polo produttivo.»