22 November, 2024
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Terzo e ultimo atto per il Sarroch Music Expo, la rassegna organizzata a Sarroch dalla cooperativa Vox Day con il patrocinio dell’amministrazione comunale del paese a una trentina di chilometri da Cagliari. Il trittico di appuntamenti all’insegna della musica di qualità, che il mese scorso ha proposto il duo Don Leone e i Morcheeba, si completa domani sera (martedì 6) con una delle rivelazioni di questo 2019 nel circuito della musica indipendente, gli I Hate My Village, in concerto alle 21.30 nella bella cornice del parco di Villa Siotto.
Il gruppo è nato dall’incontro fra musicisti di grande esperienza, già nelle file di formazioni di primo piano nella scena rock nazionale: il batterista Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours) e il chitarrista Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion e molti altri), accomunati dalla passione per la musica africana e dall’esigenza di dare voce alla loro ricerca del “groove perfetto”, a cui si sono uniti Alberto Ferrari (Verdena) e Marco Fasolo (Jennifer Gentle).
Una “super band”, insomma, che ha debuttato su disco lo scorso 18 gennaio con l’album “I Hate My Village” per La Tempesta International, seguito dal primo singolo, “Tony Hawk of Ghana“: brani caratterizzati da un sound fresco e senza confini, che unisce sonorità afrobeat a forti richiami alla psichedelia e al progressive, intrecciandoli e rigenerandoli nelle vene del rock e dell’elettronica, creando un mix che ha entusiasmato pubblico e critica. A dimostrarlo, le ben cinque ristampe dell’album, tutte esaurite in brevissimo tempo, e una nuova edizione in cd/digitale, lo scorso maggio, arricchita da quattro nuove tracce (uscite anche singolarmente con il titolo “I Hate My Bonus Track“); e, in parallelo col successo discografico, la serie di “tutto esaurito” che ha costellato la prima parte del tour che ha portato gli “I Hate My Village” a suonare nei club di tutta Italia, a conferma della forte attesa riservata alla band.

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Riflettori accesi, domani sera (mercoledì 24) alle 21.30 allo Stadio Comunale di Sarroch, per il concerto di punta del Sarroch Music Expo, il trittico di appuntamenti organizzati dalla cooperativa Vox Day con il patrocinio dell’amministrazione comunale del paese a una trentina di chilometri da Cagliari: di scena, per questo secondo appuntamento all’insegna della musica di qualità, i Morcheeba, la storica formazione britannica guidata dalla carismatica cantante Skye Edwards e dal chitarrista Ross Godfrey.

Annoverati tra i pionieri del trip-hop, i Morcheeba, si sono formati nel 1995 (insieme a Paul Godfrey, il fratello di Ross), raggiungendo il successo planetario nel 1998 con “Big Calm”, il secondo album di una discografia che conta oggi nove titoli e oltre dieci milioni di copie vendute. La voce vellutata di Skye e il sound della chitarra di Ross Godfrey creano, da sempre, una cifra unica e inconfondibile, spaziando fra trip-hop, suggestioni soul, psichedeliche e pop. Dopo una fase di separazione tra il 2003 e il 2009, Skye è tornata nella band di casa a Londra, che da quel momento ha dato alla luce tre album: “Blood Like Lemonade” (2010), “Head Up High” (2013) e “Blaze Away”, pubblicato giusto un anno fa, in giugno.

Sul palco di Sarroch, insieme ai due leader, ci saranno Dominic Pipkin alle tastiere, Steve Gordon al basso e Jaega McKenna-Gordon alla batteria (rispettivamente marito e figlio di Skye), alle prese con una scaletta che prevede vecchi e nuovi brani: “grandi successi” come “BlindFold” e la popolarissima “Rome Wasn’t Built In A Day”, accanto ai nuovi pezzi dall’album “Blaze Away” e qualche cover.

30 euro (più diritti) è il prezzo del biglietto in prevendita sul circuito Vivaticket; si pagano invece 35 euro al botteghino, aperto allo Stadio Comunale di Sarroch a partire dalle 18.30. Tutto esaurito il servizio navetta (andata e ritorno) gestito da Muratravel in occasione di questo concerto.

Il terzo e ultimo atto del Sarroch Music Expo, è in calendario il 6 agosto nella suggestiva cornice di Villa Siotto: di scena una rivelazione di questo 2019, gli I Hate My Village, una delle proposte più interessanti della scena indipendente italiana; un gruppo nato dall’incontro fra il batterista Fabio Rondanini  (Calibro 35, Afterhours) e il chitarrista Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion e molti altri), che con Alberto Ferrari (Verdena) e Marco Fasolo (Jennifer Gentle) riunisce sotto la stessa insegna quattro nomi di primo piano della scena italiana attuale.

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Secondo appuntamento oggi a Nureci (OR) per Mamma Blues, l’immancabile tre giorni del festival Dromos, dedicata alla musica del diavolo e dintorni.

Protagonista della serata una delle realtà più elettrizzanti della scena indipendente italiana dell’ultimo decennio: i Bud Spencer Blues Explosion. Il duo romano formato da Adriano Viterbini (voce e chitarra) e Cesare Petulicchio (batteria) incontra il pubblico alle 20.00, a Corte Saba; poi, sarà al centro dei riflettori dell’Arena Mamma Blues, dopo l’apertura, alle 22, affidata ancora al cantante e chitarrista italo-tuareg Faris Amine con un’esibizione sulle tracce del suo ultimo album, “Mississippi to Sahara”.

Prendendo le mosse dal loro disco più recente, “BSB3”, i Bud Spencer Blues Explosion presentano in tour uno spettacolo tutto nuovo, nel quale rivisitano sotto una nuova luce anche materiale del proprio repertorio. Sonorità aspre, quasi garage, suoni seventies rock attualizzati e abilmente miscelati con il blues delle origini, oltre a un innato gusto melodico, sono la cifra della formazione capitolina.

In chiusura di serata (a partire dalle 24), nei Giardini del Sottomonte, torna l’appuntamento con il dopofestival: protagonista la Rebel Blues Band di Chicco Secci (chitarra e voce), Gianluca Muggianu (sax e voce), Roberto Lai (basso) e Ilio Erby (batteria).

Sabato (15 agosto), battute finali della diciassettesima edizione di Dromos con uno dei suoi ospiti più attesi: il sassofonista nigeriano Orlando Julius, autentico pioniere dell’afro-beat, in concerto con la band londinese Heliocentrics per una festa di Ferragosto tra ritmi e sonorità tradizionali africane, pop, soul e rhytm & blues.

Per tutta la durata di Mamma Blues prosegue a Nureci la raccolta fondi per progetti di integrazione con un banchetto informativo dell’associazione “Sostieni l’utopia“, dove tutti gli interessati potranno lasciare la propria offerta. Le donazioni raccolte andranno a costituire un fondo che sarà ripartito tra i migliori progetti di integrazione presentati, a partire da settembre, dalle scuole elementari sarde con presenza di alunni stranieri. A decidere i destinatari e garantire sulla corretta assegnazione dei fondi sarà un Comitato di garanzia composto da esperti e studiosi di queste tematiche.

Bud Spencer Blues Explosion_(C)_Il aria_Magliocchetti_Lombi (s)

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Il cuore dell’estate si tinge ancora una volta di blues a Nureci, per le battute finali dell’edizione numero diciassette di Dromos. Da oggi a sabato, giorno di Ferragosto, per il nono anno consecutivo, il minuscolo e incantevole centro dell’Alta Marmilla accoglie Mamma Blues, la tre giorni all’insegna della musica del diavolo e dei suoi immediati paraggi.

Si comincia oggi con uno dei nomi di spicco della scena blues britannica, il cantante, chitarrista e compositore Ian Siegall, atteso in Sardegna con la sua band (Dusty Ciggaar alla chitarra, Danny Van’t Hoff al basso e Raphael Schwiddessen alla batteria): alle 20.00 il bluesman inglese incontra il pubblico a Corte Saba, e alle 22.00 sale sul palco dell’Arena Mamma Blues, per una delle sue trascinanti performance, in cui si scorgono le influenze di alcuni dei suoi ispiratori, come Howlin’ Wolf, Tom Waits e Muddy Waters. Premiato per tre anni consecutivi come voce maschile ai British Blues Awards, dove ha raccolto anche svariati altri onori, Siegal con i suoi ultimi album The Skinny (2012) e Candy Store Kids (2013) ha ricevuto la nomination come “Best Contemporary Album” ai WC Handy Blues Music Awards in Usa.

Faris Amine, chitarrista e cantante nel segno del “Desert blues”: musicista e poeta, passato attraverso le esperienze con i Tinariwen, i Tartit e i Terakaft, è considerato una delle personalità più innovative della scena tuareg. Nello scorso maggio ha firmato l’album “Mississippi to Sahara” in cui rilegge in chiave “tuareg guitar style” dieci classici del blues. In chiusura di serata (a partire dalle 24), invece, nei Giardini del Sottomonte torna l’appuntamento con il dopofestival: protagonisti di giornata i Kappa Erre Blues Band (Riki Riccardo Trois a chitarra acustica e voce e Karl Carlo Manca ad armonica e voce) e i Promenade Blues (formazione composta da Alberto di Felice, Luigi Frau e Alessandro di Felice, formazione vincitrice l’anno passato del Zuradili Blues Contest, all’interno del cartellone di Dromos 2014).

Domani ecco invece i Bud Spencer Blues Explosion, una delle realtà più elettrizzanti della scena indipendente italiana dell’ultimo decennio. Prendendo le mosse dal loro album più recente, “BSB3”, il duo romano formato da Adriano Viterbini (voce e chitarra) e Cesare Petulicchio (batteria) porta in tour uno spettacolo tutto nuovo, in cui rivisita sotto una nuova luce anche materiale del proprio repertorio. Dopofestival, dalle 24.00, con Rebel Blues Band (Chicco Secci a chitarra e voce, Roberto Lai al basso, Ilio Erby alla batteria e Gianluca Muggianu a sax e voce).

Il gran finale per Dromos scocca nella notte di Ferragosto, e con un ospite prestigioso: il sassofonista nigeriano Orlando Julius, autentico pioniere dell’afrobeat, sbarca in Sardegna con gli Heliocentrics, la band di base a Londra già apprezzata per la sua collaborazione con un altro grande protagonista della musica africana, Mulatu Astatke. Nigeriano, classe 1943, Orlando Julius è stato un artista cruciale per la nascita, lo sviluppo e la diffusione dell’afro-pop a partire dagli anni Sessanta, fondendo ritmi e sonorità tradizionali africane con quelli del pop, del soul e del rhytm & blues: una formula consegnata nel 1966 alle tracce dell’album “Super Afro Soul” che l’ha reso famoso in patria ma che ha anche contribuito a plasmare il movimento funk negli Stati Uniti. Dopofestival e festa di chiusura di Dromos 2015 – dalle 24.00 – con Livio Svenson Blues Experience (Livio “Svenson” Cherchi a chitarra elettrica, chitarra slide , voce e armonica, Cristiano Cherchi al Basso Elettrico e Enrico “Kikko” Cabras alla batteria).

Nelle tre giornate di Mamma Blues prosegue a Nureci la raccolta fondi per progetti di integrazione: sarà presente un banchetto informativo dell’associazione “Sostieni l’utopia”, cui tutti gli interessati potranno lasciare la propria offerta. La raccolta delle donazioni, partite nelle precedenti tappe di Dromos e che proseguiranno anche sul web (secondo modalità che saranno definite nei prossimi giorni), andrà a costituire un fondo che sarà ripartito tra i migliori progetti di integrazione presentati, a partire da settembre, dalle scuole elementari sarde con presenza di alunni stranieri. A decidere i destinatari e garantire sulla corretta assegnazione dei fondi sarà un Comitato di garanzia composto da esperti e studiosi di queste tematiche.

Faris Amine ©-Claudia-Bonacini Ian Siegal EBC_2015

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Martedì 11 agosto ripassa a San Vero Milis la 17ª edizione del Festival Dromos, con una nuova finestra aperta sul cinema che racconta la Sardegna, in una serata a cura dell’O.S.V.I.C (l’Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano). Al Giardino del Museo archeologico, si proietta Terra Persa il documentario di Michele Mellara e Alessandro Rossi che racconta il fenomeno del “land grabbing” (accaparramento delle terre) nell’isola: operazioni speculative che sottraggono una parte consistente del territorio sardo all’agricoltura. Basi militari, wind farms, impianti fotovoltaici e termodinamici realizzati senza alcun rispetto per il territorio e in evidente antagonismo con le comunità locali. Il racconto dà spazio alle voci dei comitati di protesta. E la Sardegna, ferita, riesce a svelare ancora angoli naturalistici d’imparagonabile bellezza.

La proiezione, con inizio alle 21.00 e ingresso libero, sarà introdotta da Paola Gaidano dell’O.S.V.I.C. e seguita da un dibattito con Graziano Bullegas, rappresentante di Italia Nostra Sardegna, e Giovanni Sistu, docente di geografia economico-politica dell’Università di Cagliari.

Dopo una giornata di pausa, da giovedì 13 a domenica 15 agosto il giro di Dromos nei territori dell’Oristanese sbarca a Nureci, nell’Alta Marmilla, per la sua volata finale: l’immancabile appuntamento con Mamma Blues, il “festival nel festival”. Protagonisti, nelle prime due serate, il cantante, chitarrista e compositore britannico Ian Siegal (giovedì 13), e il duo romano Bud Spencer Blues Esplosion, formato da Adriano Viterbini alla voce e chitarra, e Cesare Petulicchio alla batteria (venerdì 14). Entrambi i concerti (alle 22.30 all’Arena Mamma Blues) sono aperti (alle 22.00) dal chitarrista italo-tuareg Faris Amine.

Chiusura di Mamma Blues, e del diciassettesimo festival Dromos, nel segno della festa, la notte di Ferragosto, con un ospite prestigioso: il sassofonista nigeriano Orlando Julius, maestro indiscusso dell’afrobeat, in scena (alle 22.00) con gli Heliocentrics, la band di base a Londra già apprezzata per la sua collaborazione con un altro grande protagonista della musica africana, Mulatu Astatke.

A precedere i concerti, ogni sera alle 20.00, nello spazio di Corte Saba, i protagonisti di Mamma Blues incontrano il pubblico. In chiusura di serata, infine, dopo-festival da mezzanotte in poi nei giardini del sottomonte.

Terra persa