13 May, 2025
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Grande partecipazione venerdì 2 maggio, presso la sala riunioni di Sa Marchesa, a Nuxis, in occasione dell’incontro-dibattito organizzato dall’Anmig, associazione nazionale dei mutilati e invalidi di guerra con la collaborazione dello Speleo Club Nuxis, sul tema: “Donne, Guerra, Storia, Cultura e Miniera”.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Nuxis Romeo Ghilleri e del presidente dello Speleo Club Nuxis Roberto Curreli, sono stati numerosi gli interventi dei relatori sul ruolo della donna come madre, moglie, figlia, sorella di uomo che indossa la divisa e parte in guerra, lungo percorso di battaglie, sofferenze e conquiste, ieri oggi e domani.
Oggi la donna indossa la divisa e parte in missione di pace, oggi la donna fa la carriera nelle forze armate, negli enti e nelle istituzioni, oggi la donna fa i lavori più disparati che erano prettamente maschili come quello nella miniera, con la partecipazione di esperti del settore, relatori di prestigio e temi di grande rilevanza. La presenza delle donne nelle Forze Armate è possibile dall’entrata in vigore della legge 380 del 20 ottobre del 1999 che ha allineato l’Italia ai Paesi della NATO, aprendo le Forze armate al reclutamento femminile. La partecipazione delle cittadine italiane al sistema della Difesa nazionale e della sicurezza internazionale si è gradualmente affermata. Oggi nei ranghi delle Forze armate, sono presenti due generazioni di donne, per un totale di oltre 17.000 militari, pari a circa il 6,3% dell’intero organico (dati aggiornati al 31 dicembre 2019). Con la progressione di carriera tra alcuni anni le donne potranno ambire a ricoprire cariche di vertice della gerarchia militare.

La legge n. 380 del ‘99 incaricava il Ministro della Difesa (per le Forze armate e l’Arma dei carabinieri) e il Ministro delle Finanze (per la Guardia di Finanza) di definire annualmente le aliquote, i ruoli, le categorie, le specialità e le specializzazioni per i reclutamenti del personale femminile.

​Sentito anche il parere del Comitato consultivo sul servizio volontario femminile, fu deciso di prevedere, fino al 2006, un limite massimo compreso tra il 10 e il 30% di donne, in relazione alla categoria interessata, a causa della situazione logistico-infrastrutturale degli istituti ed enti esistenti.

​I primi bandi di concorso per il reclutamento nelle accademie militari dell’Esercito, Marina e Aeronautica furono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 4 gennaio 2000 e prevedevano l’ammissione di non più di 20 donne su 100 candidati. Nel mese di marzo dello stesso anno furono banditi i primi concorsi per ufficiali a nomina diretta già laureati – ingegneri, medici, commissari, sociologi e psicologi – uomini e donne, che dovevano essere impiegati, a partire dal luglio 2001, dopo aver frequentato un corso di circa otto mesi. In assoluto, le vincitrici di questi concorsi sono le prime donne militari in servizio permanente effettivo.

​Nello stesso anno furono banditi anche i primi concorsi per allieve maresciallo presso le scuole sottufficiali di ciascuna Forza armata e, solo per l’Esercito, per volontarie in ferma breve. In via transitoria, per i primi tre anni di reclutamento, i limiti di età per le concorrenti di sesso femminile furono aumentati di tre anni rispetto agli uomini.

​Quasi dieci anni più tardi, per l’anno scolastico 2009-2010, presso le scuole superiori militari delle Forze armate furono previsti, per la prima volta dalla loro istituzione, posti riservati alle concorrenti di sesso femminile.

Nel corso del dibattito, sono intervenuti: Daniela Aretino, archivista e paleografa presso l’Archivio storico di Iglesias; Marta Barabino, avvocata; sorella Isabella Scaramuccia, crocerossina; Domenico Rossi, generale dell’Esercito, ex sottosegretario di Stato della Difesa; Maria Mameli, psicologa e psicoterapeuta; Valentina Orgiu, giornalista; Beatrice Miceli, comandante della stazione dei carabinieri di Gonnesa; Elisabetta Fois, ingegnera alla Carbosulcis; Isangela Mascia, sindaca del comune di Domusnovas; Andrea Pisanu, sindaco del comune di Giba e presidente dell’Unione del Comuni del Sulcis; due giovani donne rappresentanti della Polizia di Stato.

Ha coordinato e concluso i lavori Agnese Delogu, presidente regionale Anmig Sardegna.

Vediamo l’intervista realizzata al termine dei lavori con il generale Domenico Rossi.

 

Venerdì 2 maggio, dalle 16.30, presso la sala riunioni di Sa Marchesa, a Nuxis, si parlerà di “Donne, Guerra, Storia, Cultura e Miniera”. Questo evento rappresenta un’importante occasione di confronto e approfondimento su: Ruolo di Madre, moglie, figlia, sorella di uomo che indossa la divisa e parte in guerra, lungo percorso di battaglie sofferenze e conquiste, ieri oggi e domani.
Oggi la donna indossa la divisa e parte in missione di pace, oggi la donna fa la carriera nelle forze armate, negli enti e nelle istituzioni, oggi la donna fa i lavori più disparati che erano prettamente maschili come quello nella miniera , con la partecipazione di esperti del settore, relatori di prestigio e temi di grande rilevanza. Sarà un’opportunità unica per condividere idee, esperienze e prospettive.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Nuxis Romeo Ghilleri e del presidente dello Speleo Club Nuxis Roberto Curreli, interverranno: Daniela Aretino, archivista e paleografa; Marta Barabino, avvocata; sorella Isabella Scaramuccia, crocerossina; Domenico Rossi, generale dell’Esercito; Maria Mameli, psicologa e psicoterapeuta; Valentina Orgiu, giornalista; Beatrice Miceli, comandante della stazione dei carabinieri; Elisabetta Fois, ingegnera alla Carbosulcis.

Sarà presente il presidente nazionale Anmig, professor Claudio Betti.

Coordinerà i lavori Agnese Delogu, presidente regionale Anmig Sardegna.

Grande partecipazione, sabato 8 marzo, all’incontro dibattito “Donne e parità: un incontro a viso aperto” organizzato nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, in occasione della Giornata internazionale della Donna. L’evento è stato organizzato dall’assessorato dello Sport del comune di Carbonia, in collaborazione con il Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias presieduto da Maria Mameli e la Regione Autonoma della Sardegna.
L’incontro è stato aperto dagli interventi del sindaco Pietro Morittu e dell’assessora dello Sport, Cultura e Spettacolo del comune di Carbonia Giorgia Meli e gli interventi dei relatori, moderati da Maria Mameli, coordinatrice del Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias, hanno approfondito il tema della parità di genere, attraverso varie angolazioni e le esperienze personali nella vita professionale e in quella di tutti i giorni, con un focus sullo sport e le figure ad esso correlate: Gloria Peritore, atleta professionista del Raini Club, speaker, attivista e pugile della Scuderia Opi Since 82, presidente dell’associazione “The Shadow Project”; la dott.ssa Tiziana Putzolu, consigliera di parità della Regione Sardegna; l’avvocato Roberto Pusceddu del Foro di Cagliari; Denise Pisu, istruttrice e atleta presso la scuola Ju-Jitsu “Dojo Hiwashi Shinsei”; Annamaria Sabiu, arbitro della sezione AIA di Carbonia. Ha partecipato ai lavori l’assessore regionale dell’Industria, Emanuele Cani.

Al termine, il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, ha consegnato un riconoscimento ad Agnese Delogu, presidente regionale dell’associazione Anmig, che lo scorso 18 dicembre 2024 ha ricevuto dal prefetto di Cagliari il diploma di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Vediamo l’intervista con Maria Mameli, coordinatrice del Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias.

Ieri mattina, presso il Palazzo del Governo, a Cagliari, si è svolta la cerimonia di consegna delle onorificenze al merito della Repubblica Italiana e delle medaglie d’onore commemorative ai familiari di cittadini italiani deportati in Germania.

Dopo i saluti alle autorità civili, militari e religiose presenti in sala, si è proceduto alla consegna di due medaglie d’onore alla memoria dei signori Biagio Di Caro e Alessandro Onnis, cittadini italiani deportati in Germania ed internati nei lager nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, ritirate dai rispettivi familiari.

Successivamente, si è proceduto alla consegna delle distinzioni onorifiche conferite dal Capo dello Stato a 13 cittadini che si sono distinti per meriti nel servizio civile, militare, sociale e nel volontariato.

Il diploma di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana è stato consegnato al sig. Giovanni Perra, assistente tecnico in servizio presso il Comando Marittimo Ovest; al luogotenente C.S. Angelo Giuseppe Mangano, ispettore direttore di macchine presso la stazione navale di manovra della Guardia di Finanza di Cagliari; al luogotenente C.S. Giampaolo Marongiu, comandante della sezione operativa volante della Guardia di Finanza, Compagnia di Iglesias; alla signora Agnese Delogu, dipendente della Regione Autonoma della Sardegna a riposo; al signor Stefano Porcu, direttore tecnico del Settore Paracanoa della Federazione Italiana Canoa Kayak; al signor Aldo Bruni, sovrintendente della Polizia di Stato a riposo; al signor Angelo Ninu, ispettore superiore della Polizia di Stato a riposo; al dottor Gabriele Mereu, dirigente medico della Asl di Cagliari; al capitano dottor Roberto Loche, ufficiale medico dell’Esercito Italiano in servizio presso il Dipartimento Militare di medicinalegale di Cagliari; al colonnello Alessio Gabriele Degortes, vice comandante del Comando Militare Esercito Sardegna.

Alla professoressa Maria Antonietta Mongiu, archeologa e docente universitaria, e al dottor Enzo Floridia, presidente della commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Cagliari, è stata consegnata l’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

L’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce è stata attribuita al dott. Giorgio Falconi, dirigente pubblico a riposo.

A margine della cerimonia il prefetto Giuseppe Castaldo ha tenuto a sottolineare che «la cerimonia di consegna delle onorificenze non è solo un momento solenne, ma anche un’occasione per riflettere sulle tante positività presenti nel territorio, che si sono distinte per un impegno attivo nel campo della legalità, della cultura, della solidarietà, del volontariato, per la promozione del diritto alla salute e dell’inclusione sociale, anche in presenza di condizioni di disabilità». 

La Croce Rossa di Cortoghiana riceverà in comodato d’uso gratuito una stampante offerta dal comune di Villamassargia che ha stipulato una convenzione con la storica associazione di volontariato per avviare una collaborazione in ambito sociale.
La delegazione CRI, rappresentata dal presidente del comitato provinciale di Cagliari Vittorino Erriu e dai volontari Agnese Delogu e Aldo De Muro, è stata accolta in Comune dalla sindaca Debora Porrà, affiancata dal vicesindaco Francesco Mameli e dall’assessore Stefano Osanna (che ha la delega al Volontariato e alla Protezione civile). Il tavolo, a cui hanno partecipato anche il capitano della compagnia barracellare Fulvio Loi e il comandante della stazione dei carabinieri Fabio Fanutza, è stata l’occasione per sviluppare una riflessione comune sull’importanza di fare rete territoriale in un momento così cruciale per compensare le carenze in ambito sanitario.
«Con la convenzione abbiamo voluto prendere un impegno formaleha motivato la sindaca Debora Porràassumendo una responsabilità etica e sociale e siamo partiti con un segnale pratico di supporto.»
Tanti i progetti elencati dal presidente Vittorino Erriu che ha evidenziato la collaborazione già in essere tra Cortoghiana, Santadi e Iglesias e l’idea di ampliarsi con altri nuclei.
Appare urgente secondo Vittorino Erriu proporsi come unità territoriale e spingere su un rapporto di convergenza solidale con gli Enti locali, al fine di dare risposte a livello sanitario. A Cagliari, con l’impegno della Croce Rossa, è già partita la farmacia solidale e a breve girerà un ambulatorio mobile di prossimità.
«Stiamo mettendo in piediaggiunge Vittorino Erriu – attività di soccorso a mare con un gommone e una idroambulanza, tramite convenzione con la capitaneria di Porto, e stiamo lavorando per un corso di accesso per formare volontari.»
Un corso per insegnare tecniche di primo soccorso promosso dai volontari della Croce Rossa sarà proposto anche tra gli eventi della sagra delle olive, l’atteso appuntamento che si svolgerà a Villamassargia a fine ottobre e che quest’anno giungerà alla sua trentesima edizione. La CRI sarà presente, a testimonianza di un’alleanza preziosa.

Venerdì 6 ottobre, presso il giardino antistante la sezione ANMIG, in via Trento, a Carbonia, si è svolto l’evento “Mai più guerre”, un gemellaggio tra Sardegna e Piemonte, organizzato dall’associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra e dall’Associazione Nazionale Alpini ha solennemente celebrato un messaggio importante “Portare la Pace” in un momento dove quotidianamente si sente parlare di guerra. Una commemorazione dei caduti di tutte le guerre, l’inaugurazione del banner “Mai più guerre”, benedetto dal parroco don Massimiliano Congia, “Uniti per la pace”, un elenco dei dispersi nella prima e nella seconda Guerra Mondiale… momenti e gesti che hanno toccato il cuore di tutti i partecipanti. L’evento organizzato con il professor Stefano Drago (ANMIG), ha coinvolto anche le sezioni degli Alpini del Piemonte e della Sardegna. Alla cerimonia hanno partecipato le associazioni combattentistiche e d’arma in rappresentanza delle varie Armi: Carabinieri, Esercito, Marina, Finanza, Polizia di Stato.

Erano presenti alcuni sindaci del territorio: Romeo Ghilleri (Nuxis), Marcellino Piras (Villaperuccio), Gian Luca Pittoni (Masainas), Maria Teresa Diana (Sant’Anna Arresi), per Carbonia il vicesindaco Michele Stivaletta e le assessore Giorgia Meli e Antonietta Melas, di Mauro Buttigliero presidente ANA della regione Piemonte, Francesco Pittoni presidente ANA della regione Sardegna, di Agnese Delogu presidente ANMIG regione Sardegna, quattro pergamene “Mai più guerre, mai più violenze, torture, olocausti. Mai più dittature, oppressioni, intolleranze, prevaricazioni, egoismi e paure, Mai più catene alla libertà”, firmate dai presidenti delle associazioni.

Dopo la cerimonia, il corteo a piedi, come se si stesse portando la bara del “Milite Ignoto” sino alla sala comunale dove il Consiglio comunale riunito in seduta straordinaria ha conferito  la “Cittadinanza onoraria” al “Milite Ignoto”. Suggestivo il “silenzio” suonato dal giovane maresciallo dei Bersaglieri della compagnia di Teulada Mattia Sotgiu. A tutti i partecipanti è andato un sincero ringraziamento da parte degli organizzatori. Tanti cuori che battono all’unisono nel ricordo di chi è morto per un ideale.

Nadia Pische

 

La presidenza regionale A.N.M.I.G. Sardegna ha organizzato l’evento “Mai più guerre”, che si terrà il 6 ottobre, con inizio alle ore 17,00, presso la sezione dei Mutilati ed Invalidi di Guerra,
in viale Trento n° 5, a Carbonia.
L’evento collega il Piemonte e Sardegna che in questa circostanza sigilleranno un gemellaggio “Uniti per la pace per dire mai più guerre”, In tale occasione avremo l’onore di ospitare le associazioni degli Alpini d’Italia e le associazioni combattentistiche e d’arma.
Le diverse attività vedranno la partecipazione di tutte le autorità civili, militari e religiose.
L’evento inizierà con l’inaugurazione e la benedizione del banner “Mai più guerre” che verrà esposto nella facciata della sezione ANMIG di Carbonia, guidata dalla presidente Agnese Delogu, dove saranno elencati il numero dei dispersi delle varie armi; la commemorazione dei caduti di tutte le guerre; una breve allocuzione delle autorità; lo scambio delle pergamene di gemellaggio.
Dopo la breve cerimonia, tutti i partecipanti raggiungeranno in corteo la sala consiliare del comune di Carbonia per un saluto ai convenuti e verrà conferita la cittadinanza onoraria al Milite ignoto.

La sezione Anmig di Carbonia (l’Associazione dei mutilati e invalidi di guerra) ha consegnato una targa alla socia Maria Vacca, neo centenaria, compleanno festeggiato lo scorso 16 agosto.

Il socio dell’Anmig era il marito di Maria Vacca, Luigino Manca, rimasto invalido durante la guerra in Spagna. Alla sua morte, avvenuta nel 1979, rimanendo vedova, è diventata socia. Sono soci dell’Anmig anche il figlio Antonio Manca e il nipote Massimiliano, figlio di Antonio.

La targa è stata consegnata a Maria Vacca dalla presidente Agnese Delogu, la vicepresidente Claretta Vacca e la segretaria Gabriella Cadoni.

 

 

I ragazzi di Oberhausen, a Carbonia nell’ambito degli scambi previsti dal gemellaggio tra le due città, hanno visitato la sezione locale dell’Anmig, Associazione Nazionale dei Mutilati e Invalidi di Guerra.  E’ stata l’occasione, organizzata dalla presidente Agnese Delogu, per ad ascoltare la storia dell’associazione e quella di Modesto Melis, il cittadino di Carbonia protagonista dell’incredibile esperienza vissuta nei campi di concentramento di Mauthausen e Gusen, ricostruita nel libro “L’animo degli offesi” di Giuseppe Mura.
L’interprete dell’associazione Giulia Giranu ha spiegato ed esposto la storia di Modesto Melis con i pannelli esposti sulle scale della sede Anmig. Agnese Delogu ha raccontato la storia dell’Associazione, dalla nascita della prima pietra, sino ai giorni nostri, per finire con il suono della sirena di Modesto Melis (la traduzione l’ha fatta un’interprete in inglese). I ragazzi di Oberhausen sono rimasti affascinati dalla storia, hanno applaudito Giulia Giranu e si sono complimentati per la mostra.

La presidenza regionale dell’Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra ha aderito al progetto di realizzazione per un “Centro di Formazione” per gli anestesisti pediatrici e per l’acquisto di strumenti che servono per salvare la vita ai bambini. Il progetto è stato presentato da dottor Antonio Cualbu primario di Pediatria e terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Nuoro.

«Il progetto oltre che dare una risposta sanitaria essenziale del territorio del centro Sardegna, darà lustro all’intera sanità Nuorese, un valore importante per tutta l’isola spiega la presidente regionale ANMIG Agnese Delogu -. Il progetto è stato sostenuto dalla Sardaleasing SpA che ha già finanziato con una donazione pari all’importo di 20.700,00 euro + iva per l’acquisto del sistema audio/video. Questo progetto è dedicato alla memoria del dott. Stefano Esposito, direttore generale della Sardalising venuto a mancare prematuramente.»

«Chiediamo, pertanto, di voler contribuire alla realizzazione del progetto anche con una piccola cifra che unitamente alle altre, permetterà  la realizzazione del progetto aggiunge Agnese Delogu -. Il preventivo prevede una spesa complessiva di 50.770,00 euro + iva, ripartita nei seguenti ausili:

  1. Manichino pediatrico euro 12.500,00 + iva
  2. Manichino lattante euro 9.700,00 + iva
  3. N. 2 licenze software Patient Monitor 1.900,00 euro x 2 = 3.800,00 + iva
  4. Bedside Virtual Monitor  euro 4.070,00 + iva
  5. Sistema audio/video debriefing 20.700,00 + iva (già finanziato dalla Sardaleasing).»

Collaborano a questa iniziativa anche altre associazioni gemellate.

I bonifici potranno essere inviati al conto corrente del Regionale il cui IBAN è:

IT29F0306909606100000136852 con la seguente casuale obbligatoria: REALIZZAZIONE DI UN CENTRO DI FORMAZIONE PER GLI ANESTESISTI PEDIATRICI PRESSO L’OSPEDALE SAN FRANCESCO DI NUORO.