22 November, 2024
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Il Circolo Culturale Sardo “Logudoro” di Pavia, nel pomeriggio di sabato 22 settembre 2018, nella sede sociale, ha presentato il libro-intervista con Manlio Brigaglia “Tutti i libri che ho fatto”, pubblicato postumo a cura di Salvatore Tola e Sandro Ruju presso le edizioni Mediando di Sassari.

Ed è stato proprio Salvatore Tola l’ospite d’onore per questa commemorazione celebrativa del professor Manlio Brigaglia (Tempio Pausania, 12 gennaio 1929 – Sassari, 10 maggio 2018), doverosa indiscutibilmente nei confronti di una delle figure più rappresentative dell’intellettualità sarda del secondo Novecento e del primo decennio del Terzo Millennio.

Non poteva peraltro esimersi da un ricordo riconoscente il mondo dell’emigrazione, al quale Manlio Brigaglia è sempre stato vicino sia come firma di prestigio del mensile “Il Messaggero Sardo” (con articoli divulgativi che hanno fatto conoscere gli eventi e i personaggi più significativi della storia sarda anche a sos chi non aiant istudiadu), sia come oratore affascinante in occasione di iniziative culturali dei Circoli della Lega Sarda poi Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (F.A.S.I.).

Manlio Brigaglia ha espresso la sua solidarietà agli emigrati  per tutte le loro battaglie (pro sa limba; contro le scorie nucleari; per la continuità territoriale; per il riconoscimento dell’insularità) e in occasione dei Congressi della federazione dei circoli sardi dell’Italia continentale non ha mai fatto mancare un suo messaggio di incoraggiamento.

Con Pavia Manlio Brigaglia ha avuto un legame particolare, testimoniato da quanto ha scritto nella presentazione del libro di Gianni De Candia: “Sardegna: la grande diaspora. Memorie e ricordi dei 40 anni della cooperativa ‘Messaggero sardo’, 1974-2014” (Sassari, Delfino, 2016).

«L’insegnamento e altri impegni mi hanno impedito di accettare molti degli inviti che mi venivano rivolti dai circoli degli emigrati sardi. Invidiavo il mio amico Tito Orrù, che da Cagliari volava dappertutto ogni volta che lo chiamavano: gli invidiavo quello spirito di servizio che la gente gli riconosceva riconoscente. Credo che nessun sardo di quelli  che stavano in Sardegna e andavano nei circoli sia mai stato tanto voluto bene quanto lui. Praticamente ho finito per andare quasi soltanto al Circolo “Logudoro” di Pavia, quando presidente della FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) era Filippo Soggiu, che abitava proprio lì a Pavia. In realtà ci andavo chiamato come a un obbligo da Paolo Pulina, prima grande organizzatore di manifestazioni nel circolo, poi eletto a responsabile nazionale per i problemi della cultura. Paolo Pulina, ploaghese di nascita e di affetti (difficile dimenticarsene con tutti i libri e le pagine di storia e memorie che ci ha scritto sopra) era stato mio alunno al Liceo “Azuni” di Sassari alla metà degli Anni Sessanta. Nei primi mesi lavorava sui libri con una durezza d’impegno che ricordava la fatica di chi lavora la terra. L’intelligenza, motore di quell’indomabile afficcu, lo portò a buoni risultati scolastici sassaresi e l’accompagnò agli studi milanesi in via Festa del Perdono nei “meravigliosi” anni dei grandi movimenti studenteschi. Laureato in Lettere, lo ritrovai (anche se non ci eravamo mai persi di telefono) funzionario del Sistema bibliotecario della Provincia di Pavia. Con lui ho ritrovato, andando a Pavia, Gesuino Piga, a lungo anche presidente del circolo, che ricordavo autorevole direttore amministrativo dell’Università di Cagliari e grande amico del mio maestro Alberto Boscolo. A Pavia, l’inesauribile fantasia e, perché no, lo speciale attaccamento alla sua terra suggerivano a Pulina convegni e iniziative a nastro, tutti targati Sardegna. Pavia dovrebbero farla, per questo, una specie di città onoraria dell’emigrazione sarda. Qui del resto veniva spesso Tito Orrù, ispirato forse anche dall’aura risorgimentale che si respira nella città dei Cairoli.»

Dopo i saluti della presidente del “Logudoro” Paola Pisano, orgogliosa di poter onorare la memoria di una personalità così importante per la cultura sarda, ha preso la parola  Salvatore Tola, che dagli inizi degli anni Settanta del Novecento è stato il più stretto collaboratore di Manlio Brigaglia.

Il relatore ha sottolineato il fatto che «spesso intento a rivedere dattiloscritti e bozze che gli venivano affidati e impegnato a tutto campo sul fronte culturale, Manlio Brigaglia ha lasciato pochi e scarni scritti autobiografici. Per fortuna questa intervista (svolta a più riprese e da lui attentamente rielaborata fino agli ultimi giorni) getta luce sulla sua attività di collaboratore di riviste e giornali e, soprattutto, di “facitore” di libri. Attraverso questa lunga testimonianza, che pure non affronta altri aspetti importanti della sua vita di studioso e di insegnante, emerge il quadro di una complessa personalità di uomo di cultura e anche, più semplicemente, di uomo».

Salvatore Tola ha raccontato numerosi divertenti aneddoti riferiti alla sua pluridecennale frequentazione con il professore che gli hanno permesso di conoscerlo come grande uomo, esempio straordinario certamente di impegno culturale e moralità, ma anche campione per doti di spirito (per questo volume aveva concepito il sottotitolo: “Storia di uno che voleva fare l’editore ed è finito correttore di bozze”), la cui capacità affabulatoria era proverbialmente nota e attirava masse di ascoltatori  perché era condita con gli ingredienti di una verve inimitabile.

Salvatore Tola ha voluto soffermarsi su una delle tante opere cui Manlio Brigaglia ha legato il suo nome e che a Lui era particolarmente cara: “L’Enciclopedia della Sardegna” in tre poderosi volumi (PaoloPulina ha ricordato che, presentandola, Manlio Brigaglia aveva usato questo “comincio”: «“Questo l’ho fatto io”, come dice il titolo di una famosa rubrica della “Settimana enigmistica”»).

Ha detto Salvatore Tola: «Gli interessi del prof. Manlio Brigaglia erano sempre concentrati sulla Sardegna, la sua storia in primo luogo, ma poi anche tutti gli altri aspetti, dall’economia alle tradizioni, al paesaggio, al crescente sviluppo turistico. Fu da questa conoscenza capillare che nacque in lui l’idea di distribuirla, insieme a una squadra di bravi collaboratori, in una vera e propria enciclopedia: un’opera che, uscita in tre volumi tra il 1982 e il 1988 (concepita e curata da lui in collaborazione con i suoi allievi Antonello Mattone e Guido Melis, pubblicata dalle Edizioni Della Torre), può essere considerata il suo capolavoro nel campo della divulgazione. Non si tratta di un dizionario enciclopedico ma di un’opera a temi: i diversi aspetti dell’isola sono esposti in 156 saggi organicamente accostati e organizzati. Tutti i pezzi sono stati sottoposti a quel lavoro di revisione del quale era grande specialista: sempre con l’intento primario di renderli quanto più possibile leggibili».

Assente, perché ancora in Sardegna, Filippo Soggiu, presidente emerito del “Logudoro” e della FASI, dopo quello di Salvatore Tola sono seguiti altri intervenuti.

Il presidente onorario del “Logudoro”, Gesuino Piga ha ricordato la comune amicizia sua e di Manlio Brigaglia con il professor Alberto Boscolo ed il sentimento che lo ha sempre accomunato a Manlio Brigaglia per le sorti della Sardegna e per la necessità del riscatto economico e sociale dell’Isola.

Il professor Ettore Cau (che è stato docente di Paleografia e poi anche Preside per un anno della Facoltà di Magistero a Sassari nel periodo 1976-1980) ha rievocato i tempi in cui è stato frequentatore assiduo sia del prof. Brigaglia sia del comune amico, il gesuita prof. Raimondo Turtas, autore di una monumentale “Storia della Chiesa in Sardegna”.

Un ricordo è stato portato anche dal prof. Lucio Casali, pavese amante della Sardegna (fa parte della commissione cultura del “Logudoro”) e da Antonello Argiolas (presidente onorario  del Circolo “Grazia Deledda” di Magenta e componente del Comitato Esecutivo della FASI).

Paolo Pulina ha distribuito ai presenti copia del suo articolo apparso su questo sito: https://www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com/2018/07/il-libro-postumo-di-manlio-brigaglia-curato-da-salvatore-tola-e-sandro-ruju/

Edoardo Ruiu

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Venerdì 17 marzo, dalle 9.00 alle 13.00, l’aula magna “Alberto Boscolo” – Cittadella universitaria, Monserrato – ospiterà la nona edizione della Giornata europea Unistem Day 2017. Curata dalle professoresse Micaela Morelli e Iole Tomassini Barbarossa, e dallo staff della Direzione ricerca, la manifestazione si svolge in simultanea nazionale ed europea.

La Giornata si aprirà con i saluti del rettore, Maria Del Zompo, proseguirà con il collegamento audio con le altre Università coinvolte nell’evento. A seguire, interventi degli specialisti dell’ateneo di Cagliari, Valeria Sogos, Carlo Carcassi, Roberta Vanni, Silvano Tagliagambe, Roberto Crnjar, Alessandra Pani e Maria Elena Marongiu. Tra gli argomenti trattati, Cellule staminali (dalla ricerca alle terapie), Manipolazioni genetiche, Scienza e innovazione, Realtà della ricerca e bugie della comunicazione. Prevista la presenza di testimonial di spicco. In aula magna le delegazioni dei licei “Alberti”, “Euclide”, “Convitto” e “Michelangelo” (Cagliari), “Amaldi” e “Gramsci” (Carbonia), “Brotzu” (Quartu), “Pitagora” (Selargius), “Piga” (Villacidro), gli istituti “Buccari-Marconi” e “De Sanctis-Deledda” (Cagliari), “Levi” (Quartu), “Giua” (Assemini), “Loi” (Carbonia).

Le ultime scoperte nel campo delle cellule staminali, come riconoscere una bufala scientifica, libertà di ricerca: questi alcuni dei temi di UniStem Day 2017, il più grande appuntamento europeo rivolto agli studenti delle scuole superiori. Coordinano l’evento, che si svolge in ben sette Paesi europei e 75 atenei, la professoressa della Statale e senatrice a vita, Elena Cattaneo, con il team di UniStem, il Centro di ricerca sulle Cellule staminali dell’Università di Milano. Il comitato organizzatore segnala la vicenda del ricercatore iraniano Ahmadreza Djalali, ingiustamente detenuto da quasi un anno in Iran, come richiamo alla libertà di studio e ricerca per il progresso della società. La libera scienza è, storicamente , necessaria al continuo miglioramento della condizione umana.

UniStem Day 2017 coinvolge settantacinque atenei e istituti di ricerca in sette paesi europei. Seminari, discussioni, tavole rotonde e attività in laboratorio dedicate a ventisettemila studenti: protagonisti di una giornata dedicata alla scienza. Danimarca, Germania, Italia, Spagna, Serbia e Svezia proseguono il loro impegno nella divulgazione scientifica per i ragazzi con UniStem Day. L’Ungheria prende parte per il primo anno all’iniziativa. «Il diritto alla libertà di ricerca, le ultime scoperte nel campo delle cellule staminali e come imparare a riconoscere una bufala scientifica: questi saranno alcuni dei temi che verranno affrontati durante la Giornata. Sin dalla sua nascita nel 2009, l’evento vuole essere motivo di coinvolgimento, ispirazione e, perché no, divertimento» spiega il pro rettore, Micaela Morelli.

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“L’impresa riparte!” è la cornice dei tre giorni di approccio per i 110 iscritti all’incubatore di idee, culture e competenze diverse curato dall’Università di Cagliari. CLab 2016 è il quarto capitolo di un percorso che coniuga istanze accademiche e formative con mercati, territorio e aziende. In aula magna “Alberto Boscolo”, Cittadella di Monserrato, si è aperta ieri e si chiude domani, mercoledì 13 luglio, la sessione estiva introduttiva. All’avanguardia in Italia per formazione e accompagnamento su innovazione e imprenditorialità, il CLab – con Fabio Aru testimonial nel 2015 – è stato avviato nel 2013 nell’ambito di “INNOVA.RE – Innovazione in rete”. I partecipanti hanno esperienze universitarie differenti, vengono raggruppati in team interdisciplinari e cooperano nello sviluppo e nella condivisione di progetti di start up, frequentano lezioni formative e training sul campo.

«Ringrazio l’assessore Raffaele Paci per l’attenzione personale e della Regione verso il CLab. Siamo orgogliosi del progetto che avvicina studenti e laureati. Ragazzi che si mettono in gioco, motivati e pronti a sfidare e sfidarsi. Chi si prepara, è determinato e si organizza può cogliere il momento. La fortuna – spiega Maria Del Zompo – non c’entra, conta il volere fortemente certe cose. Queste esperienze offrono maggiori opportunità per costruire il futuro. Il CLab è un’iniziativa di successo. Ma alla base c’è la cultura: le competenze senza conoscenza non funzionano». Un format che funziona in un contesto solido. «L’università di Cagliari è seria e credibile, sappiamo – aggiunge il rettore – dove andare, siamo organizzati mentre altre istituzioni nazionali non lo sono. Rilanceremo le sfide, siamo pronti a dare risposte valide e vincenti.»

«Il ContaminationLab – rimarca Raffaele Paci, vice presidente consiglio regionale e assessore bilancio e programmazione – è un’ottima occasione per i giovani di creare imprenditorialità in ambito universitario. CLab ha avuto premi e riconoscimenti, la Regione lo rifinanzia per i prossimi tre anni con un milione200mila euro. Ci crediamo fortemente e siamo pronti a supportare le start up nell’intero processo: metteremo gli stessi denari, senza altre analisi, che vengono investiti dal venture capital. L’obiettivo è nitido: fare in modo che queste imprese vadano bene, generino utili e occupazione». Per l’assessore la strada è segnata: «Creatività e cross-fertilizzazione aiutano crescita tecnologica e imprese. Il CLab ha gli ingredienti per fare bene: giovani, provenienze diverse, idee, organismi che studiano le capacità di riuscita. Università e Regione, ricerca e didattica, ma anche lavoro sul territorio per mettere a sistema capacità e conoscenze».

«Oggi nasce una squadra, lo scrigno dell’ateneo è ricco e cela molte opportunità. Abbiamo ampliato i partner e le attenzioni alla città e alla regione. Nel febbraio 2016 una giuria di investitori valuterà i vostri progetti. Nel 2015 ci sono stati premi importanti in denaro e servizi. Quest’anno le ambasciate americana e israeliana si sono impegnate a supportarci» dice agli iscritti Maria Chiara Di Guardo, responsabile scientifico del CLab. «Abbiamo selezionato centodieci profili diversi, portatori di idee da mettere a sistema per generare innovazione. Per farvi crescere più velocemente coinvolgeremo anche gli studenti Erasmus e ci saranno scambi con progetti simili all’estero, Francia e Inghilterra in particolare».

Alla giornata di apertura – con un video che esalta il gioco squadra e le premiazioni delle idee vincenti nel 2015 – hanno preso parte anche Mario Mariani («Cagliari è fertile per lo sviluppo di start up digitali» dice il fondatore di The Net Value) e Augusto Coppola («Cambierete il modo di percepirvi. Finisce il tempo di scuse e alibi, proverete senza simulazioni a costruire una vera azienda: in team. Da soli, si fallisce» è il mantra del docente di LVenture). Attesi gli interventi di Gianluca Cadeddu (Centro regionale programmazione) e Giuseppe Serra (Sardegna Ricerche).

Al CLab UNiCa #04edizione i partecipanti sono 110. Tra questi, il 68 per cento sono studenti, il 29 laureati e il 4 dottorandi. In crescita gli ammessi provenienti dall’ambito scientifico (24 per cento). Al primo posto si confermano le richieste di ammissione appartenenti all’ambito sociale, giuridico ed economico (41). In calo l’area di ingegneria e architettura (22). Dall’ambito umanistico proviene il 12 per cento degli iscritti.

Dalle attività extra-curriculari volte a promozione e sviluppo di capacità su gestione del processo imprenditoriale e all’innovazione: il CLab UniCa ha dato vita a circa 20 startup attive sul territorio nazionale appartenenti ai settori Itc, turismo, nautica, gamification, food etc. Start up il cui business è legato a innovazione, utilizzo di conoscenza e  tecnologia, anche a vocazione sociale. Sono stati riconosciuti a varie start up premi in danaro e riconoscimenti: StartCup, Premio Nazionale Innovazione, Gsvc, Facebook programm ecc. Le startup hanno raccolto da investitori privati circa mezzo milione di euro. Il CLab UniCa è stato selezionato dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) a rappresentare l’Italia in Europa al Premio europeo sulla promozione d’impresa (Eepa).

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Questa mattina, nell’aula magna “Alberto Boscolo” – Cittadella universitaria, Monserrato – si è aperto Unistem Day 2016. La giornata, coordinata dalle professoresse dell’ateneo di Cagliari, Micaela Morelli (prorettore per la Ricerca), Roberta Vanni e Iole Tomassini Barbarossa, ha avuto per cornice “Il lungo e affascinante viaggio della ricerca sulle cellule staminali”. Un percorso promosso dalla senatrice e scienziata Elena Cattaneo.

Brian Sacchetti, Joe Alexander, Giacomo Devecchi, Lorenzo D’Ercole, Matteo Formenti e Jarvis Varnado, il preparatore atletico Matteo Boccolini, accompagnati dal presidente Stefano Sardara («Il contatto con i giovani è sempre proficuo, la nostra mission è legata al territorio e alle future generazioni») sono stati accolti con un lungo applauso dai 500 studenti dei licei e degli istituti Brotzu, Motzo e Levi di Quartu Sant’Elena, Tommaseo, Euclide, Michelangelo, Buccari-Marconi e Da Vinci-Besta di Cagliari, Pitagora di Selargius, Piga di Villacidro, Giua di Assemini e Bacaredda di Capoterra. A seguire, domande su campionato e classifica («ci attendono otto finali, stiamo lavorando duro» rassicura capitan Devecchi), selfie, autografi e merenda collettiva. All’ottava edizione dell’Unistem Day 2016 hanno preso parte 30 città, 35 atenei italiani e 28 europei, 400 relatori e 27mila studenti. Per la prima volta Serbia, Polonia, Germania e Danimarca con Italia, Spagna, Regno Unito e Svezia. L’evento ha avuto il supporto della Fondazione Banco di Sardegna ed è stato trasmesso in streaming (www.unica.it).

Un filmato con un messaggio chiave («Forti nel ponderare, fermi nel criticare, indisponibili a mentire, sempre») sulle note di “Imagine” di John Lennon, ha aperto la Giornata. Il videocollegamento e i saluti con le scolaresche riunite nelle università di Bonn e Udine per aperitivo di una mattinata ricca di spunti e riflessioni, non solo scientifiche e accademiche. «La cultura apre la mente, studiate o sarete schiavi. La scienza aiuta a capire il mondo, solo studidando si è liberi di valutare e scegliere. Da cinque anni partecipiamo a Unistem, con un precetto: le informazioni scientifiche corrette sono utili per giudicare, crescere, migliorarsi» l’incipit di Micaela Morelli. «Sapete che lo studio rallenta la demenza. Sapete che studiare è rivoluzionario. Sapete che circolano tante dicerie sull’inutilità della laurea: ebbene, vi dico che se vi laureate avrete più possibilità di cullare i vostri sogni, di trovare un lavoro, di scegliere quel che volete fare. In Sardegna, diceva il mio maestro Gian Luigi Gessa, non abbiamo materie prime, ma abbiamo il cervello: usiamolo ed esercitiamolo» ha precisato Maria Del Zompo. Il rettore ha accelerato: «Dove non si vuole o non c’è la libertà, bruciano i libri, bloccano la ricerca, chiudono le scuole. Applicatevi e troverete la vostra strada. Iscriversi all’Università è vincente. Vi aspetto». Alla Giornata Unistem, su ricerca, cellule staminali e vaccini, sono intervenuti gli specialisti e docenti Valeria Sogos, Carlo Carcassi, Alessandra Pani, Aldo Manzin, Giuseppe Masnata, Erminia Stocchino, Alessandra Pani e Maria Elena Marongiu. In chiusura, quiz e premi per gli studenti.

Stefano Sardara 33 copia

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Stefano Mameli 2

«La partecipazione delle micro e piccole imprese agli appalti pubblici si ferma al 13%, nonostante esse rappresentino il 99,4% delle imprese italiane, contribuiscano al 20% della ricchezza nazionale e pesino per il 39% sull’economia reale. Questo ci fa capire come ci sia ancora tanto da fare per formare e informare i nostri artigiani in questo settore

Così, Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna rilancia la questione della conoscenza del mercato degli appalti pubblici, alla luce anche di una probabile e auspicata ripresa del sistema delle costruzioni anche nell’isola.

«Per la fine del 2015 e il 2016, c’è molta attesa da parte delle stazioni appaltanti le quali si aspettano un aumento del numero e dell’importo delle gare, un aumento  del numero delle offerte e una progressiva riduzione dei contenziosi. Questo è un segnale molto importante che fa sperare in una inversione di tendenza nelle condizioni generali di mercato, dopo mesi di contrazione costante e crescente

Ma le imprese sarde, soprattutto quelle piccole, sono preparate per affrontare una simile inversione di tendenza? «Quelle più strutturate e lungimiranti stanno investendo su questa conoscenza – riprende Mameliper tutte le altre il cammino è lungo ma non impossibile».

Per questo Confartigianato Imprese Sardegna, attraverso l’ente Scuola & Formazione Confartigianato e la CAES-Cassa Artigiana dell’Edilizia della Sardegna, in partnership con il CNOS FAP, fra pochi giorni darà il via a un percorso formativo, in tutta la Sardegna, che vedrà impegnate circa 200 persone, tra imprenditori, dipendenti, apprendisti e collaboratori di aziende che operano nella filiera delle Costruzioni (edili, impiantisti, serramentisti, falegnami, ecc), nella conoscenza del Mercato degli appalti pubblici e nel perfezionamento della conoscenza delle regole e dei meccanismi che ne governano il funzionamento.

Nelle giornate formative, previste nei centri di Alghero, Sassari, Olbia, Lanusei, Nuoro e Selargius, spazio alla normativa sugli appalti, alla conoscenza sul capitolato, le certificazioni e le attestazioni, al mercato elettronico, agli acquisti pubblici ecologici e alla conoscenza della responsabilità sociale dell’impresa.

«La realizzazione di questi interventi è stata possibile grazie al bando regionale “SFIDE” (Strumenti Formativi per Innovare, Decollare, Emergere) – sottolinea ancora Stefano Mameli del POR Sardegna FSE 2007-2013 (linea intervento c.2.2). E’ una importante occasione che in tanti, come si può vedere, non hanno voluto perdere. Soprattutto per le imprese di piccole dimensioni che prima erano tendenzialmente escluse da questi mercati.»

Per Confartigianato Imprese Sardegna un contributo importante potrà arrivare dalla nuova Legge Regionale sugli appalti, che dovrebbe essere licenziata a breve dalla Giunta su proposta dell’Assessore al Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, per poi passare al Consiglio Regionale. In questa proposta di legge viene dato un importante spazio alle microimprese, dando loro la priorità negli affidamenti dei lavori sino a 40mila euro. Nel frattempo la concorrenza è tanta e, anche per i piccoli appalti, sempre più si affacciano sul mercato isolano operatori non solo di altre regioni ma di altri paesi, soprattutto dell’Est Europa.

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Domani, giovedì 24 settembre, dalle 17.00 alle 23.00, la Cittadella universitaria di Monserrato – ss 554 – ospita la terza giornata della “Notte dei ricercatori”. L’evento prevede percorsi interdisciplinari e divulgativi con visite guidate ai laboratori di matematica, fisica, chimica, biologia e biomeccanica. Previsti giochi, seminari e incontri con il mondo dell’industria e del territorio, poster ed esperienze pratiche. Grazie a un accordo con Arst e assessorato regionale ai trasporti, quanti si recano in Cittadella per le iniziative universitarie possono viaggiare su MetroCagliari gratis. Voucher e info sul sito www.unica.it

I calciatori rossoblù Marco Storari, Federico Melchiorri e Roberto Colombo e una rappresentanza societaria prendono parte alla serata in Cittadella. Previsto un incontro con i cronisti e i partecipanti intorno alle 18.00 nell’aula magna “Alberto Boscolo”. Ma dalle 17.00 alle 23.00 si parte con le visite guidate ai laboratori ad alto contenuto tecnologico e scientifico di Matematica, Fisica, Chimica, Biologia e Biomeccanica. Laboratori di fisica (Carlo Maria Carbonaro, Riccardo Corpino, Viviana Fanti, Guido Mula, Andrea Mura, Francesco Quochi, Michele Saba): il pubblico può partecipare a diversi esperimenti: dalla meccanica all’elettromagnetismo, dalla fisica quantistica ai raggi X. Laboratori di matematica (Paola Piu, Renzo Caddeo, Gianluca Bande, Stefano Montaldo, Monica Musio): Do you play mathematics?”; Laboratori di chimica (Antonella Rossi): “Scoprire la chimica sperimentando: luce, colore, chimica”. “Bambini, insegnanti e genitori tra pianeti, stagioni e curve. Esperienze vissute di astronomia e matematica” (Maria Polo, Andrea Rinaldi, Monica Alberti e Sebastiana Lai). Spettacolo magia della chimica (Claudia Caltagirone e Alessandra Garau); visita alla collezione museale degli strumenti di Chimica (Davide Atzei); “Verso una chimica eco-sostenibile” (Andrea Porcheddu, Paola Meloni, Elisabetta Rombi, Andrea Salis, Enrico Sanjust, Angela Serpe, Giampietro Tronci, Alessio Farci, Giovanni De Giudici, Efisio Antonio Scanu); “Nanomedicina: ricerche, progetti, risultati” (Sergio Murgia, Anna Maria Fadda, Massimo Barbaro, Sergio Murgia, Chiara Sinico, M. Francesca Casula); “Il futuro in nanomedicina: video (Maura Monduzzi e Marco Piludu); “Biotecnologie e scienze alimentari” (Sofia Cosentino, Sebastiano Banni, Sofia Cosentino, Monica Deiana, Paolo Zucca); Esposizione e degustazione di prodotti di aziende isolane/Pro loco Monserrato. La sperimentazione pre-clinica su modelli animali” (Manolo Carta, Gaetano Di Chiara, Manolo Carta, Alessandra Concas, Alessandra Pani, Paola Fadda, M. Rosaria Melis, Andrea Perra); L’esplorazione del cervello: discussioni sulle Neuroscienze” (Marco Pistis, Claudia Sagheddu, Anna Lisa Muntoni, Sonia Aroni, Marta De Felice, Anna Rosa Carta, Maria Antonietta De Luca); La fisiologia del senso del gusto” (Iole Tomassini Barbarossa, Melania Melis, Patrizia Muroni, Giorgia Sollai, Roberto Crnjar); “Lo studio dell’uomo” (Marina Quartu, Maria Pina Serra, Valeria Sogos, Paola Caria, Mariella Nieddu, Raffaella Isola, Francesco Loy, Andrea Diana, Maria Alberta Lilliu, Michela Isola); Gare di “Matematica fami(g)liare” (Maria Polo); La matematica di tutti i giorni” (Lucio Cadeddu); Come prendere le decisioni “migliori”? Fatti aiutare dalla matematica e dall’informatica” (Massimo Di Francesco e Paola Zuddas).

LaNotte dei ricercatori 2015″ ha proposte fresche e accattivanti sulla filiera cultura-ricerca-innovazione. Quattro giornate di scienza, territorio e musica con i Siktikis e il Canto a Tenore di Orgosolo, filmati, degustazioni, visite guidate nei musei e nei laboratori, partecipazioni a esperimenti, gare di matematica, news su chimica, fisica e neuroscienze, conferenze e sport.