26 November, 2024
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“Digital journalism, storytelling e medicina narrativa. Nuove sfide per giornalisti, operatori sanitari e pazienti” è il titolo del corso di formazione per giornalisti e studenti di medicina organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna che si terrà giovedì 6 aprile 2017, dalle 14 alle 17, alla Cittadella Universitaria di Monserrato (Aula magna rossa asse didattico E). La partecipazione darà diritto a tre crediti formativi per i giornalisti. Dopo l’introduzione di Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, interverranno: Alessandro Lovari, Università degli Studi di Sassari, Maria Dolores Palmas, infermiera dell’Oncologia medica dell’ospedale Businco di Cagliari, Eleonora Cocco, neurologa, professore associato dell’Università degli studi di Cagliari, direttore del Centro Sclerosi multipla dell’Ospedale Binaghi, Alberto Caocci, antropologo dell’Università degli studi di Cagliari, Giuseppe Esposito, rappresentante degli studenti.

“Digital storytelling: scenari, prospettive e nuove possibilità” sarà il tema dell’intervento di Alessandro Lovari, Università degli Studi di Sassari. Il giornalismo narrativo multimediale o digital storytelling sta diventando una costante nell’offerta delle testate online. Il successo di questa disciplina è determinato dal fatto che il racconto è una forma di comunicazione naturale e intuitiva, capace di coinvolgere le persone. Fare storytelling significa utilizzare la narrazione per informare, emozionare, coinvolgere e incuriosire il pubblico, comunicando strategicamente contenuti creati su misura.

E il racconto delle storie delle pazienti è stato il motore che ha dato l’avvio alla campagna di sensibilizzazione sulla giusta comunicazione in Oncologia. Questo progetto è il caso al centro della relazione di Maria Dolores Palmas, infermiera dell’Oncologia medica dell’ospedale Businco di Cagliari dal titolo “Col Fattore K il giornalismo narrativo diventa terapeutico”: «Tirare fuori il dolore, esibire le ferite che il cancro ha inciso sulla pelle e sull’anima senza paura, senza vergogna, ha un immenso valore per l’accettazione della malattia e l’aderenza alla cura». Questo è successo con il racconto delle storie delle donne sui siti www.sardegnamedicina.it e www.fattorek.org .

L’applicazione della narrazione in ambito sanitario, si sta rivelando una risorsa importante non solo per comprendere il vissuto delle persone che affrontano un percorso di cura, ma anche per individuare gli spazi di intervento per il miglioramento dell’organizzazione sanitaria. La medicina narrativa è già diffusa da alcuni anni anche in Italia e si concentra sul ruolo relazionale e terapeutico del racconto dell’esperienza da parte del paziente, e nella condivisione della stessa attraverso la narrazione, con il medico che lo cura. Su questo verterà la relazione di “Tra Evidence based medicine, Ebm, e Narrative based medicine, Nbm: promuovere la salute nelle persone con SM (sclerosi multipla)” di Eleonora Cocco, neurologa, professore associato dell’Università degli studi di Cagliari, e ora direttore del Centro Sclerosi multipla dell’ospedale Binaghi di Cagliari e Alberto Caocci, antropologo dell’Università degli studi di Cagliari. Chiuderà Giuseppe Esposito, rappresentante degli studenti con l’intervento dal titolo “Approccio multidisciplinare. Le opportunità e il ruolo delle associazioni studentesche”.