22 November, 2024
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La posizione del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci è ancora al centro delle proteste dei consiglieri di opposizione per le sue mancate dimissioni dall’incarico di consigliere regionale, entro i dieci giorni previsti dalle norme in vigore per eliminare la causa di incompatibilità sopravvenuta dopo la sua elezione a primo cittadino. In occasione della riunione consiliare svoltasi il 13 luglio, Massimo Melis (Sant’Antioco Attiva), Alberto Fois, Ester Fadda e Daniela Dessena (Genti Noa), hanno presentato una proposta di delibera, con la quale, dopo aver ricostruito la vicenda, il sindaco viene invitato a rimuovere la causa di incompatibilità o ad esprimere l’opzione per la carica che intende conservare, ai sensi dell’art. 69 comma 4 del D.lgs, 267/2000; la proposta di delibera prevede inoltre che, qualora il sindaco non provveda entro i successivi dieci giorni, il Consiglio comunale lo dichiara decaduto, ai sensi dell’art. 69 comma 5 del D. Lgs. 267/2000.

Gli stessi consiglieri di opposizione, contestualmente, hanno presentato una richiesta di convocazione del Consiglio comunale entro 20 giorni, per discutere la proposta di delibera.

E’ evidente che l’iniziativa dei consiglieri di opposizione ha un significato politico ma non ha speranze di vedere approvata la proposta di delibera, in quanto i numeri della maggioranza porteranno alla sua bocciatura, se approderà sui banchi del Consiglio.

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Non si placa, nel Consiglio comunale di Sant’Antioco, lo scontro sulla posizione del nuovo sindaco, Ignazio Locci, che a distanza di più di un mese dall’elezione, non ha ancora rassegnato le sue dimissioni da consigliere regionale (nonché da vicepresidente), come prevede lo Statuto regionale.

Dopo il vivace confronto verificatosi nella riunione d’insediamento del nuovo Consiglio comunale, il 3 luglio scorso, giovedì sera, in occasione della seconda seduta, i consiglieri di opposizione, constatato che il sindaco non aveva ancora ufficializzato la sua scelta tra i due incarichi istituzionali, tra loro incompatibili, hanno abbandonato l’aula.

I tre consiglieri del gruppo Genti Noa hanno spiegato in una conferenza stampa le ragioni della protesta. Vediamo le interviste con Alberto Fois, Ester Fadda e Daniela Dessena.

 

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A distanza di 48 ore dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale, i tre consiglieri del gruppo Genti Noa ribadiscono in una nota la richiesta di dimissioni immediate dal Consiglio regionale del neo sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci.

«Stigmatizziamo il contegno del Sindaco (a condizione sospensiva) di Sant’Antìoco, Ignazio Locci, il quale in occasione della prima seduta di Consiglio comunale, in spregio agli impegni assunti davanti alla popolazione di Sant’Antìoco, ha dichiarato che si sarebbe dimesso dalla carica di consigliere regionale, incompatibile con quella di sindaco di Sant’Antioco, senza specificare quando – scrivono Alberto Fois, Ester Fadda e Daniela Dessena -. È bastato che il consigliere di Genti Noa Alberto Fois, prendesse la parole che è stato accolto da una imbarazzante bagarre da stadio a supporto del neo eletto sindaco, creando disagio tra i presenti. Il consigliere non ha fatto altro che sollevare le perplessità di tutto il gruppo Genti Noa, nel dover votare il punto all’ordine del giorno inerente la convalida degli eletti, sul quale gravava il parere del funzionario responsabile: favorevole a condizione che venga rimossa l’incompatibilità tra le due cariche.»

«La legge, infatti, all’art. 17 dello statuto sardo e negli artt. 68, 69, 70 del Testo unico degli Enti locali stabilisce che si debba necessariamente optare per l’una o l’atra carica senza possibilità di cumulare il doppio incarico – aggiungono i tre consiglieri del gruppo Genti Noa -. Non vi è nessun vuoto normativo a riguardo, lo statuto sardo e il testo unico degli enti locali parlano chiaro. Nel nostro caso, Ignazio Locci doveva dimettersi da consigliere regionale, non lo ha fatto e sembra non intenda farlo, almeno nell’immediato. Ha dichiarato che dovrà valutare le procedure, benché sia sufficiente una comunicazione al presidente del consiglio regionale il quale lo ha già invitato a rimuovere la incompatibilità. Il fatto grave, tuttavia, è che nel corso della campagna elettorale con lo slogan “guardiamoci negli occhi” il neo-Sindaco a ha più volte dichiarato di voler rimettere il mandato di consigliere regionale per occuparsi della sua città. Queste dichiarazioni e il ritorno di attenzioni verso la propria comunità, hanno molto condizionato l’esito della consultazione elettorale.»

«Oggi, a poche settimane dal voto, possiamo già dire con il senno del poi, che abbia vinto la politica delle poltrone nella quale la parola spesa nei confronti dei cittadini non vale nulla e prevalgono le logiche della carriera e del potere che hanno messo in ginocchio il nostro territorio. Esigiamo un sindaco legittimo da subito. La legge vieta di accumulare i due incarichi! Sant’Antìoco ha bisogno di un sindaco a tempo pieno che sia fisicamente presente per trovare soluzioni e risolvere i problemi che affliggono la nostra città, è un nostro diritto. Collaboreremo con la Giunta – concludono Alberto Fois, Ester Fadda e Daniela Dessena – a condizione che Ignazio Locci rinunci alla sua carriera per cinque anni come ha promesso di fare davanti a tutti gli elettori.»

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Alberto Mariano Fois, 45 anni, è il candidato a sindaco della lista “Genti Noa” per le amministrative del comune di Sant’Antioco dell’11 giugno 2017. Alberto Mariano Fois, avvocato, si candidò la prima volta nel 2012, con lo stesso progetto civico, classificandosi  al terzo posto, con 1.382 voti, dietro il sindaco eletto Mario Corongiu (lista Impegno, 2.264 voti) e Gianni Locci (lista Città Nuova, 2.113 voti).

La lista di sedici candidati alla carica di consigliere comunale comprende 10 candidati di genere maschile e 6 candidati di genere femminile; Maria Laura Cara, Sabina Cosseddu, Gabriele Cossu, Daniela Dessena, Jean Francois Dessì, Ester Fadda, Fernando Fois, Massimiliano Grosso, Carlo Lai, Marco Locci, Davide Massa, Marco Matta, Francesco Pani, Alessandra Sanna, Alessandra Ternullo e Mattia Uccheddu.

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Dopo Alberto Fois (Genti Noa) e Massimo Melis (Sant’Antioco Attiva), a Sant’Antioco c’è ufficialmente un terzo candidato a sindaco per le elezioni amministrative in programma il prossimo 11 giugno. E’ Ignazio Locci, esponente di Forza Italia, vicepresidente di minoranza del Consiglio regionale. Ignazio Locci inizierà il suo tour elettorale per le vie della città con i candidati consigliere della lista “Nautica, Edilizia e Turismo”, sabato 22 aprile, a partire dalle 11.00, presso i palazzi di via Rinascita, fronte campo sportivo. Il secondo comizio è previsto alle 17.30, in via Matteotti, fronte palazzoni Area. Il tour si chiuderà nel cuore del centro storico cittadino, in piazza De Gasperi, alle 19.30.

Tre comizi (ne seguiranno degli altri) in un’unica giornata. Il candidato sindaco Ignazio Locci illustrerà le linee principali del Piano di lavoro per i prossimi cinque anni di amministrazione.

«I comizi pubblici – spiega Ignazio Locci – saranno anche l’occasione per incontrare i cittadini e dialogare con loro, allo scopo di costruire la Sant’Antioco che tutti noi vogliamo».

Nei prossimi giorni dovrebbe chiudersi la cerchia dei candidati a sindaco. All’appello manca almeno un quarto candidato, quello che dovrebbe guidare la lista dell’attuale maggioranza, che non sarà sicuramente il sindaco Mario Corongiu che sta concludendo la seconda consiliatura consecutiva, il limite massimo concesso dal Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali – decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Da tempo circola il nome del vicesindaco ed assessore del Turismo, Cultura e Spettacolo Marco Massa ma, al momento, non c’è ancora niente di ufficiale.

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L’avvocato Alberto Fois, leader del gruppo civico Genti Noa, si ricandida a sindaco per le elezioni amministrative del comune di Sant’Antioco. E’ il primo ad aver ufficializzato la sua nuova “discesa in campo“, poco più di un mese fa. Nel 2012, anche allora alla guida della lista civica Genti Noa, si classificò al terzo posto, con 1.382 voti, dietro il sindaco eletto ingegnere Mario Corongiu (lista Impegno, 2.264 voti) e l’avvocato Gianni Locci (lista Città Nuova, 2.113 voti).

«Ho il dovere di comunicarvi che oggi nel mese di gennaio 2017, mentre gli altri gruppi politici sono ancora alla ricerca dei candidati e perfino del candidato sindaco, Genti NOA è pronta ad amministrare responsabilmente questa città: abbiamo un candidato sindaco, i candidati consiglieri, i candidati assessori e soprattutto un progetto organico sullo sviluppo economico e sociale di questa città. Trovo che questo sia già un cambiamento epocale nella politica cittadina, il primo di grandi cambiamenti che ci attendono nei prossimi anni», ha detto, tra l’altro, Alberto Fois, nel video in cui ha ufficializzato la sua candidatura alla guida del gruppo civico.

Genti Noa è presente sulla scena politica antiochense da una decina d’anni. Dal 2012 il gruppo, guidato dal solo Alberto Fois, ha portato avanti un’opposizione dentro e fuori la casa comunale, elaborando un progetto di sviluppo economico e sociale per Sant’Antioco e recentemente ha prodotto un documento di riepilogo di tutto l’operato propositivo elaborato nei cinque anni di consiliatura.

«Mentre assisterete alla formazione di liste composte da persone messe insieme all’ultimo momento, che magari non hanno niente in comune e che ancora devono condividere un programma per le elezioni della imminente primavera – spiega Alberto Fois -, Genti Noa ha costruito il progetto di rinascita di Sant’Antioco e io sono ufficialmente il candidato sindaco per la prossima primavera.»

Alberto Fois ha annunciato di aver siglato un’alleanza… con tutti gli antiochensi: cittadini, pescatori, lavoratori dell’edilizia, commercianti, operatori del turismo, produttori, artigiani, operai, partite iva, per sancire un netto distacco «con il classico modus operandi delle alleanze strategiche a pochi mesi dalle competizioni elettorali, che non hanno affatto a cuore il paese ma esclusivamente la coltivazione della loro carriera personale. Genti NOA ha dimostrato di non aver ceduto ad allearsi con qualsivoglia formazione soltanto per garantirsi di poter arrivare alla casa comunale».

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Partiti e movimenti, politici e civici, scaldano i motori, a Sant’Antioco, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Non è stata ancora fissata la data delle elezioni ma già si conoscono i primi due candidati alla carica di sindaco.

Il primo a giocare d’anticipo, alcune settimane fa, è stato Alberto Fois, 45 anni, candidato a sindaco già nel 2012 alla guida della lista civica Genti NOA, quando ottenne 1.382 voti, classificandosi al terzo posto, dietro il sindaco eletto Mario Corongiu (lista Impegno, 2.264 voti) e Giovanni Benito Guido Locci, noto Gianni (lista Città Nuova, 2.113 voti), dimessosi il 14 novembre 2014 e sostituito in Consiglio comunale da Eleonora Spiga.

«Ho il dovere di comunicarvi che oggi nel mese di gennaio 2017, mentre gli altri gruppi politici sono ancora alla ricerca dei candidati e perfino del candidato sindaco, Genti NOA è pronta ad amministrare responsabilmente questa città: abbiamo un candidato sindaco, i candidati consiglieri, i candidati assessori e soprattutto un progetto organico sullo sviluppo economico e sociale di questa città. Trovo che questo sia già un cambiamento epocale nella politica cittadina, il primo di grandi cambiamenti che ci attendono nei prossimi anni», ha detto, tra l’altro, Alberto Fois, nel video in cui ha ufficializzato la sua candidatura alla guida del gruppo civico.

Il secondo ad uscire allo scoperto e ad annunciare la sua candidatura, tre giorni fa, con un post nel suo profilo facebook (ormai i social network sono al centro del confronto politico anche nel Sulcis Iglesiente) e l’affissione di manifesti sui muri dalla città con la lista Sant’Antioco Attiva, è stato Massimo Melis, 51 anni, eletto nel 2012 con la lista Impegno che vinse le elezioni, vicesindaco ed assessore dei Lavori pubblici, Manutenzioni, Ambiente e Protezione civile fino al mese di giugno 2015, quando ruppe con il sindaco Mario Corongiu e la maggioranza, passando all’opposizione insieme ai colleghi Valerio Lecca e Luca Cabras.

«Sono candidato alla carica di sindaco del comune di Sant’Antioco ha scritto – Massimo Melis -. Questa decisione scaturisce, dalla sollecitazione di tanti amici e dal naturale evolversi di un PERCORSO POLITICO, che mi ha permesso, attraverso il GRANDE IMPEGNO e la GRANDE DISPONIBILITÀ profusa, di acquisire le CONOSCENZE, supportate dall’ESPERIENZA DIRETTA, elementi essenziali per il raggiungimento delle COMPETENZE necessarie per amministrare il nostro paese. Oggi più che mai il paese ha bisogno di CERTEZZE.»

Il campo è aperto e, dai movimenti in atto, a breve dovrebbero essere ufficializzate altre candidature, due, forse tre o anche più.

Il sindaco Mario Corongiu (lista Impegno) sta per concludere il suo secondo mandato e, in base alle disposizioni del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), non potrà ricandidarsi a succedere ancora a se stesso. Non è ancora stato deciso chi sarà il candidato della sua lista. Da mesi si parla dell’attuale vicesindaco e assessore del Turismo, Cultura e Spettacolo Marco Massa, ma alla fine potrebbe spuntarla una donna (nell’attuale Giunta ci sono due donne, Daniela Ibba, assessore della Pubblica istruzione, e Mariella Piredda, assessore dei Servizi sociali, Politiche giovanili, Sport e Servizi cimiteriali).

Dall’esterno dell’attuale Consiglio comunale, potrebbero arrivare altri due candidati alla carica di sindaco. Il primo di cui si parla da mesi (indiscrezioni confermate dal diretto interessato) è Ignazio Locci, 43 anni, vicepresidente del Consiglio regionale in carica (gruppo Forza Italia Sardegna), eletto consigliere comunale nel 2012, dimessosi il 27 marzo 2014 e sostituito da Renato Avellino; il secondo è Sergio Busonera, 75 anni, ex vice presidente ed assessore della Programmazione, Pianificazione territoriale e Sviluppo economico della provincia di Cagliari, da anni fuori dalla politica attiva.

Non si hanno ancora notizie di movimenti nell’orbita del Movimento 5 Stelle che potrebbero però arrivare da un giorno all’altro.

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Massimo Melis e Mario Corongiu 1 copia

Ponte di Sant'Antioco 1 copia

Il Consiglio comunale di Sant’Antioco, convocato alle 16.00 in seduta straordinaria, il 3 maggio discuterà la mozione di sfiducia al sindaco, Mario Corongiu, e alla Giunta, presentata dagli otto consiglieri dell’opposizione.

Massimo Melis, Salvatore Massa, Giovanni lnguscio, Alberto Fois, Luca Cabras, Valerio Lecca, RenatoAvellino e Giorgio Corsini, accusano il sindaco e la Giunta di aver assunto una posizione di immobilismo che favoriva il proseguimento dell’iter per la realizzazione di opere diverse da quelle chieste con i deliberati del Consiglio (il progetto preliminare per il nuovo itinerario con l’Isola di Sant’Antioco, inserito nel “Piano Sulcis“ )di non aver ritenuto opportuno neanche informare, per dargli modo di partecipare, i consiglieri di opposizione in occasione della presentazione delle carte progettuali da parte dei tecnici di Anas, tenutasi presso il comune di Sant’Antioco il 15 novembre 2015; rimarcano che, risulta evidente, in definitiva, l’assenza di fiducia formale e sostanziale nei confronti del sindaco e della sua Giunta, da parte di otto consiglieri su sedici integranti l’organo elettivo rappresentativo della volontà dei cittadini antiochensi e per queste ragioni chiedono al Consiglio comunale l’approvazione della mozione per mandare a casa il Sindaco e la sua Giunta.

Ricordiamo che i numeri della maggioranza sono risicatissimi, in quanto a fare la differenza con l’opposizione (8 consiglieri di maggioranza, 8 consiglieri di minoranza) è il voto del sindaco.

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Massimo Melis e Mario Corongiu 1 copia

Ponte di Sant'Antioco 1 copia

Ponte o tunnel? A Sant’Antioco il dibattito sul progetto destinato a rivoluzionare l’accesso all’isola e, probabilmente, il suo sviluppo nei prossimi decenni, si fa sempre più acceso e dopo l’approvazione da parte dell’Anas del progetto preliminare per il nuovo itinerario con l’Isola di Sant’Antioco, inserito nel “Piano Sulcis“ (diviso in due interventi funzionali e prevede un nuovo ponte di collegamento con l’isola e la circonvallazione dell’abitato di Sant’Antioco, per un importo complessivo di 67 milioni di euro), otto consiglieri comunali hanno presentato una mozione di sfiducia contro il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, e la sua Giunta.

Massimo Melis, Salvatore Massa, Giovanni lnguscio, Alberto Fois, Luca Cabras, Valerio Lecca, Renato Avellino e Giorgio Corsini, sottolineano che il Piano strategico provinciale, per il Lavoro con un nuovo modello di sviluppo, nell’atto di indirizzo indicava, tra le varie opere, la realizzazione del sottopasso nell’lstmo, indicazione confermata da una delibera della Giunta regionale e che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una prima mozione avente per oggetto: Piano Sulcis, infrastrutturazione Porto di Sant’Antioco sottopasso-tunnel e una seconda mozione avente per oggetto: tunnel-sottopasso SS 126.

«Durante il Consiglio comunale tenutosi il 29 marzo 2016 – sottolineano gli otto consiglieri di opposizione il sindaco, mentre si svolgeva il dibattito, riguardante la proposta di deliberazione, a firma di tutti i consiglieri comunali di opposizione, avente per oggetto: Piano viario straordinario del Sulcis, Referendum consultivo relativamente alle opere di realizzazione della rete viaria nell’isola di Sant’Antioco, “ponte” – “tunnel”, ha dichiarato che il 90% della popolazione era favorevole alla realizzazione del sottopasso-tunnel; risulta inequivocabile la volontà espressa negli anni dal Consiglio comunale, riguardo alla realizzazione del sottopasso-tunnel; il sindaco ufficialmente ha sempre dichiarato di essere favorevole alla realizzazione del sottopasso-tunnel e che la volontà popolare ha espresso interesse solo per la realizzazione del sottopasso-tunnel, rifiutando la proposta progettuale per la realizzazione di un ponte alto circa trenta metri.»

Gli otto consiglieri di opposizione accusano il sindaco e la Giunta di aver assunto una posizione di immobilismo che favoriva il proseguimento dell’iter per la realizzazione di opere diverse da quelle chieste con i deliberati del Consiglio; di non aver ritenuto opportuno neanche informare, per dargli modo di partecipare, i consiglieri di opposizione in occasione della presentazione delle carte progettuali da parte dei tecnici di Anas, tenutasi presso il comune di Sant’Antioco il 15 novembre 2015; rimarcano che, risulta evidente, in definitiva, l’assenza di fiducia formale e sostanziale nei confronti del sindaco e della sua Giunta, da parte di otto consiglieri su sedici integranti l’organo elettivo rappresentativo della volontà dei cittadini antiochensi e chiedono al Consiglio comunale l’approvazione della mozione per mandare a casa il Sindaco e la sua Giunta.

Nella tavola rotonda in corso a Sant’Antioco, stanno emergendo numerose posizioni contrarie alla realizzazione del nuovo ponte di collegamento con l’Isola, finanziato dal Piano Sulcis e prossimo ad andare in appalto, viceversa favorevoli alla realizzazione del tunnel. Per questa soluzione si sono espressi, tra gli altri, il sindaco Mario Corongiu e i consiglieri di minoranza presenti, tra i quali l’ex assessore Massimo Melis e Alberto Fois.
Un altro consigliere comunale di minoranza Torello Massa, pur convinto sostenitore della soluzione del tunnel, ha proposto l’indizione di un referendum.

Nell’edizione del TG di lunedì trasmetteremo le interviste con il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, e il consigliere regionale Ignazio Locci, del gruppo Forza Italia Sardegna, promotore della tavola rotonda.

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