1 July, 2024
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La commissione Salute e Politiche sociali, presieduta dal socialista Raimondo Perra (Sardegna Vera), ha approvato all’unanimità tutti gli articoli del disegno di legge 149 (Disposizioni urgenti per l’eradicazione della peste suina africana). L’approvazione definitiva del testo è stata rinviata in attesa dei pareri delle commissioni competenti.

Prima della votazione l’assessore della Sanità, Luigi Arru, sentito in audizione, ha presentato ai commissari il testo ed ha evidenziato l’urgenza dell’approvazione di questa legge per le pressioni che arrivano dall’Ue e dal ministero della Salute. Il testo prevede punti importanti capaci di inviare un segnale positivo all’Europa sulle strategie che la Sardegna vuole adottare per eradicare la Pesta suina africana (Psa), ormai diventata endemica. Il Dl prevede la creazione dell’Unità di progetto, diretta da direttore generale della Presidenza della Regione, Alessandro De Martini, che coordinerà i direttori generali degli assessorati della Salute, Agricoltura e Ambiente, e che si avvarrà della collaborazione di Josè M. Sanchez Vizcaino, docente di Sanità animale e direttore del laboratorio di riferimento dell’organizzazione mondiale di sanità animale (Oie) dell’Università di Madrid, e Alberto Laddomada, veterinario sardo, responsabile della sanità animale presso la Direzione Generale Sanco della Commissione Europea.

L’Unità di progetto metterà insieme e coordinerà tutte le professionalità presenti sul territorio, a tutti i livelli, per combattere la Peste suina, grazie anche all’esperienza del professor Vizcaino, già riuscito a eliminare la malattia in Spagna e Portogallo e oggi consulente del Cile.

Il responsabile dell’Unità avrà anche i poteri sostitutivi per agire in vece dei sindaci qualora entro 3 giorni non dovessero ottemperare alle direttive della stessa Unità.

Verrà inoltre avviata, ha spiegato l’assessore, un’importante campagna di comunicazione che raggiungerà direttamente i proprietari del bestiame. L’obiettivo è far passare il messaggio che agire uniti per eliminare la Psa vuol dire dare una nuova opportunità di crescita all’allevamento e all’economia della Sardegna e che mettersi in regola, evitando il pascolo brado, avrà dei vantaggi importanti per gli allevatori.

Soddisfatto il presidente della Commissione Perra per l’azione decisa e concreta messa in campo dalla Giunta regionale. «Stiamo andando nella giusta direzione – ha affermato Daniela Forma, Pd – apprezzo la determinazione della Giunta. Il testo prevede un coordinamento che non c’è mai stato tra i diversi assessorati e supporta in modo importante i sindaci e i servizi veterinari». 

La Giunta regionale ha approvato oggi un disegno di legge che dispone misure urgenti per l’eradicazione della malattia e prevede un Piano d’azione straordinario che sarà messo in atto da un Comitato ristretto d’indirizzo che opererà attraverso una Unità di progetto. Gli interventi costeranno circa 4 milioni di euro all’anno e, oltre all’azzeramento dell’epidemia, hanno come obiettivo il rilancio della produzione agroalimentare sarda garantendone qualità e sicurezza.
Prima di formalizzare la legge, sono stati avviati contatti con l’Unione Europea e il Ministero della Salute per costruire i presupposti di una azione condivisa. Uno dei risultati incassati è stato quello di ottenere dalla Direzione Generale della Sanità della Commissione europea il distacco, dal 1 dicembre per sei mesi con costi a carico della stessa Unione Europea, di Alberto Laddomada, vice capo unità della direzione generale Salute e tutela dei consumatori ed esperto riconosciuto in materia di peste suina africana. Viene ufficialmente avviata anche la collaborazione con Josè Manuel Sanchez-Vizcaino del Centro de Investigacion Visavet di Madrid considerato il massimo esperto di peste suina africana e di piani per eradicarla, ingaggiato attraverso una convenzione triennale da 100mila euro con l’Universita di Madrid. «L’Europa ci chiede di interrompere il ciclo biologico della peste suina africana e su questo lavoriamo dal primo giorno – dice l’assessore della Salute Luigi Arru –. Stiamo già ottenendo ottimi risultati sulla lingua blu, abbiamo fatto talmente bene rendendo obbligatoria la vaccinazione che l’Europa ci rimborserà metà dei costi sostenuti, circa 1 milione e 250mila euro dei 2,5 spesi. Non solo: una delegazione di Taiwan ci ha attribuito un punteggio di 9,5 su 10 per la politica sulla blu tongue. Nello stesso solco – aggiunge Arru – dobbiamo muoverci per la peste suina, facendo capire agli allevatori che eradicarla significa creare ricchezza per loro. Anche per i soldi messi in campo per la peste suina contiamo di ottenere il rimborso di metà della cifra dall’Europa, mettendo in atto un percorso virtuoso che ci venga ufficialmente riconosciuto».
Oltre a Laddomada e Vizcaino ne faranno parte il direttore generale della Presidenza Alessandro De Martini, che sarà il coordinatore, il consulente dell’assessorato della Salute Gianni Salis, il direttore generale dell’Agricoltura Sebastiano Piredda, il delegato dell’Assessorato dell’Ambiente Davide Brugnone, il delegato del direttore generale del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale Carlo Masnata e il commissario straordinario dell’Ente regionale Foreste Giuseppe Pulina. Entro 20 giorni dalla pubblicazione della delibera L’Unità dovrà predisporre un Piano d’azione straordinario per lotta ed eradicazione alla peste suina da sottoporre all’approvazione della Giunta regionale che individui priorità e strategie d’azione, compresi tempi e risorse messi in campo. Il responsabile dell’Unità di progetto può attivare collaborazioni e convenzioni con Università, Enti e Centri di ricerca o singoli esperti, necessarie per fornire supporto scientifico, e con esperti esterni per la fornitura di servizi ritenuti necessari per l’eradicazione. Secondo l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi «il momento per imprimere una svolta alla lotta alla peste suina africana è favorevole, la mentalità sta cambiando. Dunque non ha più senso e non dà più risultati avere soltanto un atteggiamento di tipo repressivo: bisogna invece – conclude l’assessore Falchi – accompagnare gli allevatori in un percorso che li faccia definitivamente uscire dall’illegalità. Dobbiamo essere tempestivi per bloccare una volta per tutte la diffusione dell’epidemia». Secondo l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano per combattere l’epidemia «sono fondamentali la tutela ambientale e la vigilanza, per essere certi che le regole vengano rispettate».