22 December, 2024
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L’assessore delle Politiche sociali del comune di Carbonia, Loredana La Barbera, replica oggi al presidente del Centro di accoglienza Don Vito Sguotti, Alberto Ortu, che la scorsa settimana aveva diffuso una nota, nella quale aveva affermato che la decisione di chiudere la Sezione maschile di Medadeddu è stata imposta dal Comune, come precisa scelta politica, in sede di predisposizione del bilancio.

«In merito alle dichiarazioni a mezzo stampa rilasciate dal presidente del Centro di accoglienza Don Vito Sguotti Alberto Ortu – spiega Loredana La Barbera -, riteniamo che esse siano assolutamente prive di fondamento, dato che il Comune di Carbonia non ha imposto alcuna chiusura della sezione maschile. Anzi, ribadiamo che, nelle numerose interlocuzioni svoltesi nei mesi scorsi proprio con la presidenza del Centro, abbiamo più volte espresso l’esigenza di una razionalizzazione dei costi di gestione della struttura. Una struttura che da diverso tempo non opera più a pieno regime, basti pensare che nella sezione maschile erano rimasti soltanto 2 ospiti, a fronte di una capienza totale di 9 persone. Il calo degli utenti si è verificato anche nella sezione femminile del Centro di via Mazzini, dove attualmente trovano accoglienza 5 donne, a fronte di una capacità totale di 7 posti.»

«Preso atto del calo inesorabile del numero totale di ospiti della sezione maschile e femminile (7 persone anziché 16) – aggiunge Loredana La Barbera -, abbiamo ritenuto congruo lo stanziamento nel bilancio comunale 2017 di una cifra di 90 mila euro, contro i 139 mila euro dello scorso anno. A fronte di un calo del numero di utenti del 56%, la riduzione dei fondi stanziati sarà quest’anno soltanto del 35%. Ciò significa che, se fino allo scorso anno il Comune stanziava circa 8.687 euro all’anno per ogni utente ospitato, considerati come se il centro fosse stato pieno, nel 2017 il comune di Carbonia stanzierà una cifra decisamente superiore: circa 12.857 euro per ogni utente.»

«Siamo fermamente convinti che 90mila euro rappresentino un importo pienamente sufficiente a tenere in piedi l’intera struttura di prima accoglienza (maschile e femminile), garantendo tutti i servizi necessari che mirano non soltanto a dare un alloggio alle persone indigenti, ma soprattutto a svolgere progetti di recupero dell’autonomia e dell’indipendenza sociale ed economica degli ospiti. Ribadiamo, quindi, con fermezza, che la decisione della chiusura del reparto maschile sta tutta in capo alla presidenza del Centro di Accoglienza Don Vito Sguotti. E faccio inoltre presente – conclude Loredana La Barbera – che le due persone recentemente ospitate dalla sezione maschile, grazie al nostro interessamento, hanno trovato adeguata ospitalità.»