19 December, 2024
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convegno risorse idriche

Climatologi e studiosi agroambientali delle Università sarde, responsabili dei Consorzi di bonifica, tecnici ed esperti della Regione e delle sue Agenzie, portatori di interesse, cittadini e amministratori locali si sono ritrovati ieri pomeriggio alla tavola rotonda organizzata nel compendio dell’Agenzia Agris di Tanca Regia (Abbasanta). A fare gli onori di casa sull’appuntamento dal titolo “Acqua e siccità, gestione e governo della risorsa idrica”, gli assessori dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, e dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini. Cambiamenti climatici, desertificazione, agricoltura di precisione e uso oculato dell’acqua, risparmio idrico e recupero dei reflui, costi e qualità della risorsa, perdita delle condotte e desalinizzazione delle acque marine, sono stati i maggiori temi attorno a cui si è sviluppato l’appuntamento. Nel corso del dibattito finale ha preso la parola, tra gli altri, il presidente della commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto.
«L’incontro nasce alla luce delle criticità emerse nel 2017 sul versante della siccità che ha investito tutta la Sardegna, ma anche per quello che si potrebbe affrontare nei prossimi mesi qualora non si dovessero avere precipitazioni rilevanti, che possano invertire un trend di piogge negativo – ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pierluigi Caria -. Non dobbiamo perdere neanche un secondo. La risorsa destinata agli usi civili, agricoli e industriali va governata. Dobbiamo quindi capire quanta acqua abbiamo a disposizione e in che quantità è presente sui territori. Sulla base di queste informazioni si possono stilare le priorità di intervento. Ragionare quindi su due livelli: uno di breve periodo e uno di più ampio respiro. Si possono riutilizzare sempre di più i reflui per la campagna irrigua? Lo scorso anno abbiamo già finanziato interventi del genere, all’interno del piano da 30milioni di fondi FSC stanziato dal nostro Assessorato verso i Consorzi di bonifica. È tuttavia necessario ragionare con i tecnici, così da valutare se siano percorribili altri strumenti come quelli dei desalinizzatori. Oggi – ha concluso l’assessore Pierluigi Caria – abbiamo raccolto tante proposte e idee innovative. È vero siamo in una situazione di difficoltà, ma questo ci deve stimolare a trovare le soluzioni giuste per evitare momenti di criticità che condizionano il buon uso di una risorsa che va tutelata e gestita in modo responsabile.» 
«Di fronte alle criticità che stanno emergendo sul fronte dell’approvvigionamento idrico – ha dichiarato l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini – dobbiamo lavorare in un’ottica di sistema. Si tratta di una questione che riguarda tutta la Regione intesa nel doppio significato geografico e politico. È molto importante in questa direzione il lavoro che sta svolgendo la Cabina di regia sull’emergenza idrica, struttura tecnica istituita con deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino nel gennaio 2016 ed incaricata dei compiti di monitoraggio, verifica dei fabbisogni, con il coinvolgimento dei soggetti attuatori, e di proposta, al comitato istituzionale degli interventi per contrastare l’emergenza». Edoardo Balzarini ha ricordato che «l’attività di programmazione dell’uso corretto e sostenibile delle risorse idriche è in capo all’Autorità di Bacino regionale, presieduta dal presidente della Regione, di cui fa parete l’assessore dei Lavori pubblici, dell’Agricoltura, dell’Ambiente e dell’Industria oltre ai rappresentanti degli Enti locali. L’azione costante della Giunta Pigliaru per fronteggiare la crisi idrica si è poi dispiegata in azioni finanziarie concrete quali, ad esempio, lo stanziamento di 50 milioni del Patto per la Sardegna, destinati al miglioramento della capacità di invaso dei bacini e alla loro messa in sicurezza. Altre preziose risorse poi vengono stanziate in base al Mutuo infrastrutture e al Piano nazionale invasi.»
Sul tema delle infrastrutture è intervenuto anche l’amministratore unico di Enas Giovanni Sistu che ha ribadito l’importanza degli interventi per rafforzare il sistema di intrerconnessione tra le dighe esistenti.
Alberto Piras, direttore dell’Agenzia regionale del Distretto idrografico della Sardegna, ha chiarito che l’attuale quadro dei bacini richiede massima attenzione e un’accurata riflessione su un uso corretto della risorsa idrica. Giuseppe Bianco, responsabile del Dipartimento Meteoclimatico dell’Arpas, ha spiegato che «siamo davanti a un fenomeno siccitoso molto grave con una riduzione media della piovosità del 20-30% con punte in certi casi del 50%». 
Sulle buone pratiche dell’uso dell’acqua in agricoltura ha fatto un passaggio anche il direttore generale di Agris Sardegna, Roberto Zurru, «Esistono spazi enormi per aumentare l’efficienza dell’uso dell’acqua irrigua in termini di consumo per kg di prodotto coltivato e per il miglioramento della qualità dei frutti. Questo vuol dire che dobbiamo lavorare ancora tanto sulle tecniche agricole avanzate, che vanno trasmesse sempre di più agli imprenditori delle campagne.»
Al termine dei lavori il presidente dell’ANBI Sardegna, Gavino Zirattu, ha chiesto che venga istituito un tavolo permanente per affrontare il tema della crisi idrica e per ridurre il costo dell’acqua a carico degli imprenditori agricoli.
Disponibilità degli invasi. Secondo i dati elaborati dal Distretto idrografico della Sardegna e tenendo conto che gennaio è storicamente il mese con la minor capacità di raccolta degli invasi, oggi nelle dighe dell’Isola ci sono 798 milioni di metri cubi d’acqua. Il picco in positivo degli ultimi 18 anni si era registrato nel 2010 con un miliardo e 693 milioni di metri cubi. I punti più bassi invece nel 2001 e nel 2002 con 370 e 390 milioni di metri cubi. Le situazioni maggiormente critiche vengono segnalate nel settore nord-occidentale (Alto Temo, Cuga, Bidighinzu, Surigheddu) con 17 milioni metri cubi d’acqua (erano 32 milioni nello stesso periodo del 2017); nell’Alto Coghinas (Sos Canales-Monte Lerno) sono invasati 11 milioni contro i 31 dello stesso periodo dello scorso anno e nell’Alto Cixerri sono 990mila rispetto ai 4,2 milioni di 12 mesi fa. Situazione difficile anche nel Basso Sulcis, dove la disponibilità idrica è passata dai 20,7 milioni di metri cubi ai 10,6 milioni.

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La situazione delle riserve idriche accumulate nel Sistema Idrico Multisettoriale della Sardegna è stata esaminata questo pomeriggio a Cagliari dalla Cabina di Regia istituita dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Sardegna. L’incontro è stato presieduto dall’assessore dei Lavori Pubblici, Edoardo Balzarini, e vi hanno partecipato le assessore dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, ed i rappresentanti degli Enti e degli organismi che a vario titolo si occupano di risorse idriche nell’Isola.
Alberto Piras, presidente Direttore Generale del Distretto Idrografico della Sardegna, ha illustrato la situazione attuale delle risorse presenti negli invasi e l’esigenza di procedere subito, attraverso la convocazione di specifici tavoli tecnici di approfondimento, alla individuazione degli usi consentiti e delle misure di salvaguardia da proporre al Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino. E’ stato quindi affrontato il tema di una diversa regolamentazione dell’utilizzo dei reflui per gli usi irrigui. I rappresentanti della Giunta regionale hanno evidenziato come per il tema in argomento sia massima l’attenzione per le attività in corso e da svolgersi. È stata rimarcata, infine, l’esigenza di verificare, nel contempo, il tempestivo utilizzo delle risorse finanziare attribuite per far fronte alle emergenze idriche sinora monitorate nei bacini dell’Isola.

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villa devoto

Villa Devoto.

La Giunta regionale, riunita questo pomeriggio a Villa Devoto sotto la direzione del vice Raffaele Paci prima e del presidente Francesco Pigliaru poi, ha nominato direttore generale dell’Agenzia regionale del Distretto idrografico Alberto Piras, attuale dirigente di Servizio delle Opere idriche e idrogeologiche dell’assessorato dei Lavori pubblici. Francesco Pigliaru ha ringraziato apertamente per il lavoro svolto il precedente direttore, l’ingegnere Roberto Silvano, il cui contratto era ormai giunto a scadenza. Nominato inoltre Francesco Pani commissario ad acta per l’approvazione del bilancio della Fondazione Flores di Cuglieri, ex IPAB.
Sempre su iniziativa della Presidenza, di concerto con l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, nell’ambito degli interventi fissati nell’Agenda Digitale della Sardegna, è stata disposta la ratifica del deliberato dell’assemblea di SardegnaIt, società in house della Regione, per un finanziamento di 800mila euro destinato al progetto di reingegnerizzazione del Sistema integrato dei portali del sito istituzionale della Regione Sardegna e al potenziamento del modello gestionale di redazione diffusa del Sistema Regione.
Su proposta dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena è stata approvata dalla Giunta la relazione sull’attività dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico (I.S.R.E.) di Nuoro dell’anno 2016, e la variazione al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2017. Approvate le linee guida per la programmazione degli interventi degli ITS (gli Istituti tecnici superiori) per il triennio 2017/2020.
E’ stata approvata, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, la rimodulazione del Programma del Piano regionale delle infrastrutture finanziato con il mutuo contratto dalla Regione nel 2015. In particolare, al fine di assicurare adeguati profili di spesa compatibili con le scadenze imposte dal contratto di mutuo, sono state previste variazioni delle coperture finanziarie, a valere sui fondi FSC 2014/2020, oltre a variazioni di titolazione e importi richieste dai soggetti attuatori, mantenendo invariati i settori di intervento.
Su proposta dell’assessora del Lavoro Virginia Mura, la Giunta ha designato Paola Piras e Luca Spissu quali consiglieri di amministrazione di Insar – Iniziative Sardegna Spa.

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Venerdì scorso, la delegazione guidata da Ofer Sach, ambasciatore di Israele a Roma, ha partecipato a un incontro che si è tenuto al Crea UniCa (Center of research entrepreneurship acitivities – Università di Cagliari, Centro innovazione e imprenditorialità). Per l’ateneo hanno preso parte i pro rettori Micaela Morelli (Ricerca scientifica) e Annalisa Bonfiglio (Innovazione), il direttore di Crea, Maria Chiara Di Guardo e Mario Mariani (The Net Value). Il neonato hub per il mix che accomuna giovani-contaminazioni disciplinari-ricerca-idee e progetti appetibili dai mercati nazionali e mondiali, ha sede all’ex Teatro anatomico di via Ospedale. Il Centro ha il compito di catalizzare, coordinare e guidare l’insieme, a partire dal ContaminationLab, di progetti e iniziative che esaltino l’innovazione e l’imprenditorialità con la mission d’ateneo quale propellente.

Dodici start up con il vento in poppa. Sei maturate nell’ambito del ContaminationLab dell’Università di Cagliari. Ovvero, Chiara Cocco (Neeot), Simone Scalas (Bxtar), Maurizio Piredda (Bautiful Box), Alessandra Farris (IntendiMe), Marco Deiosso (Nausdream), Alberto Piras (Brave Potions). Altrettante fiorite nel contesto della ricerca universitaria svolta nell’ateneo del capoluogo: Alessandro Massarelli (Botteega), Mauro Pili (Paymeabit), Fabrizio Mulas (U4Fit), Andrea Concas (Art Backers), Alessandro Sestini (Marinanow) e Antonio Solinas (Ab Insula). I rappresentanti delle start up hanno spiegato alla delegazione di Israele (accademici, venture capitalist, diplomatici, imprenditori) il nocciolo dei loro progetti. Il Crea punta a far conoscere alcune delle start-up nate all’interno del CLab di UniCa, mostrare la rete di relazioni sull’imprenditorialità che l’Università promuove con il ComunicationLab. Tra gli obiettivi, il rafforzamento della visibilità sia di alcune imprese di pregio in relazione con l’ateneo, sia di alcuni progetti scientifici con evidenti ricadute imprenditoriali.

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Maria Del Zompo 1 copia

Domani, venerdì 4 novembre, dalle 9 alle 17.30, l’aula magna della facoltà di Ingegneria e architettura – via Marengo, n. 2, Cagliari – ospita il seminario che ha per cornice “L’alluvione le alluvioni, memoria e azione”. I lavori, curati da Roberto Deidda, ordinario di Costruzioni idrauliche e idrologia, sono aperti dal rettore Maria Del Zompo.

Firenze, 4 novembre 1966. La ricorrenza delle alluvioni del 4 novembre 1966 offre un’occasione di memoria e di progettualità. La comunità degli ingegneri idraulici italiani ha proposto il 4 novembre “Giornata della memoria per le vittime delle alluvioni”. Il Comitato Firenze 2016, il Consorzio interuniversitario idrologia (Cinid, https://cinid.it/) e il Gruppo italiano idraulica (GII, http://www.gii-idraulica.net/) organizzano un seminario “diffuso” con tavole rotonde coordinate domani in contemporanea in varie sedi universitarie ed enti di ricerca nazionali.

L’evento organizzato dall’Università di Cagliari affronta gli aspetti legati a previsione, gestione e mitigazione degli eventi alluvionali e approfondisce le problematiche relative alla determinazione delle precipitazioni estreme. Prevista la presentazione delle curve di possibilità pluviometrica per la Sardegna, sviluppate nell’ambito di un accordo di collaborazione fra Agenzia del distretto idrografico regionale e Dicaar (Dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura).

La scaletta dell’evento prevede in chiusura la cerimonia di consegna delle pergamene ai primi corsisti che hanno concluso il Master in rischio Idraulico istituito dall’Università di Cagliari in collaborazione con il Cinid e cofinanziato dalla Regione Sardegna.

Ospiti e relatori. Con la professoressa Del Zompo partecipano all’avvio del seminario Paolo Maninchedda (assessore regionale lavori pubblici), Massimo Zedda (sindaco Cagliari), Corrado Zoppi (presidente facoltà ingegneria e architettura), Antonello Sanna (direttore Dicaar) e Gaetano  Nastasi (presidente Ordine ingegneri provincia Cagliari). Previsto il collegamento streaming con Firenze. A seguire, Giuseppe Bianco (direttore dipartimento Meteoclimatico Arpas), Paolo Botti (direttore regionale Previsione rischi-Protezione civile), Alberto Piras (direttore regionale Opere idriche e idrogeologiche), Gianluigi Mancosu (responsabile regionale Pianificazione e gestione rischio idrogeologico; Adis). Tra i docenti, relazioni di Roberto Deidda e Nicola Montaldo. Alla tavola rotonda “Alluvioni: memoria e azione” prendono parte Roberto Silvano (Adis), Sebastiano Bussalai (direttore area tecnica consorzio bonifica Sardegna centrale), Roberto Meloni (direttore generale consorzio bonifica Sardegna meridionale), Gianbattista Novella (responsabile Opere idrauliche e assetto idrogeologico; assessorato regionale Lavori pubblici), Giovanni Sistu (amministratore unico Enas), Giorgio Bravin (Ordine ingegneri, Oristano), Lorenzo Corda (Ordine  ingegneri, Sassari), Maria Teresa Melis (Ordine geologi regionale). Interviene anche Giovanni Puligheddu (Previsione rischi, Protezione civile regionale).

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Dieci milioni in più per la realizzazione del nuovo ponte di Sant’Antioco. E’ uno degli interventi inseriti nella rimodulazione degli interventi infrastrutturali sulla viabilità di competenza dell’assessorato dei Lavori Pubblici nell’ambito del “Piano Sulcis”, approvata oggi dalla Giunta regionale, presieduta dal presidente, Francesco Pigliaru. Ora le risorse disponibili per la realizzazione del progetto ammontano a 25 milioni. La somma aggiuntiva era già stata programmata nel Piano Regionale delle Infrastrutture. Il ponte, più alto, verrà realizzato affianco a quello attuale che verrà abbattuto una volta ultimati i lavori di costruzione.
Alla circonvallazione di Sant’Antioco (Statale 126), inoltre, sono stati destinati 5 milioni in più rispetto ai 10 originariamente previsti: la copertura finanziaria è assicurata dallo spostamento dell’importo destinato alla messa in sicurezza della tratta fra Sant’Antioco e Calasetta, che ha richiesto un importo di 5 milioni e 600mila euro invece che 10 e 600 come stimato in un primo momento.
Sempre su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, la Giunta ha dato il via libera alla ricostituzione dell’Unità Tecnica Regionale per i lavori pubblici. Quella senza diritto di voto è così composta: Giovanni Maria Sechi, Andrea Saba e Maurizio Meloni (Acque pubbliche, Dighe, Opere idrauliche, Opere idriche e di bonifiche); Gian Paolo Ritossa (Opere marittime); Antonello Sanna, Giovanni Antonio Mura, Clara Pusceddu, Franco Niffoi (Edilizia, Urbanistica, Beni culturali e archittetonici); Italo Meloni e Francesca Maltinti (Viabilità); Pietro Francesco Cadoni e Emilio Ghiani (Impianti tecnologici e industriali, Elettrotecnica); Mauro Pompei e Paolo Roggero (Scienze geologiche e Scienza Agrarie e forestali); Francesco Caput (Discipline giuridiche e amministrative). Dell’Unità tecnica regionale con diritto di voto fanno invece parte: Edoardo Balzarini, Roberto Silvano, Marco Dario Cherchi, Salvatore Mereu, Valeria Sechi, Alberto Piras, Elisabetta Neroni, Alessandro Pusceddu, Giuseppe Biggio, Giuseppe Maria Sechi.
La Giunta regionale riunita in viale Trento con il presidente Francesco Pigliaru ha approvato, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, la ripartizione della dotazione finanziaria complessiva di 444 milioni e 800mila euro del Por FSE 2014-2020 destinandole alle diverse azioni da esso previste, quale primo atto nell’ambito del processo di programmazione unitaria. Alle politiche per l’occupazione sono assegnati 171.248.000 euro; alle Politiche di inclusione sociale 88.960.000; alle politiche per l’istruzione e la formazione 155.680.000; per la Capacità istituzionale arrivano 15.568.000 e, infine, 13.344.000 euro sono assegnati al Miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della programmazione regionale.
Su proposta del presidente Pigliaru è stato nominato, nella persona del dottor Mario Pingerna, il componente effettivo il collegio sindacale dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA), con funzioni di presidente del collegio.
La delibera illustrata dall’assessore della Sanità Luigi Arru e approvata dall’Esecutivo modifica e integra i requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici relativi alle attività sanitarie di Unità Farmaci Antitumorali e Day Hospital Oncologico, così come richiesto dalle circolari ministeriali del 7 settembre 2007 e del 14 ottobre 2008, e i requisiti relativi al Centro Dialisi di Riferimento e al Centro Dialisi ad Assistenza Decentrata. Con lo stesso provvedimento la Giunta ha approvato i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi della Sala Autoptica.
La Giunta ha autorizzato la proposta dell’assessore Gianmario Demuro, di concerto con l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, alla stipula delle intese tra ARGEA e gli enti interessati per le assegnazioni temporanee finalizzate all’istruttoria delle domande di pagamento a valere sul PSR 2007/2013 per il periodo settembre – dicembre 2015. Le intese consentiranno di evitare il disimpegno delle somme e di far fronte agli impegni assunti dalle imprese agricole, dagli enti locali e dai GAL.
Proposta dall’assessore Cristiano Erriu, la delibera approvata quest’oggi revoca la precedente, la n. 32/60 del 15 settembre 2010, a seguito dell’intesa in sede di Conferenza Regione – Enti locali che eroga, a valere sul Fondo unico Enti locali 2015, 212 milioni di euro e garantisce anche le esigenze degli enti per le quali la delibera del 2010 era stata adottata.
Via libera dalla Giunta, infine, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, agli indirizzi per l’ampliamento dei beneficiari e delle operazioni eleggibili nell’ambito del Fondo regionale di garanzia per le PMI operanti in Sardegna. L’Esecutivo ha, di fatto, allineato la normativa regionale a quella europea, in modo da includere tutti i soggetti aventi diritto.
Ponte di Sant'Antioco 1 copia Papazzo della Regione 1