14 November, 2024
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L’incremento delle risorse destinate al settore agropastorale, il potenziamento delle strutture sanitarie (che stanno subendo tagli sempre più consistenti con il varo del riordino ospedaliero) sul territorio, nuove politiche a favore delle famiglie e per il contrasto alle povertà, strategie che mirino a valorizzare le zone interne. Sono i pilastri per il rilancio del distretto  che si racchiude tra la Trexenta ed il Gerrei, delineati nel corso di un meeting che si è tenuto nel Monte Granatico di San Basilio, con la partecipazione di consiglieri regionali, sindaci, esponenti delle assemblee comunali.

«Un incontro che si è tradotto in idee e proposte per lo sviluppo di un territorio – spiega Salvatore Espa, consigliere comunale a San Basilio – sempre più stretto nella morsa della crisi, con la fuga delle eccellenze e l’abbandono delle campagne.»

Il sindaco del centro sulla valle della Trexenta, Albino Porru, disegna il futuro del paese: «Il progetto si incentra su agricoltura e turismo, con la necessità di maggiori finanziamenti che incentivino le aziende agropastorali e la realizzazione di nuove opportunità sul territorio».

Claudio Fenu, capogruppo dell’opposizione a Guasila, mette in campo la sua ricetta: «Dobbiamo riscoprire il tessuto economico dei nostri paesi con il rilancio dell’artigianato e dell’edilizia, che va coniugato dal potenziamento dei servizi sociali e sanitari, mettendo così fine alle sforbiciate imposte dalla Regione».

Tra i partecipanti anche il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco che ha rimarcato «la necessità di trovare un argine allo spopolamento dei paesi tra Trexenta e Gerrei, con il recupero delle tradizioni locali e le infrastrutture sanitarie e sociali».

Il leader isolano di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu ha sottolineato che «San Basilio, Isili, Senorbì e Guasila rappresentano dei tesoretti per la nostra Isola ma la Giunta deve scommettere su queste aree periferiche per scongiurare la fuga dei giovani, puntando su agricoltura, turismo, sanità ed infrastrutture viarie».

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Tre giorni di iniziative per non dimenticare la persecuzione e lo sterminio degli ebrei, per ricordare i deportati sardi nei campi di concentramento e l’eroismo di coloro che, rischiando la vita, fecero di tutto per contrastare la Shoah. Appuntamento a San Basilio e a Cagliari oggi 26 gennaio, domani mercoledì 27 e giovedì 28 gennaio con tre iniziative dall’Anpi (l’Associazione Nazionale Partigiani e Antifascisti) e che si collocano nell’ambito delle celebrazioni della “Giornata della Memoria”, istituita dalla legge 211/2000 con la quale «la Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».

La tre giorni si è aperta oggi 26 gennaio a San Basilio. Presso il comprensorio scolastico del centro della Trexenta, alle ore 10.30, dopo i saluti del sindaco Albino Porru, è stato proiettato un documentario sui campi di concentramento in Europa e in Italia. Alcuni canti partigiani eseguiti dagli alunni e la lettura delle testimonianze dei sopravvissuti ai campi di concentramento hanno preceduto il dibattito che concluderà l’iniziativa, organizzata dal Comune, dal comprensorio scolastico e dalla Sezione Anpi della Trexenta.

La sorte dei deportati sardi nei campi di sterminio è invece il tema del secondo appuntamento, in programma mercoledì 27, Giornata della Memoria. A tenere la conferenza, organizzata dal Coordinamento provinciale di Cagliari dellAnpi, sarà il professor Aldo Borghesi, direttore dell’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea nella Sardegna centrale. Appuntamento alle ore 17.30 presso la Sala Conferenze della Fondazione Banco di Sardegna in via Salvatore Da Horta. Nel corso della serata, moderata dal giornalista Vito Biolchini, saranno letti testi attinenti ai deportati sardi, alla Shoah e al Porrajmos (genocidio dei Rom e dei Sinti) ed eseguite musiche sul tema della Shoah e delle deportazioni.

La tre giorni dedicata alla Giornata della Memoria si concluderà giovedì 28 gennaio con un omaggio a Bianca Sotgiu Ripepi e a Girolamo Sotgiu ai quali nel 2015 è stato conferito il titolo di “Giusti tra le nazioni” da parte dello Yud Vashem di Gerusalemme (e a loro nome è stato anche impiantato un albero d’ulivo nel “Giardino dei Giusti” di Gerusalemme). Bianca e Girolamo (che fu un importante studioso della Sardegna moderna e contemporanea oltre che esponente del partito comunista) nel 1944 a Rodi salvarono diversi giovani ebrei dalla deportazione. A partire dalle ore 17.30, presso la sala “Renzo Laconi” della Fondazione Berlinguer in via Emilia 39, lo storico Stefano Pira rievocherà la vicenda dei coniugi Sotgiu, mentre l’attrice Rita Atzeri leggerà dei brani dal libro di Bianca Sotgiu . Coordina la serata Luisa Sassu, organizza il Coordinamento provinciale di Cagliari dellAnpi.

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