24 November, 2024
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Si conclude domani, martedì 6 novembre, dalle ore 10.00, nell’aula magna del Liceo Classico “G. Siotto Pintor” di Cagliari (Viale Trento, 103), con la conferenza storico-culturale incentrata sul tema della Grande Guerra, sulle cause che hanno scatenato il primo conflitto mondiale e sul contributo risolutivo dato dall’Italia per giungere alla vittoria dell’Intesa, il progetto scolastico “Trincee profonde del ‘900.

Si tratta dell’ultima “tappa” del ciclo di conferenze storico-culturali a favore degli studenti, promosso dal Comando Militare Esercito Sardegna, realizzato in collaborazione con Comitato Sardo Grandi Eventi, di concerto con Regione Autonoma Sardegna, Club modellismo storico Cagliari e Ufficio Scolastico Regionale Sardegna, per commemorare il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.

In apertura, l’introduzione e presentazione del progetto di analisi storica e culturale incentrato sulla ricorrenza del 100° anniversario della fine della Grande Guerra, da parte del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus; a seguire l’intervento del professor Luciano Carta, che terrà una conferenza dal titolo “Un Paese della Sardegna nella Grande Guerra”, e del professor Aldo Accardo, che focalizzerà la sua esposizione sul significato intrinseco che si cela dietro il titolo del progetto storico-culturale “Trincee profonde del ‘900”.

In chiusura sarà dato ampio spazio a domande e riflessioni.

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Domani sabato 3 novembre 2018, presso il Comando Militare Esercito Sardegna, via Torino 21, a Cagliari, con inizio alle ore 18.00, avrà luogo la cerimonia di inaugurazione della mostra storica “I Vessilli della Vittoria. Le Bandiere di Guerra della Brigata Sassari e della Brigata Reggio in Sardegna nel centesimo anniversario della conclusione della Grande Guerra”.

In via del tutto eccezionale saranno esposte al pubblico le Bandiere di Guerra e le relative Frecce dei Reggimenti 151°, 152°, 45° e 46°, attualmente conservati presso il Sacrario delle Bandiere ubicato nel Complesso del Vittoriano in Roma, concessi dal Ministero della Difesa, Comando del Raggruppamento Autonomo, Direzione del Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate al Vittoriano.

L’evento, che si inquadra nel programma di manifestazioni volto a commemorare il centenario della fine della Grande Guerra, è organizzato dal Club Modellismo Storico Cagliari, dal Comando Militare Esercito Sardegna, dal Comitato Sardo Grande Guerra con la preziosa collaborazione del Museo Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate al Vittoriano in Roma ed il sostegno della Fondazione di Sardegna.

L’alto valore storico e morale di tali drappi, che sventolarono sul Carso, sull’Altopiano di Asiago, sul Piave e a Trieste redenta, è insito nel ricordo di tutti coloro che vissero i giorni della Grande Guerra e nel sacrificio degli oltre 14.000 soldati sardi caduti nel corso del conflitto.

Accanto alle storiche bandiere dei reggimenti “sardi” saranno esposte per la prima volta una rarissima Drappella del Reggimento “Cavalleggeri di Sardegna”, custodita dalla Famiglia Cadeddu di Villafranca di Verona e il Tricolore che sventolò a Gorizia liberata il 4 novembre 1918, custodito nella prestigiosa Collezione Fiorucci di Alghero.

In pieno spirito di pace e concordia e quale omaggio ai caduti avversari, sarà altresì esposta per la prima volta la straordinaria bandiera del Consolato d’Austria Ungheria di Cagliari, fra i pochissimi esemplari sopravvissuti al conflitto e al crollo dell’impero asburgico, oggi custodito dalla Famiglia Lucchese – Delitala con il corredo consolare appartenuto al Console d’Austria Ungheria a Cagliari, don Enrico Sulis.

L’esposizione si colloca nell’ambito di una mostra storica di ampio respiro che intende illustrare i principali eventi bellici del 1918, el corso dei quali i reparti sardi ebbero modo di coprirsi di gloria. La ricostruzione di fatti ed eventi si avvarrà di un’ampia documentazione d’archivio proveniente in larga misura dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito ma anche da importanti raccolte private. Fra i documenti iconografici si segnala per rarità e rilevo una collezione di fotografie inedite della “Sassari” realizzate tra il 1915 e gli anni del primo dopoguerra.

Alla cerimonia di inaugurazione saranno presenti il Generale di Divisione  Giovanni Domenico Pintus, Comandante Comando Militare Esercito Sardegna, prof. Aldo Accardo, il professore ordinario di Storia Contemporanea – Università degli Studi di Cagliari, dott. Francesco Paolo Tronca, il commissario straordinario dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano al Vittoriano in Roma, il dott. Alberto Monteverde, storico militare e curatore scientifico della mostra.

Nel corso della cerimonia il coro polifonico “Stella Maris” di Magomadas, diretto dal musicista Luciano Sechi, colonnello dell’Esercito Italiano, autore del popolarissimo brano musicale “Dimonios”, inno ufficiale della Brigata “Sassari”, eseguirà alcuni brani musicali appartenenti alla migliore tradizione musicale sarda.

Parte integrante dell’evento saranno un Convegno Nazionale, che avrà luogo a Cagliari venerdì 23 novembre presso la sala congressi della Fondazione di Sardegna e uno spettacolo teatrale e musicale che sarà messo in scena domenica 25 novembre presso il Comando Militare Esercito Sardegna.

La Mostra storica aperta al pubblico dal 3 novembre al 25 novembre (dal lunedì alla domenica) effettuerà i seguenti orari: 10,00-12,00 – 15,00-18,00.

Allo scopo di poter meglio organizzare le visite guidate, sarà gradito far intercorrere accordi preliminari con il Comando Militare Esercito della Sardegna per quanto attiene alle visite di scolaresche o gruppi di visitatori.

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Sabato 3 novembre, alle ore 16.00, nella sede dell’ex circoscrizione di Bacu Abis si terrà un importante appuntamento con la storia. L’Associazione Culturale Bacu Abis e Sulcis Iglesiente ha organizzato, con il patrocinio del comune di Carbonia, un incontro che prende spunto dalla presentazione del libro di Giorgio Madeddu, dal titolo: “La damnatio ad metalla. Storie di prigionieri dell’Impero Austro-Ungarico nella Sardegna della Prima Guerra Mondiale”.

L’iniziativa si inserisce nel solco delle manifestazioni previste in occasione del centenario della conclusione – 1918 – della Grande Guerra e si colloca inoltre nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° compleanno della città di Carbonia e per i 164 anni di Bacu Abis.

Nel corso del dibattito, moderato dal presidente dell’associazione culturale Bacu Abis e Sulcis Iglesiente Gianfranco Fantinel, si farà luce sulla vicenda dei prigionieri di guerra dell’Impero Austro-Ungarico che furono impiegati a lavorare nelle miniere sarde, segnatamente nell’estrazione del carbone nei cantieri delle miniere di Bacu Abis e di Terras Collu.

Alla presentazione-convegno interverranno: Antonangelo Casula, già sindaco di Carbonia; Antonio De Rubeis, presidente del Comitato Iglesiente Centenario Grande Guerra; Giorgio Madeddu, autore del libro; Aldo Accardo, presidente del Comitato Regionale Sardo Grande Guerra.

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Il tema della Grande Guerra, le cause che hanno scatenato il primo conflitto mondiale ed il contributo risolutivo dato dall’Italia per giungere alla vittoria dell’Intesa nel primo conflitto mondiale, saranno gli argomenti al centro del prossimo incontro del progetto scolastico “Trincee profonde del ‘900, che si terrà giovedì 18 ottobre 2018, alle ore 10.00, nell’aula magna del Liceo Classico “G. Siotto Pintor” di Cagliari (Viale Trento, 103).

Si tratta dell’ultima “tappa” del ciclo di conferenze storico-culturali a favore degli studenti, promosso dal Comando Militare Esercito Sardegna, realizzato in collaborazione con Comitato Sardo Grandi Eventi, di concerto con Regione Autonoma Sardegna, Club modellismo storico Cagliari e Ufficio Scolastico Regionale Sardegna, per commemorare il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.

In apertura, l’introduzione e presentazione del progetto di analisi storica e culturale incentrato sulla ricorrenza del 100° anniversario della fine della Grande Guerra, da parte del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus; a seguire l’intervento del professor Luciano Carta, che terrà una conferenza dal titolo “Un Paese della Sardegna nella Grande Guerra”, e del professor Aldo Accardo, che focalizzerà la sua esposizione sul significato intrinseco che si cela dietro il titolo del progetto storico-culturale “Trincee profonde del ‘900”.

In chiusura sarà dato ampio spazio a domande e riflessioni.

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Prosegue, a Nuoro, il progetto storico culturale denominato “Trincee profonde del ‘900”, promosso dal Comando Militare Esercito Sardegna, realizzato in collaborazione con Comitato Sardo Grandi Eventi, di concerto con Regione Autonoma Sardegna, Club modellismo storico Cagliari e Ufficio Scolastico Regionale Sardegna, per commemorare il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.

L’incontro con gli studenti della città di Nuoro, programmato per domani, giovedì 11 ottobre 2018, alle ore 10.00, presso la sala conferenze della Camera di Commercio, avrà inizio con l’introduzione e presentazione del progetto storico da parte del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus, e proseguirà con l’intervento della professoressa Marina Moncelsi, che terrà una conferenza dal titolo “I nuoresi nella Grande Guerra”, e del professor Aldo Accardo, che intratterrà gli studenti sul tema “Gli intellettuali e la Grande Guerra: Attilio Deffenu”.

L’incontro sarà l’occasione per una riflessione storica a favore degli studenti degli Istituti Superiori di secondo grado della città di Nuoro e un momento per commemorare i tanti nuoresi che hanno partecipato al primo conflitto mondiale che hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di intimo attaccamento al dovere.

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70 anni Statuto, Erriu e Spano

«Oggi abbiamo onorato i 70 anni dello Statuto con una riflessione approfondita sulle prospettive della Carta autonomistica. Siamo consapevoli che sia opportuno mettere in campo forme di pedagogia politico-culturale su un tema fondamentale per lo sviluppo della Sardegna. Tutto questo nel quadro di un percorso che deve coinvolgere pienamente amministratori e comunità per far crescere una comune consapevolezza sul valore e sul significato della nostra Autonomia e sulla necessità di un suo adeguamento alle mutate esigenze dell’isola.»

Lo ha detto l’assessore agli Enti locali Cristiano Erriu, intervenuto insieme all’assessore degli Affari generali Filippo Spanu all’incontro sul tema ‘L’Italia della Costituente e dello Statuto sardo. Il ruolo della Regione e delle Autonomie locali’, organizzato dalla Regione nell’Aula magna dell’Edificio Baffi della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche.

Filippo Spanu ha sottolineato che «il migliore sviluppo della nostra esperienza autonomistica è la costruzione federalista, un’idea, in linea con la dimensione storica e la posizione geografica dell’Isola, su cui però occorre lavorare molto. Dobbiamo acquisire maggiore coscienza del ruolo della Sardegna nel contesto del Mediterraneo e nei rapporti con i Paesi della sponda sud. Non dobbiamo chiuderci. Rafforzare la nostra autonomia vuole dire anche potenziare il processo di apertura con i Paesi del Nord Africa e con le regioni insulari, nel solco di quanto la Giunta guidata da Francesco Pigliaru ha fatto in questi anni».

All’incontro hanno preso parte gli storici Agostino Giovagnoli, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Aldo Accardo e Luca Lecis dell’Università di Cagliari. Agostino Giovagnoli ha rimarcato che «le celebrazioni per i 70 anni dello Statuto non devono essere un atto puramente formale perché l’oblio è pericoloso e i valori incarnati dalla Carta autonomistica devono essere tenuti vivi e rafforzati tenendo conto delle istanze espresse dalle comunità».

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E’ stato presentato questa mattina, nella sala “Andrea Versari” del Palazzo “De La Vallèe”, sede del Comando Militare Esercito Sardegna, il programma delle cerimonie e degli eventi culturali organizzati per commemorare in Sardegna i 100 anni della fine della Grande Guerra.

Il complesso ed articolato programma di eventi, promosso da Comando Militare Esercito Sardegna e Comitato Sardo Grandi Eventi, di concerto con Regione Autonoma Sardegna,  Club modellismo storico Cagliari e Ufficio Scolastico Regionale Sardegna, è stato illustrato in conferenza stampa dal generale Giovanni Domenico Pintus, Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, unitamente al presidente del Comitato Sardo grandi eventi professor Aldo Accardo, all’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, al rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale Rosalba Crobu e al Presidente del Club modellismo storico Cagliari Alberto Monteverde.

«Con la commemorazione del centenario – ha precisato il generale Giovanni Domenico Pintus – si vuole ricordare il sacrificio degli oltre 14.000 sardi caduti sui campi di battaglia, degli innumerevoli feriti e dispersi, e il dolore incommensurabile che ha accompagnato tragici fatti d’arme della Grande Guerra, dai quali però trae spunto la consapevolezza della memoria, ricordare ciò che è stato guardando al futuro, per evitare gli errori del passato.»

A seguire l’intervento dell’assessore degli Enti locali Erriu: «Tutti i Comuni sardi sono stati coinvolti nella Grande Guerra e hanno pagato un enorme tributo di sangue con i sardi caduti al fronte. Queste iniziative aiutano a trasmettere, soprattutto alle giovani generazioni, i valori di fratellanza e unità nazionale per cui hanno combattuto i nostri conterranei. La Regione Sardegna, da anni, sostiene un progetto di recupero dei cimiteri di guerra di Casara Zebio (Vicenza), che custodiscono la memoria di tanti “sassarini” morti sull’altopiano di Asiago. In questo progetto sono coinvolti i tre Comuni che maggiormente hanno legato il loro destino alla storia della Brigata Sassari: Armungia, Tempio Pausania e Sinna. Senza trascurare tutti gli altri centri che non vogliono dimenticare i loro soldati caduti nei furiosi combattimenti sull’Ortigara e sul Monte Zebio».

Il ricco programma di eventi, che avrà inizio il prossimo autunno e interesserà tutta l’isola, è stato suddiviso in due grandi progetti: “I vessilli della Vittoria” e “Trincee profonde del ‘900”, quest’ultimo basato su un ciclo di conferenze e convegni storico-culturali.

Il progetto “I Vessilli della Vittoria” prevede l’allestimento di una mostra storica con l’esposizione delle bandiere di guerra delle unità sarde impegnate nella Prima Guerra mondiale e di altri significativi cimeli, la presentazione di un volume sulla Grande Guerra, la realizzazione di un convegno storico dedicato alla Grande Guerra e ai Caduti e uno spettacolo teatrale. Il tutto con il contributo di collezionisti privati e con il sostegno di enti che privilegiano manifestazioni di utilità sociale e di promozione culturale, quali la Fondazione di Sardegna.

Il ciclo di conferenze prevede invece incontri con relatori che concentreranno l’attenzione su contenuti storici, sociali e culturali, nei 4 capoluoghi di provincia dell’isola (il 27 settembre a Sassari, il 4 ottobre a Oristano, l’11 ottobre a Nuoro ed il 18 ottobre a Cagliari). Il tutto rivolto non solo ad una qualificata platea di rappresentanti del mondo accademico ma anche a comuni cittadini e, soprattutto, agli studenti degli istituti scolastici insistenti nelle provincie interessate. L’11 novembre 2018, con un convegno sulle cause che hanno delineato l’attuale scenario geopolitico dalla fine della prima Guerra Mondiale, si concluderà la celebrazione isolana del centenario della Grande Guerra.

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Non solo il tradizionale corteo del 25 aprile ma anche dibattiti, incontri, concerti e presentazioni di libri animeranno a Cagliari e in alcuni centri della provincia i giorni che precedono e seguono il 73° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. A coordinare il cartellone è il Comitato 25 Aprile che riunisce da anni numerosi gruppi, associazioni, sigle sindacali, il cui obiettivo è quello di tenere viva, soprattutto tra le giovani generazioni, la memoria della lotta al nazifascismo e rinnovare l’impegno a favore dei principi di libertà, di democrazia e di partecipazione. 

Il programma delle iniziative prevede martedì 24 una serie di incontri nelle scuole di Senorbì, Mandas, Siurgus Donigala, a cura dell’Anpi della Trexenta. Alle 19.00 a San Basilio si terrà una fiaccolata in memoria del partigiano Pasquale Erriu. Alle 19.15 al Cinema Odissea di Cagliari si proietta il documentario “Libere” di Rossella Schillaci. Organizza l’associazione “Se non ora quando” con il patrocinio dell’Anpi di Cagliari.

Mercoledì 25 aprile, 73° anniversario dalla Liberazione dal nazifascismo, si terrà a Cagliari il tradizionale corteo. Dopo il raduno dei partecipanti a partire dalle 9.30 nella parte alta pedonale di Via Alghero, il corteo si snoderà per la via Sonnino, con una sosta al Parco delle Rimembranze, dove verrà depositata una corona d’alloro in ricordo dei caduti per la patria e la libertà dell’Italia nella guerra di Liberazione, a cura delle associazioni partigiane e delle istituzioni (Prefetto e Sindaco del Comune di Cagliari). Dopo un omaggio all’opera-monumento ad Antonio Gramsci di Pinuccio Sciola, il corteo riprenderà a sfilare in via Sonnino, piazza Emilio Lussu, via Roma, via Sassari e fino alla piazza del Carmine.

Qui sul palco i giornalisti Vito Biolchini e Alessandra Addari coordineranno gli interventi di saluto del Presidente del Comitato 25 Aprile e di giovani studenti. A scandire la mattinata saranno i canti partigiani del Coro Anpi delle sezioni di Cagliari e Trexenta (coordinati da Clara Murtas e Roberto Deiana), insieme a brevi testi poetici letti da Cristina Maccioni ed alcuni brani dal repertorio internazionale di protesta del “Red and Green Choir” di Londra, graditi ospiti del Comitato 25 Aprile. 

Le iniziative a Cagliari proseguiranno nel pomeriggio in piazza Gramsci con un presidio d’onore e letture e recite ispirate alla Liberazione.

Alle 18.00 invece nella sede della Fondazione Siotto in via dei Genovesi, dibattito sul tema “Resistenza e Shoah”, incentrato sulla medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza alla Brigata ebraica e a due scritti ritrovati dei sardi Giusti fra le nazioni, Gerolamo Sotgiu e Vittorio Tredici. Dopo il saluto del presidente dello Uaps Franco Boi, interverranno il presidente della Fondazione Siotto Aldo Accardo e il presidente dell’Associazione Chenàbura Mario Carboni. Organizzano l’iniziativa Uaps, associazione Chenàbura, Fondazione Siotto, Associazione Le Officine, Accus.

Alla Vetreria di Pirri, nell’ambito del Programma “Aprile Resistente” spazio a partire dalle 16.00 a musica e letture nel “Concerto per la Liberazione”. Alle 20.30 sarà invece lo storico Gianluca Scroccu a parlare del 25 aprile, prima dello spettacolo del regista Marco Parodi “Bachisio Spanu. L’epopea di un contadino sardo alla guerra”.

Il 25 aprile sarà celebrato anche in alcuni centri della provincia. A Quartu Sant’Elena sono previste di mattina una cerimonia istituzionale e di sera un presidio d’onore in piazza Sant’Elena con intrattenimenti, letture e recite, e a seguire in biblioteca comunale con filmati e canzoni ispirati alla lotta partigiana e alla Liberazione a cura dell’Anpi.

La mattina del 25 aprile San Nicolò Gerrei ricorderà Salvatore Corrias, Partigiano e Giusto tra le Nazioni, in una iniziativa dell’Anpi Trexenta.

A Monserrato la Liberazione verrà celebrata nel pomeriggio del 25 aprile con una messa Messa in suffragio e la deposizione corona d’alloro al Monumento ai caduti di tutte le guerre presso i giardinetti di via Del Redentore. L’Anpi inoltre parteciperà a San Sperate alla manifestazione Liberafest.

Le iniziative per il 70° anniversario della Liberazione non si fermano il 25 aprile.

Venerdì 27 aprile alle 17.00 presso Libreria La Feltrinelli Point di via Paoli 19 a Cagliari, verrà presentato il libro “La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello Stato fascista” (Il Mulino) di Guido Melis. Intervengono insieme all’autore Luciano Marrocu (Università di Cagliari – Issasco) e Alessandro Pes (Università di Cagliari). Sarà presente l’autore. Organizza l’Issaco.

Sempre venerdì 27 ma alle 21.00 alla Vetreria di Pirri, per la rassegna “Aprile Resistente” va in scena lo spettacolo “Gramsci Antonio: Presente” con Marta Proietti Orzella e Fausto Siddi. 

Il calendario delle manifestazioni si chiuderà giovedì 3 maggio a Cagliari dove alle 10 presso la sede del  Circolo Lussu e dell’associazione Pixel Multimedia in via Tempio, verrà presentato il libro di Marco Sini “Antifascisti, Partigiani, Deportati. Appunti di storie monserratine”. Coordina Flavio Soriga, con interventi di Pietro Maurandi, Virginia Marci, Franco Boi, e letture di Rita Atzeri.

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Venerdì 20 ottobre 2017, alle ore 18.00, la sala conferenze della Fondazione di Sardegna, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della 1ª Guerra Mondiale, ospiterà il quarto incontro storico culturale incentrato sulla ricorrenza del 100° anniversario dai fatti d’arme di Caporetto, organizzato dal Comando Militare Esercito Sardegna e dal Comitato Sardo per il Centenario della Grande Guerra.

Il Generale Gian Luca Giovannini, vice comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, introdurrà la manifestazione dando poi spazio agli interventi sul tema “Caporetto, metafora della storia italiana? al generale Giuseppenicola Tota, Capo del V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell’Esercito e al professor Aldo Accardo.

Nel corso della serata sarà allestita a cura dell’associazione “Club Modellismo Storico Cagliari” una mostra storica afferente alla Grande Guerra.

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È stato sottoscritto dai legali rappresentanti dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena il commissario straordinario Leonardo Deri e per la Fondazione Memoriale Garibaldi il presidente Aldo Accardo, un protocollo d’intesa per l’avvio di attività congiunte volte alla valorizzazione della figura di Giuseppe Garibaldi. La firma del protocollo è stata apposta questo pomeriggio presso l’aula didattica del CEA – Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali sull’Isola di Caprera alla presenza dei giornalisti.

Oggetto del protocollo d’intesa: «La reciproca volontà di costituire un rapporto stabile, continuo e specifico di collaborazione e cooperazione finalizzato all’attivazione di una serie di iniziative volte a promuovere lo studio, la valorizzazione e la divulgazione della conoscenza, del valore e delle attività di Giuseppe Garibaldi». La figura dell’eroe risorgimentale sarà il centro delle attività di collaborazione congiunta tra le due istituzioni: la Fondazione e l’Ente Parco, impegnate a valorizzare in modo congiunto l’esperienza storica e umana di Giuseppe Garibaldi in un insieme coordinato di iniziative pubbliche convegni, incontri a tema, pubblicazioni, percorsi di educazione ambientale e di divulgazione culturale.

«La figura e le gesta di Giuseppe Garibaldi – spiega il commissario straordinario Leonardo Deri – segnano indelebilmente l’intera comunità nazionale e in maniera ancora più viva quella dell’Arcipelago di La Maddalena. Un’istituzione come l’Ente Parco non può prescindere da un riferimento costante e da una guida culturale come quella espressa dall’Eroe del Risorgimento. Per questo motivo, l’avvio di collaborazioni, partenariati e protocolli d’intesa come quello che abbiamo sottoscritto oggi con la Fondazione Memoriale Giuseppe Garibaldi rappresentano un impegno statutario che deve essere mantenuto e continuamente alimentato. Speriamo al più presto di portare a compimento iniziative concrete e importanti che discendano dalla sigla di questo importante accordo.»

«Nel campo della cultura, occorre sempre riuscire a lavorare insieme agli altri. La sottoscrizione di questo protocollo d’intesa con l’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena – ha spiegato il presidente della Fondazione Memoriale Giuseppe Garibaldi Onlus il prof. Aldo Accardo – è l’espressione più chiara della nostra volontà di condivisione e di lavoro congiunto con tutti i soggetti che intendano mettere a disposizione competenze e volontà di azione comune.»

Il professor Accardo ha inoltre annunciato la volontà di voler condividere insieme al Parco un’opera che il pubblicitario Gavino Sanna ha voluto donare alla Fondazione.