Il fagiolo bianco di Terraseo approda ad Alghero, al centro del primo Convegno dei Comitati per la biodiversità.
Il fagiolo bianco di Terraseo, di recente inserito dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali della Repubblica italiana nell’elenco nazionale dei prodotti tradizionali (l’importante riconoscimento è stato legittimato nel supplemento della G.U. del 25 giugno 2013, n. 147, che comprende la “Tredicesima revisione dell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano”), sbarca ad Alghero. Nel centro catalano, sabato 5 ottobre, sarà uno dei protagonisti del I Convegno dei Comitati per le biodiversità, organismi che da qualche anno si occupano di salvaguardare e valorizzare prodotti della terra a rischio di estinzione in un mercato sempre più globalizzato.
L’incontro, che si svolgerà a Porto Conte, località marina della città catalana, è organizzato dal Sut (Sportello unico territoriale) dell’agenzia Laore di Alghero. E prevede la presenza di una delle eccellenze dell’agricoltura di Narcao: il fagiolo bianco di Terraseo. A portarlo all’attenzione dei convenuti, sarà un gruppo di produttori locali. Si tratta di Nicolò Pisci, Bruno Mei, Aldo Anedda e Gerardo Piras, “ambasciatori” di una tradizione centenaria e tra gli ultimi custodi del prezioso legume, la cui coltivazione viene tramandata di padre in figlio. Oltre ad alcuni produttori della frazione, saranno presenti i rappresentanti del Comitato per la biodiversità del Sulcis “Antichi solchi”, piuttosto attivo nel territorio e protagonista di numerose iniziative nel Sulcis Iglesiente.
Dopo l’apertura dei lavori, fissata per le 9.30, e i successivi interventi dei vari Comitati regionali, alle 15.00, si svolgerà una tavola rotonda sui prodotti tradizionali e a rischio estinzione. Ma, oltre che del convegno, il fagiolo bianco di Terraseo sarà protagonista anche in tavola. Gli studenti dell’istituto alberghiero di Alghero, infatti, proporranno una ricetta tipica delle massaie di Terraseo.
«Si tratta di un riconoscimento prestigioso per una “specialità” unica di Narcao. Al fagiolo bianco di Terraseo, di recente – commenta l’assessore comunale all’Ambiente Danilo Serra – è stato attribuito il riconoscimento di “prodotto tradizionale” dal Ministero per le Politiche agricole dopo un lungo iter promosso dal Comune di Narcao, supportato tecnicamente dall’antropologa Alessandra Guigoni, dall’Agris, da Laore e dall’Università di Sassari.»
Al prestigioso riconoscimento ministeriale hanno concorso quanti, a Terraseo e Narcao, si sono impegnati nella salvaguardia di una produzione tipica e a rischio estinzione. Gli studi storici ed etnografici, voluti dal Comune di Narcao e compiuti dall’antropologa Alessandra Guigoni in collaborazione con le agenzie regionali Agris (il centro di ricerca in regione S’Appassiu, Uta), Laore e Centro Interdipartimentale per la Conservazione e Valorizzazione della Biodiversità Vegetale dell’Università di Sassari, hanno evidenziato la presenza del legume tradizionale nell’area di Terraseo sin dal Settecento.
Il fagiolo bianco di Terraseo è un fagiolo di origine americana, subito fatto proprio dalla popolazione locale e coltivato nella vallata di Terratzu, area assai fertile e ricca d’acqua.
Il legume si presenta in forma ovale, di colore bianco candido e dal sapore delicato e persistente e, soprattutto, con il vantaggio di essere facilmente digeribile. Ed è uno degli alimenti principe della cucina della località dove viene preparato in abbinamento o come ingrediente principale di piatti della tradizione.