16 November, 2024
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Si è tenuto giovedì 23 dicembre 2021 un incontro interistituzionale tra Comune, Assl di Carbonia e Istituti Comprensivi della città al fine di pianificare tempi e modalità per la realizzazione di una giornata esclusivamente dedicata alla vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni, con momenti ludici e di informazione per i genitori. La giornata si terrà domenica 16 gennaio 2022 al centro vaccinale di via Puglie a Carbonia, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

All’incontro, che si è tenuto nella sala Giunta del Comune, hanno preso parte il direttore del distretto socio-sanitario di Carbonia Aldo Atzori, i pediatri Giuseppe Orrù e Zaira Gambula, Caterina Locci del coordinamento infermieristico distretto vaccinale e docenti e dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi della città. Per il “Deledda Pascoli” erano presenti il dirigente scolastico Francesco Tribuna e la docente Roberta Aru, per il “Don Milani” le docenti Sabrina Podda e Bruna Pasqualino. Per l’Amministrazione comunale hanno partecipato il vicesindaco Michele Stivaletta e le assessore Antonietta Melas e Katia Puddu.

Nel corso del confronto è stato definito che, per la giornata vaccinale dedicata appositamente ai bambini, saranno organizzate diverse attività di animazione ludica, a cura di alcune associazioni di volontariato della città che allieteranno tutti i momenti di permanenza dei bimbi nel centro vaccinale.

La Assl di Carbonia provvederà alle attrezzature, al personale sanitario e a disporre di professionisti che potranno eventualmente rispondere alle domande dei genitori. Sarà inoltre messa al più presto a disposizione delle famiglie la modulistica da compilare che sarà reperibile sul sito della Assl. Anche sul sito istituzionale del Comune di Carbonia, nella sezione dedicata alla campagna vaccinale Coronavirus, messa in evidenza nella home page, si potrà trovare comunicazione relativa alla giornata vaccinale e i link utili per la modulistica, non appena sarà disponibile.

Le scuole si attiveranno per informare le famiglie e a inserire sul loro sito Internet gli avvisi e le notizie necessarie sulla giornata del 16 gennaio.

Dagli aggiornamenti diffusi in data odierna, intanto, sale il numero dei contagi. Secondo i dati forniti dalla Assl di Carbonia, sono 101 le persone residenti in città risultate positive al Covid-19. Erano 83 la settimana scorsa.

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A partire da lunedì 1 marzo 2021, presso la Casa della Salute di Giba, riparte l’attività ambulatoriale per l’assistenza alle persone con diabete.
Dopo la verifica della logistica e del funzionamento dei supporti informatici da parte del direttore del Distretto di Carbonia, Aldo Atzori e del responsabile della Diabetologia, Giacomo Guaita, l’attività può ripartire con cadenza settimanale (tutti i lunedì dalle ore 9.00 alle 13.00): saranno presenti due componenti del Team del Servizio di Diabetologia della ASSL (diabetologo ed infermiere) che svolgeranno tutte le attività ambulatoriali rivolte ai diabetici del territorio del Basso Sulcis, previa prenotazione telefonica.
Per informazioni e prenotazioni è necessario rivolgersi al Servizio Diabetologia di Carbonia tel.: 0781 6683357/3446.

Nasce nell’Ats-Assl del Sulcis Iglesiente la prima USCA Strutture, un nuovo servizio, il primo sul territorio regionale dedicato esclusivamente alla sorveglianza sanitaria delle strutture per anziani, case protette, RSA.
La situazione di emergenza evidenziata a livello nazionale e regionale
ha reso necessaria una riflessione sulle strategie intraprese per la prevenzione e il controllo dell’epidemia nei luoghi in cui l’esposizione al rischio è maggiore, per la presenza di anziani generalmente più vulnerabili alle infezioni rispetto al resto della popolazione.

Il servizio, composto da un team al quale sono dedicati in maniera esclusiva 4 medici e un infermiere è stato fortemente voluto dal direttore della ASSL Carbonia, dott. Carlo Murru, ed è coordinato dal direttore del distretto di Carbonia, dott. Aldo Atzori, con la collaborazione del Servizio Professioni Sanitarie e di tutte le figure e i servizi coinvolti nella gestione del paziente sul territorio, tiene conto della popolazione, e dei dati epidemiologici attualmente conosciuti.

Le Unità Speciali di continuità assistenziale (U.S.C.A.) sono équipe costituite da Medici ed Infermieri con funzioni principalmente rivolte alla presa in carico del paziente caso sospetto o confermato Covid 19 a domicilio, al fine di potenziare la sorveglianza sanitaria per chi si trova in isolamento domiciliare.

Il Servizio è attivo tutti i giorni, festivi compresi per 6 ore al giorno, ha competenza su tutte le strutture che insistono nei tre distretti della ASSL (Carbonia, Iglesias, Carloforte) ha a disposizione un mezzo di trasporto autonomo aziendale, un ricettario del SSN, farmaci e presidi medici disponibili e necessari all’attività erogata (termometri, saturimetri, etc.), una postazione pc collegata in rete e di un telefono cellulare: il personale ha a disposizione una dotazione autonoma di Dispositivi di Protezione individuale (DPI), secondo quanto disposto dal D.lgs 81/2008 e dalla normativa e indicazioni ministeriali in materia di Covid 19.

«In questo momento la sorveglianza attiva a domicilio o nelle strutture di tipo abitativo è la chiave per poter gestire al meglio i pazienti asintomatici o pauciasintomatici ha detto il dott. Carlo Murru, direttore della ASSL di Carbonia per questo sono molto soddisfatto dell’avvio delle USCA Strutture, una soluzione che consente il monitoraggio delle persone anziane e fragili in  tutta sicurezza senza sovraccaricare il sistema ospedaliero.»

«Monitoreremo questo nuovo servizio nelle prossime settimane per renderlo sempre più efficiente ed efficaceha aggiunto Aldo Atzori, direttore del Distretto di Carbonia insieme alle USCA tradizionali ci
consentirà la sorveglianza ottimale dei pazienti Covid positivi che non
necessitano di cure ospedaliere.»

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Questa mattina, il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci ha incontrato il direttore del Distretto socio sanitario delle Isole, facente funzioni Aldo Atzori, presso la “Casa della Salute” di Sant’Antioco. Una struttura ampia e moderna, che tuttavia può e deve dare molto di più in termini di servizi al cittadino, al fine di fornire quella risposta alla domanda di salute di prossimità invocata da tempo.

«Abbiamo parlato del tema della continuità con la medicina di base commenta Ignazio Locci – del funzionamento a regime del punto unico di accesso, nonché dell’integrazione delle politiche sociali con i servizi di medicina di base e territoriali. L’istituzione del Distretto delle isole necessita del completamento del disegno di governo del territorio, con la previsione dell’istituzione di un Plus (Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona) staccato dall’ufficio di Carbonia e dedicato essenzialmente alle isole di Sant’Antioco e Carloforte. Un progetto su cui concentreremo l’attenzione.»

Nel corso dell’incontro, il primo cittadino di Sant’Antioco, ha inoltre chiesto l’implementazione dei servizi ambulatoriali specialistici ed il potenziamento del servizio amministrativo, soprattutto in questo momento di pandemia, al fine di andare il più possibile incontro alle esigenze dei cittadini.

«La “Casa della Salute”conclude il sindaco di Sant’Antiocodeve essere quel luogo vicino e agevolmente riconoscibile, nel quale l’assistenza avviene attraverso l’azione congiunta dei medici di famiglia con i professionisti della Assl, supportata da una struttura amministrativa efficace e rispondente. Riapriremo ora un confronto sereno e proficuo con la Regione Sardegna e con l’ATS al fine di giungere, in breve tempo, alle giuste soluzioni.»

Si apre una nuova fase nella vita di Silvia Serra, la ragazza di Narcao affetta da atrofia muscolare spinale di tipo I (Sindrome di Werdnig-Hoffmann). Silvia, diplomata all’Istituto tecnico industriale minerario “G. Asproni” di Iglesias, infatti, si è iscritta presso la Facoltà di informatica dell’Università di Pisa. Questo importante passaggio porterà a rimodulare il progetto integrato di assistenza che vede coinvolti diversi enti: la ASL 7 di Carbonia, il Comune di Narcao, la Provincia commissariata di Carbonia Iglesias, l’Università di Pisa e la famiglia Serra, parte attiva e sempre presente.

Venerdì 8 novembre, alle ore 11.00, i soggetti attuatori si incontreranno a casa di Silvia, in via Quintino Sella n. 7, nella frazione Rio Murtas a Narcao, per formalizzare il nuovo progetto e ringraziare l’Istituto Tecnico Industriale Minerario “G. Asproni” per la grande disponibilità e umanità dimostrata. Silvia ha 19 anni e vive con i genitori Fausta e Giuseppe e il fratello Federico. La sua è una patologia rara, causata dalla degenerazione, fino alla loro scomparsa, delle cellule delle corna anteriori del midollo spinale e dall’interessamento delle cellule dei nuclei motori dei nervi cranici bulbari. Silvia presenta uno sviluppo fisico-scheletrico compromesso, che la immobilizza al letto e rende impossibile la deambulazione: è attualmente tracheostomizzata e respira grazie al collegamento a un ventilatore meccanico automatico che è attivo 24 ore su 24, si alimenta con difficoltà ma per vie naturali, ed è integra dal punto di vista mentale e intellettivo. È assistita al proprio domicilio dal 1997, in seguito alla dimissione dal reparto di Anestesia e rianimazione dell’ospedale SS. Trinità di Cagliari, in cui era stata ricoverata dalla nascita. Ora Silvia inizierà a seguire le lezioni universitarie in videoconferenza, avrà la possibilità di scaricare offline le lezioni registrate e sarà affiancata da uno/due studenti senior part time con esperienza nel corso di studio di Silvia per attività di tutorato a distanza. 

L’impegno della famiglia e della ASL, tramite il servizio di Assistenza domiciliare integrata diretto dal dr. Aldo Atzori e l’équipe medico-infermieristica dell’Unità operativa di Anestesia e rianimazione dell’ospedale Sirai, ha garantito a Silvia la continuità assistenziale e la permanenza nella propria abitazione, evitando ulteriori ricorsi al ricovero ospedaliero, mantenendo la stabilizzazione delle condizioni cliniche e, soprattutto, una qualità di vita migliore, circondata dagli affetti familiari. In questi anni l’equipe assistenziale si è regolarmente riunita con frequenze variabili, ma mai inferiori ai sei mesi, garantendo la continuità del progetto, che si è svolto nel pieno rispetto degli accordi e introducendo, nel tempo, quelle variazioni del piano e dei soggetti partecipanti, necessarie per garantire la permanenza in sicurezza di Silvia al proprio domicilio. L’obiettivo della rimodulazione del piano è assicurare l’assistenza domiciliare integrata, in sicurezza e nel rispetto delle esigenze e della qualità di vita della ragazza e della sua famiglia, e assicurare a Silvia la continuità degli studi e la prosecuzione della sua carriera scolastica nel passaggio dall’Istituto Tecnico Industriale Minerario “G. Asproni” di Iglesias all’Università di Pisa.