La ASL Sulcis Iglesiente avvia le Attività del Programma Nazionale Equità nella Salute (PNES) per garantire l’accesso universale alle cure
Garantire l’accesso alle cure per le fasce più fragili della popolazione, con il coinvolgimento del terzo settore e delle amministrazioni comunali, mettere in campo risorse e un impegno concreto per abbattere le disuguaglianze in campo sanitario. Sono questi i presupposti del piano “Contrastare la povertà sanitaria”, del Programma Nazionale Equità nella Salute (PNES) che oggi prende il via anche nella ASL Sulcis Iglesiente con le prime visite gratuite offerte alla popolazione. Si è partiti lo scorso martedì con le visite cardiologiche e si procederà a regime dalla prossima settimana con ulteriori specialità (Ginecologia, Diabetologia, Geriatria, Pneumologia. Dermatologia) sia a Carbonia che ad Iglesias.
Il progetto, che ha previsto una fase preliminare di progettazione, costituzione del team di lavoro e reclutamento del personale secondo le linee guida ministeriali, è rivolto ad alcune categorie di cittadini in condizione di svantaggio socio-economico (ISEE sotto i 10.000 euro), persone senza fissa dimora, stranieri temporaneamente presenti o cittadini comunitari non iscritti al SSN.
Questa prima fase prevede un reclutamento attivo da parte dei servizi sanitari sulla base delle segnalazioni dei comuni e degli enti del terzo settore ma è possibile prenotare attraverso il numero di cellulare dedicato – 3668196712 – attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00.
Il PNES – Programma Nazionale Equità nella Salute, previsto nell’Accordo di Partenariato dell’Italia sulla Programmazione della politica di coesione 2021-2027, si pone l’obiettivo di rafforzare i servizi sanitari e renderne più equo l’accesso in sette Regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Trentotto le aziende sanitarie selezionate nel panorama nazionale; tra queste l’ASL Sulcis Iglesiente che, attraverso un gruppo di lavoro aziendale coordinato dal direttore del Distretto di Carbonia, dott. Aldo Atzori ha elaborato un piano di intervento, che si articola in diversi progetti, tutti compresi nell’alveo della medicina di prossimità. Al momento le prestazioni vengono erogate in alcune sedi aziendali quali il PO Santa Barbara di Iglesias, il Distretto sociosanitario e il Consultorio di Carbonia. Si accede previo appuntamento.
«L’obiettivo della Asl del Sulcis Iglesiente è quello di intercettare le fasce di popolazione più vulnerabili e socialmente svantaggiate, più esposte a fattori di rischio e con un accesso più difficoltoso ai servizi socio-sanitari», ha spiegato la direttrice generale della ASL Giuliana Campus.
«Il progetto è appena agli esordi – ha aggiunto il direttore del Distretto di Carbonia e responsabile del progetto dott. Aldo Atzori -. Siamo partiti dalle visite specialistiche ma nei prossimi mesi sarà possibile offrire anche cure odontoiatriche e raggiungere la popolazione target a bordo di ambulatori mobili, sensibilizzando e informando i cittadini sui corretti stili di vita. E’ prevista una vera e propria presa in carico socio sanitaria con l’indicazione, dove necessario, ad effettuare ulteriori accertamenti di secondo livello con percorsi dedicati.»
Per la realizzazione degli obiettivi, è previsto anche per la ASL Sulcis Iglesiente l’acquisto di motorhome attrezzate per visite mediche, odontoiatriche e altre prestazioni sanitarie di base, che si aggiungeranno agli ambulatori fissi situati in zone strategiche e facilmente accessibili.
Il progetto prevede inoltre la fornitura e distribuzione di farmaci di fascia A e C, essenziali nei percorsi terapeutici.
Sono concluse le procedure di reclutamento per i mediatori culturali e per la costituzione delle equipe multidisciplinari, mentre in questi giorni si sta concludendo la manifestazione di interesse per gli Enti del Terzo Settore con i quali creare dei percorsi di co-progettazione fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi a partire dalla mappatura dei bisogni territoriali in ciascun Distretto Socio-Sanitario della ASL.