E’ morta a Roma, all’età di 51 anni, la scrittrice Michela Murgia
E’ morta a Roma, all’età di 51 anni, la scrittrice Michela Murgia. Tre mesi fa aveva rivelato di soffrire di un cancro ai reni al quarto stadio, in un’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo, inviato speciale ed editorialista del Corriere della Sera. Nell’intervista, tra l’altro, aveva ammesso di aver trascurato i controlli a causa del Covid.
Michela Murgia, originaria di Cabras, ha iniziato la sua carriera di scrittrice nel 2006 e ha rapidamente raggiunto il successo. Dopo soli quattro anni, nel 2010, ha vinto il prestigioso Premio Campiello (XLVIII edizione) con “Accabadora”, pubblicato da Einaudi, con 119 voti, sui 288 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori.
«Io che sono una donna fortunata non dedico questo Premio alla Sardegna – disse dopo l’annuncio della vittoria -, perché la Sardegna è capace di sollevarsi da sola, ma lo dedico a Sakineh, la donna iraniana che rischia la lapidazione perché è una donna forte che sta lottando. Accabadora esprime il mio sguardo precario sul mondo, è un doppio sguardo, sulle cose serie e su quelle divertenti.»
Michela Murgia, pur molto provata dalla malattia, ha lavorato fino all’ultimo. Con il suo ultimo libro, “Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi” (Mondadori, 2023), ha raggiunto velocemente la vetta delle classifiche dei libri più venduti.
Nel 2014 si candidò alla presidenza della Giunta regionale, con la coalizione Sardegna possibile, formata da tre liste (ProgRes – Progetu Reppùblica Sardegna, Gentes e Comunidades), ottenendo un notevole risultato personale con 75.981 voti (10,30%), ma non venne eletta, perché le liste collegate non riuscirono a superare lo sbarramento del 10%, fermandosi complessivamente al 6,77%.
Alcune settimane fa, Michela Murgia aveva sposato Lorenzo Terenzi, attore e regista.