19 November, 2024
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E’ morta a Roma, all’età di 51 anni, la scrittrice Michela Murgia. Tre mesi fa aveva rivelato di soffrire di un cancro ai reni al quarto stadio, in un’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo, inviato speciale ed editorialista del Corriere della Sera. Nell’intervista, tra l’altro, aveva ammesso di aver trascurato i controlli a causa del Covid.

Michela Murgia, originaria di Cabras, ha iniziato la sua carriera di scrittrice nel 2006 e ha rapidamente raggiunto il successo. Dopo soli quattro anni, nel 2010, ha vinto il prestigioso Premio Campiello (XLVIII edizione) con “Accabadora”, pubblicato da Einaudi, con 119 voti, sui 288 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori.

«Io che sono una donna fortunata non dedico questo Premio alla Sardegnadisse dopo l’annuncio della vittoria -, perché la Sardegna è capace di sollevarsi da sola, ma lo dedico a Sakineh, la donna iraniana che rischia la lapidazione perché è una donna forte che sta lottando. Accabadora esprime il mio sguardo precario sul mondo, è un doppio sguardo, sulle cose serie e su quelle divertenti.»

Michela Murgia, pur molto provata dalla malattia, ha lavorato fino all’ultimo. Con il suo ultimo libro, “Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi” (Mondadori, 2023), ha raggiunto velocemente la vetta delle classifiche dei libri più venduti.

Nel 2014 si candidò alla presidenza della Giunta regionale, con la coalizione Sardegna possibile, formata da tre liste (ProgRes – Progetu Reppùblica Sardegna, Gentes e Comunidades), ottenendo un notevole risultato personale con 75.981 voti (10,30%), ma non venne eletta, perché le liste collegate non riuscirono a superare lo sbarramento del 10%, fermandosi complessivamente al 6,77%.

Alcune settimane fa, Michela Murgia aveva sposato Lorenzo Terenzi, attore e regista.

 

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Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, parteciperà domani e domenica (10-11 novembre) alle celebrazioni organizzate dal governo francese, a Parigi, in occasione del centenario (1918-2018) della firma dell’Armistizio che pose fine al primo conflitto mondiale.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, riceverà Antonio Tajani domani sera al Musée d’Orsay, dove si terrà una cena ufficiale con cinquanta capi di Stato e di governo, nonché degli alti rappresentanti delle principali organizzazioni internazionali.

Domenica mattina (11 novembre), al termine di un incontro all’Eliseo, Antonio Tajani prenderà parte alle 11.00 alla solenne cerimonia militare all’Arco di Trionfo, insieme alle delegazioni dei capi di Stato e di governo, in memoria dei caduti della “Grande guerra”.

Nel pomeriggio, Antonio Tajani interverrà al Forum della Pace, in programma a partire dalle 15.30 alla Grande Halle de la Villette.

A conclusione dei lavori, Antonio Tajani depositerà presso il Fondo librario della Biblioteca della Pace – insieme agli altri leader – un libro di sua scelta, preso a simbolo del primo conflitto mondiale. Antonio Tajani ha scelto di donare “La guerra dei nostri nonni (1915-1918): storie di uomini, donne, famiglie” scritto da Aldo Cazzullo, giornalista del “Corriere della Sera”.