19 November, 2024
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Si sono concluse le preselezioni dei concorrenti che parteciperanno alla finale italiana della 36ª edizione dell’International Blues Challenge (IBC), che si terrà – come da consuetudine – a Memphis nel prossimo inverno tra i principali locali lungo Beale Street e l’Orpheum Theatre, che ospiterà la finalissima mondiale di questa “Battle Of Band” organizzata dalla Blues Foundation.

In Italia tutto è iniziato nel 2005, grazie alla collaborazione di diverse realtà operanti in campo musicale, come il Rootsway, Roots’n’Blues & Food Festival di Parma che nel 2005, assieme al Deltablues Rovigo e con la collaborazione de Il Blues Magazine. Da quest’anno si aggiunge alla cordata organizzativa il Pordenone Blues Festival e con l’aumento del contributo economico, verranno mandati in America sia una Band che un solista/duo.

Per tutte le informazioni sullo sviluppo delle selezioni e delle due finali di Rovigo e Pordenone e per poter effettuare l’iscrizione è possibile scaricare qui sotto, in formato PDF, sia il file con tutte le istruzioni che il bando da compilare in ogni sua parte da inviare alla mail: ibcselection@gmail.com entro e non oltre la data di sabato 8 giugno 2019.

I sei finalisti per la selezione dei due rappresentanti di questa importante competizione, si esibiranno sia al Deltablues Rovigo nelle sere del 12-13 e 14 luglio che al Pordenone Blues Festival il 20 luglio.

I loro nomi sono:

Sezione Solo/Duo

  • Superdownhome
  • Diego Schiavi
  • Light Chili Duo

Sezione Band

  • I Shot A Man
  • Boogie Bombers
  • Willy Mazzer & Headhunters Blues Band

Ringraziamo la giuria di esperti che ha espletato il duro lavoro di ascoltare e votare tutti i partecipanti, composta da:

  • Lorenz Zadro – Presidente di Blues Made In Italy
  • Aldo Pedron – Scrittore
  • Maurizio Galli – MusicalMind
  • Stefano Tognoni – Il Popolo del Blues
  • David Bonato – Davvero Comunicazione
  • Domenico Di Lascio – Presidente Festival Pignola In Blues – Italian Blues Union
  • Roberto Caselli – autore di libri (Hoepli) e giornalista (JAM)
  • Francesco Paracchini – L’isola che non c’era
  • Andrea Capurso – organizzatore Festival Milano Blues Sessions
  • Luigi Monge – scrittore e docente
  • Antonio Boschi – festival Rootsway Parma – Il Blues magazine
  • Flavio Baldin – Cantante, insegnante, multi strumentista – Dirett. Art. Pordenone Blues Festival
  • Paolo Mariotto – Rovigo Deltablues

Infine ringraziamo tutte le band iscritte e invitiamo chi non fosse riuscito ad aggiudicarsi la finale a riprovarci il prossimo anno, visto che abbiamo in serbo altre interessanti novità dedicate a loro:

  • Francesco Garolfi
  • Calonego
  • Andrea De Luca
  • Lucio Villani
  • Bobby Soul & Blind Bonobos
  • Christian Cappadonna
  • Diego Schiavi
  • Light Chili Duo
  • Superdownhome
  • Amina Sandrini
  • Ghost Chili
  • Mr. Wob And The Canes
  • The Blues Lime
  • I Shot A Man
  • G-Fast Freaks Orkestar
  • Morbosita
  • Whorehouse Bear Blues Band
  • Boogie Bombers
  • Morongiu e i Sporcaccioni
  • Urban Bridges
  • Big Man James Trio
  • Willy Mazzer & Headhunters Blues Band
  • Max Magro & The Wolf Gang

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Finalmente qualcuno in Italia ha pensato a colmare una grande (e grave) lacuna nell’editoria musicale nazionale. Esce così, in questo “festoso” mese di dicembre, l’attesissimo volume “Born On The Bayou” (Arcana Edizioni), la prima biografia in italiano dedicata alla storica band californiana Creedence Clearwater Revival.

Ideatori e curatori del volume sono i milanesi Aldo Pedron e Maurizio Galli.

Pedron è ben noto tra gli appassionati di musica in quanto è tra i fondatori della rivista “Il Mucchio Selvaggio” e direttore di “L’Ultimo Buscadero” (dal 1980 al 1992), collaboratore di tantissime riviste specializzate e autore nella stesura dei volumi anni ‘60 e anni ‘90 dell’Enciclopedia Rock (Arcana) e 100 Dischi ideali per capire il Rock (Editori Riuniti, 2007). Sempre per Arcana è già autore di “Good Vibrations. La storia dei Beach Boys” (2017) e del recentissimo volume “Ry Cooder. Il viaggiatore dei suoni” (2017).

Maurizio Galli, invece, si sta facendo conoscere per la sua assidua collaborazione con riviste specializzate online del settore musicale tra cui L’Isola che non c’era, Mescalina, Il Blues e Magazzini Inesistenti.

I Creedence Clearwater Revival sono la band che tutti conoscono, magari senza nemmeno saperlo. Rappresentano la quintessenza del rock’n’roll. Una musica essenziale e stringata che ha il marchio indelebile di quel piccolo genio di John Fogerty e dei suoi compagni di viaggio. Negli anni a cavallo fra i ‘60 e i ‘70, i Creedence hanno interpretato l’ala moderata del San Francisco sound e della California, un gruppo atipico sia musicalmente sia filosoficamente. Eppure sono stati la punta di diamante dell’industria discografica, abili come nessun altro a confezionare meravigliose canzoni senza tempo a 45 giri così come in Lp di straordinario impatto artistico, sonoro ed emotivo. La formula era semplice: pochi fronzoli, arrangiamenti secchi e precisi, la voce di gola ruvida e arrabbiata, una sezione ritmica pulsante e coinvolgente, un ritmo forsennato che si rigenera mescolandosi alle paludi della Louisiana, al blues del Mississippi, alle ballate epiche, al country del Sud e ai trip lisergici della baia. Il loro sound è un concentrato di emozioni epidermiche con ritornelli immortali come quelli di Proud Mary e Born on the Bayou. Questo doveroso omaggio al gruppo californiano vuole essere un libro esaustivo e definitivo che oltre a una lunga biografia e a una dettagliata discografia. Contiene le schede dei dischi, le collaborazioni, le cover italiane e internazionali, un albero genealogico, la lista di tutti i concerti, i brani apparsi nei film e nelle colonne sonore, i più svariati piazzamenti nelle classifiche di vendita, fatti e antefatti, curiosità e aneddoti.  Nel volume sono presenti anche alcune interessanti interviste esclusive a Stu Cook e Doug Clifford, rispettivamente il bassista e il batterista della band, oltre che a Russ Gary, l’ingegnere tecnico del suono che ha registrato moltissimi dei loro brani, che nell’intervista svela diversi dettagli tecnici.

Un volume immancabile nella libreria personale di ogni vero amante del rock, perfetta idea regalo per le prossime festività natalizie e per riscoprire la discografia di questa incredibile e imperdibile band dall’iconografico sound tipicamente americano!