22 November, 2024
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Il cinema a scuola è già una realtà. Il dato è emerso ieri (domenica 11 marzo) al terre di confine filmfestival durante l’incontro “Il cinema insegna la vita”, un appuntamento che ha visto confrontarsi ben dieci addetti ai lavori tra registi, operatori dell’audiovisivo, videomaker ed insegnanti.

Nel corso del dibattito, introdotto da Enrico Pitzianti e moderato dal formatore Andrea Mura, sono emerse tante situazioni diverse in cui si sta già utilizzando il cinema sia come strumento per educare i bambini alla visione e all’interpretazione del messaggi audiovisivi, sia come strumento per metterli in grado utilizzare questo straordinario strumento di comunicazione. Inoltre c’è anche una terza direzione molto importante, quella che vede la cinematografia come miccia per far parlare di altri temi quali storia, geografia, politica e tanto altro.

È il secondo anno consecutivo in cui la manifestazione diretta artisticamente da Marco Antonio Pani ha scelto di dedicare un importante momento di confronto al mondo dell’educazione e della formazione. Assieme a Marco Antonio Pani, a raccontare le loro esperienze sono stati i registi Matteo Incollu e Sergio Scavio, la dirigente scolastica Alessandra Patti e l’insegnante Alessandra Piras, l’animatrice Michela Anedda, Ottavia Pietropoli della Cooperativa Museo del Mare Sant’Antioco, Alessandra Sento della “Società Umanitaria-Cineteca Sarda” e Mariangela Bruno della Fondazione Sardegna Film Commission.

Tra le iniziative presentate tante sono estemporanee, realizzate da operatori del settore, e molte altre si stanno facendo a livello istituzionale con i bandi Iscola della Regione, con i quali molti istituti hanno potuto organizzare degli interventi sull’audiovisivo.

Durante gli interventi i relatori hanno proiettato degli estratti video di laboratori svolti nelle scuole. Tra questi l’animazione “Alla ricerca di madre natura” della classe 5ª D – Scuola Primaria dell’I.C. “Gramsci-Rodari” di Sestu, vincitore Cinemambiente di Torino 2018; l’animazione “About the sea”, esito della residenza artistica per ragazzi “Cosa ci porta il mare” progetto del Muma-Museo del Mare di Marco Antonio Pani e Michela Anedda; “Coins” di Matteo Incollu e “La notte di cesare” di Sergio Scavio.

La panoramica evidenziata è molto incoraggiante. Ma se tanto lavoro è già in campo, è stata segnalata la necessità di fare rete, di creare un network tra operatori in modo da conoscersi, confrontarsi e fare buona pratica. «Uno degli scopi che spero che si raggiungano, anche attraverso iniziative come questa – ha affermato Andrea Mura – è proprio quello di incontrarsi, parlarsi, conoscersi e far migliorare l’intero settore».

In conclusione, un contributo è stato offerto dal regista cileno Orlando Lübbert e dal regista basco trapiantato in Cile, José María González. Quest’ultimo, in particolare, ha evidenziato l’esperienza della legge cinema del Paese sudamericano, che prevede che chiunque ottenga dei finanziamenti per fare dei film, debba inserire tra le spese un intervento significativo di cinema nelle scuole. L’ultimo obiettivo sarebbe quello di far diventare il cinema materia curricolare a tutti gli effetti.

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I registi Orlando Lübbert e José María González sono stati i protagonisti internazionali della prima giornata del “terre di confine filmfestival”, che ha preso il via ieri (8 marzo) in Casa Sanna di fronte a un pubblico numeroso, sotto la direzione artistica di Marco Antonio Pani coadiuvato da Enrico Pitzianti. Grande attenzione è stata riservata al drammatico “Taxi para tres” di Lübbert, che oggi replicherà alle 18.30, con “Cirqo”, la storia di due uomini in fuga dalla polizia segreta di Pinochet che trovano riparo in un circo itinerante, nel quale si trasformano per caso in clown di successo.

Orlando Lübbert è nato in Cile nel 1945 e, a causa della dittatura, dal 1973 ha vissuto un lungo esilio prima in Messico e poi in Germania, dove ha insegnato alla Freie Universität Berlin ed ha girato numerosi documentari. Nel 1995 è ritornato nella sua terra dove ora, oltre all’attività di regista, ha l’incarico di docente di cinema all’Istituto di Comunicazione e Immagine (ICEI) dell’Università del Cile.

A inaugurare la serata sono stati Mario Tendas, sindaco di Solarussa, e Sandro Sarai, presidente dell’associazione “Su Disterru” che organizza l’evento. Molto applauditi sono stati il film “L’uomo con la lanterna” dell’autrice sarda Francesca Lixi, e l’installazione artistica “Il bosco delle trasparenze” che ha accolto le poesie di Giovanni Bernuzzi, accompagnate dall’intensa recitazione dell’attrice Isella Orchis. All’iniziativa è collegato “Words resound” di Bianca Laura Petretto, opera di videoarte sul ritmo e la musicalità delle parole. Stasera c’è grande attesa anche per la proiezione alle 21.00 di “Ovunque proteggimi” di Bonifacio Angius, con la presenza dell’attore protagonista Alessandro Gazale.

Domani (domenica 10 marzo) sarà la giornata conclusiva di questa prima tappa di Solarussa, che prenderà il via alle 11.00, in Casa Sanna, con l’incontro “Percorsi formativi col cinema nelle scuole dell’obbligo” organizzato e moderato da Andrea Mura (videomaker e formatore). Interverranno Matteo Incollu, Alessandra Patti, Alessandra Piras, Ottavia Pietropoli, José María González, Orlando Lübbert, Alessandra Sento della Società Umanitaria, Cineteca Sarda, Sergio Scavio e Mariangela Bruno, responsabile Film literacy della Fondazione Sardegna Film Commission. Ad introdurre i lavori sarà Enrico Pitzianti. I relatori proietteranno degli estratti video di laboratori svolti nelle scuole.

In chiusura proiezione dei corti “Alla ricerca di madre natura” della classe 5ªD – Scuola Primaria dell’I.C. “Gramsci-Rodari”, vincitore Cinemambiente di Torino 2018; quindi “About the sea” esito della residenza artistica per ragazzi “Cosa ci porta il mare” progetto del Muma/Museo del Mare, Marco Antonio Pani e Michela Anedda; “Coins” di Matteo Incollu e “La notte di Cesare” di Sergio Scavio.

Alle 15.30, per i più piccoli, sarà proposto “Selkirk, el verdadero Robinson Crusoe” di Walter Tournier. Alle 16.50 per la Finestra sul cinema sardo “Cine Yagoua” progetto cine solidale di Andrea Mura e Chiara Andrich, saranno proiettati i documentari “Une dimanche au Village” di Zamandje Roger, Haranga Laurent, Soupoursou Dieudonne e “Fati” di Hamaita Soumai Celestine.

Alle 17.30, Marco Antonio Pani presenta José María González ed il suo “Darío en toma”. Alle 19.00, appuntamento con Paolo Zucca che presenterà una clip in esclusiva anteprima assoluta, il trailer del suo film “L’uomo che comprò la luna” di prossima uscita in sala. Alle 19,15 l’appuntamento è con “Intillimania, Cile-Sardegna andata e ritorno”, incontro con Aldo Brigaglia. La serata si conclude in bellezza con la proiezione di “Machuca” di Andrés Wood, uno dei film più famosi della storia del cinema cileno.