12 February, 2025
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«Le misure contro lo spopolamento promosse dalla Regione Sardegna a guida Solinas, funzionano? Quali sono i numeri che ci dicono quanto siano state utili fino a oggi? Perché sappiamo per certo che la Camera di Commercio gestisce una quantità importante di milioni di euro per attuare una serie di strumenti atti a contrastare il fenomeno dello spopolamento ma, considerate le cifre del continuo calo demografico e della crescente denatalità, sarebbe opportuno capire se hanno ancora senso o se forse è il caso di valutare strade alternative.»

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, interviene sul tema dello spopolamento, argomento di vecchia data in Sardegna – che tuttavia riguarda ogni comune italiano e più in generale il continente europeo, se ci si attiene all’indice della natalità – facendo un appello alla presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde e all’assessore all’Artigianato, Commercio e Turismo Franco Cuccureddu, affinché si proceda a un’analisi ancora più attenta del fenomeno e alla verifiche delle misure attualmente in vigore, al fine di capire se sia opportuno cambiare registro. Tra gli obiettivi delle misure annunciate dalla Regione Sardegna nel 2022, infatti, figuravano: incentivare i residenti a non abbandonare il territorio e rilanciare economia e consumi attraverso un approccio che coniuga interventi di tipo infrastrutturale con interventi a sostegno dei servizi sociali e alla persona, nonché azioni ad hoc finalizzate ad incrementare le opportunità lavorative, anche attraverso la creazione di nuova impresa. «Tutti presupposti validi e meritevoliaggiunge Ignazio Loccima qual è stato il ritorno reale?».

Il sindaco del comune di Sant’Antioco, come ogni primo cittadino, fa i conti con una curva che segna un calo demografico costante, cui si sommano la denatalità e, in termini economici, anche le cosiddette “serrande abbassate”, un triste fenomeno che non lascia indenne nemmeno Sant’Antioco, benché cittadina turistica che, se durante l’estate produce numeri costantemente in crescita e picchi di prodotto interno lordo non indifferenti, a conclusione della stagione turistica fa i conti con attività commerciali che faticano a restare in piedi, strozzate dagli aumenti del costo dell’energia elettrica e delle materie prime, che si sommano ai tributi comunali, come Imu e Tari.

«Io credo che la soluzione sia a portata di manoconclude Ignazio Locciconosco molto bene i problemi che vive il commercio della mia città, e presumo siano gli stessi che riguardano anche quello delle restanti comunità sarde, e sono convinto che la Regione Sardegna, in vista di un probabile aumento del Fondo Unico da destinare agli Enti locali, debba riservarne una fetta a favore del piccolo commercio, per quelle vetrine che faticano a rimanere accese. Ma non solo: occorre che dica quanto intende investire, perché sappiamo bene che i commercianti hanno bisogno di aiuto per pagare Imu, Tari ed energia elettrica. Questo è un intervento concreto che si può e si deve fare. Mi appello alla Presidente Alessandra Todde e all’assessore Franco Cuccureddu affinché valutino seriamente di investire risorse del Fondo Unico per le misure di sostegno, piuttosto che misure spot che, come abbiamo visto in passato, lasciano cittadini e commercianti con un pugno di mosche in mano.»

La Prefettura di Cagliari oggi ha celebrato Il “Giorno del Ricordo” a Sant’Antioco, nella palestra del Liceo Scientifico Emilio Lussu, tra centinaia di studenti, autorità politiche e militari. Una cerimonia solenne e partecipata, scandita da numerosi interventi e dalle note musicali della Scuola Civica di Musica di Sant’Antioco e San Giovanni Suergiu, “Don Tore Armeni”. Il momento più toccante della commemorazione di questa mattina è stata la consegna delle medaglie alla memoria ai parenti di Andrea Serra, vicebrigadiere della Guardia di Finanza, in servizio presso la caserma di Campo Marzio a Trieste, catturato il 2 maggio del 1945 da truppe titine, deportato verso chissà quale destinazione e probabilmente infoibato i giorni successivi alla cattura.

La mattinata è stata aperta dalle bimbe e i bimbi della scuola primaria di Sant’Antioco, che hanno intonato l’inno nazionale con in mano le bandierine dell’Italia, sventolate a conclusione dell’esibizione. Successivamente si è proseguito con gli interventi della dirigente scolastica dell’Istituto Globale di Sant’Antioco, Tiziana Meloni, del Sindaco Ignazio Locci e dell’assessore regionale all’Industria, Emanuele Cani, in rappresentanza della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde. Hanno poi preso la parola il prefetto Giuseppe Castaldo e a seguire si è proceduto con la consegna delle due distinzioni onorifiche ai famigliari del vicebrigadiere. Infine, altra sessione di interventi: del comandante della Guardia di Finanza in Sardegna, generale Claudio Bolognese, e del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani. A chiudere, le rappresentazioni a tema dei ragazzi del liceo: altro momento intenso, particolarmente sentito dagli ospiti in sala.

«Per il comune di Sant’Antioco è stato un vero privilegio ospitare le celebrazioni del “Giorno del ricordo” promosse dalla Prefettura di Cagliari nello storico Liceo Emilio Lussucommenta il sindaco Ignazio Locci -. Per l’occasione sono state consegnate due medaglie ai parenti di Andrea Serra, vicebrigadiere della Guardia di Finanza originario di Thiesi, infoibato dalle truppe titine nel maggio del 1945. La figlia del vicebrigadiere, Maria Domenica Serra, rimasta orfana, ha sempre vissuto a Sant’Antioco con la sua famiglia. Oggi, lei e la figlia, Emma Fois, hanno ricevuto le distinzioni onorifiche alla memoria del padre e del nonno. Ed è stato bellissimo vedere bimbe e bimbi della scuola primaria aprire l’evento con l’intonazione dell’inno nazionale e, al termine, sventolare le bandiere italiane. Così come è stato emozionante assistere alla chiusura della manifestazione con le toccanti messe in scena degli elaborati di ragazze e ragazzi del Liceo Lussu. Gli studenti, ai quali è affidato il compito di perpetuare il ricordo, protagonisti assoluti, dunque, di questa mattinata, per un’esperienza altamente formativa. Ringrazio quanti hanno partecipato e in particolare la Prefettura per avere scelto Sant’Antioco e la Dirigenza dell’Istituto Globale di Sant’Antioco per avere accolto questo importantissimo evento.»

 

Si è svolto a Roma, nella sede del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, un incontro tra il ministro Gilberto Pichetto e la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, al quale hanno partecipato anche l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani e le strutture competenti del Ministero. Nel corso della riunione, è stato discusso il cosiddetto DPCM Sardegna, relativo all’individuazione di opere e infrastrutture per la metanizzazione dell’isola: la Regione ha confermato le modifiche al piano di infrastrutture per l’approvvigionamento del gas, che sarà oggetto a breve di una riunione operativa tra i rispettivi uffici tecnici.

Sono stati trattati inoltre i temi delle aree idonee, anche alla luce della recente impugnazione da parte del Consiglio dei ministri della legge sarda, i progetti strategici per le materie prime critiche riguardanti il territorio isolano attualmente in valutazione presso la Commissione europea.

La presidente Alessandra Todde ha ribadito al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica che per quanto riguarda i percorsi di nomina dei presidenti e dei Commissari dei parchi, l’intesa con la Regione Sardegna è un passaggio indispensabile. Nel caso in cui la Sardegna non venisse coinvolta, come da norme, la Regione provvederà a tutelarsi nelle sedi competenti.

«L’incontro di oggi, pur nella consapevolezza delle differenti posizioni, è stato un confronto utile e costruttivo e ha costituito un passaggio necessario per il superamento delle centrali a carbone presenti in Sardegna. Inoltre, abbiamo ribadito la volontà della Regione di rispettare gli obiettivi del Pniec continuando a tutelare gli interessi della Sardegna e dei sardi», hanno detto Alessandra Todde ed Emanuele Cani.

Domani la presidente Alessandra Todde e l’assessore dell’Industria, Emanuele Cani, saranno a Roma dal ministro dell’Ambiente e della Transizione energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per definire tempi e modalità per la modifica del Dpcm relativo al piano di approvvigionamento energetico dell’isola, propedeutico alla chiusura delle centrali a carbone, per confrontarsi in merito all’impugnazione sulla legge delle aree idonee e per altri importanti provvedimenti che riguardano la Sardegna.

Nell’ultima riunione di Giunta, su proposta dell’assessore dell’Industria, Emanuele Cani, la Regione Sardegna ha deliberato un piano di incentivi all’esodo per i dipendenti, come previsto dal “Piano finalizzato alla chiusura”, approvato nel 2014 per la società che gestiva l’estrazione di carbone a Nuraxi Figus.
I lavoratori rimasti in carico alla società che gestiva l’ultima miniera attiva nel Sulcis sono ventidue. L’anno previsto per la chiusura definitiva era il 2027.
Ora la Giunta guidata da Alessandra Todde ha deciso di intervenire per tutelare i lavoratori rimasti che volontariamente decideranno di lasciare il lavoro. Due i binari predisposti: sono otto i lavoratori interessati all’incentivo all’esodo che riguarda coloro a cui mancano da tre a dieci anni alla data prevista per il pensionamento; sono invece quattordici, di cui due operai e dodici impiegati, quelli con i requisiti di pensionamento.
Utilizzando le risorse già stanziate e non utilizzate allo stesso scopo negli anni, nella delibera (https://delibere.regione.sardegna.it/protected/74941/0/def/ref/DBR74935/) sono indicate una formula e una tabella e stimato un costo massimo di poco più di un milione di euro e un importo massimo di 116mila euro per gli impiegati e 96 mila per gli operai.
L’iniziativa si inquadra nel piano finalizzato alla chiusura della miniera di carbone e rispetta quanto stabilito dai vari pronunciamenti dell’Unione Europea.

Le Segreterie Territoriali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL e la RSA Eurallumina Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL hanno diffuso una nota sulla riunione di monitoraggio svoltasi al Mimit sullo stato della vertenza.

«La discussione al tavolo ha sviluppato sostanzialmente il tema, propedeutico ed indispensabile al rilancio delle produzioni della fabbrica a distanza di 16 anni dalla fermata impianti nel lontano mese di marzo 2009, della modifica del cosiddetto Dpcm Energia Sardegna, a seguito dell’impugnazione del Dpcm omologo emanato dall’allora Governo Draghisi legge nella nota -. In data 17 gennaio scorso la Regione sarda (assessore dell’Industria e presidente della Giunta) ha incontrato il Ministro del Mimit Adolfo Urso cui è stato fatto presente, per quanto riguarda il tema specifico Vertenza Eurallumina, l’importanza della necessità impellente nell’addivenire in tempi celeri all’emanazione del Dpcm sopra citato; la stessa presidente Alessandra Todde preannunciava al Ministro Adolfo Urso che la Regione aveva provveduto ad inviare Nota Ufficiale al Ministro del MASE Pichetto Fratin con la quale gli è stato richiesto un incontro urgente per la presentazione e definizione dello schema di approvvigionamento “definitivo” della rete del gas metano per l’isola secondo il punto di vista della Giunta regionale. L’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani ha reso noto alla riunione in maniera ufficiale tale interlocuzione e ribadito a nome e per conto della Giunta della Regione Sardegna la propria posizione in merito. È stato altresì reso noto dallo stesso assessore che stamane in mattinata si è svolta la 3ª riunione del Comitato tecnico ad hoc che sta elaborando specificamente le tematiche inerenti il futuro Dpcm Energia e che in quella sede SNAM ha chiesto di poter avere a disposizione un mese di tempo per poter meglio elaborare alcune ulteriori questioni di natura tecnica rispetto alla collocazione presso il porto di Santa Giusta (terminal GNL “Oristano”) di una ulteriore unità FSRU per il potenziamento dello stoccaggio e la futura distribuzione del gas metano verso SUD, in direzione Macchiareddu e Portovesme, sempre per la definizione del Dpcm medesimo. Regione e Governo concordano che la partita inerente la riscrittura del Dpcm Energia debba essere chiusa entro il mese di marzo, onde scongiurare la prossima sentenza del Consiglio di Stato sul DPCM “Draghi” del 2022, prevista proprio nel mese di marzo 2025. I tecnici del Ministero dell’ambiente hanno evidenziato altresì che sarà necessario sentire a riguardo anche il parere tecnico di Terna, in quanto Ente gestore della rete elettrica nazionale, per la definizione dell’effettivo dimensionamento della unità FSRU da collocare a Nord dell’isola presso Porto Torres, a seconda o meno che la centrale termoelettrica di Fiumesanto venga convertita da carbone a gas. A prescindere dalle sorti del tratto del Nord Sardegna il tratto che interessa specificamente lo sviluppo della Vertenza Eurallumina risulta oramai definito.»

«La società Eurallumina ha reso noto al tavolo della riunione odierna che nei giorni scorsi, per quanto riguarda il tema “sanzioni patrimoniali”, nonostante il forte auspicio che la nota vicenda potesse risolversi una volta per tutte positivamente (visto l’esito della sentenza del 8/11/2024 del TAR del LAZIO che diede ragione in tal senso alla società Eurallumina), il ministero dell’Economia, essendosi appellato in ricorso al Consiglio di Stato, ha avuto da quest’ultimo (in data 14 gennaio 2025) la concessione di una ulteriore udienza di aggiornamento per discutere nel merito delle questioni di cui sopra citate; tale udienza si svolgerà in data 10 aprile 2025si legge ancora nella nota sindacale -; contestualmente sono stati sospesi gli effetti della sentenza del Tar del Lazio ovvero, sino al 10 aprile prossimo, i beni patrimoniali dell’azienda rimangono ancora in regime di congelamento preventivo in attesa della definitiva pronuncia, con tutte le ripercussioni del caso. In conclusione le parti presenti alla riunione hanno concordato sulla necessità di aggiornare una ulteriore riunione di verifica sugli sviluppi della vertenza presso lo stesso Mimit il quale ha accolto la richiesta convocando sin da oggi la prossima riunione in data 24 febbraio 2025 alle ore 15.00. Per quanto riguarda gli appuntamenti inerenti la vertenza Eurallumina a breve termine si rende noto che nelle date di domani e dopodomani 21-22 gennaio 2025 sono previste due riunioni propedeutiche alla definizione dell’Accordo di rinnovo degli ammortizzatori sociali per le maestranze dell’Eurallumina, sia a livello sia regionale (assessorato regionale del Lavoro) che nazionale (ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) per mettere in sicurezza il salario delle lavoratrici e lavoratori coinvolti per l’annualità 2025.»

 

Il Mimit, Ministero delle Imprese e Made in Italy, ha ospitato stamane a Roma il “Tavolo Sulcis”, al quale hanno partecipato il ministro Adolfo Urso, la sottosegretaria Fausta Bergamotto assieme a tecnici e consulenti del governo, e l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani.

Sono stati affrontati gli stati di avanzamento delle vertenze Sider Alloys, Portovesme Srl ed Eurallumina, tenendo come priorità la tenuta occupazionale dei lavoratori, diretti e indiretti, dell’intero polo industriale.

«L’incontro era propedeutico ai tre tavoli specifici convocati nelle prossime settimanespiega l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Canie ha evidenziato positivamente unità di intenti e una buona collaborazione con il ministro Urso e con il governo nell’affrontare le crisi.»

Il calendario prevede come primo tavolo quello di lunedì 20 gennaio per Eurallumina. A questo riguardo, l’assessore Emanuele Cani ha illustrato i passi avanti rispetto al Piano di approvvigionamento energetico, in particolare all’imminente modifica del Dpcm su cui la presidente Alessandra Todde ha chiesto un incontro urgente al ministro Gilberto Picchetto Fratin.

Giovedì 30 gennaio toccherà al tavolo Sider Alloys, sul quale gli annosi ritardi dell’attuale proprietà e i rischi che siano smantellati dal sito attrezzature e parti di linee produttive dell’ex Alcoa ha portato nei giorni scorsi a un presidio degli stessi lavoratori. Regione Sardegna e Governo si sono trovati d’accordo sul fatto che tale situazione non sia più sostenibile e che sia necessario valutare soluzioni immediate in preparazione dell’incontro.

Mercoledì 5 febbraio, infine, è previsto il tavolo sulla Portovesme Srl, azienda che poche settimane fa ha deciso la chiusura anticipata della linea zinco. Produzione che, in accordo con la Regione, il ministro Adolfo Urso ha definito strategica, promettendo a breve interlocuzioni con investitori interessati all’acquisizione di tutto lo stabilimento.

«A stretto giro verranno convocati i sindacati per un’informativa dettagliata sull’esito dell’incontro», ha annunciato l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani.

La Giunta regionale ha definito nuove procedure per eliminare i ritardi nelle Commissioni di invalidità civile. «Con la delibera 51/40 del 18 dicembre 2024, abbiamo semplificato l’iter eliminando la necessità della visita medica nei casi in cui la documentazione fornita sia chiara ed esaustiva – ha detto la presidente della Regione, Alessandra Todde -. Per misurare l’attuazione di questa delibera, l’assessorato della Sanità ha avviato un piano di verifica dell’operato dei direttori delle ASL per sbloccare l’iter delle domande giacenti nelle Commissioni di invalidità civile in Sardegna, con l’obiettivo di garantire ai cittadini con invalidità o disabilità accertate i benefici e le agevolazioni previste dalla legge.»

«È un intervento necessario per restituire efficienza a un sistema che, fino ad oggi, ha accumulato ritardi inaccettabili. Finora le ASL avevano operato in ordine sparso, con procedure disomogenee e difficoltà legate alla carenza di personale medico, gestite attraverso soluzioni straordinarie come i pagamenti a gettone extra orario. Il nostro approcciospiega la presidente della Regionecambia radicalmente. Da un lato, abbiamo introdotto una pianificazione chiara dei volumi di attività per ciascuna ASL; dall’altro, puntiamo su una forte sburocratizzazione.»

«Verrà semplificata, infatti, la fase pre-istruttoria, accelerando tutti i casi in cui è possibile accertare la persistenza di invalidità o disabilità attraverso la semplice verifica di documentazione valida, senza necessità di visite in presenza conclude la presidente della Regione -. Grazie a questa riorganizzazione, saremo in grado di incidere sul 75% delle pratiche pendenti in tempi molto più brevi. Stiamo lavorando a ritmo serrato per riorganizzare il processo e renderlo più rapido, integrato e uniforme. Perché i cittadini hanno il diritto a risposte adeguate.»

La prima Giunta regionale del nuovo anno, convocata dalla presidente Alessandra Todde, si è riunita questo pomeriggio nel palazzo di viale Trento. Durante la seduta sono state discusse e approvate tre delibere, con la prima è stato dato il via libera all’immediata esecutività, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Antonio Piu, della deliberazione dell’Amministratore Unico dell’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa (AREA), con la quale è stato approvato il Bilancio di previsione per gli anni 2025-2027.

Le altre due delibere all’ordine del giorno sono state proposte dall’assessora degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione, Mariaelena Motzo. La Giunta ha deliberato di impartire gli indirizzi al Co.Ra.N. per l’attuazione della legge regionale 17 ottobre 2022, per destinare una parte dei proventi derivanti da oneri dovuti per l’istruzione di pratiche riguardanti autorizzazioni, permessi o concessioni per reti elettriche o per lo stoccaggio di prodotti e risorse energetiche di interesse regionale. Per l’incentivazione del personale incaricato all’attività di assistenza tecnica sono stati individuati 100mila euro. Con la seconda delibera approvata sono stabiliti gli indirizzi al Co.Ra.N. per l’attuazione della legge regionale 21 febbraio 2023. Per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 sono stati individuati 70mila euro inserendo all’interno del Contratto Collettivo regionale dei dipendenti una disposizione che disciplina il trattamento economico del personale istruttore in materia di valutazioni di impatto ambientale. Tra gli indirizzi viene proposto che all’interno del contratto, sia definita una regola generale che preveda la possibilità di attribuire incarichi (art. 100 CCRL) con risorse specifiche differenti dal fondo di posizione.

L’assessora, infine, propone che i fondi, in caso di mancato utilizzo nell’esercizio di riferimento, rimangano disponibili per le stesse finalità per gli esercizi successivi o a disposizione per conguagli de destinare agli esercizi di riferimento.

 

 

Il declino del sistema sanitario pubblico del Sulcis Iglesiente non conosce fine. Reparti e servizi cancellati o ridimensionati, tempi d’attesa interminabili che per alcune patoligie superano l’anno e sfiorano i due anni, l’articolo 32 della Costituzione («La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge») viene, sempre più spesso, letteralmente calpestato.

Le Sindache e i Sindaci dei 23 Comuni del Sulcis Iglesiente, «a seguito della crisi sanitaria divenuta da tempo ormai cronica ma emersa con maggior evidenza durante il periodo delle festività natalizie, e che sta interessando i pronto soccorso, le guardie mediche e i medici di base, in particolare: 

  • assenza di guardie mediche in diversi paesi, soprattutto durante le festività (Buggerru, Domusnovas, Fluminimaggiore, Iglesias, Gonnesa, Nebida, San Giovanni Suergiu, Portoscuso, Carloforte, Sant’Anna Arresi, ecc.); 
  • file estenuanti nel PS dell’ospedale Sirai, con ambulanze bloccate anche 24 ore con pazienti a bordo, e conseguentemente territori scoperti dal primo soccorso da parte sia delle ambulanze medicalizzate che delle basi; 
  • assenza di medici di base in varie località con pazienti costretti a rivolgersi continuamente alle guardie mediche (quando presenti), ai PS o ai privati anche per una semplice ricetta», 

hanno chiesto alla presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore della Sanità Armando Bartolazzi, «un incontro urgentissimo per avere chiarimenti sulla programmazione e definizione del futuro prossimo della nostra Sanità, poiché queste gravi carenze che affliggono il comparto sanitario del Sulcis Iglesiente portano i nostri concittadini ogni giorno a mettere a rischio la propria vita». 

«Siamo qui a chiedere per l’ennesima volta che si faccia luce su una situazione gravissima di mancanza di servizi fondamentali per i nostri territoriconcludono i 23 primi cittadini -. Pertanto, invitiamo la presidente Alessandra Todde e l’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale Armando Bartolazzi a volerci comunicare la propria disponibilità per un incontro presso l’Aula Consiliare del comune di San Giovanni Suergiu.»