21 November, 2024
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Ha preso avvio il 25 giugno 2024, nei locali della palazzina Bellavista di Monteponi, sede del Consorzio Ausi di Iglesias, l’VIII Laboratorio Internazionale di Architettura e Paesaggio. Hanno presenziato l’assessore regionale dell’Urbanistica Francesco Spanedda e, in rappresentanza della presidente della Regione Alessandra Todde, il suo Capo di gabinetto Luca Caschili.

Nell’occasione ha avuto anche luogo l’evento conclusivo del master di architettura sui paesaggi minerari.

Come hanno spiegato gli intervistati i progetti di ricerca non si esauriscono, naturalmente, in questa settimana di studio e ricerca ma proseguiranno nei prossimi tre anni grazie ai contributi derivanti dai fondi del bando PRIN 2022 del PNRR.

Per l’assessore regionale dell’Urbanistica Francesco Spanedda «tutto il sistema ereditato dalle attività estrattive va ripreso in mano, riportato ad una unità e traghettato verso nuove forme di progettazione, di attività umane e di sviluppo, grazie alla sinergia tra progettisti, addetti ai lavori ed Istituzioni».

Ecco le interviste realizzate con Giorgio Peghin, coordinatore del convegno nonché direttore del laboratorio, dell’Università di Cagliari; Pasquale Miano dell’Università Federico II di Napoli; Mauro Usai, sindaco di Iglesias e presidente del Consorzio Ausi.

Carlo Martinelli

«I tempi sono più che maturi per risolvere definitivamente i problemi che insistono sulla gestione del Demanio marittimo ma, soprattutto, con l’estate che bussa prepotentemente alla porta e il turismo che inizia a palesarsi sull’isola, occorre che la Regione Sardegna emani le Direttive necessarie per la stagione balneare 2024, al fine di favorire quanto prima le attività ludico ricreative ed educative nelle spiagge, considerato che a breve chiuderanno le scuole e quale priorità occorre dare continuità ai progetti dedicati a bimbe e bimbi».

Il sindaco del comune di Sant’Antioco Ignazio Locci si rivolge alla nuova guida della Regione Sardegna, la presidente Alessandra Todde, e all’assessore competente in materia, Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Francesco Spanedda, sia per sollecitare l’emanazione delle Direttive necessarie per la gestione delle spiagge, sia per la risoluzione dei problemi di vecchia data, sui quali il Comune di Sant’Antioco battaglia da anni: «In particolare sottolinea Ignazio Locci credo che ci siano tutte le condizioni per conferire la gestione amministrativa del Demanio Marittimo almeno ai Comuni dotati di Piano di Utilizzo dei Litorali, e noi siamo tra quelli. Chiediamo da tempo che ci vengano trasferite le funzioni affinché i nostri uffici possano dare le risposte alle imprese che intendono localizzarsi nelle aree demaniali o a quelle già esistenti. Ma per quanto il Comune sia comunque la prima interfaccia degli imprenditori locali, le autorizzazioni competono alla Regione Sardegna. Per questo, così come abbiamo dato la nostra disponibilità a sottoscrivere un anno fa un accordo con l’Assessorato competente finalizzato al miglioramento del servizio in materia di gestione del demanio marittimo ai sensi dell’art. 15 del legge n. 241/1990 e dell’art. 30 del D.Lgs. n. 267/2000 e, soprattutto, sulla scorta della delibera regionale N. 13/37 del 6.04.2023 che li prevede, siamo disponibili ad accettare le funzioni amministrative. Del resto, disponiamo del PUL e vorremmo poterlo utilizzare come strumento normativo, dando risposte a chi da troppo tempo le attende dagli uffici regionali. Compresa questa Amministrazione Comunale».

Confagricoltura e le Saline marine italiane presentano, martedì 4 giugno, “L’agricoltura coltiva il sale”, un progetto di valorizzazione della salicoltura nazionale. L’appuntamento è alle 9.30 nelle Antiche officine della Salina di Conti Vecchi ad Assemini, nell’area di Macchiareddu.  Aprirà l’incontro il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele, che darà la parola al capo progetto, Ciro Zeno, per la relazione introduttiva. Seguiranno gli interventi dell’Amministratore delegato di Conti Vecchi Spa, Enrico Morgante, e del presidente di ATISALE Spa – Salina Sant’Antioco, Bruno Franceschini. Le conclusioni dei lavori, moderati dal giornalista Lello Caravano, saranno affidate al direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile, e alla presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Alessandra Todde.

Per partecipare all’iniziativa è necessario iscriversi, entro il 31 maggio, inviando una mail all’indirizzo sardegna@confagricoltura.it e indicando se la partecipazione comprende anche la visita alla salina.

Il progetto “Sotto lo stesso cielo”, sostenuto dalla legge regionale 19 del 1996,  che ha come capofila il comune di Musei e al quale collaborano anche A.Se.Con (Associazione Senza Confini, un’organizzazione realizza progetti di solidarietà internazionale) e il Teatro impossibile, ha l’obiettivo di promuovere la biografia e gli insegnamenti di 10 donne sarde e marocchine, accomunate, come dice il titolo del progetto, dallo stesso cielo. Protagonisti del progetto 16 adolescenti del Marocco e del Sulcis Iglesiente che hanno organizzato dei laboratori dedicati all’astronomia, seguendo la metodologia didattica del coding. In questi 12 mesi sono stati occupati in attività di sensibilizzazione e formazione con i bambini delle scuole elementari dei due Stati. Responsabili di questa attività Silvia Casu e Paolo Soletta dell’INAF, guidati in questo dagli attori della compagnia teatrale Teatro impossibile.

L’Istituto nazionale di astrofisica è uno tra gli istituti pubblici con più collaborazioni internazionali al mondo, e i suoi 17 osservatori sparsi per l’Italia ospitano centinaia di ricercatori con un grande bagaglio di scienza, ma anche di contatti personali che possono essere messi a disposizione delle comunità di appartenenza e della solidarietà internazionale.

«La Sardegnaha dichiarato la presidente della Regione, Alessandra Todde -, ha necessità di aprirsi al mondo esterno, di accogliere ragazzi e ragazze di altre nazionalità affinché questi scambi formativi generino nuova ricchezza culturale. I giovani sono il nostro presente e il nostro futuro ed è importante vedere l’unione e la collaborazione tra i ragazzi, cheha concluso Alessandra Toddedeve andare oltre ogni forma di barriera.»

«Sono felice di vedere ha dichiarato l’assessora della Cultura, Ilaria Portascome i ragazzi del mondo sappiano collaborare tra di loro per costruire qualcosa di davvero speciale che nasce da uno scambio culturale. La Sardegna ha necessità di aprirsi al mondo esterno, di accogliere ragazzi e ragazze di altre nazioni affinché questo – ha concluso Ilaria Portasgeneri nuova ricchezza e consapevolezza.»

 

Questa mattina la presidente della Regione, Alessandra Todde, insieme all’assessore dell’Industria Emanuele Cani e all’assessora dell’Ambiente Rosanna Laconi, ha incontrato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Durante il confronto si è discusso dei vari temi che riguardano la Sardegna e che coinvolgono il Ministero: dalla mappa delle aree idonee al rapporto tra Governo e Regione, dal superamento delle centrali a carbone fino al tema della metanizzazione della Sardegna, ripartendo proprio dalla discussione sul decreto interministeriale che deve essere firmato. Un incontro necessario in cui il confronto sul decreto aree idonee ha evidenziato la posizione della Regione Sardegna rispetto a quello del Ministero avvicinando le due parti.

«Abbiamo discusso i principi alla base della realizzazione del disegno di legge concernente “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio, dei beni paesaggistici e ambientali” per gestire correttamente questo passaggio normativo. Abbiamo la necessità di convergere velocemente verso una soluzione condivisa non solo perché ci sono le scadenze del Pnrr, ma soprattutto perché questo processo dura da due anni e mezzo. Domani le Regioni si incontreranno per discutere una bozza che dovrebbe fare sintesi tra le posizioni provenienti dai territori. Per noi è essenziale che le Regioni siano coinvolte soprattutto quando si discute di temi relativi all’urbanistica, al paesaggio e ad un corretto sviluppo energetico», ha detto la presidente della Regione, Alessandra Todde, commentando l’incontro.

Nessuna revisione del burden sharing tra le Regioni. «Il burden sharing dovrebbe rimanere lo stesso però la proposta che faremo sarà quella di cambiare le modalità in cui verranno rilasciate le autorizzazioni: si utilizzeranno le linee guida del Ministero lasciando alle Regioni la possibilità di disporre del loro territorio. Ci auguriamo che il decreto venga chiuso in tempi brevi», ha aggiunto la presidente della Regione.

Per quanto riguarda le questioni legate al phase out dal carbone e alla metanizzazione della Sardegna, “il Ministero si è impegnato a convocare quanto prima un tavolo con tutti gli attori coinvolti per discutere delle priorità per la Sardegna e riprendere in mano i termini del progetto. Consideriamo l’incontro di oggi – ha concluso Alessandra Todde – un primo grande passo in avanti nella difesa e tutela del nostro territorio”.

I medici per l’ambiente di Isde a Nuoro per un faccia a faccia, a tante voci, con la presidente della Regione Todde. Tra i sette ospiti, a porre domande sulle emergenze sarde, c’era il presidente di Isde Sardegna Domenico Scanu.
Alle domande su lavoro, scuola, sanità, trasporti, edilizia abitativa, le risposte della presidente sono state ampie, fluide e generose con lo stesso piglio della campagna elettorale. A suscitare un palese nervosismo della presidente sono state le domande precise e circostanziate del presidente di Isde Sardegna.
I quesiti sulla questione energetica tra la speculazione sulle fonti rinnovabili e un allungarsi dei tempi sino al 2040 per la decarbonizzazione, hanno prodotto nelle risposte della presidente una palese incertezza. Ma è nella sua città, che ha dichiarato di voler per chiarire, una volta per tutte, che per quanto concerne il Decreto Draghi 199 del novembre 2021, lei come Viceministra dello sviluppo economico non avrebbe avuto alcuna delega all’energia.
Sono del 03 maggio 2022 le sue dichiarazioni alla giornalista G. Ferraglioni: “Per ora abbiamo lavorato sui primi decreti energia allo scopo di accelerare i percorsi di autorizzazione degli impianti e di liberalizzare la costruzione dei pannelli…. Così come si sta pensando a un commissario per gli impianti di rigassificazione (che serviranno anche a convertire il gas naturale liquido importato, ad esempio dagli USA, ndr) allo stesso modo dovremmo avere un commissario per le rinnovabili”.
“…Se già spostassimo la produzione di energia elettrica sulle rinnovabili, allora avremmo grandi risparmi. Investire come dei matti sul rinnovabile ci aiuterebbe a essere molto più resilienti davanti all’impennata del gas”.
Ma quell’ ”investire come matti” per i territori sardi oggi significa un disastro senza precedenti.
La moratoria della presidente Todde, da donna di Stato a presidente della Regione Sardegna, non tutela i territori sardi se non si bloccano i procedimenti autorizzativi. Associazioni scientifiche, comitati territoriali e la stessa stampa sarda devono essere ascoltate dalla politica.
Nel groviglio di contraddizioni tra politiche della Regione Autonoma allo sbando con il sacrificio della Sardegna in nome dell’interesse nazionale, si ripropone la necessità di ridefinire i rapporti e le competenze tra lo Stato e la Sardegna. Ma l’emergenza impone alla Regione una corsa contro il tempo usando subito gli strumenti oggi a disposizione. Se Ambiente e Paesaggio sono di competenza dello Stato, è anche vero che non si può ignorare che l’Urbanistica, come già detto, è di competenza della Regione, anche se non può esistere Urbanistica senza Ambiente e Paesaggio.
Claudia Zuncheddu – presidente Isde Cagliari

«Non c’erano alternative al bando pubblicato nei giorni scorsi dalla Regione per evitare l’interruzione della continuità territoriale in scadenza ad ottobre 2024», così spiega l’assessora dei trasporti, Barbara Manca, la quale fa notare che per varare la nuova continuità, che vedrà la luce ad ottobre 2025, sia indispensabile riavviare le trattative con il Ministero e con la Commissione Europea.

«Questo impone dei tempi tecnici non compatibili con i vincoli imposti dal calendario e dalle norme Ue, che, si ricorda, prevedono che i bandi siano pubblicati almeno sei mesi dell’avvio del servizio in continuità». In parallelo gli uffici dell’assessorato stanno lavorando al nuovo modello di continuità partendo da un’attenta analisi dei dati storici e delle criticità emerse negli ultimi 20 anni, al fine di arrivare ad una proposta forte, efficace e condivisibile con le altre istituzioni coinvolte. Sul tema relativo al budget finanziario per la continuità, l’esponente dell’Esecutivo chiarisce il perché i fondi a disposizione per la gara d’appalto siano inferiori rispetto al passato.

«Si tratta, infatti, di 26,5 milioni di euro per un anno a fronte di una base d’asta che precedentemente si aggirava intorno a 48 milioni ma per un periodo più lungo, 20 mesi. Pertanto, se si rapportasse il valore del precedente bando all’anno, la differenza sarebbe di circa 4 milioni. Tale contrazione è diretta conseguenza dell’incremento del numero di passeggeri trasportati, che nel corso del 2023 sono sensibilmente aumentati con un trend in continua crescita. Questo, infatti, ha consentito alle compagnie aeree di conseguire maggiori ricavi ed è dunque calata la necessità di compensazione dei costi, così come è previsto dalle norme del Trattato in materia di aiuti di Stato.»

Considerando inoltre i ribassi proposti dalle compagnie in fase di gara, la Regione attualmente spende meno di 18 milioni all’anno ben al di sotto dei 26,5 milioni messi a base di gara.

L’assessora Barbara Manca precisa che il numero dei voli giornalieri «è stabilito dal Decreto Ministeriale 466/2021, quindi identico a quello del precedente bando. Quelli in più, messi a disposizione attualmente dalle compagnie aeree sulle varie tratte, derivano da successive iniziative delle stesse aziende che, in virtù della crescita della domanda, hanno incrementato l’offerta».

«Il nuovo regime di continuità territoriale aereaconclude Barbara Mancaverrà accompagnato dal neonato sistema di aiuti sociali, che prevede il rimborso parziale dei biglietti aerei per alcune categorie residenti di passeggeri (in particolare i giovani con meno di 26 anni e gli over 65) in tutte le tratte con l’eccezione di quelle per Fiumicino e Linate. Il provvedimento è stato definito dalla Giunta precedente, ma ora il nuovo Esecutivo guidato da Alessandra Todde potrebbe estendere i contributi ad altre categorie di viaggiatori in modo da migliorare ulteriormente il servizio per i cittadini.»

I sindaci del Sulcis Iglesiente hanno chiesto un incontro urgente al MIMIT sulla situazione di crisi dell’area industriale di Portovesme – Eurallumina, Enel, Portovesme/Glencore, Sider Alloys.

«Rilevate le gravi criticità, persistenti ormai da anni, riguardanti le varie attività industriali insediate nell’Area Industriale di Portovesme e caratterizzate da produzioni strategiche nel settore dell’alluminio e dello zinco oltre alla produzione termoelettrica di energiasi legge nella richiesta, inoltrata al ministro Adolfo Urso, alla sottosegretaria Fausta Bergamotto, al dottor Giampiero Castano della Struttura per le crisi d’impresa, al dottor Mattia Losego della Struttura per le crisi d’impresa, all’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani e, per conoscenza, alla presidente della Regione Alessandra Todde -; considerato che l’Area Industriale presenta tuttora gravi carenze infrastrutturali, come a titolo di esempio il Porto solo parzialmente fruibile; preso atto che ad oggi non si riscontrano concreti progressi nelle attività di riavvio produttivo di Eurallumina e Sider Alloys e considerata, inoltre, la significativa riduzione produttiva di Portovesme/Glencore e la ormai prossima dismissione della centrale termoelettrica di Enel; vista, infine, la nota della Direzione della Sider Alloys che comunica la Cassa Integrazione Ordinaria a decorrere dal prossimo 6 maggio; i sindaci del Sulcis Iglesiente chiedono un incontro urgente tra MIMIT, Regione Sardegna, Istituzioni del territorio e rappresentanze dei lavoratori, rimarcando che il grave disagio socio-economico del Sulcis Iglesiente diventa ogni giorno che passa sempre più difficile da gestire e che i Sindaci non possono essere abbandonati a loro stessi e restare inascoltati.»

Il Primo Maggio, festa del lavoro, è alle porte, ma il lavoro dov’è? Rispetto ad un anno fa poco o nulla è cambiato. Non si può certamente festeggiare il lavoro che non c’è e in questo senso non si possono nemmeno dimenticare i caduti sul lavoro.
Resta ancora irrisolta l’annosa vertenza Sider Alloys. Tutto era partito con buoni propositi e si sperava che il Polo Industriale dell’Alluminio potesse riprendere quota. Purtroppo, oggi, non è così.
Eurallumina? Ancora tutto in alto mare.
La classe politica dovrebbe cambiare marcia e mettere in campo tutte le energie possibili, affinché nuove iniziative concrete possano fare uscire dalle sabbie mobili il territorio.
E’ auspicabile che la nuova Giunta regionale, guidata dalla presidente Alessandra Todde, profonda conoscitrice dell’apparato industriale del Sulcis Iglesiente, dare una svolta con soluzioni efficaci, a queste due vertenze come alle altre della Portovesme srl e della Centrale Enel Grazia Deledda, perché il Sulcis Iglesiente non può più attendere.
Armando Cusa

Il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, formula i migliori auguri di buon lavoro alla neopresidente della Giunta regionale, Alessandra Todde, al presidente eletto oggi del Consiglio regionale Piero Comandini, agli assessori e ai consiglieri – in particolar modo ai rappresentanti politici del Sulcis Iglesiente – con l’auspicio di una proficua e costante collaborazione con l’Amministrazione comunale di Carbonia, necessaria per dare risposte alle istanze della popolazione e per soddisfare le aspettative della cittadinanza.