22 November, 2024
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Continuano gli atti di incuria e inciviltà da parte di frequentatori di spiagge ma anche di cittadini che non hanno ancora preso coscienza dell’importanza delle proprie singole azioni, spesso derubricate a piccoli atti poco significativi. Ma c’è bisogno di coinvolgere proprio coloro che ad oggi sono fuori dal tema della cura dell’ambiente e non rivolgersi solo alla minoranza di persone già attive. Si tratta di una banale questione di numeri che vede incivili e, soprattutto, disinteressati in misura soverchiante. Ma come fare? Secondo AiCS, è necessario uscire dagli schemi con attività divertenti e coinvolgenti, soprattutto, per i più piccoli.

«Se proviamo ad immaginare un futuro migliore riguardo la gestione dei rifiuti, noi non lo immaginiamo con un numero sempre maggiore di persone che raccolgono i rifiuti dispersi dagli incivili ma piuttosto un numero inferiore di persone che sporcano», spiega Andrea Nesi, responsabile Ambiente di AiCS.

«Sia ben chiaro, non che raccogliere i rifiuti sia un’attività inutile ma è sicuramente secondaria, per non dire marginale, se messa in relazione con la costante immissione di rifiuti in naturaaggiunge Andrea Nesi -. Noi crediamo molto nei piccoli gruppi che nelle città di ogni dimensione, decidono di prendersi cura di una via, un’aiuola e/o altro, un atto concreto di civismo ed esempio costante sul proprio territorio. Ne conosciamo diversi verso i quali nutriamo un’ammirazione sconfinata poiché la loro è un’attività costante e di presidio. E, infatti, ne sentiamo parlare poco: piccoli gruppi agguerritissimi, che amano i propri luoghi e li curano in silenzio. Come nel caso dei nostri amici Veronica Baghino e Giuseppe Napoli a Carloforte – oggi referenti di AiCS Ambiente per la provincia – o Alessandro Congiu a Calasetta sull’isola di Sant’Antioco.»
«Ma la battaglia in favore dell’ambiente, quella di avanguardia, si combatte sulla sensibilizzazione – sottolinea Andrea Nesi -. E per noi la vera trincea è rappresentata dalla scuola primaria di primo e secondo grado laddove studenti e studentesse hanno la mente aperta, l’entusiasmo, la curiosità e la capacità di farsi sentire a casa propria. Gli anglosassoni lo chiamano empowerment, termine che sintetizza il tema dell’accrescimento della coscienza critica. Per noi l’empowerment è la stella polare e per questo incontriamo migliaia di bambini/e nel corso dell’anno facendoli giocare alla RIfiuthlon, una gara di raccolta rifiuti a premi che però non è un’attività di pulizia in senso stretto! Raccogliere rifiuti con le pinze solo in luoghi affollati, un rifiuto alla volta, senza sacchetti, non con lo scopo di pulire appunto ma trasformando i piccoli in educatori attraverso l’esempio. Speriamo che le energie saranno sempre più spese in questa direzione da parte di tutti coloro che a vario titolo si occupano di ambiente -. conclude Andrea Nesi -. Nel contempo oggi nel centro di Carloforte e domani sulla Spiaggia Grande di Calasetta, si svolgono 2 Rifiuthlon isolane: vi aspettiamo con i vostri bambini.»
 

Il GAL Sulcis Iglesiente ha partecipato a Madrid insieme ai produttori del suo territorio all’edizione 2024 di Passione Italia e alla 78ª Festa Nazionale della Repubblica Italiana tenutasi in Ambasciata. Un’iniziativa promossa e finanziata dalla Regione Sardegna, con il coordinamento e la collaborazione della Fondazione Mont’e Prama e di quattro GAL sardi – Sulcis Iglesiente, Sinis, Ogliastra e Barbagia – che ha portato l’isola ed essere la protagonista dei due eventi organizzati dal 31 maggio al 2 giugno a Madrid dalla Camera di Commercio e Industria italiana per la Spagna (CCIS) e dall’Ambasciata Italiana. In preparazione di un’altra importante iniziativa a fine estate: l’inaugurazione sempre nella capitale spagnola della mostra sui Giganti di Mont’e Prama al Museo Archeologico Nazionale.

Grande il successo degli show-cooking organizzati presso la CCIS in collaborazione con l’ENIT: giornalisti e operatori del settore turistico ed enogastronomico hanno potuto gustare i prodotti e le ricette tipiche della Sardegna. Cucina sarda protagonista anche del buffet offerto a quasi duemila ospiti nei giardini dell’Ambasciata d’Italia a Madrid: il menù è stato ideato e realizzato da COI Accademia Enogastronomica – dal presidente Gianfranco Massa, dalla chef Valentina Frau e dall’esperto in lievitati Alessandro Congiu – e ha proposto una selezione di prodotti e piatti tradizionali sardi. «Siamo felici di aver lavorato al servizio delle eccellenze dei nostri territoriha dichiarato Nicoletta Piras, direttrice del GAL Sulcis Iglesienteperché potessero avere un palcoscenico internazionale così prestigioso come Passione Italia e l’Ambasciata d’Italia a Madrid».

Numerose le aziende del territorio del GAL Sulcis Iglesiente che hanno partecipato alle iniziative mettendo a disposizione i propri migliori prodotti: Cantina Santadi, Cantine Sardus Pater, Latteria Sociale Santadi, Carloforte Tonnare, Zafferano Autentico Aroma di Mare, Esse Liquori e Sapori, Mieli Monte Tamara, Birrificio Rubiu, Bon’Ora Sardegna, Cooperativa Santa Margherita, Azienda Agricola Su Connottu, Domusapi miele di Sardegna.

Spazio al Sulcis Iglesiente anche nel convegno promosso il 3 giugno sempre nella capitale spagnola dall’Assessorato all’Industria della Regione Sardegna in collaborazione con il CRP. Protagoniste due grandi infrastrutture di ricerca: Aria, il distillatore di Argon in corso di installazione a Nuraxi Figus nel comune di Gonnesa, e il rivelatore di onde gravitazionali Einstein Telescope che la Sardegna si è candidata ad ospitare nelle miniere di Lula.

La Commissione Nazionale Ambiente di AICS (Associazione Italiana Cultura Sport) in collaborazione con l’Hotel Stella del Sud ed il Beach bar Cala Shardana di Calasetta e con il Windsurfing Club Sa Barra organizza una Rifiu-thlon a Spiaggia Grande (Calasetta) con caccia alla microplastica a premi, in programma lunedì 16 agosto a partire dalle 11.00. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del programma di educazione ambientale che si rafforza durante la stagione estiva: si tratta di una serie di eventi a carattere educativo che coinvolgono cittadini e ospiti, con l’obiettivo di sensibilizzare sulle tematiche di natura ambientale.

«Per questo è molto importante partecipare, coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni – commenta Andrea Nesi responsabile ambiente di AICScome sempre tanto divertimento ma anche un momento esperienziale per i più piccoli… e non solo. Empowerment, accrescimento della coscienza critica, questo il nostro obiettivo, lo ribadiamo sempre. Una goccia dopo l’altra, con partners che ci credono e sostengono il progetto.»

Quest’anno anche la mobilità delle Rifiuthlon è a basso impatto ambientale, grazie alla Clio Ibrida fornita a corredo di questo progetto da RRG Italia. Spiegare l’ambiente inquinando poco, non è poco!

L’iniziativa prenderà il via alle 11.00, con ritrovo presso il beach bar Cala Shardana, la ‘gara’ poi si svolgerà sulla splendida Spiaggia Grande. L’organizzazione distribuirà delle pinze che consentono di raccogliere agevolmente cartacce e mozziconi senza l’utilizzo diretto delle mani. Insieme si batterà la spiaggia, raccogliendo i piccoli rifiuti in plastica definiti ‘microplastiche’.

«Non c’è più distinzione tra turismo ed ambiente afferma Alessandro Congiu patron dell’Hotel Stella del Sud e del beach bar Cala Shardanal’impresa turistica al passo con i tempi deve essere in armonia con l’ambiente e promuovere eventi di sensibilizzazione e formazione come la Rifiuthlon. Noi ci siamo sempre!»

«Portate i bambini!commenta Andrea Nesi, responsabile ambiente di AICSsi uniranno al gruppo dei moschettieri dell’ambiente. Come sempre si tratterà di una gara di raccolta rifiuti a premi con “caccia al rifiuto killer” (microplastiche e simili) ed è possibile partecipare a qualsiasi età, singolarmente o in squadra nel rispetto del distanziamento previsto dalle norme anti covid. Le pinze le forniamo noi, vi aspettiamo con gli eco premi!».

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aCòa, letteralmente “in coda”. E’ questo il titolo della nuova rassegna che la Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto dedica alle musiche tradizionali del Mediterraneo. Da domenica 5 maggio al 16 giugno nella suggestiva cornice del Palazzo Siotto di Cagliari sono in programma quattro appuntamenti (altri quattro se ne aggiungeranno in autunno) che ogni due domeniche sonderanno, per questa prima edizione, il prezioso patrimonio delle musiche di tradizione orale della Sardegna. Dalle launeddas al canto a tenore, dall’organetto alla chitarra e non solo, gli incontri vedranno protagonisti maestri del calibro di Luigi Lai, Fabio Vargiolu, i Tenores di Orgosolo, Orlando ed Eliseo Mascia, e ancora Totore Chessa e Bruno e Asael Camedda.

Realizzata sotto la direzione artistica dell’etnomusicologo Marco Lutzu, la rassegna vuole omaggiare Giampaolo Lallai, grande studioso e appassionato di launeddas scomparso nel 2014, a cui lo scorso anno la Fondazione Siotto ha intitolato il suo Centro Etnomusicologico. Centro che con questa manifestazione dà ora ufficialmente il via alle sue attività.

Si parte domenica 5 maggio (tutti gli spettacoli cominciano alle 11) con “Mantici danzanti”: Totore Chessa all’organetto, Bruno Camedda alla fisarmonica e Asael Camedda alla chitarra.

Domenica 19 maggio spazio agli strumenti a canna con un matinée dal titolo “Canne Sonore”. Protagonisti saranno i maestri di launeddas Luigi Lai e Fabio Vargiolu.

Le “Voci gutturali” saranno al centro del terzo incontro (il 2 giugno) quando saliranno sul palco i Tenores del Supramonte di Orgosolo. Mattinata dedicata a “Pelli, corde, canne e legni” quella del 16 giugno, che chiuderà il sipario su questa prima parte della manifestazione. Arriveranno per l’occasione Orlando ed Eliseo Mascia con i loro strumenti della tradizione.

aCòa non sarà solo ascolto di musica ma anche possibilità per il pubblico di interagire con i suoi protagonisti che, volta per volta, illustreranno i diversi contesti sacri e profani per i quali le diverse musiche sono state composte. Ciascun incontro sarà introdotto e moderato dallo stesso direttore artistico, Marco Lutzu.

Da sottolineare, ancora, è la veste grafica (realizzata da Alessandro Congiu), un omaggio alle tessitrici della Sardegna, che vuole anche sottolineare lo stretto legame esistente tra la musica e la tessitura, entrambe di tradizione orale nel panorama culturale sardo.

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aCòa, letteralmente “in coda”. E’ questo il titolo della nuova rassegna che la Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto dedica alle musiche tradizionali del Mediterraneo. Dal 5 maggio al 16 giugno nella suggestiva cornice del Palazzo Siotto di Cagliari sono in programma quattro appuntamenti (altri quattro se ne aggiungeranno in autunno) che ogni due domeniche sonderanno, per questa prima edizione, il prezioso patrimono delle musiche di tradizione orale della Sardegna. Dalle launeddas al canto a tenore, dall’organetto alla chitarra e non solo, gli incontri vedranno protagonisti maestri del calibiro di Luigi Lai, Fabio Vargiolu, i Tenores di Orgosolo, Orlando ed Eliseo Mascia, e ancora Totore Chessa e Bruno e Asael Camedda.

Realizzata sotto la direzione artistica dell’etnomusicologo Marco Lutzu, la rassegna vuole omaggiare Giampaolo Lallai, grande studioso e appassionato di launeddas scomparso nel 2014, a cui lo scorso anno la Fondazione Siotto ha intitolato il suo Centro Etnomusicologico. Centro che con questa manifestazione dà ora ufficialmente il via alle sue attività.

Si parte domenica 5 maggio (tutti gli spettacoli cominciano alle 11) con “Mantici danzanti”: Totore Chessa all’organetto, Bruno Camedda alla fisarmonica e Asael Camedda alla chitarra.

Domenica 19 maggio spazio agli strumenti a canna con un matinée dal titolo “Canne Sonore”. Protagonisti saranno i maestri di launeddas Luigi Lai e Fabio Vargiolu.

Le “Voci gutturali” saranno al centro del terzo incontro (il 2 giugno) quando saliranno sul palco i Tenores del Supramonte di Orgosolo. Mattinata dedicata a “Pelli, corde, canne e legni” quella del 16 giugno, che chiuderà il sipario su questa prima parte della manifestazione. Arriveranno per l’occasione Orlando ed Eliseo Mascia con i loro strumenti della tradizione.

aCòa non sarà solo ascolto di musica ma anche possibilità per il pubblico di interagire con i suoi protagonisti che, volta per volta, illustreranno i diversi contesti sacri e profani per i quali le diverse musiche sono state composte. Ciascun incontro sarà introdotto e moderato dallo stesso direttore artistico, Marco Lutzu.

Da sottolineare, ancora, è la veste grafica (realizzata da Alessandro Congiu), un omaggio alle tessitrici della Sardegna, che vuole anche sottolineare lo stretto legame esistente tra la musica e la tessitura, entrambe di tradizione orale nel panorama culturale sardo.

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Ieri mattina la sala anfiteatro della Regione Sardegna, in via Roma 253, a Cagliari, ha ospitato l’evento di chiusura del progetto “Agrisociale: Coltiviamo cittadinanza – Cultivating citizenship” , organizzato dal GAL Sulcis Iglesiente Campidano e Capoterra di Cagliari in qualità di capofila e dal GAL Sarrabus Gerrei Trexenta e il GAL Linas Campidano.

Il progetto ha avuto un respiro internazionale, con il coinvolgimento di due GAL finlandesi con i quali per tre anni c’è stato un continuo scambio di esperienze.

I lavori sono stati aperti dall’intervento di Luciano Cristoforo Piras, presidente del GAL Sulcis e dell’AssoGAL. I dirigenti dei tre GAL hanno poi presentato i risultati del progetto Agrisociale e della “Carta dei principi dell’agricoltura sociale” , caratterizzato da un processo partecipativo dal basso che ha fatto continuo riferimento alle esigenze dei territori e degli imprenditori agricoli ed è stato analizzato lo stato dell’arte dell’agricoltura sociale in Sardegna, con il contributo di numerosi operatori presenti.

Hanno seguito i lavori anche numerosi sindaci dei comuni coinvolti (per il Gal Sulcis erano presenti i sindaci di Teulada Daniele Serra, di Santadi Elio Sundas, di Sant’Antioco Mario Corongiu, di Masainas Ivo Melis e di Villaperuccio Antonello Pirosu).

Sono intervenute Maria Giuseppina Cireddu, direttore del Servizio Sviluppo dei territori e delle comunità rurali, che ha presentato le azioni a favore dell’agricoltura sociale previste dal Programma di Sviluppo Rurale regionale 2014-2020; e Francesca Giarrè, rappresentante del CREA (Consiglio per la ricerca economica in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ex INEA), che ha illustrato la legge nazionale approvata recentemente.

Hanno portato le loro esperienze i presidenti degli altri due GAL, Alessandro Congiu per il GAL Sarrabus Gerrei Trexenta e Antonio Marrocu per il GAL Linas Campidano. Quest’ultimo ha rimarcato gli ostacoli posti al lavoro dei GAL dalla macchina burocratica che costituisce un fortissimo limite anche allo sviluppo delle imprese che spesso sono portate ad abbandonare l’attività per i tempi infiniti nell’espletamento delle pratiche e per le enormi difficoltà nell’accesso al credito.

L’incontro si è concluso con un confronto sulle opportunità offerte dalla programmazione unitaria tra le diverse strutture regionali competenti e la proiezione di un filmato, Serena…Mente, realizzato con i giovani che hanno partecipato al progetto.

L’evento rientra nelle attività del progetto di cooperazione transnazionale “Agrisociale: Coltiviamo cittadinanza – Cultivating citizenship”, che ha visto impegnati in un percorso partecipativo di oltre un anno di attività, tre Gruppi di azione locale sardi e due finlandesi: il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari (capofila del progetto); il GAL Sarrabus, Gerrei e Trexenta; il GAL Linas Campidano; il GAL SILMU; il GAL SEPRA. Sono stati realizzati workshop transnazionali e regionali, attività di visit inspection e di educational tour e coinvolti attori provenienti dai settori pubblico e privato.

Il progetto rientra nella misura 421 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna (periodi di programmazione 2007-2013).

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