23 November, 2024
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Si è concluso il progetto “Inclusione dei giovani con disabilità sensoriale nel Sud Sardegna”, realizzato dall’Associazione ABìCì in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi (sezione di Cagliari), e realizzato grazie ai fondi messi a disposizione dall’Agenzia Nazionale per i Giovani con il bando “Cosa vuoi fare da Giovane? Il tuo futuro parte adesso!”. Il progetto che ha coinvolto ragazzi/e con disabilità sensoriali (ciechi, sordi e ipovedenti) è stato realizzato dal mese di luglio al mese di ottobre 2018. I partecipanti sono stati stati impegnati in una vera e propria analisi sui bisogni delle persone con disabilità sensoriale e ideato nuovi supporti di comunicazione a supporto del turismo locale (mappe accessibili, materiali promozionali del progetto e del sito web) e discusso sull’accessibilità nelle strutture turistiche e ricettive in generale. Alla fine del percorso progettuale, che ha coinvolto imprenditori locali nella discussione in merito all’accessibilità è stato realizzato un video dagli stessi partecipanti su alcune disavventure che possono potenzialmente capitare a persone con disabilità sensoriali. Nei prossimi tempi il progetto prevede di coinvolgere nuovi partner europei nell’ottica di creare una mappatura europea delle strutture accessibili per disabili sensoriali in Europa, che vedrà l’organizzazione sarda ABìCì nella veste di capofila. Per il presidente della Sezione cagliaritana dell’ENS (Ente Nazionale Sordi), Alessandro Dessì «Il progetto al quale abbiamo preso parte pone i primi passi verso un’apertura totale e adeguata a qualsiasi turista, anche al turista con disabilità sensoriale. Il turista sordo vive tutti i giorni non poche difficoltà di inserimento, accettazione del suo status ed inclusione, ma come tutti desidera conoscere, esplorare, viaggiare e sentirsi parte di questo mondo. Il progetto dell’Associazione ABìCì con grande semplicità propone soluzioni semplici per una tanto attesa parità».

Soddisfatto anche il rappresentante legale dell’Associazione ABìCì, Gabriele Frongia: «Abbiamo iniziato questo percorso circa due anni fa e adesso stiamo vedendo i primi risultati per rendere l’accessibilità turistica e culturale per disabili sensoriali un valore all’interno della nostra comunità locale. Il coinvolgimento dei ragazzi/e con disabilità ci ha permesso di promuovere le loro capacità in qualità di ideatori di nuovi percorsi accessibili nel campo della ricettività».

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Un evviva per Fernanda SauTanas, donna abitante dell’Universo, come ama definirsi, che non manca mai di sorprenderci per la sua intelligenza, la sua esuberanza, la sua prontezza di spirito. La sera del 6 agosto ci ha dato una gradevolissima opportunità, quella di trascorrere insieme un po’ di tempo, ospiti del locale Centro Residenziale per Anziani, parlando di poesia, d’arte, di pietre e di Teulada. Un incontro all’insegna del sorriso e dell’amicizia, che ci ha portato a conoscere le ragioni e l’autentica ispirazione dei versi del suo libro “Su soli in domu, nelle pietre il canto”. Versi che vogliono dichiarare il proprio amore per la sua terra e lo stupore per opere che nascono dalla pietra, simili a creature rese libere dalla greve prigione della massa informe. Una scrittrice, dunque, dalla profonda sensibilità poetica, che esprime in componimenti che affascinano per musicalità, ricchezza verbale, simbiosi creativa con i paesaggi e le visioni della sua terra. E che sa cogliere i messaggi di bellezza e di valori eterni nella Natura e nell’opera d’Arte!

Una donna, Fernanda, dalla vitalità esplosiva e contagiosa, forte di un magnetismo che afferra e coinvolge nel suo “cantare”  il legame con Teulada, richiamo ancestrale ed irresistibile, divenuto nel tempo autentica fonte di serenità, dopo tanto girovagare per luoghi lontani. Luoghi che sono parte della sua vita, ma che mai potrebbero reclamare il diritto allo stesso “canto d’amore” nato dalle pietre, dai sassi, dal sole e dal mare del suo unico ed autentico luogo del cuore! Narrato, quella sera, con parole che hanno toccato le corde di una commozione profonda quando alla nostalgia per una giovinezza che è facile immaginare lontana dagli schemi della convenzionalità, si è affiancata la speranza che altrettanto amore per questa terra possa guidare i passi delle future generazioni. Ed a questo augurio si sono uniti gli applausi di tutti i presenti, i suoi amici più cari, l’editore Giampaolo Cirronis, l’assessore Giacomo Piras, il direttore del centro Alessandro Dessì, le ragazze che della struttura si prendono cura. Tutti amabilmente coinvolti nella vitalità di questa donna sorprendente!

Lucia Tanas