Quarta giornata di concerti e incontri musicali, sabato 2 novembre, al Teatro Massimo e ai Giardini dell’Exma di Cagliari.
[bing_translator]
Quarta giornata di concerti e incontri musicali al Teatro Massimo e ai Giardini dell’Exma di Cagliari, per il 37° Festival Internazionale Jazz in Sardegna – European Jazz Expo. Si parte la mattina con l’appuntamento dedicato alle appassionanti lezioni del musicologo Giovanni Bietti, si ascoltano i nuovi talent del jazz italiano con Growin’Jazz e Italian Jazz Quartet e ci si emoziona col trio Blicher-Hemmer-Gadd, concerto-evento che consentirà di ammirare il grande batterista Steve Gadd nel contesto unico dell’Organ trio, affiancato da Michael Blicher al sax e Dan Hemmer all’organo Hammond, per un ensemble folgorante dove i tre elementi dialogano in un equilibrio perfetto fatto di grandi dinamiche e atmosfere raffinate e coinvolgenti. A fine serata, nel Fuaié del teatro spazio a RadioX Corner.
Ma ecco nel dettaglio il programma di sabato 2 novembre
TRA SCRITTURA E IMPROVVISAZIONE
2 novembre
Sala M2, ore 11.00 e ore 18.00
Luca Caponi – percussioni
Pasquale Laino – sax soprano
Alessandro Gwiss – piano
Considerato tra i migliori divulgatori musicali italiani (ma è anche compositore, pianista e musicologo, collaboratore dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e voce radiofonica notissima), Bietti, in occasione dell’EJE sarà il protagonista di un ciclo di lezioni dal titolo “Tra scrittura e improvvisazione”, in scena negli spazi del Teatro Massimo di Cagliari, dove assieme ai suoi compagni di viaggio Luca Caponi (percussioni), Pasquale Laino (sax soprano) ed Alessandro Gwiss (piano) racconterà i lati più nascosti della musica. Per esempio? Integrazione, alchimia, spiritualità.
GROWIN’ JAZZ
I NUOVI TALENTI DEL JAZZ ITALIANO
Giardini Exma, Radio Social Club, ore 13.00
Vittorio Esposito – pianoforte
Simone Faedda – Chitarra
Gabriel Marciano – Sax alto
Cesare Mecca – Tromba
Matteo Piras – contrabbasso
Gianrico Manca – batteria e direzione artistica
Il progetto di Growin’Jazz si inserisce a largo raggio nel solco dell’esperienza ormai quarantennale di Jazz in Sardegna. La ricerca continua di nuove forze, idee e talenti si manifesta con una rassegna all’interno del cartellone di EJE2019. I protagonisti, tutti giovanissimi talenti e certamente futuri protagonisti della scena musicale italiana, sono stati selezionati da Gianrico Manca, uno dei più prolifici artisti del panorama musicale isolano e nazionale. I concerti si terranno in diverse soluzioni durante i due jazzbrunch previsti al RadioX SocialClub per poi aprire i concerti sul palco del teatro Massimo la sera di sabato 2 novembre.
JAZZ IN SARDEGNA MEMORIES
2 novembre
Fuaié ore 19.30
Racconti in video e vinile in musica con
ITALIAN JAZZ QUARTET
Gianni Cazzola, batteria
Jordan Corda, vibrafono
Alessandro Usai, chitarra
Matteo Piras, contrabbasso
BLICHER-HEMMER-GADD
Sala grande ore 22.00
Michael Blicher sax
Dan Hemmer, Hammond organ
Steve Gadd, batteria
Un uomo che ha saputo mettere insieme la storia della batteria, da Elvin Jones a John Bonham, creando uno stile unico e inconfondibile. Il “rullante alla Gadd”, il “drumming e il layback Gaddiano” sono ormai dei veri e propri stilemi della musica contemporanea. Nessuno come lui ha determinato lo stile del batterista universale dal pop al jazz, quello stile basato sulla filosofia del “less is more” che tanto ha generato nella produzione musicale mondiale. Steve Gadd è il batterista più ascoltato del panorama musicale, anche inconsapevolmente, quanti di noi infatti hanno “divorato” in questi anni i dischi di Al Jarreau, James Taylor, Michel Petrucciani, Joe Cocker, Paul Simon, Chick Corea, Eric Clapton, Donald Fagen… Solo per citare qualche artista la cui musica è stata frequentemente scolpita sullo stile di Gadd. Eccoci quindi all’atteso appuntamento con questo concerto-evento che consentirà di ammirare Gadd nel contesto unico dell’Organ trio, affiancato da Michael Blicher al sax e Dan Hemmer all’organo Hammond, per un ensemble folgorante dove i tre elementi dialogano in un equilibrio perfetto fatto di grandi dinamiche ed atmosfere raffinate e coinvolgenti. Per tutti gli appassionati e per noi giovani tecnici di allora, inconsapevoli testimoni dell’epoca d’oro, sarà certamente una carezza per l’anima.