19 November, 2024
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La violenza, sulle donne e sui minori, ma anche sugli anziani, è ormai una piaga sociale ed è sempre più necessario educarci al rispetto. E’ questo il messaggio lanciato oggi durante la manifestazione, dal titolo appunto “Educhiamoci al rispetto”, promossa dai Riformatori sardi con la collaborazione e grazie ai maestri Alessandro Marciali e Sabrina Pili (Tempio di Shaolin Quartu) che si è tenuta nel campo da basket del Lungomare Poetto di Quartu.

Ma è stata anche l’occasione per fare il punto sulla situazione della sicurezza a Quartu. «Noi vogliamo che i quartesi si sentano sicuri a casa loro – hanno detto i Riformatori sardi – vogliamo che le donne possano passeggiare serene senza paura, che i bimbi possano andare tranquilli a scuola, che nelle nostre strade il Comune debba garantire sicurezza a tutti».

«Una donna su tre in una età compresa tra i 16 e i 70, è stata vittima di violenza – spiega Elena Secci, coordinatrice cittadina di Quartu dei Riformatori sardi –  il 35% delle vittime non presenta denuncia; 63 sono le donne uccise da gennaio a giugno di quest’anno il  13%  di queste aveva chiesto aiuto per stalking;  negli ultimi 12 mesi sono 152 le donne uccise, 179 femminicidi (una vittima ogni due giorni) solo nel 2013, e cioè il 14% in più rispetto ai 157 del 2012; 7 femminicidi su dieci si consumano all’interno del contesto familiare, contesto familiare dove i minori sono spettatori e troppo spesso ulteriori vittime. La violenza psicologica è ancora più alta, raggiunge il 43% e comprende, violenza economica, impedimento alla libertà di movimento, controllo, minacce.»

Danilo Pillitu, vice coordinatore del partito, ha parlato del bullismo. «Una piaga sociale – ha detto – su cui è necessario intervenire con forza. Il bullismo tra i ragazzini è il primo stadio della violenza: una violenza ormai non solo fisica ma anche psicologica, attuata con i moderni mezzi della tecnologia. Con i social network in particolare. Dobbiamo fare rete: istituzioni, scuola, famiglie per evitare che queste cose succedano.»

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La violenza, sulle donne e sui minori, ma anche sugli anziani, è ormai una piaga sociale. Insomma, è sempre più necessario educarci al rispetto. Ed è proprio questo il senso della manifestazione, dal titolo appunto “Educhiamoci al rispetto”, promossa dai Riformatori sardi, che si terrà nel campo da basket del Lungomare Poetto di Quartu, questa mattina, alle 10.30.

La manifestazione è organizzata con la collaborazione e grazie ai maestri Alessandro Marciali e Sabrina Pili (Tempio di Shaolin Quartu Sant’Elena).

«Una donna su tre, in una età compresa tra i 16 e i 70, è stata vittima di violenza – spiega Elena Secci, coordinatrice cittadina di Quartu dei Riformatori sardi – il 35% delle vittime non presenta denuncia; 63 sono le donne uccise da gennaio a giugno di quest’anno il  13%  di queste aveva chiesto aiuto per stalking;  negli ultimi 12 mesi sono 152 le donne uccise, 179 femminicidi (una vittima ogni due giorni) solo nel 2013, e cioè il 14% in più rispetto ai 157 del 2012; 7 femminicidi su dieci si consumano all’interno del contesto familiare, contesto familiare dove i minori sono spettatori e troppo spesso ulteriori vittime. La violenza psicologica è ancora più alta, raggiunge il 43% e comprende, violenza economica, impedimento alla libertà di movimento, controllo, minacce.»