Nasce una nuova proposta politica, incontro tra aree della sinistra e dell’indipendentismo, in vista delle elezioni amministrative di Cagliari del 16 giugno.
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Nasce una nuova proposta politica, incontro tra aree della sinistra e dell’indipendentismo, in vista delle elezioni amministrative di Cagliari del 16 giugno.
Una serie di attivisti, di associazioni civiche e politiche, che si riferiscono all’area di AutodetermiNatzione, della Sinistra sarda e dell’Indipendentismo, ha deciso di lanciare un’iniziativa pubblica che consenta la partecipazione attiva di tutte e di tutti alla formazione di una proposta alternativa per la città di Cagliari, il cui portavoce provvisorio è Alessandro Mongili.
Questa iniziativa avrà luogo a Cagliari, presso l’ex-Liceo Artistico di Piazzetta Dettori, nel quartiere della Marina, nella giornata di domenica 5 maggio, a partire dalle ore 10.00 del mattino, e proseguirà nel pomeriggio.
Al suo interno verranno costituiti gruppi di lavoro, anche su proposta dei partecipanti, sui temi più pertinenti per la formazione di una proposta politica innovativa. Fra di essi saranno sicuramente presenti i temi dell’Urbanistica, delle Politiche sociali, delle Politiche culturali, della Sanità e dell’ambiente, dell’Uguaglianza e della parità di genere, e della Buona amministrazione.
Ogni gruppo dovrà seguire una discussione organizzata, che condurrà a esprimere alcuni punti programmatici e che porterà a raccogliere le idee che daranno forma a un’agenda politica alternativa e costruita dal basso.
L’intento dei promotori è, infatti, quello di sviluppare un processo partecipativo che abbia al suo centro i cittadini.
«Le elezioni comunali di Cagliari danno la possibilità di partecipare a un cambiamento della politica attuale e di aprire una nuova fase per la città – si legge in una nota -. Per noi è un impegno proporre un’alternativa politica ispirata ai valori dell’indipendentismo e della sinistra progressista, che superi il sistema di potere che sinora ha dominato la Sardegna e la città. Cagliari è una città ricca di energie e di possibilità, ma si trascina molti problemi. La casa, le periferie, la mancanza di lavoro, la precarietà e l’emarginazione, il disagio economico e la povertà, la sostenibilità ambientale, la solitudine degli anziani e la difficoltà di vita per i bambini, l’emigrazione dei giovani e la gestione delle migrazioni, la disparità di genere e le disuguaglianze, la mobilità, il funzionamento dell’amministrazione, la dipendenza della Sardegna e la perdita della cultura sarda. Come vediamo il futuro della città?»