22 November, 2024
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Il bilancio della campagna antincendi 2017 è stato tracciato oggi dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, nell’incontro con la stampa a cui erano presenti il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale Gavino Diana, il direttore generale della Protezione civile della Sardegna Graziano Nudda, il direttore generale dell’agenzia Forestas, Antonio Casula, il direttore dell’Arpas Alessandro Sanna, il meteorologo del Dipartimento Meteo climatico Arpas, Carlo Dessì.
Nonostante la particolare aridità ed il prolungarsi della stagione antincendi 2017, la macchina di spegnimento regionale ha dimostrato tutta la sua efficacia: il numero di incendi è stato infatti maggiore rispetto la scorsa stagione ma sono inferiori le superfici bruciate rispetto al passato.
Un plauso per «il grandissimo lavoro della struttura regionale della Sardegna» è arrivato da Luigi D’Angelo, direttore operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione civile, che oggi è intervenuto in videoconferenza e ha definito il sistema di spegnimento sardo “resiliente”, invitando la Regione a Roma per raccontare l’esperienza isolana come esempio di buona pratica da imitare.
«Rendicontare azioni e risultati è non solo un preciso dovere nei confronti dei cittadini, che così sono messi in grado di valutare le politiche, ma è anche il modo migliore per imparare da ciò che si è fatto e migliorare continuamente – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Come tutti sanno, è stata un’estate particolarmente difficile, con un forte incremento di incendi ma anche un’importante riduzione dei danni: i problemi sono aumentati, dunque, anche a causa dei cambiamenti climatici con cui dobbiamo confrontarci ogni giorno di più, ma la capacità di gestirli è cresciuta – ha aggiunto Francesco Pigliaru -. Siamo consapevoli che molto si deve ancora fare per ridurre l’origine del problema incendi, ma intanto si sta intervenendo con molta efficienza per mitigare le conseguenze e ridurre il danno. Ciò è possibile grazie ad un’organizzazione certamente migliorata, ma soprattutto per l’impegno e la generosità di quanti che lavorano per la difesa dei cittadini a una frontiera così pericolosa, dai professionisti ai volontari: tutti lo fanno con estrema dedizione – ha concluso -, e i risultati sono evidenti.» 
«È stata una campagna particolarmente difficile per le ondate di calore e le altissime temperature ma abbiamo registrato una maggiore efficacia del sistema di spegnimento», ha sottolineato la titolare dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, che ha oggi fornito tutti i numeri della stagione durata quasi sei mesi. Ed ha aggiunto: «Voglio ringraziare le donne e gli uomini impegnati nella macchina antincendi, un sistema pubblico coadiuvato dal prezioso apporto dei volontari. Nessuno si è risparmiato, mettendo in gioco la propria incolumità, per proteggere le vite umane e il nostro ambiente. La Sardegna è la prima parte lesa dalla piaga degli incendi e si costituirà sempre parte civile contro questo crimine assurdo che danneggia in primo luogo i sardi». 
L’assessora Spano ha poi parlato, oltre che dell’attività di contrasto al fuoco, di quelle di prevenzione, a partire dalle Prescrizioni antincendi, e di formazione.«Abbiamo approntato una flotta regionale e siamo sempre attenti a sperimentare innovazioni che ci consentano di aumentare l’efficacia dello spegnimento in maggiore sicurezza per le squadre in campo. Naturalmente – ha concluso – abbiamo operato in costante raccordo con la Protezione civile nazionale e avviato importanti azioni con i Comuni tramite l’Anci, le associazioni agricole e quelle alberghiere». 

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Cagliari ospiterà dal 27 al 29 settembre la seconda edizione della Summer School per l’alta dirigenza, organizzata da AssoArpa.

La scelta della Sardegna come sede dell’importante evento formativo è stata discussa e valutata dall’Ufficio di Presidenza di AssoArpa anche in considerazione del ruolo svolto dall’assessore della Difesa dell’Ambiente delle Regione Sardegna, Donatella Spano, che svolge altresì la funzione di coordinare la Commissione Ambiente ed Energia nell’ambito della della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

Gli argomenti che verranno trattati sono di particolare interesse per l’attività delle Agenzie per la protezione dell’ambiente e dell’Istituto Superiore per la Protezione dell’Ambiente, anche in considerazione del ruolo centrale che gli stessi svolgono all’interno del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente istituito con la legge 132/2016.

Proprio questa norma rappresenterà l’argomento di apertura di questa seconda edizione della Summer, durante la quale, i rappresentanti delle varie regioni, faranno il punto sul fatto e sul da farsi.

Le tematiche che verranno affrontate spazieranno dallo stato di attuazione della L. 132/2016 nell’ambito della legislazione regionale ad argomenti di approfondimento tecnico, quali le acque sotterranee e l’inquinamento delle falde, gli strumenti di gestione e di innovazione delle Arpa.

Un altro importante e sempre più attuale argomento oggetto di discussione sarà quello relativo alla comunicazione ed alla informazione in campo ambientale. Quest’ultima tematica, di importanza strategica per tutti gli Enti, anche in considerazione dell’aumentata attenzione al tema ambiente e salute, rappresenta lo strumento attraverso il quale i cittadini ricevono le informazioni relative allo stato dell’ambiente e della salute delle persone.

All’evento parteciperanno rappresentanti delle istituzioni, esperti, studiosi e tecnici.

L’occasione sarà pertanto propizia per confrontarsi, aggiornarsi e costruire le necessarie sinergie per raggiungere risultati ottimali in campo ambientale.

Alessandro Sanna

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Dalle rilevazioni straordinarie effettuate dall’agenzia Arpas dallo scorso mese di maggio nelle acque della laguna di Santa Gilla non si evincono situazioni preoccupanti, ma i dati sono più o meno invariati rispetto a quelli storici. E’ questa la sintesi dei risultati del lavoro di monitoraggio voluto dal Presidente della Regione Francesco Pigliaru in accordo con i Sindaci dei Comuni dell’area di Cagliari. L’esito è stato presentato dal direttore generale dell’Arpas Alessandro Sanna a Presidente e Sindaci stamattina, nella riunione convocata a Villa Devoto e alla quale hanno preso parte gli assessori dell’Ambiente Donatella Spano e della Sanità Luigi Arru, oltre ai tecnici degli assessorati, dell’Arpas e dell’Ats.
«Lo scorso 22 maggio, con la convocazione del tavolo permanente, avevamo condiviso con gli Amministratori la necessità di dover generare dati ulteriori e più estesi rispetto a quelli ordinari previsti dalla legge – ha detto Francesco Pigliaru in apertura dell’incontro -, aggiornando rapidamente il monitoraggio attualmente esistente nell’ottica della massima trasparenza. Così è stato fatto, grazie all’impegno dell’Arpas e al contributo di tutti». Punti ripresi dall’assessora della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, che ha sottolineato «lo sforzo straordinario e importante dell’agenzia regionale», ricordando di aver chiesto fin da subito un’ispezione dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale del Ministero dell’Ambiente, che si è svolta la prima settimana di luglio e di cui si attendono gli esiti.
I risultati sono più che confortanti, secondo il direttore generale dell’Arpas Alessandro Sanna: «Ai controlli ordinari – ha detto – abbiamo aggiunto monitoraggi straordinari sui trenta piezometri di acque secondarie a Santa Gilla e nell’area di Macchiareddu. I risultati ci dicono che non c’è un peggioramento rispetto ai dati cosiddetti storici e tenuto conto che si tratta di un sito inquinato di interesse nazionale».
I risultati indicano una generale complessiva invarianza della presenza degli inquinanti nelle matrici ambientali nell’area di Macchiareddu e Santa Gilla, fermo restando che le aree oggetto di sequestro dovranno essere indagate caso per caso con piani di caratterizzazione specifici finalizzati alla verifica delle situazioni puntuali.
Se poi si sono svolte le attività di inquinamento, oggetto di inchiesta, per ora non si rileva la modificazione delle matrici ambientali.
In relazione alle campionature del monitoraggio straordinario di maggio 2017, effettuate nelle 24 stazioni della Laguna di Santa Gilla, le determinazioni analitiche dei fluoruri eseguite consentono di escludere la presenza di concentrazioni superiori ai limiti normativi nelle acque (DM 260/2010) e nei sedimenti (D.Lgs. 152/2006 Tab 1A). Non si hanno dati storici di confronto, in quanto i fluoruri non sono inclusi nel set analitico previsto dalla Direttiva Comunitaria 2000/60/CE per la classificazione dello stato ambientale dei corpi idrici di transizione. In generale, per le acque di transizione si osserva il raggiungimento dei valori obiettivo in tutti i campioni, ad eccezione di un lieve superamento per il mercurio (con concentrazione di 0,019 microgrammi/litro rispetto al valore obiettivo di 0,010 microgrammi/litro). Per contro, nelle campionature del 2015 erano state registrate concentrazioni superiori agli Standard di Qualità Ambientale per il cadmio (3 campioni sui 24 prelevati nelle 6 stazioni) e per il mercurio (7 campioni sui 24 prelevati nelle 6 stazioni). La campionatura 2017 dei sedimenti rileva nelle 24 stazioni campionate, superamenti della soglia di contaminazione (D.Lgs. 152/2006 tabella 1A) esclusivamente per piombo (7 stazioni), zinco (9 stazioni) e mercurio (1 stazione). Per queste sostanze, dal confronto con i dati 2006 emerge un leggero decremento dei valori medi di concentrazione.
Le acque sotterranee di Macchiareddu mostrano in generale presenza di contaminanti in concentrazioni superiori alle Concentrazioni della Soglia di Contaminazione (D.Lgs. 152/2006 Tab. 2) per numerosi parametri, in particolare Fluoruri, Solfati, Metalli e Composti Organici. Il monitoraggio effettuato da ARPAS dal 2011 ad oggi non evidenzia tendenze significative generali in miglioramento od in peggioramento del quadro complessivo; anche le attività effettuate nel 2017 sono in linea con gli anni precedenti, anche se possono essere presenti variazioni di singoli parametri in aree specifiche. Sono stati analizzati nel dettaglio i Fluoruri, che entrano nel ciclo produttivo Fluorsid, alcuni metalli, scelti tra i più significativi (Arsenico e Cadmio) ed un composto organico, il Tricloroetilene, considerato tra gli inquinanti organici più rappresentativi, anche se non in relazione con il ciclo produttivo Fluorsid. Le concentrazioni di Fluoruri, nell’area vasta di Macchiareddu, mostrano un andamento stabile, mentre nell’area Fluorsid si osserva un decremento a partire dal monitoraggio del 2012. Nel 2013 è stata attivata la messa in sicurezza di emergenza delle acque sotterranee nel sito Fluorsid. In particolare, nella Stazione 578, dove nel primo semestre del 2012 erano stati rilevati 1280 mg/l, si rilevano, nel 2017, 365 mg/l. I metalli, ed in particolare il Cadmio e l’Arsenico, non evidenziano a scala generale tendenze di rilievo. Nell’area Fluorsid le variazioni di concentrazione riscontrate, pur frequentemente oltre le CSC, sono contenute. Infine, negli ultimi anni si rileva un incremento della concentrazione di Tricloroetilene nell’area Syndial e nella Stazione 584, sulla dorsale consortile. Tale incremento non trova però riscontro in area Fluorsid, dove, nel 2016 e nel 2017, le concentrazioni sono sotto il limite di rilevabilità.

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Il Comitato regionale di coordinamento, nato con la legge istitutiva dell’Arpas (n.6/2006) – di cui oggi fanno parte il sindaco di Modolo, Omar Hassan, il sindaco di Tergu, Gianfranco Satta, e il sindaco di Baradili, Lino Zedda e, di diritto gli assessori della Difesa dell’Ambiente e della Sanità – ha dato via libera al “Programma di attività 2017-2019” e al Bilancio di previsione 2017-2019, proposti e illustrati dal direttore generale dell’Agenzia, Alessandro Sanna.
Aprendo i lavori del Comitato, l’assessore Donatella Spano ha sottolineato il ruolo di terzietà che l’Arpas ha sempre avuto, insieme all’indipendenza del ruolo nella tutela ambientale. «L’agenzia è cresciuta molto in questi tre anni – ha aggiunto Donatella Spano – e ha rafforzato la propria presenza sul territorio e nell’ambito nazionale». Il direttore generale, Alessandro Sanna, ha riassunto il lavoro fatto «con fatica, per le criticità legate alla carenza di personale, ma riuscendo ad ottenere risultati importanti. Stiamo lavorando per l’implementazione della rete, per la formazione nell’ambito della Protezione civile e previsione meteo, con il supporto nel 2016 per l’emissione di 38 avvisi di criticità. Abbiamo garantito la funzionalità della rete di monitoraggio della qualità dell’aria, attuato il programma di controlli sugli impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale (AIA). Abbiamo raggiunto – ha concluso – uno degli obiettivi assegnatici dall’assessore, quello di essere presenti a livello nazionale: ripeteremo a Cagliari la Summer School con le agenzie di tutta Italia, a settembre, e ci è stato chiesto di organizzare la Water Conference».
Tra le attività svolte dall’Arpas nel corso del 2016 c’è stato il controllo degli impianti di depurazione, il presidio sui procedimenti riguardanti siti contaminati, il supporto alle ex Asl nella campagna di monitoraggio delle acque di balneazione, mentre i laboratori specialistici hanno lavorato a pieno regime per il controllo e la prevenzione della legionella e per quelli sull’amianto.
«Ora – ha detto l’assessora Spano – è importante recepire la legge 132 del 2016 che prevede l’istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente, strumento che consente di prevedere aggiustamenti dell’organizzazione interna dell’Arpas e delle sue attività. Anche con il contributo del Comitato, procederemo con l’aggiornamento della legge regionale che ha istituito l’agenzia.»

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Donatella Spano 6

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha incontrato, a Cagliari nella sede dell’Assessorato, i rappresentanti nazionali delle Arpa, in occasione della riunione di AssoArpa, l’associazione delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione ambientale, di cui il direttore di Arpa Sardegna, Alessandro Sanna, è vicepresidente.

«Occorre rafforzare le relazioni tra le Arpa e le Regioni, soprattutto sui temi attuali dell’economia circolare, delle bonifiche, della sostenibilità e della educazione ambientale – ha detto Donatella Spano -. Un confronto possibile potrebbe avvenire all’interno della commissione ambiente della Conferenza Stato-Regioni.»

Il presidente AssoArpa, Luca Marchesi, e gli altri rappresentanti hanno evidenziato le difficoltà contingenti dei finanziamenti e della capacità assunzionale necessaria per svolgere le funzioni proprie delle Arpa. L’esponente della Giunta Pigliaru ha sottolineato l’importanza del potenziamento delle risorse umane, sia per quanto riguarda il turn over che per l’ingresso di nuove figure.

Cristiano Erriu
La Giunta regionale ha approvato ieri la proposta dell’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu, per il Patto di stabilità territoriale 2014, contenente l’obiettivo aggregato dei comuni e delle province. La Regione sblocca 60 milioni per le opere delegate dei comuni e altri 30 milioni che saranno distribuiti come fondo unico.
La Giunta regionale, iniziata nel pomeriggio sotto la direzione del vice presidente della Giunta regionale, Raffaele Paci, e proseguita con il presidente Francesco Pigliaru, che in mattinata ha partecipato ad un incontro con l’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà, a Portoscuso, e in serata alla Festa di Sel, a Carbonia, ha approvato in due delibere gli atti di indirizzo per il recesso della Regione dal #Consorzio Forgea International ed il disegno di legge sulla riorganizzazione di #Sardegna Ricerche, con cui ridefinire natura giuridica, missione strategica, rapporti con sistema delle strutture di ricerca collegate e la razionalizzazione degli organi di gestione.
Sono state approvate le delibere proposte dall’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, sul riassetto del #Programma Operativo FESR 2007-2013 e la rimodulazione del piano finanziario e sul #Patto di stabilità interno, per la ripartizione del plafond di competenza eurocompatibile.
Per quanto concerne i fondi POR FERS 2007/2014 saranno adottate misure idonee che garantiscano la priorità della spendita di questi fondi comunitari da parte degli assessorati interessati. E’ stata inoltre messa in atto una ricognizione di tutti i progetti cosiddetti “retrospettivi”: finanziati in origine con fondi regionali o nazionali ma compatibili con gli obiettivi dei programmi dell’UE, i quali possono essere così rendicontati, liberando le risorse regionali con i quali sono stati realizzati. Sarà inoltre modificata la procedura nel processo di controllo e certificazione della spesa dei fondi europei.
Dall’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, è arrivata la proposta di Patto di stabilità territoriale 2014, contenente l’obiettivo aggregato dei comuni e delle province. La Regione sblocca 60 milioni per le opere delegate dei comuni e altri 30 milioni che saranno distribuiti come fondo unico.
Sono stati inoltre individuati anche il nuovo direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (#Arpas), grazie alla selezione dei curricula presentati e della relazione del commissario, nella persona dell’ingegnere, Alessandro Sanna, attualmente dirigente dell’assessorato dell’Ambiente e territorio della Provincia di Cagliari e il direttore generale dell’Agenzia per la ricerca in Agricoltura (#Agris Sardegna), Raffaele Cherchi.

 

Martedì 10 giugno, nell’auditorium della Banca di Credito Sardo, in viale Bonaria, a Cagliari, si terrà la giornata informativa regionale sul nuovo Programma LIFE 2014-2020, lo strumento dell’Unione europea in materia di ambiente e clima, e sui primi bandi, la cui pubblicazione è prevista per il prossimo 16 giugno.

La giornata è organizzata dallo Sportello Ricerca europea di #Sardegna Ricerche in collaborazione con la Direzione per la Ricerca e il Territorio dell’Università di Cagliari e l’Ufficio Ricerca dell’Università di Sassari e vedrà la partecipazione di Stefania Betti, Punto di contatto nazionale LIFE presso il ministero dell’Ambiente.

Il programma LIFE 2014-2020, strumento dell’Unione europea in materia di ambiente e clima, è volto a contribuire al passaggio a un’economia efficiente in termini di risorse, a migliorare lo sviluppo e l’attuazione delle politiche ambientali europee, a sostenere l’attuazione del Settimo programma d’azione per l’Ambiente.

Il nuovo programma introduce nuove tipologie progettuali (i progetti integrati e i progetti di assistenza) che migliorano l’integrazione delle politiche ambientali e climatiche nella pianificazione nazionale e regionale favorendo la mobilitazione di ulteriori fondi.

Apriranno i lavori della giornata Maria Paola Corona, presidente di Sardegna Ricerche, e Roberto Cippitani (Sportello Ricerca europea – Eu Core Consulting); a seguire Stefania Betti, Punto di contatto nazionale LIFE, illustrerà le principali novità della nuova programmazione e le caratteristiche dei nuovi bandi. Infine, testimonierà la sua esperienza di successo Alessandro Sanna (Provincia di Cagliari, direzione Ambiente), coordinatore di un progetto di conservazione e ripristino delle dune naturali che coinvolge le Province di Cagliari, Matera e Caserta.

La partecipazione è libera e gratuita, previa registrazione sul sito di Sardegna Ricerche (www.sardegnaricerche.it), dove è anche disponibile il programma completo della giornata [in allegato].

Per maggiori informazioni ci si può rivolgere allo Sportello Ricerca europea di Sardegna Ricerche, referente: Natascia Soro.